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incesto

Posta galeotta


di smudanderos
07.02.2024    |    1.699    |    68 9.3
"È da escludere che lei chieda di non essere lasciata sola..."
Cari amici, dovete sapere che tra i diversi messaggi che trovo nella posta di Annunci69, qualcuno mi intriga e mi appassiona, al punto di corrispondere per qualche tempo con il mittente.
Un amico del sud, ha smosso qualcosa dentro di me, che da tempo si agita sul fondo delle acque chete. Quest’uomo è veramente carino e complimentoso, esagerato se vogliamo, ma la cosa non mi disturba, anzi, mi piace essere adulata. Un giorno l’ho incoraggiato ad andarci giù pesante con le parole sporche, ma niente da fare: per lui sono una Dea, un Angelo, una Cavallona: proprio così, facendo largo uso delle maiuscole.

Gli piacciono i nostri video, soprattutto quando le riprese indugiano sulla mia bocca, scompostamente impegnata a rimescolare la saliva di un uomo con la lingua; si eccita da matti, si masturba e gode con quei baci sguaiati, scambiati sotto il naso e alla faccia del mio ‘cornutone’, ‘segaiolo’ e perverso, che filma ogni mia porcata e la condivide con tutti voi. Mi piace e mi eccita sapere che qualcuno si sega per me. Ricevo spesso notizie simili da molti di voi e vi rimando il mio gradimento.
Mi racconta con dovizia di particolari cosa mi farebbe se abitasse più vicino. Ho cercato più volte di dirgli che i requisiti per giocare con noi sono chiaramente indicati nel nostro annuncio, ma lui ci prova sempre e comunque: incassato il mio ‘no’ al fare sesso, passa al: “Solo guardare?”; “Solo leccare?”; “Solo bere un caffè?”. Mi fanno tenerezza gli uomini che insistono tanto per avermi, mi fanno sentire la ‘cattivona’, che nega le caramelle ai bambini.
Poi mi confida che l’interesse per me è intrecciato a quattro gambe con sua cognata: il mio corpo ricorda il suo; in effetti è lei che desidera da sempre; una donna che lo intriga e sogna notte e giorno di scopare. Perché non l’ha ancora fatto? Beh, è presto detto: l’avvenente cognata, che vive in un appartamento sopra al suo, è separata da dieci anni e da molto di più non prende un cazzo come si deve, ma la sorella, moglie del mio confidente, è sempre presente, per cui l’unico rapporto di intimità con l’agognata, è limitato a raccogliere le mutandine, che lei lascia incustodite assieme al resto della biancheria sporca, in lavanderia di casa sua. Per scelta di risparmio energetico e di acqua, fa le lavatrici con la roba della sorella, tanto è impossibile confondere le mutande, vi lascio immaginare chi indossa le più sexy. Inevitabile per lui il confronto con quelle della moglie, assai più caste. Da quando quei minimi indumenti, estensioni del sesso della cognata, vengono a portare scompiglio in casa sua, se ne è deliziato, in una orgasmica ossessione feticista.

Mi racconta che venera quel ridottissimo lembo di stoffa, odoroso di cognata e si masturba, ‘sborrandoci’ sopra, pensando alle ‘tettone’ e al ‘culone’ che lei sfoggia. Quell’intimo di certo non copre le sue grazie, facilmente riconoscibili per come gonfiano gli abiti corti e leggeri che indossa. Quando accavalla le gambe, con navigata malizia, si accorge che la scosciata genera turbamento al cognato, costretto a pensare alle bollette, alle tasse, a quant’altro, per non saltarle addosso. A volte, si finge morto. Qualcuno gli passa i sali e finalmente la procace cognata se ne va, sculettando, ancora con lo sguardo del pover’uomo dietro sé, consapevole di averlo ben incollato addosso. Per questo, quando chiude la porta dell’uscio di casa loro, lo fa molto lentamente, per permettergli di riprendersi le pupille, che rischiano di rimanere incastrate nella serratura. Sorride soddisfatta quando incrocia quelle stesse pupille, finalmente tornate al loro posto e l’occhiata del cognato risale dal suo bel sedere fino ad incrociare il suo sguardo da cerbiatta, intenso come una promessa.
Eh, sì, anche lei è attratta da quest’uomo alto, con begli occhi azzurri. Chissà se immagina quanto lui sia voglioso di fare sesso con lei, che si mena spesso il cazzo, pensando anche a me: via una, sotto l’altra, spesso entrambe assieme. Il Paradiso con promesse d’Inferno nei sogni, l’Inferno con prospettive di Paradiso nella realtà.

L’ex marito della donna, sembra non essere stato un grande amatore e lei se ne lamentava proprio con lui che, a sua volta, avrebbe gradito una moglie almeno un po’ troia, come lascia invece intendere di essere la cognata stuzzicante: sempre detto io che il mondo è mal spartito!
Mi racconta che questa femmina sprizza sesso come la fontana del Bellagio e che dev’essere una gran porca senza briglie, se invitata a rotolare nuda nel letto.
Per arrivare a rivoltarsi con lei, mi ha chiesto qualche consiglio: vorrebbe sapere se il mio intuito femminile permette di capire l’effettiva esistenza di una possibile attività sessuale tra loro e come fare per uscire dalla prigione del dubbio. Vorrebbe la certezza di essere corrisposto e non di immaginarsi cose, che in realtà non siano. In fondo è una situazione molto intrigante e altrettanto ingarbugliata. Come fare?
Non mi voglio dilungare oltre nella descrizione di queste due bombe ad orologeria, bensì farvi leggere direttamente il nostro scambio di missive. Credo che leggere direttamente le frasi che ci scriviamo sia più interessante e scorrevole. Ci saranno anche brevi ripetizioni, ma credo che nel contesto non guastino.

Cominciamo quasi dall’inizio, quando lui invia questo commento:
– «Ho visto i tuoi due ultimi video! Mi sono segato alla grande! La cappella si era gonfiata a dismisura. Ho sborrato sugli slip della mia ‘cognatona’, che si era appena tolti per farci il bucato, erano odorosi dei suoi umori, che per me è un aroma prelibato: li ho leccati e ci ho sborrato, mentre guardavo i tuoi video e poi ancora ho leccato tutto. Sei una Dea!».

Poi, il giorno dopo: «Buongiorno mia Dea! Stamani mi sono alzato con una Voglia! Mi piacerebbe massaggiarti il Grilletto dolcemente con la mia cappella e poi succhiartelo con molta dolcezza, lentamente come se ti facessi un pompino! Baci».

Rispondo con alcuni ‘emoticon’ di apprezzamento e di baci.

Passa un altro giorno e… : «Buongiorno Dea! Sei e resterai il Mio Sogno Proibito! Peccato la lontananza! Sono sicuro, che tu e tuo marito siete due persone stupende! Non solo dal punto di vista della trasgressione ma, a pelle, sento che siete davvero due BRAVE PERSONE! Un Bacio fortissimo e poi, chissà, i sogni talvolta si possono avverare!»

– «Ciao porco maiale! Quante belle porcate vuoi fare! Grazie per le tue sborrate! Sarebbe bellissimo prenderle libere in figa, in culo e in bocca. Com’è andata la “scalata” con la ‘troiona’ di tua cognata? Hai avuto il contatto ‘tet a tetta?’. Il mio consiglio è di guardarla negli occhi, accarezzarle i capelli e sorriderle molto, poi darle un bacino sulla guancia. Se non si ritrae, dagliene un altro ai bordi della bocca, se ancora non si ritrae, dagliene un altro sulle labbra, se nemmeno questa volta reagisce, affondane uno deciso in bocca, cacciandole dentro la lingua. Se ricambia il bacio, poi scopala subito, prima che cambi idea. Così la scoperai tutte le volte che vorrai e ti godrai la figa della ‘cognatina’ per sempre. Si vive una volta sola!».

