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incesto

Giochi erotici cap.1


di razorbsx56
26.02.2022    |    13.312    |    3 9.4
"Non tarda ed è talmente potente che si imbratta tutto il viso..."
I miei genitori hanno vissuto assieme 16 anni (la mia età) e poi situazioni burrascose di amanti varie di papà, hanno portato alla rottura molto violenta del matrimonio. Violenta al punto tale che mia mamma non ha voluto più saperne di uomini per il resto della sua vita (così ha asserito).
Io, in piena pubertà, ho sofferto molto la situazione, ma l’amore che mia mamma ha riversato su di me ha contribuito a stabilizzarmi psicologicamente.
Passato un anno da quei brutti momenti, una sera, mia mamma mi comunica che, e qui sono molto sintetica, ha una compagna e vorrebbe farmela conoscere. Mi dice che, coerentemente a quanto promesso a se stessa, ha abolito gli uomini dalla sua vita ma si è intreressata alle donne, e dopo una serie di avventure (di cui non mi aveva mai parlato) si è messa stabilmente con una donna, più giovane di lei, e molto bella, e vorrebbe farla venire a vivere con noi…se siamo d’accordo.
A 16 anni forse è difficile capire queste cose, ma mi sentivo felice se lei era felice, così accettai di conoscerla.
Mi chiamo Sara, mia mamma Lucia e la sua compagna Martina.
Io ero innamorata di mia mamma, convinte che fosse amore di figlia verso la mamma, ma le mie fantasticherie erotiche nel masturbarmi che riguardavano quasi sempre il corpo di mamma, mi dicevano (inascoltate da me per paura di essere incestuosa) che forse era molto di più.
Spesso mi ritrovavo in bagno con mia mamma e mentre faceva la doccia osservavo le sue splendide tette e la sua vagina completamente rasata. Io avevo un seno già molto sviluppato per la mia età, una quarta, e guardando mia madre che si passava la mano tra il solco del sedere, il dito nel buchino e massaggiava col sapone la sua fica, mi eccitavo ed appena ero sola mi masturbavo infilandomi le dita nella figa e nel culo, venendo anche tre volte consecutivamente.
Non mi interessavano i maschi, a scuola le mie compagne parlavano di cazzi dei loro ragazzi e delle dimensioni, raccontavano con dovizia di particolare i pompini che facevano e di come si facessero penetrare nel culo, per restare vergini davanti…tutto questo a 14 anni.
Avevo un’attrazione anche per una mia compagna. Quando durante le lezioni la osservavo attentamente spogliandola con gli occhi ed immaginandola nuda che si masturbava infilandosi un dito nel sedere, dovevo urgentemente uscire per toccarmi in bagno. Avevo le mutandine fradice, fortuna che avendo già il ciclo potevo usare gli assorbenti che mi salvavano da macchie sospetti sui jeans.
Ho anche un fratello di 15 anni, Paolo, a cui per il momento non abbiamo detto niente.
…..a tre
Torno a casa presto, non c’era la prof dell’ultima ora, entro e mi avvicino alla porta della camera di Paolo. Sento versetti strani, accosto piano la porta e lo vedo nudo sul letto che si sta sparando un segone. Il suo uccello è discreto e bello ritto…entro e mi avvicino, non mi vede perché ha gli occhi chiusi. Mi soffermo a guardarlo aspettando la sborrata. Non tarda ed è talmente potente che si imbratta tutto il viso.
Apre gli occhi, mi vede e lancia un urlo. Io lo tranquillizzo e gli chiedo a cosa pensava mentre si masturbava. Risposta: alla mamma, al culo di mamma e al buco del culo di mamma.
Quindi siamo in tre (io, Paolino e Martina) che vogliamo farci la mamma……….obiettivo non facile ma possibile.
Stavo riflettendo quando Paolino mi dice: “ Sai che mamma spesso al mattino quando mi sveglia ed ho il pisello duro, mi fa una sega? A volte con le mani a volte con la bocca…”
Apperò! Dico, pensando che a me mamma il massimo che ha fatto è stato infilarmi le supposte al bisogno e spingere il dito in fondo sussurrandomi di toccarmi se la cosa mi fosse piaciuta.
“A te piace? E poi con la bocca si chiama pompino, non sega” Rispondo con aria innocente. “Certo che si “ sborro in quantità e a mamma piace molto la mia sborra, la chiama la sua pre-prima colazione del mattino!
Eccitata da questi discorsi mi sfilo le mutande e rimango con la passera al vento.. “Cosa fai mi chiede Paolo”, “mi sono eccitata quindi tu la tua bella segona te la sei fatta, adesso tocca a me”….”fammi un favore Paolino infilami un dito nel sedere” e così facendo sporgo il culo verso di lui lubrificandomi nel contempo il buchino. Infila il dito e sento l’inizio dell’orgasmo inizio a toccarmi sotto lo sguardo morboso di mio frataello. Mi infilo due dita dentro e…vengo praticamente subito.
Martina entra in casa nostra il giorno dopo. Sistema i bagagli ed i suoi vestiti nella camera matrimoniale di mamma e si spoglia per fare una doccia.
L’ho spiata, mamma è in cucina che chiacchera con Paolo, e quando entra in bagno la seguo aspettando che si butti sotto la doccia. Entro in bagno “scusa Martina - le dico – ma mi scappa”- “ non c’è problema”, mi risponde ed io mi tolgo le mutande e mi siedo sul vater. Lei non ha tirato la parete della doccia, per cui la vedo completamente nuda che mi guarda sorridendomi e, mi sembra, anche ammiccando. Mi eccito, fatta la pipì, mi metto sul bidet per lavarmi e, con la coda dell’occhio, vedo che mi osserva attentamente. Nel lavarmi culo e figa ci metto fosse troppo impegno ed ho un orgasmo che tento disperatamente di soffocare ma non ci riesco e lei capisce. Quando esco mi fa un ampio sorriso mentre si passa la spugna sulle sue grandi tette.
Ho capito, se riesco a sedurla, il sesso con lei e mamma diventa molto probabile. Paolino lo introdurrò solo in seguito. Immaginando di leccare la figa a tutte e due le mie mamme ho un capogiro e le mutandine si inzuppano.
Rientro a casa in anticipo, mancava il prof di matematica, e così avendo due ore libere volevo cambiarmi ed andare in centro con le amiche. Sento ansimi e gridolini in camera di mamma, entro e la trovo nuda a gambe aperte con Martina che le sta leccando la figa.
Erano molto prese e non si sono accorte di me. Vedevo molto bene il buco del culo di Martina, era molto aperto, e la sua fica lucida di succhi. L’odore nella stanza era quello forte del sesso che conoscevo bene.
Mamma raggiunge l’orgasmo ansimando forte e apostrofando Martina “porcella in calore”. Apre gli occhi e si accorge di me, Martina nel contempo si gira ed all’unisino esclamano “che ci fai qui?” ma in maniera pacata come se fossero state compiaciute dall’avere avuto un pubblico.
Io, rossa in viso, colgo l’occasione e mi butto. Mi spoglio senza dire una parola, mi sistemo nel letto in mezzo alle due ed inizio a succhiare i capezzoli di mamma offrendo nel contempo il culo a Martina che non crede ai suoi occhi ed inizia con un ditalino a due dita (la mia fica era fradicia), nel contempo leccando il buoco del culo che sapevo non essere troppo pulito ma scoprendo che la signora ci provava molto gusto. Raggiungo l’otgasmo urlando forte mentre stavo baciando con la lingua la mamma che aveva iniziato a masturbarsi.
Continua....
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