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incesto
Dall'infanzia alla maturità (storia sessuale) Parte 1 Con la zia e con la nonna Scritto il 16-11-2013
di troligone
21.10.2016 |
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"La zia ebbe un piccolo lamento ma sentendomi tutto dentro spinse ondeggiando verso di me il suo culone per ricevere interamente il mio bastone di carne..."
Racconterò di come ho iniziato a conoscere e praticare tutto ciò che riguarda il sesso in tutte le avventure accadute nella mia vita dalla tenera eta di 4 anni . Debbo dire di essere stato precoce per tutto ciò che riguarda la sfera sessuale. Già all'età di 4 anni, poiché vivevo con una zia Gina vedova e con la nonna Ada e dormivo spesso nello stesso letto della zia, frequentemente vedevo le nudità delle mie donne, ricordo che tutti i giorni sia al mattino che la notte ero sottoposto ad un trattamento speciale per il benessere del mio cazzetto. Dovete sapere che già prima di svegliarmi la zia mi scopriva, non portavo mai le mutande, con le dita della mano sinistra messe a formare un anello appoggiando alla base ci infilava il mio cazzo e con la destra messa allo stesso modo mi mungeva e tirava in fuori l'uccello forzando come per allungarlo, questa operazione era favorita dalla continua lubrificazione, con olio per bambini, il tutto durava poco più di un'ora ed io restavo fermo con il cazzetto sempre duro. Quando era finito il trattamento la zia era molto eccitata ed infoiata per cui si tuffava a bocca aperta ed iniziava a ciucciarmelo messa con la figa sulla mia faccia nella posizione del 69 e mi diceva “Lecca la patatina della zia suuu dammi piacere fammi godereee piccolo miooo!!” lei arrivava subito a godere ed anch'io nel ciucciaggio provavo godimento. Alcune volte in serata quando la zia era fuori per compere provvedeva la nonna a praticare questo esercizio e ricordo che il suo modo di operare era più lento e più forte nel tirare infatti dopo mi sentivo per almeno due ore teso e duro, anche la nonna non resisteva ad utilizzare il mio cazzetto, si toglieva la vestaglia, mi si sedeva a cavalcioni e lo introduceva nella sua figona pompando come un'invasata fino a godere rantolando “Come sei duro bambino mio mi hai ancora fatto veramente godere.” Mia zia era rimasta vedova che era giovanissima, ed abitualmente io vivevo con loro, lei aveva circa 46 anni ed un corpo magnifico che avevo spiato in molte occasioni, probabilmente era anche ninfomane. Aveva le tette molto grosse almeno una quinta abbondante con le aureole larghe e scure ed i capezzoli grossi e sporgenti, aveva tutte le curve al posto giusto, fianchi morbidi e larghi ed un culo grosso e a mandolino con le chiappe come le brasiliane. Forse è stata proprio questa abitudine al contatto fisico quasi quotidiano che mi legava particolarmente a lei, durante la giornata ogni momento era buono per toccarci carezzarci e baciarci sulle parti scoperte del corpo sentivo che ci veniva spontaneo farlo, toccarsi e lasciarsi toccare. Ogni sera quando era l'ora di coricarsi lei davanti a me si spogliava senza pudore rimanendo nuda, che spettacolo magnifico vedere le sue tettone che danzavano nei suoi movimenti, poi si infilava la camicia da notte e si coricava ed io con lei. Io quasi sempre la abbracciavo da dietro prima di addormentarci, mi veniva spontaneo farlo, appoggiavo il mio pisellino sul suo culo che si inseriva tra le grosse chiappe , e lei quasi involontariamente si spingeva indietro e muoveva il culo toccandomi massaggiandomi il pisello che subito mi si