– «Ciao mia Dea! Le sono stato molto vicino e ho cercato di strusciarmi al suo culo e alle cosce! Non mi pare che avesse fatto dietro front. Alla prima occasione faremo il test del bacio. Il guardarla negli occhi intensamente, secondo me, è un’altra mossa efficace! Anche perché a Lei piacciono gli occhi Azzurri e, dal momento che ho questa caratteristica, cerco di sfruttarla! Ti faccio una promessa, se riesco a scoparmela, prendo il primo volo e ti porto a cena, sempre che ti faccia piacere, per poi… approfondire l’amicizia! Baci e, mi raccomando, fa dei nuovi video strepitosi, pieni di baci in bocca. Il tuo modo di baciare mi manda in estasi».

Io gradisco molto e rispondo con baci, lingue fuori, cuori, strizzatine d’occhio.

Il giorno dopo: «Buongiorno mia Dea! Stamattina ci starebbe bene una ‘slinguatina’ del tuo Grilletto. Quanto mi piacerebbe massaggiare ogni centimetro del tuo Splendido Corpo! Logicamente con la Lingua. Guardo il tuo ultimo video e sborro sullo slip di mia cognata; se ci fossi tu lo leccheremmo insieme e poi faremmo colare, dalle nostre bocche, unite in un bacio perverso, la sborra direttamente nella bocca di tuo marito».

Rispondo con apprezzamenti vari e caldi baci.

Giorni dopo:
– «Buongiorno mia Dea! Auguri di Buone e Trasgressive Festività».

– «Grazie mille, anche a te porco. Chissà che il tuo cazzo entri nella ‘fichetta’ di tua cognata. Magari all’ultimo dell’anno. “Così la scopi tutto l’anno”, come dice la superstizione… ». Unisco sorrisi e ammiccamenti.

Verso Natale:
– «Auguri mia Dea! Sono ottimista! Sono sicuro che ci riuscirò, grazie anche ad alcuni tuoi consigli, tipo il bacio che si avvicina alle sue labbra: ho notato che non si tira indietro! Comunque il mio sogno è leccare il Tuo Buco del Culo e quello di mia cognata! Baci.
«Nel frattempo mi sto segando su uno dei tuoi video capolavoro: “La Troia Squirta Ancora”: Baci Divinamente!».

– «Grazie! Sapere che un porco maiale si sega guardandomi mi piace moltissimo, è lo scopo delle nostre pubblicazioni.
Certo, il bacio che si avvicina sempre più alle labbra è la prova del nove. Se poi un giorno indugerai sulle sue labbra e le socchiuderai un po’, spingendo fuori un po’ la punta della lingua, sarà la prova regina! Se risponderà con la sua, devi essere pronto a scoparla subito, prima che si metta a pensare di avere commesso uno sbaglio. Falla tua e poi la scoperai per sempre. Sarà il vostro segreto».

– «Grazie Tesoro! I tuoi consigli sono oro colato! Attendo tuoi nuovi video. Volevo solo suggerirti di farne dove baci tantissimo! I tuoi Baci sono meglio di qualsiasi scopata! Se dovessi capitare dalle tue parti posso avere una speranza di poterti ammirare da vicino? Avrei piacere se in un tuo video mi facessi una dedica, menzionando quella ‘Maialona’ della mia ‘Cognatona!’».

– «Ah, ah, ah! Se dovessi fare le dediche a tutti coloro che me le chiedono, posterei video orribili, fatti solo di dediche per tutto il tempo. No, mi spiace, nessuna dedica perché mi sembra una mancanza di delicatezza nei confronti degli altri che apprezzano i nostri video, si sentirebbero esclusi.

– «Grazie lo stesso, ma mi raccomando i Baci! Sei da Premio Nobel! Un Grosso Bacio! Auguri di un Felice e Trasgressivo 2024! Baci Mielosi».

– «Buon anno anche a te. Fammi sapere come va con la ‘cognatina’. Caldi Baci porco».

– «Nel video “È di Marmo”, noto che il tuo compagno succhia divinamente! Mi piacerebbe sborrare sugli slip di mia cognata e che li leccasse assieme a me e, alla fine, baciarci tutti e tre in un vortice di lingue, di saliva e di sborra».

Gradisco e sottoscrivo con faccina a lingua fuori. L’immagine del rimescolio mi fa bagnare la figa e mi fa pensare a cose…

– «Buongiorno e Auguri! Pare che il bacio furtivo a sfiorare le sue labbra funzioni. Non si è tirata indietro. In più siamo andati in piazza la notte di Capodanno, al concerto: mi sono piazzato dietro di Lei e mi appoggiavo al suo morbido Culo. Il mio uccello si era ingrossato all’inverosimile e mi strofinavo a lei, che non si è tirata indietro per tutto il tempo. Non devo avere fretta, devo instaurare un rapporto di empatia sempre più forte. Il bacio, che poi sono stati diversi per via delle festività, mi ha stupito, sono riuscito a sfiorare le labbra. Ti sono grato per il consiglio. Ne attendo altri. Ah! Volevo aggiungere il fatto che, essendo lei appassionata di dolci, le ho regalato per Natale una planetaria e mi ha detto che quando sarà il momento di inaugurarla, vuole che ci sia anch’io. Hai qualche astuzia?».

– «Quale occasione migliore di fare una torta assieme, per approfondire! Avete modo di inaugurarla da soli? Beh, se non si è tirata indietro allo struscio, non è bene fare le cose con calma, rischi che sia lei a perdere la pazienza. Se accetta il bacio e il cazzo duro spinto sul culo, è ora di andare in buca. Manca solo l’opportunità di stare soli su un bel letto caldo. È ora di dire che non resisti più e che la vuoi, sussurrandolo all’orecchio tra un bacio mentre ti strusci, considerato che lei rimane sul… ‘pezzo’. Non devi corteggiarla come se dovessi sposarla, ma con l’incontenibile, dirompente forza della reciproca attrazione sessuale!».

– «Adoro i tuoi consigli! Li seguirò alla lettera! Bisogna che ci sia l’occasione di stare da soli. Tieni presente che lei DEVE vedere un UCCELLO! Sono più di dieci anni che sta a secco. Per non parlare che la sua ‘passerona’: da tempo immemore, ancor prima di sposarsi, mai ha scopato con un VERO uccello, ma accontentandosi del pistolino del marito. Non oso pensare cosa ne farà del mio, quando l’avrà per le mani e tra le cosce. Chissà che calore sprigionerà chi, per così tanto tempo, non ne prende uno come si deve. «Purtroppo, da soli sarà un po’ difficile, comunque cercherò di avere un contatto fisico sempre più intimo e intenso. Da tener presente che il suo ex marito non le è mai andato a genio. Grasso, ‘bassino’ e con pochi capelli. Io sono l’esatto opposto: magro, alto 1,80, occhi azzurri e capello lungo. E ‘Uccellotto rasato’. Sono convinto che se dovessi arrivare alla meta non mi mollerebbe più. Che dici?».

