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Io, i miei amici e il culo di mia sorella.


di amoletettone
25.03.2022    |    57.987    |    15 9.6
"L'unica in casa era Ines ma sarebbe uscita di li a poco col ragazzo..."
Accendo distrattamente la TV mentre ancora una volta sento mia madre sgridare mia sorella che, come sempre, è in ritardo per andare a scuola. La sbircio mezza nuda sgattaiolare dal bagno veloce nel prepararsi.
La ramanzina di mia madre si rivolge poi verso di me, faccio spallucce e ancora insonnato mi godo la colazione con cereali e Mtv in un giorno qualunque della metà degli anni 90.
Mi chiamo Cristian e ho la fortuna/sfortuna di avere una sorella strafica.
Dovresti esserne orgoglioso penserete. Si lo sono, ci mancherebbe ma sentire continue allusioni, battute e commenti osceni per tutta l'adolescenza sulla propria sorella non è facile. Ines, questo è il suo nome, ha un anno più di me. Frequenta l'ultimo anno del mio stesso liceo ed è una fra le ragazze più ambite della scuola. Di quelle che quando passano tra i corridoi sfilano più che camminare. E' bella e raffinata, molto. Bel viso, occhi castani da cerbiatta che ha preso da nostra madre, gambe snelle e affusolate, un sedere alto e marmoreo che è la sua croce e delizia. Si perché da sempre si "lamenta" del fatto che tutti la giudichino prima di tutto per il suo aspetto fisico e per quel sedere a mandolino che balza all'occhio dalla sua figura in modo clamoroso. Non può farci niente. Frutto di genetica e degli anni di nuoto, è la parte del suo corpo che fa girare la testa a tutti. Amici, professori, parenti!
L'imbarazzo dei primi anni adolescenziali ha lasciato poi in lei la consapevolezza di avere un' arma di seduzione atomica.
Da ragazzino ogni volta che invitavo gente a casa dovevo sorbirmi tutta una serie di sghignazzi e sfottò da parte dei miei amici. D'altra parte mia sorella ci metteva del suo girando per casa in leggings con la scusa di dover fare allenamento. Salutava in modo ammiccante mentre giocavamo ai videogiochi e passava e spassava davanti al televisore in salotto facendo incollare a tutti gli occhi sul suo culo di marmo, compresso in pochi millimetri di stoffa elasticizzata.
Gli anni passavano e le abitudini rimanevano le stesse, anzi la sua vanità sembrava crescere sempre di più mentre prendeva consapevolezza della sua femminilità e del suo essere sexy. I fidanzatini che si sprecavano e le prime esperienze sessuali la facevano sentire più sicura di se. In poco tempo si rese conto di poter avere in pugno chiunque volesse. Che ci godesse a fare la rizzacazzi era palese e più di una volta la faccenda fu motivo di litigio tra noi due.
:-" che sei geloso?? Mi diceva ridendo e ridicolizzandomi :- "Ma ti pare il caso di girare per casa in quello stato quando ci sono i miei amici? ribattevo io. :-" Che vuoi che facciano... al massimo guardano e allora?" io :-"guardano e sparlano... perché "per caso" la doccia la fai sempre negli orari giusti... quando ci sono loro!". "Ormai neanche l'accappatoio metti, esci col telo..."
Lei si divertiva della mia gelosia, la cosa mi mandava in bestia. Una sera alla mia ennesima rimostranza mi freddò con una risposta che non mi aspettavo prima di sparire in camera sua.: "perché vorresti dire che a te non piace guardare ?"
La sua escalation di esibizionismo e manie di onnipotenza erotica la stavano portando a infilarsi in situazioni davvero pericolose.
Un sabato sera d'inverno, complice il temporale e i miei fuori per il weekend, io e i miei amici decidemmo di rimanere a casa.
Marco aveva una chicca: la VHS fregata al fratello maggiore con l'ultimo film di Selen.
In quegli anni pre-internet era un evento raro. Eravamo in 5, adolescenti, in tempesta ormonale muniti di birre e cassetta porno.