induriva e lei si lasciava toccare le tettone e in quella posizione ci addormentavamo. Crescevo spensierato e contento di di essere coccolato dalle donne. All'età di 9 anni quasi ogni giorno dedicavo il mio tempo a giocare con mia sorella , che viveva in una casa accanto con i miei genitori, e due amiche figlie di nostri vicini. Nel corso dei nostri giochi, quasi sempre sessuali capitava spesso di guardarci e toccarci dentro le mutande. Un bel pomeriggio noi ragazzi ci eravamo appartati nella cantina ed avevamo iniziato a discutere su cosa fosse più bello il pisello o la patatina, le ragazze dicevano il pisello ed io la patatina. Per verificare meglio decidiamo di spogliarci, e ci troviamo subito nudi tutti e quattro. Lo spettacolo è delizioso, le due amiche che avevano una otto e l'altra dieci anni erano ben sviluppate con le tette grosse almeno già una terza e sulle patatine già formate iniziavano a spuntare i primi peli i loro culetti erano belli tondi con le chiappe ben modellate. Mia sorella con otto anni aveva le tette piccole ma la patatina era grossa e bella sporgente ed il culo grosso e a mandolino. Dopo attento esame si decise che il pisello era più bello. Quando avevo undici anni con un fisico longilineo, avevo già iniziato lo sviluppo, infatti il mio pisello già duro era lungo (già 20 cm) e grosso con la cappella sempre fuori scapocchiata e due palle grosse e pendenti. Ci si spogliava per giocare e una volta nudi le ragazze mi si avvicinavano chi mi toccava il culo e chi mi toccava il pisello e chi le palle. “Come è bello è già duro” disse Angela “Che belle palle tonde chissà quanto seme hanno dentro” disse mia sorella Carla “Voglio assaggiarlo e leccarlo, sembra un gelato” disse la più grande Tilde. Il loro linguaggio, pur essendo piccole, era già molto esplicito e colorito. Era scontato che aveva vinto in bellezza il mio uccello. Ci sdraiammo su alcuni materassi le ragazze erano eccitate e si contendevano il mio cazzo, Tilde me lo ciucciava con piacere da vera pompinara mi infilava la linguetta nel buchetto sulla cappella e mia sorella mi mangiava i coglioni infilandoli completamente in bocca uno alla volta, godevo di questo trattamento ed avendo la figa di Angela vicino gli aprii le grandi labbra ed infilai la lingua laccandola con gusto. Nella parte alta delle grandi labbra vedevo un piccolo bocciolo di carne rossa e iniziai a leccarlo e ciucciarlo con le labbra, subito Angela emise un gemito e disse “Siii daii ciucciami il grilletto, daiii godoo, continua, ancoraaa siii cosìììì!” Io incoraggiato da queste parole e sentendo il lavorio che le altre facevano ai mie genitali leccai e ciucciai con più foga la figa di Angela. Nel frattempo mia sorella e Tilde si sditalinavano a vicenda godendo come porche ed io sentivo un ribollire nei miei coglioni, qualcosa stava per succedere. Rapidamente il mio cazzo si ingrossò e divenne durissimo, Tilde e Carla si accorsero del mutamento del mio cazzo e lo ciucciavano e leccavano assieme con più foga grugnendo come due porche “Gnammm.. uhhhh.. ahhhh....Gnam.” Angela dalla sua posizione godeva delle mie leccate e diceva “Che cazzo grosso che hai Mirco, sembra un cetriolo, come è rosso sta per scoppiareeee” A quel punto Tilde e Carla avevano la mia cappella nelle loro bocche assieme e leccavano, io sentivo arrivare il godimento come le altre volte, ma qualcosa di nuovo stava succedendo. Sentivo salire dai coglioni un fiume di liquido, in un crescendo di goduria dal mio cazzo iniziò, per la prima volta, a spruzzare un liquido bianco, e fiottai almeno