– «Ho l’impressione che sia tu a frenare. È ora di accelerare! Quando vi troverete da soli, falle presente che inaugurare la planetaria è stato bellissimo, ma adesso è ora di inaugurare la bella “planetaria” che ha in mezzo alle gambe, l’impastatrice Venere, infornando un cannolo siciliano ‘doc’… e dille che non si senta in colpa per la sorella, perché c’è abbastanza da ‘mangiare’ per entrambe, senza creare complicanze sentimentali. Sarà il vostro segreto».

– «Ritieni veramente che io possa affondare il colpo? Sì? Fino ad ora i tuoi consigli hanno fatto centro. MI FIDO».

– «Se non ci provi impazzisci. Puoi sempre giocarti la carta dell’essere un po’ brillo, nel caso ti respingesse: non hai potuto resistere alla donna più eccitante mai conosciuta prima, per cui è colpa sua se gira con tutta quella pasticceria in esposizione: impossibile non allungare le mani per gustarsela tutta! L’unica preoccupazione è che s’innamori e divenga un problema, che potrebbe rovinare tutto».

– No, non è una appiccicosa. E poi il gioco vale la candela. Solo a pensare che non scopa da più di dieci anni, non oso immaginare cosa possa fare una volta aperto il vaso di Pandora, con il mio ‘Uccellotto’ duro da prendere in mano… ».

Io aggiungo: «In figa subito dopo… ».

– «Adorata Camilla, se tu, per un motivo qualsiasi, non dovessi prenderlo per più di dieci anni e l’unica occasione che ti si presentasse fosse… tuo cognato, cosa faresti?».

Leggendo queste parole mi sto bagnando sotto e non capisco perché… e rispondo:
– «Domanda da cento milioni di dollari! Mi è quasi impossibile immaginare una cosa del genere, io senza cazzo per dieci anni? ‘Naaa’… però provo ad immedesimarmi: penso che prima di tutto mi masturberei in continuazione, pensando alle persone che mi eccitano. Forse in Sicilia è più difficile di qua, andare a caccia di cazzi, perché mi sembra che ci sia più controllo sociale sui comportamenti altrui, perciò un cognato che mi piace e mi scalda, sarebbe l’ideale, se non fosse per i sensi di colpa nei confronti di mia sorella. Ma se il cognato facesse il primo passo, rassicurandomi che mia sorella non verrà mai a saperlo e avendo finalmente accesso ai piaceri da tanto tempo privati, ‘fanculo’ anche i sensi di colpa, è lui a volermi: mi lancerei nell’avventura senza problemi.
«L’importante è farlo con attenzione, senza abbassare la guardia, nel caso in cui tua moglie potesse prenderla male. Mio cognato è da tempo che mi sbava dietro però, fortunatamente, io a cazzi sto a posto! Qui sul sito ce n’è un catalogo pieno e poi lui è rozzo, non mi piace, anche se… ».

Prendo un asciugamano e lo metto sulla sedia, se no bagno la seduta nera. Non so perché sono così eccitata; e sì che mio cognato nemmeno mi piace…

– «Sei Grandiosa! Farò sicuramente tesoro dei tuoi consigli e ti terrò informata! ‘Nb.’ Sono Calabrese! Di Cosenza. Un Bacio dove fa piacere a te e perdonami se, invece, io immagino di baciarti sulle tue labbra Stupende! Come baci Tu non l’ho visto fare a nessuno! Ciao e a presto risentirti mia Cavallona… Povero Cognato! Abbi pietà!».

– «Certo! Ho pietà del cognato: non lo spingo via quando si struscia sulle tette e appoggia il cazzo sulla figa. Anche se lui non mi attira, mi sa che prima o poi gliela darò, ma dovrà essere lui capace di creare la situazione giusta, senza imbarazzi né problemi perché, per quanto mi riguarda, sono davvero a posto, con tanto cazzo a sazietà e docce con brindisi di sborra. Nessuno in famiglia lo dovrà mai sapere però, quando e se accadrà. Solo Eros, che mi approva e mi incita a fare la troia, potrebbe accettare questa cosa. Mi sorprendo talvolta a pensare che mi potrei concedere proprio per come mi guarda: mi mangia con gli occhi! E che non sa nulla di come viviamo noi: se sapesse… .
«Mia sorella è una bella donna, ma è troppo presa dalle due figlie e gliela dà poco o per nulla. Lui continua a lamentarsi di questo proprio con me, come succede, guarda caso, tra te e tua cognata. Lui spera che sia io a risolvergli il problema: ma se sono sua cognata! Oppure… proprio per questo?!
Per ora ha la mia comprensione: forse un giorno avrà anche la figa. Gli dico spesso, senza convinzione, di farsi un’amante o di andare da una massaggiatrice: se non lo ha ancora fatto, forse lo farà, ma quando gli suggerisco queste cose sembra stizzirsi, come se volesse fossi io a risolvere il suo problema, in quanto parte della famiglia e perciò contribuire ad assolvere il dovere coniugale di mia sorella, che è mancante nella promessa fatta. Dovrei farmene carico perché le lacune di una sorella ricadono sull’altra? Ma no dai!».

– «Lo stai facendo soffrire! Però alla fine se avrà lavorato bene riceverà la giusta ricompensa! Come riesce a strusciarsi sulla tua dolce e mielosa patatina? Io, con mia cognata, da dietro mi riesce, ma davanti non saprei! Comunque attendo con ansia tuoi nuovi video, e mi raccomando i baci, che i tuoi sono i n.1 al mondo!».

– «Lo stronzo, quando mi abbraccia, prima muove il petto a destra e a sinistra, per strusciarsi per bene le tette e poi mi stringe con le mani i fianchi, anche un po’ oltre… e mi tira a sé, abbozzando appena un movimento del bacino alla ‘Elvis in the pelvis’, ma molto più lento… ».

– «Lo stai facendo cuocere lentamente!».

– «Il sistema migliore per fare un ottimo sugo… procedura da manuale: fuoco lento e, di tanto in tanto, dare una mescolata, altrimenti si attacca… una passata e una ripassata. Se poi verrà la benedetta ora di fare la scorpacciata, bene, altrimenti dopo l’assaggio il sugo andrà in frigorifero. Dipende se l’avventore sarà presente quando, finalmente, aprirà per lui la tavola calda… ».

– «Ottimo! Classica ricetta del “Ragù Napoletano”. Un Bacio di quelli che sai dare solo TU!».

– «Ricetta ormai diventata internazionale! Ricambio il bacio bagnato».

– «La Tua non è una Tavola Calda, ma un Ristorante Stellato da ‘Guida Michelin’!».

– «Ristorante ‘La Patata di bronzo’».

– «La ‘Patata d’ORO’! Vorrai dire… ».

– «Di bronzo! Di bronzo come la faccia di bronzo che ho, nel darla allo stronzo e a far cornuta mia sorella».

– «Sei La N.1! Se non esistessi, dovremmo inventarti! Peccato che siamo così lontani! Quanto mi piacerebbe portarti a fare un giro in barca con me! Farti cullare dalle onde, accarezzare dal sole e, perché no, se ti fa piacere anche da me!».

Ringrazio, sorrido e capisco che non molla!