"Dai vediamola" diceva Luca mentre stappava la birra. Prendemmo possesso della taverna, saremmo stati tranquilli senza rotture. L'unica in casa era Ines ma sarebbe uscita di li a poco col ragazzo.
"Minchia che tette... " era il commento più sobrio che sentivo. La scena sul TV, rigorosamente a tubo catodico, mostrava Selen ospite di una coppia di amici che fra strusciamenti e provocazioni varie, era prossima ad un trio lesbo. L'altra attrice era una mulatta dal fisico mozzafiato. Poco seno ma culo da oscar che sventolava voglioso sotto il naso di Selen che, a colpi di lingua, assaggiava il centro del suo piacere... "Che maiala cazzo!" disse Francesco. Luca invece simulava una leccata di figa tra le sue dita fra l'ilarità generale. Tutto quell'ormone era una bomba ad orologeria e l'alcool contribuiva a portare tutti su di giri. "Cazzo sembra il culo di Ines "disse gelando tutti Marco a un certo punto. Gli venne così, naturale senza filtri. Ci fu un momento di pausa dove mi guardarono tutti tra l'imbarazzo e l'incredulità. Fui talmente spiazzato anche io che non riuscii a proferire parola. Ero tra l'incazzato e l'inconsciamente eccitato. Aver immaginato per un momento mia sorella culo all'aria mi aveva stranito parecchio. In un modo a metà tra il geloso e l'eccitato che non saprei descrivere. "Ma dai che Ines c'ha il culo ancora più bello! "disse Francesco cercando goliardicamente di stemperare la situazione. Seguirono sghignazzi e occhi che tradivano una tempestosa eccitazione.
"Si ce l'ha più alto Ines!" diceva ora Luca e seguivano gomitate di circostanza. Ero spiazzato e con un sorriso imbarazzato stampato in faccia. Il mio silenzio venne interpretato probabilmente come assenzo.
"Si più alto è più duro!" rincaravano a ruota libera e a voce alta gli altri due tra i fumi dell'alcol ormai.
"Cosa avrei più alto e più duro??" ci interruppe Ines mentre avvolta dal solito telo post doccia apparve scendendo le scale della tavernetta. La nostra figura di merda fu clamorosa mentre si rese conto che era nel bel mezzo di una combriccola di amici mezzi ubriachi, arrapati che guardavano un porno commentando il suo culo.
Che la cosa di scendere a pavoneggiarsi fosse premeditata da parte sua c'era da aspettarselo visti i precedenti, ma ritrovarsi in mezzo a 5 ragazzi arrapati non se lo immaginava neanche lei. Si prese qualche istante sbigottita. Poi esordì a gamba tesissima: :"Ah adesso organizzate anche i sega party" disse ridacchiando. I suoi occhi veloci puntavano le patte mezze gonfie dei presenti. :-"Dovreste uscire a cercarvi le ragazze invece di farvi le pippe di sabato sera" commentò con risatina e simulando per un secondo il gesto della sega con la mano. Fu benzina sul fuoco.
Nessuno aveva avuto l'accortezza di stoppare il film. Il televisore dava in bella vista la tipa culo all'aria che a pecora si godeva la lingua di Selen in ginocchio. "Ah ... anche lesbo!" continuava mentre rideva ormai di gusto. :-"Eh capirai Ines che c'è da scandalizzarsi ?!"
disse Luca. Tutti e dico tutti compreso il sottoscritto ci ritrovammo però dal guardare il televisore allo squadrare da capo a piedi mia sorella. Avvolta nel suo telo a piedi nudi e capelli grondanti d'acqua, si faceva ammirare come una dea. :-"Menomale che non sono scesa qualche minuto dopo sennò avrei corso il rischio di trovarvi con gli affari di fuori." Continuava a sghignazzare. Era sfacciatamente provocatoria. Quella situazione era droga per il suo essere esibizionista. :-"Ti dispiace eh?" rincarò la dose Marco con la solita audacia che gli apparteneva. Su questo Ines aveva trovato pane per i suoi denti. Seguì una linguaccia da parte sua e il dito medio. "Qui si parlava se l'atrice avesse il culo meglio del tuo o no." Mia sorella con l'orgoglio che trasbordava dai suoi occhi :-"Beh la tipa è messa bene si. Ma vinco io, mi dispiace."