quindici volte riempendo le bocche e le lingue delle due porcone che non smettevano di leccare, vedevo gli spruzzi infilarsi nelle bocche e loro sentendo quel liquido lo gustavano un pò e poi gradendolo lo bevevano avidamente fino all'ultima goccia. Sempre Angela vedendo quella scena disse iniziando a godere “Ma quella è sborra, Mirco stai sborrando per la prima volta, che bello e quanta ne hai, la voglio in bocca anch'io la vogliooo!!” Le due ragazze che mi avevano fatto godere si posizionarono con le loro teste una tra cosce dell'altra ed iniziarono a leccarsi la patatina a vicenda, ed essendo molto eccitate per la mia sborrata iniziarono subito a godere “ahh che bello che bel grilletto che hai Tilde e come grossoooo!!” “ Anche tu Carla hai una bella figona daii sborraaa fammi sentire il sapore del tuo nettare!!” Quasi subito vennero gemendo in orgasmi goduriosi. Questa giornata si concluse abbracciandoci tutti insieme baciandoci e leccandoci vicendevolmente, poi ci rivestimmo e tornammo ognuno alla propria abitazione per la cena. Io rientrai a casa di zia Gina, che in quel momento non era a casa, e trovai nonna Ada da sola in vestaglia corta che subito mi abbracciò come era sua abitudine. “Debbo descrivere anche la nonna che pur avendo almeno 65 anni era ben messa ed in carne, aveva due mammellone di almeno una settima misura che stavano abbastanza su da sole anche senza reggi tette, infatti non lo portava sotto la vestaglia. In quel momento era vicino alla cucina che preparava la cena, di colpo si chinò per prendere delle patate dal portavivande ed in quella posizione la corta vestaglia si sollevò scoprendole completamente le coscione bianche ed anche il culo, che lei aveva proprio grosso. Subito mi accorsi che non portava neppure le mutande e tra le cosce si vedeva un cespuglio di peli neri e le grosse labbra scure della sua figona. Io mi eccitai subito e rapidamente senza pensare mi tuffai con la lingua fuori nel mezzo di quelle coscione e diedi diverse leccate a quella figona. Ada girò il volto all'indietro e mi disse “Cosa fai porcaccione vuoi giocare con la nonnaaa!!?” Continuai imperterrito a leccare infilando la lingua per cercare il grilletto che trovai già duro umido sopratutto molto grosso quasi come il pollice della mia mano. Il ciucciare il grilletto eccitò la nonna che guaiva godendo “Dai mio bel porcellino fammi godere, fammi godereee!!” Avevo il cazzo gonfio e duro, mi tolsi subito i pantaloni e le mutande ed incominciai a menarmelo, la nonna continuava a godere e si voltò nuovamente a guardarmi, vide subito il mio cazzo bello duro e pronto, mi prese per mano, togliendomi dalla sua figa. Devo dire che aveva molta dimestichezza a maneggiarmi il cazzo, (infatti quando mi insaponava nella doccia o quando facevamo gli esercizi di mungitura mi carezzava e smanettava in continuazione), senza perdere tempo si inginocchiò davanti a me prendendo il mio cazzo, ancora umido del pomeriggio a tre, lo infilò tutto in bocca ed iniziò un delizioso pompino. Pompava leccava anche il buchetto sulla cappella, e succhiava da vera professionista, non stavo nella pelle per lo spettacolo della sua bocca sul mio cazzo “Gnammm.. uhhhh.. ahhhh... che bel gusto che hai.. daiii bellooo grossoooo... lo voglio tutto..” mi ricordai che avevo sborrato per la prima volta con le ragazze resistevo bene e tardavo a godere. A quel ricordo dissi “Nonna lo sai che oggi per la prima volta sono venuto spruzzando sborra alle ragazze (lei sapeva che giocavo con mia sorella e le amiche) Lei subito si ringalluzzì e dopo un