Trascorre una settimana intera:
– «Ciao porco! Oggi sono venuti tutti a casa nostra, compresi i nonni. Sono entrati, baci, abbracci e auguri e poi si sono diretti in cucina per salutare Eros, ma mio cognato era rimasto indietro, così l’ho aspettato sul pianerottolo. Arrivato in cima alle scale, questo stronzo, per salutarmi ha appoggiato le labbra alle mie e ci ha infilato la lingua in mezzo. Ha azzardato il contatto che ti suggerivo con la cognata, ma saltando i primi tre passi, andando diritto all’ultima opzione: la lingua in bocca. Mi ha preso alla sprovvista, ma non mi sono persa, ho aperto la bocca e accettato il bacio, intercettando quella lingua e roteando la mia, in armonia con la sua. Incoraggiato, l’ha fatta più sporca, ha agguantato la figa da sotto alla gonna e, trovandola nuda e bagnata, l’ha strizzata come se dovesse preparare una purè di patata e ci ha ficcato due dita dentro. Offesa nell’intimo e assetata di vendetta, gli ho stretto forte l’asta dura e rovistato le palle, facendogli capire che non sono da meno. Che voglia mi è venuta di tirarglielo fuori e punirlo come si deve, ma razionalità volle che ci ricomponessimo e scivolassimo dentro casa, sciorinando a gran voce gli auguri di rito, baciandoci castamente sulle guance, come niente fosse. Poi, per salutare Eros, gli ha allungato quella stessa ‘furbacchiona’ che avevo dentro in vagina, poco prima. Sorrido al pensiero di Eros, che forse considera di essere in contatto con una mano ‘sudata’… e, nel mentre, faccio i conti con la mia figa impazzita ed altri pensieri altrettanto folli. Cazzo! Devo ammettere che è stato eccitante da morire. Lui non mi piace, ma questa cosa interna alla famiglia, mi intriga parecchio. Per oggi è finita così. Mi sa che ci vedremo presto, a giudicare dallo sguardo di fuoco, che mi ha lanciato quando se ne stava andando via.
«Caro amico di penna o, meglio, di Pennarello, adesso ho proprio voglia di farmi fottere la figa da quello stronzo! Non mi piace un cazzo ma mi eccita proprio l’idea di darla ad un parente».

– «Il Tuo Racconto è più eccitante di qualsiasi film porno! Sarà stata una giornata fatta di sguardi ammiccanti e lussuriosi! Sarebbe stupendo se riuscissi a ricavarne alla fine un bel video! Nel frattempo mi hai fatto eccitare da morire: sono cinque giorni che non sborro! Stasera prendo uno slip di mia cognata, che ho già visto, annusato e leccato stamattina e ci struscerò la cappella, che allora sarà diventata grossa come una mela. Mi guardo un bel tuo video e finirò con una bella ‘sborratona’. Leccherò la mia sborra immaginando che sia tu a leccarla!
«Devo per forza creare una qualche situazione per avvicinarmi e magari baciare quella porcona di mia Cognata! Baci».

– «Non credo che rivelerò a mio cognato i nostri giochini, non gli parlerò di questo sito e nemmeno di video: non voglio coinvolgerlo nel nostro mondo, altrimenti si rischia che poi voglia esserci sempre, diverrebbe sicuramente invadente, visto il suo carattere irruento e rozzo, mentre per me sarà una botta e via oppure sporadicamente potrà infilarmi il cazzo e, dato che è il marito di mia sorella, si potrà fare liberamente a pelle con sborrata dentro. Le mie pareti vaginali al contatto con il cazzo nudo e il mio utero nel ricevere la sborra, sono più felici, che nel sentire il preservativo; perciò, quando si può lo faccio sempre senza. Non dovrà saperlo nessuno, mai. Solo Eros lo scoprirà se leggerà questa nostra corrispondenza, ma gli chiedo qui di non dirmi nulla. Voglio che rimanga una cosa mia, dello stronzo e di mia sorella cornuta a sua insaputa. Mi farò scopare quando non ci sarà Eros, così non dovrà fare nulla per agevolare la cosa. Qui potrà leggere gli eventuali sviluppi, se ci terrà ad essere informato, ma dovrà comportarsi come se ignorasse del tutto la cosa: diciamo cornuto consenziente e silente. Trovo che questo renda tutto più facile nel mantenere i rapporti normali con il resto della famiglia e aiuti a non far scivolare una parola, inavvertitamente, fuori dalla bocca.
«Torniamo a te, mi sembra che tu vada molto lento con tua cognata e forse è giusto così. Probabilmente è meglio che rimanga solo un sogno: percepisco delle difficoltà, che non so da cosa dipendano: forse dalla paura di rovinare qualcosa? Comunque si sente quando una persona è cotta a puntino e pronta per ricambiare il bacio. Se così fosse, approfittane e poi riempile l’utero! Godi come un maiale! Notte porco!».

–«Buongiorno Mia Dea e Sogni dei Miei Sogni! Vado lento, dal momento che le opportunità, paradossalmente e nonostante si viva praticamente sotto lo stesso tetto, anche se in due appartamenti, separati solo da un pavimento e un soffitto, sono veramente poche! Mia moglie non ci lascia mai soli. Quindi devo sempre inventarmi qualcosa per poterle stare il più vicino possibile! Quando escono lo fanno quasi sempre insieme, devo avere quindi molta pazienza! Non voglio buttare a mare una seppur piccola possibilità, per non aver saputo aspettare. Il Tempo è un ottimo cuoco! A Capodanno gliel’ho appoggiato da dietro! Delle Natiche morbidissime. Il mio ‘uccellotto’, che avevo depilato al mattino, era duro come non mai. Un piacere stupendo! Penso che sia piaciuto pure a Lei, dal momento che non si spostava e poi, parliamoci chiaro, questa non scopa e non vede un piffero da oltre dieci anni!
«Sento il rumore dei suoi tacchi, quando cammina disopra; guardo in su e invio impulsi mentali per vedere attraverso il soffitto, permettendomi di sbirciare sotto la sua gonna e poter gustare quelle stesse mutandine sexy, che ho più volte tenute inerti tra le mie mani e hanno ricevuto passive le mie sborrate, aderire ora fiere e gonfie su quella patatona calda e viva: nobile scopo per il quale sono state create! Magari potessi cogliere l’attimo in cui le sfila e ammirare la sua gnocca tutta nuda, mentre fa pipì. Che film mi faccio in testa… pure il water ho reso trasparente con la vista laser! Purtroppo la tecnica in realtà è da perfezionare, per ora sento solo il getto cadere, ma è abbastanza per vederla pisciare nel mio sogno ad occhi aperti.
«Stiamo chiacchierando da molto tempo ma, Ti chiedo scusa per questa mia mancanza, non mi sono ancora presentato: mi chiamo Stefano e spero un giorno di poterti incontrare, anche se solo per stringerti la mano! A parte tutto, sento che sei davvero una Bella Persona, sincera e alla mano. Un Grosso Bacio e… a presto risentirci!».