.-"Non ci crediamo!" disse Francesco facendo da spalla al suo amico. :-"Ehi! Basta!" ebbi la forza di ammonirlo io poco convincentemente.
Ines arricciò il labbro fintamente indispettita. :-"È una tattica per convincermi a farvi vedere il culo? un po' banale direi..."
:-"Che hai paura del confronto?" disse Marco. :-" Io? per nulla anzi. Ma c'è mio fratello e non mi sembra il caso di smentirvi ora e subito." rispose lei con tanto di occhiolino.
L'eccitazione si tagliava con il coltello. Le patte dei ragazzi erano tutte schifosamente gonfie.
In quei secondi, complice l'ormone, prendendo a due mani un coraggio e un'audacia che non credevo di avere, riuscii a proferire follemente con un filo di voce queste parole: "Ah a me non da fastidio eh..." Quella frase fu una bomba atomica. Mi resi conto di aver appena confessato a tutti e a me stesso in primis di desiderare il culo di mia sorella. Di desiderare che mia sorella facesse vedere il culo a me e ai miei amici.
Seguirono scene di giubilo negli sguardi dei ragazzi. Ines mi fissò con occhi fiammanti di chi mi avrebbe voluto strozzare. La sua assicurazione era venuta meno e si era cacciata da sola in un bel guaio. :-"Stronzo!" mi disse. :-"Avanti ora non hai più scuse! "Dissero in coro come un'ovazione popolare.
Sarà stato l'ego e la vanità di Ines tremendamente eccitata da tutta quella situazione, sarà che quei 5 cazzi durissimi nei pantaloni riuscivano a farla andare fuori di testa, tant'è che mia sorella disse :-" Beh solo perché ho già messo il perizoma". Così dicendo lasciò cadere ai suoi piedi il telo e tenendosi i piccoli seni con il braccio, fece una giravolta mostrandoci il suo culo scultoreo. Era perfetto da lasciare tutti a bocca aperta. Alto e sporgente sovrastava due gambe toniche e affusolate. Il perizoma nero finissimo scompariva tra i glutei marmorei.
Silenzio generale. Si lasciò ammirare qualche secondo voltandosi con la faccia della vanità.
:-"Ecco... contenti ora? vi lascio alle vostre cose..." così dicendo riprese a salire le scale. :-"Aspetta dove vai..." dissero tutti.
:-"Devo andarmi a preparare..." :-" Aspetta non andartene così presto. Non puoi lasciarci così." Poche battute e mi ritrovai in mezzo a 4 ragazzi tutti col cazzo di fuori. Erano letteralmente impazziti. Credevo che Ines sarebbe scappata via e invece da troia consumata prese a salire in modo tremendamente lento le scale. Si girava spiando furtivamente le mani scappellare i cazzi duri e umidi dei miei amici. Eravamo tutti in una trance onirica/erotica. Le mani furiose segavano mentre le scale accentuavano in maniera oscena le fome del culo di mia sorella che lentamente si allontanava. Io ero completamente impietrito. Sentivo solo il rumore liquido dei pugni scappucciare i cazzi dei miei amici mentre fissavo il culo di mia sorella. :-"Allora? sbrigatevi che devo andar via!" così dicendo si bloccò reggendosi alla balaustra. Una gamba su un gradino e l'altra su quello inferiore, inarcava la schiena mostrandosi quasi a pecora mentre i suoi cocchi fissavano vogliosi in rassegna tutti i cazzi duri per lei. "Allooora?" con sorrisino divertito quasi ad ammonirli che ancora non fossero venuti diede il colpo di grazia ai miei amici.
Esplosero uno dietro l'altro in sborrate fortissime e copiose tra i rantoli dell'orgasmo.
Mia sorella spalancò la bocca dallo stupore e dalla soddisfazione. Il suo ego era a mille. Aveva superato ogni sua più audace fantasia.

Continua...

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