quarto d'ora di queste pompate, vedendo che non venivo la nonna si raddrizzò si sdraiò sul pavimento aprendosi completamente la vestaglia e le cosce e scoprendo la grossa figa e mi invitò a chiavarla “Su bello di nonna mettimelo dentro che ho tanta voglia di te mettilo qui nella figa voglio la tua sborraaa dammelaa!!” Non me lo feci ripetere ed appoggiai la cappella già livida ed umida, subito lei spinse la sua figona in su e mi risucchiò tutto il cazzo dentro “Aaahhh come è bello grosso, sei proprio cresciuto gioia mia, aahhhh daiii spingiii fottimi fammi godere voglio sentirti tutto dentrooo!!” Io stantuffavo con forza in quella figa calda e morbida e lei si muoveva ondeggiando i fianchi, sentivo che ormai non potevo resistere a lungo, lei intanto gemeva già al suo terzo orgasmo e smaniava chiedendo “Suuu daiii dammi tutta la sborra sborrami dentroooo” Allora non resistetti più ed incominciai a sburrare in abbondanza, fiottai nella figa di nonna almeno sedici volte, lei ad ogni fiotto gemeva e si contorceva di godimento, e dalla sua figona colava la sua e mia sborra poi mi sentii mancare abbandonandomi sul suo corpo giunonico con la faccia tra le tettone calde con il cazzo ancora duro dentro la figa. Restai in quella posizione quasi svenuto per un pò e mi destai solo quando sentii la voce di zia Gina che vedendoci accoppiati disse “Bravi i miei due maialoni, e pure tu mamma dai un bel esempio ad tuo nipote così giovane” A quelle parole mi voltai togliendo il cazzo dalla figa di nonna che fece “Ffloopp..” e mostrandomi ancora duro alla zia e tutto impiastricciato con alcune gocce sulla cappella, lei rapida si avvicinò e senza pudori lo prese in mano scappellandolo quattro o cinque volte e strizzandolo poi si chinò leccando le gocce e lo fece scomparire tutto nella sua bocca iniziando a pompare e leccare tutti i liquidi che lo ricoprivano, penso che avesse intuito che ora sborravo come un grande. Ero stanco ma quel piacevole massaggio mi cullò per almeno quindici minuti poi la nonna che si era rivestita disse “Su Gina lascialo che deve farsi la doccia e poi ceniamo, te lo puoi coccolare quando vi coricate così potrai gustare la sua sborra!!” La zia lasciò il mio cazzo bello pulito e mi accompagnò alla doccia, ci spogliammo insieme ed entrammo in doccia. Dovete sapere che il trattamento al mio cazzo continuava ancora ed il risultato era che il mio cazzo cresceva e stava diventando un fuori misura. In doccia ci insaponavamo a vicenda, prima lo fece lei continuando a smanettarmi il cazzo di nuovo duro, poi fu il mio turno ed iniziai un dolce massaggio che partì dalle tettone che impastavo, poi la pancia i fianchi, lei si piegò in avanti sporgendo il culone ed io infilandomi tra le cosce le massaggiai la figona bella umida e profumata della su sborra e con la lingua leccavo la rosetta del suo buco di culo. Dopo questa lunga pomiciata ci siamo asciugati a vicenda ci siamo infilati gli accappatoi e siamo andati a cenare con la nonna. La cena era già a tavola subito abbiamo iniziato gustando le buone pietanze. Sedutici a tavola la nonna servì la cena ed iniziammo a mangiare con gusto. Nel corso della cena si parlava del più e del meno e la zia ci raccontò che mentre tornava a casa col bus, essendo in piedi con la gente pressata una all'altro si sentì toccare il culo con decisione. Si voltò e si trovò difronte il viso di un bel ragazzo che nel frattempo rapido la slinguò sulle labbra e premette sul culo un duro e grosso cazzo. Lei non restò sorpresa si voltò di fronte aprì la bocca e lasciò che la lingua del