– «Stefano caro, non preoccuparti, a volte vengo scopata, prima che chi mi ha già sborrata, si presenti. Succede soprattutto all’aperto, al mare o nei boschetti in riva ai fiumi.
Comunque credo che non ci incontreremo mai, ma non ha importanza, dato che non sono interessata al sesso con te. Mi piace questa cosa che abbiamo in comune. Con la differenza, che con tua cognata ci ricami sopra, mentre io a mio cognato stronzo non ci penso, ma siccome è lui che mi vuole a tutti i costi, mi intriga l’idea di lasciargli svuotare le palle, che ho scoperto essere belle grosse, dentro di me. Un po’ perché mi piace accontentare chi spasima per me, come premio per il fatto stesso che, desiderandomi, solletica non poco il mio ego. A patto che abbia almeno qualcosa che mi piaccia e che non mi urti troppo come persona e mio cognato ha un bel fisico ed è di qualche anno più giovane di me, anche se purtroppo è del genere da strada, abbastanza primitivo e un po’ mi ‘scazza’. Altro motivo è che quest’uomo non scopa a causa della chiusura per cessata attività delle gambe di mia sorella, forse perché stufa dei suoi modi volgari. Questa sua astinenza da figa mi intenerisce e visto che io potrei, di tanto intanto, alleviare questa sua smania, scatta in me l’indole della crocerossina troia, come quelle che si facevano scopare dai militari feriti in guerra, senza andare troppo per il sottile. Ovviamente non mi sento di accogliere dentro in vagina chiunque non mi piaccia al cento per cento, ma è un’offerta valida solo per lui, che è una presenza costante nella mia vita e con gli occhi sta letteralmente pregandomi di fargliela almeno ‘annusare’ una volta.
Dopo il fatto dell’Epifania, ho deciso di accontentarlo alla prima occasione».

– «Sei Semplicemente un Angelo!».

– «Per quanto riguarda tua cognata vorrei capire: quando ti sei appoggiato al suo culo morbido, hai avuto la certezza che lo abbia sentito bene oppure potrebbe avere confuso il cazzo per un ombrello o altro? Se hai il dubbio, io rifarei la cosa di appoggiarti, ma anche di muoverti un po’, affinché capisca che non è casuale, ma intenzionale. Se non si sposta, puoi star certo che lo vuole dentro. Ho capito che sono 10 anni che non scopa, sarà la terza o la quarta volta che lo ripeti. L’importante è sapere, però, se vuole farlo con proprio con te. Mi dici che non riesci mai a stare da solo con lei, perché c’è sempre tua moglie presente: potrebbe essere stata lei a chiedere di non essere lasciata sola, per timore che ci provi? Ci hai pensato? Ti è venuto in mente qualcosa per stare soli? Potrebbe essere una bella idea quella di preparare una sorpresa a tua moglie, realizzando di nascosto una torta per il suo compleanno? Oppure potreste preparare i ‘Crostoli’ per carnevale. Voi come li chiamate: ‘Chiacchiere’?».

– «No non può aver confuso con un ombrello od oggetto similare. Oltre ad appoggiarglielo, mi muovevo, quindi l’ha sentito bene, anche perché ho aperto il giaccone per avere un contatto migliore. È da escludere che lei chieda di non essere lasciata sola. Io ho solo il presentimento che faccia in modo di non restare sola con me, per evitare di cadere in questa tentazione!
«Sei Simpaticissima! Da noi i ‘Crustuli’ sono dei dolci che si fanno a Natale, mentre le ‘Chiacchiere’ sono quelle di Carnevale! Qualcosa comunque m’inventerò: devo, come dici tu, avere la conferma della sensazione avuta a Capodanno. Sei davvero molto carina e simpatica a intrattenerti con me! Un Bacio a te, che resterai solo un Sogno!».

– «Ricambio il bacio; mi piace scrivere di queste cose con te, perché questa cosa in comune mi eccita. Capisco la cognata, se si fa scrupoli per la sorella. Io non me li faccio, perché non sono io che vado dietro a suo marito, ma è lui che spasima per me. Lo stesso come fai tu. Se fossi tua cognata non mi farei seghe mentali, dato che sei proprio tu a volerla. Inoltre, se mia sorella non gliela dà, vuol dire che è stanca di lui e che quindi può ben aspettarsi che si rivolga altrove, che vada in ‘figa foresta’, come diciamo dalle nostre parti. Però dove andrà effettivamente a ‘póciàre’ il biscotto non si dovrà mai sapere.
«Tua cognata, se cadrà in tentazione, dovrà fare un gran lavoro sui suoi sensi di colpa e non so se riuscirà mai a superarli. Ma se il suo corpo vibra, prima o poi la scoperai. Importante è che tu la faccia stare molto tranquilla e serena. Rassicurarla che nessuno saprà mai nulla: così nessuno soffrirà, visto che non siete scambisti e le corna, se scoperte, fanno male a chi non le accetta di buon grado. Se sarete in due a volerlo perché non si dovrebbe fare? Si sa che tutti lo fanno. L’ipocrisia è nell’istituzione del Matrimonio. L’importante è capirlo e agire di conseguenza. Se anche tua moglie un giorno dovesse capire questo e volesse scopare qualcun altro, troverà in te una persona che la sosterrà, con empatica comprensione. Allora sarete del tutto liberi». Avete mai parlato di queste cose, tra voi? L’ideale sarebbe che tua moglie si trovasse un amante e così starebbe via per qualche ora… lasciandovi campo libero.
«Se Eros scopasse mia sorella, sarebbe proprio divertente, ma lei è praticamente asessuata e non mi sembrano reciprocamente interessati, forse lui un po’, ma secondo me non ci pensa perché già io sono molto più giovane di lui e mia sorella ancora di più, potrebbe essere sua figlia. A Eros, in realtà, interessano i giochini con le coppie di età adeguata e i singoli ‘bisex’. Però sarebbe divertente un intreccio con entrambi i cognati… “a loro insaputa”».

– «Anche a me eccita tantissimo parlare di questo con Te, Mia Camilla! Probabilmente proprio perché abbiamo questa simpatica situazione in comune! Sapessi che ebrezza provo ogni qualvolta annuso e Lecco i suoi slip. Per non parlare di quando le preparo il cornetto e ci sborro sopra! Attendo con ansia qualche tuo nuovo video. A presto risentirti mia Dea!».

– «Per nuovi video ci vorrà pazienza, perché ne abbiamo appena pubblicato uno poco prima delle feste. Adesso è giusto che anche Eros giochi con le coppie e i singoli, senza pensare alle riprese. Poi quando gli verrà voglia di fare un video: lo farà.
«Immagino che giocare con le sue mutandine e con il cibo che mangerà, ti faccia sentire di possederla, in qualche modo. Potresti anche strusciare un po’ la cappella gonfia, come una mela, sulle sue mutandine pulite, così quando le indosserà e il tessuto invisibilmente intriso di cazzo verrà a contatto con la sua carne, avrai la sensazione di averglielo appoggiato proprio là.
Il tuo rapporto con tua moglie com’è?».

– «Esatto! Non credo abbia mai preso in bocca un ‘uccellotto’. Perché ha sempre manifestato una certa riluttanza nei confronti del marito! Non ha mai avuto altri ragazzi e quindi il fatto che possa assaggiare la mia sborra mi dà la sensazione di possederla, nel senso strettamente sessuale del termine, perché io rispetto la Donna, che è l’Essere più Bello del Creato. Il mio piacere si ferma dove comincia il suo. Non farei nulla contro la sua volontà, perché il mio piacere deve essere il suo!
«Sì, hai ragione, proverò anche con quelle pulite, sperando di non macchiargliele. Con mia moglie il solito rapporto coniugale, probabilmente molto simile a quello di tua sorella con tuo cognato. Andiamo però molto d’accordo. Da precisare: niente sesso trasgressivo, tutto normale».

– «Allora speriamo che tua cognata, una volta che l’avrai presa, si riveli quella gran porca che sembra! Tu sei l’unico che può tirare fuori la sua ‘troiaggine’, anzi, dovresti chiamare troia anche me, non Angelo. Per il resto, tranquillo: si capisce che tu le donne le adori!».

– «Scusami! Chiedimi tutto ma non questo. Non ci riesco ! Sei e resterai la mia Dea, la mia Cavallona, la mia Musa ispiratrice! Baci! Buon pranzo».

– «Va bene! Allora come Dea: adorami; come Cavallona: cavalcami e come Musa ispiratrice: interrogami! Comunque per me ‘troia’ è un gran complimento! In pratica tutto il contrario di mia sorella, fredda asessuata e frigida!».

– «Ti Adoro! Tu sei la Regina del Sesso. “Tutto il resto è Noia”, come diceva il Grande Califfo! E, comunque, anche alla più frigida, quando ce l’ha tra le cosce e sente la cappella che pulsa e di lì a poco un mare di miele caldo la inonda, difficilmente resiste!».

– «Io non resisto molto prima: ci sono moltissime cose che mi eccitano. Io mi bagno la figa anche solo per uno sguardo intenso di un bell’uomo. Se poi vedo un cazzo duro, gli salto addosso. Mi bagno anche ballando o per un bacio. Quando sto aspettando qualcuno che mi scoperà o andiamo in un club ‘privé’, mi eccito ancora prima di vedere chicchessia. Goccio sotto anche quando mi toccano il culo o le tette nella ressa; mi appoggiano il cazzo nelle ascensori affollate o in metropolitana. Un lago anche al cinema, quando lo sconosciuto vicino di poltrona mi sfiora con la gamba. Non so perché, gli uomini, quando mi avvicino, non riescono a fare a meno di toccarmi in qualche modo, anche subdolo, tipo la ‘mano morta’. Perfino il commesso, che mi fa provare un paio di scarpe accarezza la caviglia, prima di sfilarle: gesto che ricambio aprendo in po’ le gambe, tanto basta per far vedere la ‘fifì’, perché, ovviamente, io queste attenzioni, le gradisco proprio.
«Quando me lo infilano dentro o mi leccano godo subito! Poi continuo a godere per tutto il tempo. Vengo anche più di dieci volte, in situazioni particolarmente intense e passionali. Vengo dentro. Mentre fuori godo solo una o due volte intensamente, le successive un po’ meno. Quando mi prendono alla pecorina, mi masturbo, così godo dentro e fuori assieme.
«Con le frigide non so come vada. Forse, come dici tu, quando hanno il cazzo dentro, poi si eccitano e godono. Credo che con loro il problema sia prima: come scaldarle al punto di desiderare e accettare il cazzo dentro. Immagino non sia il caso di tua cognata. Con lei il problema è solo quello di riuscire a sfondare il blocco di commettere incesto con te, cioè scopare il marito della sorella e rimanere in pace con se stessa e con il mondo».

«No assolutamente! Lei non è frigida. Le piace mettersi in mostra, le piace sfoggiare il culo di cui ne va molto fiera e del seno piuttosto abbondante e con dei capezzoli enormi! Tutto il contrario di mia Moglie, molto meno appariscente di Lei, anche se devo comunque dire che pure Lei è una bella donna. Solo che, a differenza della sorella, non è porca. Mia cognata fa di tutto per mettersi in mostra. La cosa che mi fa più impazzire è quando si siede alla poltrona e accavalla le gambe! Specie d’estate con quei vestitini che si usano in casa, corti e scollati, comincia l’accavallamento a destra e a sinistra fino a quasi scoprire le ‘chiappone’, non so come io riesca a trattenermi!
Capisco benissimo gli uomini che allungano le mani con te, anch’io se ti trovassi in ascensore, ti salterei addosso, ma con mano vivissima!».

–«Dai, ‘scemottolo’, ah, ah! Però, intanto sborri alla grande! Ti seghi dopo aver sollazzato l’occhio con tutto quel ben di dio messo in mostra! Le scosciate, lo ‘sculettamento’, sono tutte mosse consapevoli. Lei sa di eccitarti. Tutta voglia che ti scoppia nei pantaloni. Mi sa che anche lei si sgrilletta pensando a te… magari passa le tue mutande sulle grandi e piccole labbra e ‘squirta’ sul cornetto che mangerai tu. Due pentole a pressione pronte a scoppiare.
«Vi fate mai dei massaggi fra voi? Potrebbe essere un ottimo modo di infilarle le dita dentro. Un’occasione per fare un passo avanti nella ‘mission impossible’. Chissà, magari anche tu sei il suo sogno proibito… si inserisce dei cetrioli pensando che siano il tuo cazzo, lecca il liquido appena eiaculato, pensando che sia tu a leccarla, insinua due dita nel buco del culo, pensando che sia la tua lingua che le allarga l’orifizio per entrare a fare ‘danni’.
Mi bagno solo nell’immaginare voialtri due, che vi masturbate pensandovi reciprocamente e sprecate in solitaria tutte quelle godute che potreste fare insieme… .
«Se fossi una sua amica e sapessi la vostra storia, la spingerei letteralmente sul tuo cazzo!».

– «Qualche anno fa ricordo che raccontò alla sorella, che mentre dormiva sul divano, già allora non dormiva più con il marito, che sognò di essere in bagno e si fece la pipì addosso davvero: ci può stare, ma la cosa buffa è che la pipi schizzò dappertutto, chiaro segno di ‘squirting’, che mia moglie però non comprese. Se fosse stato un semplice momento d’incontinenza non sarebbe schizzata sulla parte alta del divano ma avrebbe bagnato solo la seduta. Sono felice che ti ecciti mentre scriviamo questi aneddoti!».

–«Probabilmente si era masturbata e aveva goduto alla grande, schizzando un getto incontrollato verso l’alto e poi si è così giustificata con tua moglie!».

– «Sì, ne sono certo!».
«La cosa che mi attirerebbe di fare con Lei, sarebbe quella di farle una prima spruzzata di sborra sul buco del culo, senza però venire completamente: a me riesce benissimo e poi, senza penetrarla, spalmarle molto delicatamente e con dolcezza, questa sborra calda con la cappella intorno al buchetto, usando il cazzo come se fosse un pennello! Alla fine con la punta della lingua girare tutt’intorno al suo buco del culo precedentemente sborrato e, per concludere, penetrarla e sborrarle dentro! Potrebbe essere di tuo gradimento? Riusciresti a fare un video con una scena simile?».

«Per quanto riguarda i video, come ti ho detto, è Eros ad avere le idee e la fantasia che ispirano a creare video, noi che vi partecipiamo siamo solo attori giocatori. A me il sesso piace in molte forme. Ci sono cose che mi smuovono di più di quella che hai descritto, ma sento che a te piace moltissimo e prima o poi gliela farai! Cazzo devi avere tanta di quella sborra nella palle, se riesci a farla uscire a ‘rate’».

– «Eros è un Grande! Siete fortunati entrambi, fagli i complimenti da parte mia! Si, credo di avere abbastanza sborra, anche nello stesso giorno, per mia moglie, per mia cognata e… per te! ».

– «Grazie, sarà fatto, amico dal grande ‘serbatoio’!».