ragazzo sguazzasse dentro la sua bocca, e con la mano si fece spazio per stringere quel grosso cazzo, davvero grosso. Per almeno 5 minuti si dilettarono in questo modo, nessuno li accanto si curava di loro, intanto il ragazzo si era sbraghettato ed aveva permesso alla zia di tirargli fuori il cazzone già umido per segarlo meglio, lui con le due mani stringeva ed impastava le tettone di zia. Ormai il cazzo del ragazzo era prossimo a venire “Aahh prendimelo in bocca sto per sborrare!!” gli sussurrò all'orecchio. In occasione di una fermata nel movimento di gente che scendeva dal bus, (loro erano posizionati in un angolo in fondo) zia si accucciò davanti a lui e velocemente gli prese il cazzone tutto in bocca lo pompò tre o quattro volte e ricevette una notevole dose di sborra densa e calda ( almeno otto fiotti) che inghiottì tutta rapidamente, continuando a succhiare sino all'ultima goccia, poi lo lasciò ed il ragazzo lo rimise dentro i pantaloni. Nel rialzarsi la zia lo baciò con la lingua in bocca e gli sussurrò “ Il tuo cazzo è bello grosso, avevi i coglioni davvero pieni, e hai la sborra molto buona, dobbiamo incontrarci di nuovo con più calma, voglio bere di nuovo la tua crema...” lui “Io prendo sempre questo bus a quest'ora quando mi vorrai sai dove trovarmi.” ed alla successiva fermata scese. A quel punto capii perchè al rientro la zia era così arrapata, e mi preoccupai di quello che sarebbe successo la notte. Finita la cena, la zia sparecchiò e lavò le stoviglie ed i piatti, io e la nonna ci sedemmo sul divano del salotto a vedere la TV. Le trasmissioni non erano interessanti, mi distesi vicino alla nonna, e quel movimento fece aprire il mio accappatoio sul davanti facendo venir fuori il mio cazzo, la nonna non perdeva occasione per carezzarmi e coccolarmi ed a quella vista si allungò sul mio grembo e con entrambe le mani mi carezzò i coglioni ed il cazzo che in breve si eresse in tutta la sua maestosità. “Sei già pronto, quanto ce l'hai lungo e grosso gli esercizi ti fanno bene non posso fare a meno di toccarti, l'avventura di tua zia mi ha messo il pepe nella figa, mettimelo dentro ma non sborrare perchè la devi dare da bere tutta alla zia” Con un movimento lento e sensuale si aprì e tolse la vestaglia rimanendo completamente nuda, con quelle tettone morbide e quella figona pelosa e già aperta e gocciolante, si mise a cavallo del mio basso ventre prese il mio cazzo e lo infilò tutto nella sua figa calda come un forno. Iniziò subito un sali e scendi di almeno 10 minuti godurioso con le grosse mammelle che mi ballavano in faccia, nonostante la breve cavalcata la sentii fremere e godere di un orgasmo pieno e completo. Rimase sopra di me col cazzo duro dentro per altri 5 minuti facendomi sentire l'effetto mungitura della sua figa esperta, poi si sfilò malvolentieri e mi ripulì il cazzo con la lingua sino a farlo smollare, poi si rimise la vestaglia andò in camera sua per dormire, io mi ricoprii e ricomposi aspettando la zia. Dopo un pò lei arrivò e poiché erano già le 23,00 decidemmo di coricarci anche noi. Ci infilammo subito nel letto, io nudo e lei nuda con la camicia da notte. Le si coricò di fianco dandomi le spalle ed io l'abbracciai premendo sul suo culo e stringendole le tettone. Mi mossi facendole sentire la voglia, a quel punto la camicia da notte si sollevò scoprendo il suo culo, lei muoveva il suo culo sul mio cazzo che si infilava nelle natiche e strusciava verso la figa. Dopo un pò di questo sfregamento sentivo che la punta del mio cazzo si bagnò del liquido che usciva dalla figa di