Dopo una settimana, prendo in mano il cellulare e non vedo l’ora di scrivere a Stefano:
– «Questa mattina mi chiama il cognato e mi dice che sta lavorando in zona e, quando staccherà per pranzo, invece di andare in trattoria con i compagni, verrà a casa mia per una pasta. Io gli dico di no, che la pasta se la può pure mangiare con i colleghi ma che, al limite, potrà venire da me a prendere un aperitivo. Risponde ‘okay’, quasi dispiaciuto e mi dice che avviserà i compagni di ordinare anche per lui 15 minuti più tardi, perché deve fare una commissione sulla strada.
«Mi aspettavo presto un incontro dopo quello che era successo quella domenica! È fatta: adesso gliela devo proprio dare, ma come? Non voglio averlo come amante. Mi va di offrirgliela e non voglio che lasci mia sorella per un’altra. Mentre penso queste cose, i piani bassi si allagano: mi tocco, poi mi impongo di sospendere. La figa piange. “Porta pazienza!”, le dico.
«Okay, allora doccia e trucco. Non voglio vestirmi da troia, come faccio normalmente quando si gioca a casa o al club, come mi vedi nei video, non voglio che sospetti che siamo una coppia aperta: opto per un abitino a mezza coscia, un po’ largo con sottili spalline, come quelli estivi di tua cognata per intenderci; davanti copre a metà le tette, formando un bel balconcino che sembra un culo mezzo fuori, come quelle mamme, con pantaloni a vita bassa, quando si accovacciano a pulire la bocca sporca di gelato della loro bambina. Insomma, un’immagine casalinga di donna vestita leggera perché ha caldo, molto caldo. Per un uomo arrapato è più che sufficiente. Devo alzare il riscaldamento di un paio gradi. Sotto il vestito: niente. La figa: un lago.
«Chiedo scusa ad Eros e di portare pazienza, se legge queste righe. Spero che poi, senza dire una parola, mi prenda alla pecora e mi schiaffeggi forte le chiappe, facendole rosse e gridandomi che sono una stronza! Me lo merito! Capirò che sa tutto. Cazzo, mi sto eccitando pensando anche a questo.

«Suona il campanello. Eccolo, cazzo! Sale di corsa, entra, mi bacia. Mi stringe a sé, le lingue si incrociano convulsamente. Dopo alcuni intensi brindisi di saliva e palpeggiamenti irriverenti, lo fermo: “Stop!”.
Mi guarda basito, accenna un “ma… ?”. Gli impongo di fare silenzio: di non dire una parola. Mi stacco da lui e vado in cucina, lui mi tallona; mi appoggio con la pancia sulla tavola e spingo bene in fuori il culo, appena coperto dalla morbida stoffa, quasi trasparente. Dalle chiappe in giù, gambe nude e divaricate. Fica grondante più di prima.
Gli dico: “Non parlare! Fai quello che devi fare… e sborrami dentro! Puoi dire porcate, ma niente smancerie e frasi dolci!”.
Lui esita un attimo ma poi, preso dalla foga, tira su il vestito con una mano e due dita dell’altra entrano in figa. La trova pronta all’uso, bagnata più del necessario. Apre i pantaloni e li cala in un sol gesto, tira fuori l’arnese dalle mutande e, bestemmiando come suo solito, scivola dentro come nel burro fuso, nella mia fradicia, calda e porca carne.
«Mi stringe per i fianchi, poi le sue mani callose scorrono su, ‘scartavetrando’ la mia pelle e spingendo il vestito oltre le spalle. Lo aiuto a sfilarlo dalla testa, rimanendo completamente nuda. Le rozze carezze si concentrano ora sulle tette, che tasta con la frenesia di chi non ne ha mai toccate di simili (mia sorella ha appena una seconda); con cinico sadismo svita i capezzoli e me li stacca: “Ahi!”, grido per il dolore. Poi mi stringe a sé bestemmiando ancora di più. Una ventina di colpi potenti. Da quanto gli manca la figa sembra un animale impazzito e, ansimando e sbuffando come un toro da monta, schizza il suo piacere esplodendolo dalle palle direttamente in fondo all’utero, che accolgo raggiante di goduria, come una vacca in calore. Impossibile resistere a tutto quell’impeto e a quella cappella gonfia che mi sfrega dentro con cattiveria. Stranamente sono eccitata fuori di logica: con mia sorpresa perfino da quelle bestemmie così volgari e sporche, che uscivano a raffica dalla lurida bocca del maiale! Sborro con lui senza alcun ritegno, con pancia e tette che si lisciano, avanti e indietro, sulla tavola, sotto i colpi di quell’incivile batacchio. Suppongo che quando scriverò questa relazione, Eros la starà leggendo in queste righe. Mi eccita l’idea di condividere questo scostumato ‘segreto di Pulcinella’, sperando che il mio adorato cornuto si arrapi e si seghi.
Provo un piacere intenso ovunque. Sono rincuorata pure per i capezzoli che, rimasti in sede dopo il tentativo di furto, sono ora sereni, caldi e felici. La figa: una Pasqua!

«Il rude cognato, tutto il contrario di Eros, che ha modi decisamente più signorili, crolla su di me come morto: il mio cuore batte forte e ho un accenno di sorriso ebete sulle labbra. Quando risuscita, si ritrae dalla vagina, che cola di piaceri plurimi. Io, senza alzarmi, gli allungo con la mano le salviette umidificate, che stavano sulla tavola. Si pulisce e richiude il grosso pacco, ancora gonfio, nei pantaloni. Inizia ad abbozzare qualcosa che non voglio ascoltare, perciò mi alzo rapida, mi giro e appoggio l’indice sulle sue labbra, per impedire l’uscita ad ulteriori parole, poi poso le mani dolcemente sul suo petto e gli dico con fermezza: “È così che deve essere! Quando avrai bisogno di figa, non andare a puttane, ma vieni qua, ti sfoghi imprecando, come hai appena fatto, contro dio e contro la stronza di mia sorella che non te la dà, ti vendichi svuotando le palle nel mio utero e te ne vai. Voglio essere soltanto il tuo ‘sborratoio di famiglia’, niente di più. Vedrai che starai bene e continueremo la vita normale, ritrovandoci tutti per pranzare e saremo bravi cognati, come sempre. Perciò non diciamo una parola con nessuno e nemmeno fra di noi. Comportati normalmente anche con Eros, di cui non devi preoccuparti e nemmeno per mia sorella: a loro non dirò mai nulla. Finché avrai bisogno di ‘figa di casa’, qui la trovi: vieni quando Eros è via, mi dai un bacio per scaldarmi, me lo cazzi su, mi sbatti come una puttana, mi riempi e te ne vai. Okay?”. E lui: “Non ti ho mai sentita parlare così esplicito”. – “È che voglio essere chiara… ci siamo capiti, sì o no?”. – “Sì, cazzo! Anche troppo bene! Quando ho voglia, vengo qui e mi apri le gambe senza farti pregare e me la prendo: bellissimo! Lavorerò in zona di sicuro tra un paio di giorni, ti scrivo su ‘Whatsapp’ e… ”. – «“… E adesso vai fuori dai coglioni, se no arrivi tardi dai colleghi, stronzo!”.

Mi ficca la lingua in gola, stringendomi forte, poi si stacca, si gira sui tacchi e se ne va dicendo che nella mia figa ha goduto come mai in quella di sua moglie. Gli credo. Quale donna gliela darebbe così, senza tutto il corteggiamento, le parole dolci, gli inviti a cena e i relativi gadget di provato interesse, che fanno ammosciare anche il pene più tenace?
«Mi sento in pace e soddisfatta, mi infilo la punta della mano a forma di coppetta, per raccogliere più roba possibile e me la porto alla bocca. Bevo, lecco tutto e penso che questa leccornia non vada tenuta per Eros, è soltanto mia. Questo incesto è una mia perversa responsabilità e, quindi, anche ciò che mi rimane in corpo è mio e solo mio, almeno per ora… . Credo che tenendo questa cosa in famiglia, tutto andrà bene pure per quella suora bacchettona di mia sorella. Anche perché lo stronzo mi sta proprio qui, motivo in più per non permettergli di parlare durante l’amplesso, che se nascesse un confronto mentale, finiremo col litigare, per la distanza siderale che c’è tra noi.

«Se Eros leggerà questo messaggio che ti ho scritto, caro Stefano, me lo farà capire a modo suo e io te lo farò sapere.
«Penso che potrei ricavarne pure un racconto porno alla categoria incesti, che viene ritenuto tale anche nel caso di sesso con i parenti acquisiti, non esclusivamente con quelli di sangue, per cui, da oggi sono ufficialmente troia e incestuosa. Inserirò pure i nostri messaggi… senza riportarli integralmente, evitando quei riferimenti troppo specifici, che possano ledere la tua privacy. Che ne dici?».

«Buongiorno Mia Cavallona, sono perfettamente in linea! Hai il Mio Avvallo! Il tuo racconto è molto più eccitante dei video di Eros! (Spero non me ne voglia, quindi non fargli leggere questa mia esternazione). Scherzo! I suoi Video sono Straordinari. Il Tuo Racconto mi ha fatto talmente eccitare, che mi sono dovuto appartare in macchina e abbozzare una sega senza sborrare. Credimi, resistere a mia Cognata e adesso anche a Te è davvero Dura. Camilla sei davvero una Donna eccezionale e di una Prorompente Femminilità. Peccato non essere tuo Cognato. Sarei Lusingato se lasciassi aperta la porta del Tuo Cuore, per darmi una piccola e remota speranza d’incontro se io dovessi capitare dalle tue parti! Sarebbe come andare a Roma e non vedere il Papa! Comunque posso solo dirti che se mettessi in scena questo racconto, ne uscirebbe sicuramente un ‘Best Seller’. Non necessariamente usando Tuo Cognato come Attore.
«Con la mia ‘Cognatina’ al solito, però sono 2/3 giorni che è influenzata e cerco di essere il suo ‘crocerossino’! Lei va molto più d’accordo con me che con la sorella, con la quale litiga spesso e io a fare da pacere! Forse dovrò andare a Bologna per una cosa che ti spiegherò, se sarà. Dovrebbe venire anche mia cognata, saremmo soli soletti, sarebbe stupendo io e lei in albergo, senza mia moglie, che ‘purtroppo’ deve rimanere qui per lavoro. Un Sogno! Come lo sei anche TU! Buona Giornata Stupenda Cavallona!».

«Grazie Stefano per l’apprezzamento. Non preoccuparti per Eros, noi siamo i primi a sottoscrivere quanto un racconto letto, possedendo una buona immaginazione, sia superiore ad un video. Diciamo, che le riprese sono interessanti in quanto permettono di godere della visione della ‘materia prima’, mentre i racconti permettono di creare con la mente la scena, ottimizzandola ai propri gusti e desideri, dribblando gli inevitabili difetti di recitazione e di dizione, che già nei film italiani di oggi fanno sanguinare le orecchie, quasi tutti con l’accento romano e le frasi sussurrate appena percettibili, figuriamoci negli amatoriali con attori improvvisati: di tutta la traccia vocale, solo i gemiti di godimento escono credibili, sempre ché si goda davvero. A volte si sentono donne che ad ogni colpo di cazzo, emettono un mugolio monotonico e sempre quello per tutto il tempo: “Uh… uh… uh…”, ma dai, chi ci crede?!
«Non potrei mai recitare una parte che duri più di pochi secondi, nemmeno nei video di Eros, se vanno oltre l’improvvisazione. Non riesco a pronunciare due parole in croce, che subito mi sgrida: “No, non così! Sembra che stai leggendo, cazzo!”. Per cui questo è un racconto di vita vissuta, che rimarrà sulla carta.
«Suppongo che, leggendo queste righe, più di uno vorrebbe essere al posto di mio cognato.
Mi fa molto piacere che ti sia dovuto tirare fuori l’uccello per segarti. Questa è una notizia di quelle che mi fanno felice la fica, perché sapere che un uomo si sta segando per me… ‘my god’, è una consapevolezza che passa dal cervello e va diritta alla vagina, passando per lo stomaco, per le viscere, facendomi vibrare tutta e bagnare lì».

«Tornando a tua cognata, è naturale che ci sia tensione tra sorelle, perché sono, siamo, sempre in antagonismo, mentre un uomo con ‘savoir faire’, ha sempre un certo ascendente sulle donne, soprattutto se affamate di cazzo!
«Dai, che prevedo le notti in albergo con lei, come galeotte e indimenticabili! Secondo me, anche lei sta pensando la stessa cosa.
«Ho fatto sesso incestuoso e non mi sento per niente in colpa nei riguardi di mia sorella, perché sono convinta che ci guadagnerà pure lei, in quanto tutto resta in famiglia e lui non andrà via di casa rimanendo ‘fedele alla cornuta’. Svuotare le palle dentro di me, non è un tradimento, è come se usasse una bambola gonfiabile per sfogarsi, o no? Credevo di sentirmi un po’ a disagio, ma invece mi sento un’eroina della famiglia. Eros sarà fiero di me: anche a lui sta a cuore mia sorella e mio cognato, nonché le nipotine e… che io sia troia!».
«Cazzo mi eccita da matti, scrivere queste cose e, mentre scrivo, mi ‘sditalino’ e godo. Mi sa che mi masturberò e godrò, anche quando finalmente avrai scopato la tua amata cognata. Falle tutte quelle cosine che mi racconti, attorno al buco del culo con il tuo pennarello e poi falle assaggiare la tua cappella ‘grossa come una mela’, tutta dentro in culo e sborrala per bene. Andrai fuori di testa dalla goduria! Un bacio bagnato, porco!».

Dopo una settimana di reciproci apprezzamenti e baci, sciorinando ‘emoticon’ a gogò:

«Ciao Porco, Eros mi ha scopato schiaffeggiandomi le natiche come mai aveva fatto prima. Ora sono rosse come due peperoni… e quante volte mi ha gridato: ‘troia’!.
Caro Stefano, capisci ‘a’mmè’, cosa significa questo?… ».

Adesso una volta ogni… spesso, il cognato viene a trovarmi per lo ‘scrub’ e per il ‘download’ in figa. Ho le chiappe costantemente rosse ed Eros ha cominciato a fottermi cattivo pure lui! Fico! Riempie la figa, solitamente quando è ancora gocciolante di nostro cognato. Non sono riuscita a tenerla per me, anche perché lo stronzo lavorerà in zona per due mesi. Per far sapere ad Eros che è passato, senza comunicarglielo a parole, lascio la bottiglia dell’amaro che beve solo mio cognato, sulla tavola, anche se in realtà non ha il tempo per l’aperitivo, se non quello che sa di… cognata!

Spero che anche Stefano presto realizzi il suo sogno.

Caldi baci bagnati anche a te, caro amico lettore che sei arrivato fin qui, dalla tua troia, perversa e ora anche incestuosa Camilla.

Aggiornamento dopo due settimane:
Cazzo, la bottiglia di ‘fernet’ è in tavola quasi tutti i giorni. Non starà mica fissa lì per tutti i due mesi?!
Per la cronaca, mentre scrivo queste ultime righe, ho la figa piena di sborra, che terrò per stasera…

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