mia zia e la sentivo respirava rapidamente lamentandosi “Ohhh che bello continua piccolo mio, mi stai facendo godere, ahhh..” A questo punto lei si girò supina si tolse la camicia da notte apre le cosce con la figona spalancata ed il grilletto in evidenza in alto bello grosso mi fa salire su di lei mi prende con due mani il cazzo lo sfrega un pò sulle labbra della sua figa e poi se lo fa entrare dentro, che sensazione meravigliosa, scivola dentro ben lubrificato dai suoi umori. Il cazzo sprofonda in quella figona che è calda e accogliente, è veramente grande la sua figa, lei inizia a muovere i fianchi e mi fa uscire ed entrare con movimenti ritmici, “A come ce l'hai bello duro e grosso, quanto sei diventato grande, ce l'hai come un uomo “e che uomo” su muoviti, daii fammi felice, fai sentire alla zia che bel cazzo che hai!!” A quell'invito iniziai a pistonare con vigore “Come sei bella la tua figa è come una bocca mi stai succhiando amore mio” “Dai spingii fammi godereee, fammi sentire il tuo cazzone, sborrami dentroooo.. sborramiii!!” Io pompavo come un ossesso e con la destra cercai di arrivare al suo culone, lo carezzai ed infilai un dito nel suo buchetto che mi accolse tutto. Vista la bella accoglienza ne infilai di colpo tre assieme e dopo un pò di forzatura entrarono tutti, li rigirai dentro il buco di culo per farmi spazio. La zia godeva ininterrottamente con orgasmi continui, visto il lavorio che facevo al suo buchetto la sentii “Vuoi prendermi anche nel culo porcellino di zia, lo vuoi proprio sfondare??” risposi “Sii fammi godere e sborrare dentro il tuo culoneee la prima sborrata!!” Pompai ancora un pochino poi lei mi fece uscire, e si voltò mettendosi a pecorina col culone bello alto, si vedeva il buco roseo già dilatato pronto a ricevermi. Sputai sul buco del culone e spalmai lo sputo dentro in buco la zia sputò sulla punta della mia cappella e lo spalmò con la lingua, mi posi dietro di lei avvicinai la cappella al bucone e spinsi piano, entrò facilmente tutta la cappella, il calore di quell'orifizio mi spronò a spingere di più ed entrò di colpo il cazzo in tutta la sua lunghezza. La zia ebbe un piccolo lamento ma sentendomi tutto dentro spinse ondeggiando verso di me il suo culone per ricevere interamente il mio bastone di carne. “Che culone caldo e morbido che hai, riesce a prenderlo tutto e mi succhia come la figa di nonna, aahhh come godooo!!” “Daiii montami forteee, fammi sentire femmina, fammi godereee, dammi tutta la tua sborraaa!!” pompavo velocemente e profondamente godendo in quel buco di culo. A un certo punto La zia si sgrillettava la figa e la clitoride e dopo ripetuti orgasmi si accorse che stavo per venire perchè il mio cazzo diventò molto grosso e facevo fatica a stantuffarla, infatti sentii ribollire la sborra dai coglioni che iniziò a salire per uscire. “Sto venendoooo ti riempio il culone di sborraa..” Sborrai di colpo uno....due...quattro...otto... dodici...sedici..ventii fiotti di calda sborra inondarono quel buco di culo meraviglioso. La zia nel ricevere quel fiume di crema disse “Ma quanta ne hai porcellino, per essere la prima volta sei un fenomeno della natura mi stai facendo un clistere di sborraaaa aahhh comeee godooo!” Dopo l'ultimo fiotto mi lasciai cadere sulla sua schiena esausto stringendole ancora le tettone pendenti, lei lentamente si voltò facendomi uscire dal culo con un “Ffloppp..”, rimasi disteso supino ed inerme e lei si avventò sul mio cazzo che si smollava ciucciando le poche gocce rimastemi e pulendolo con la lingua. Con questa scena mi addormentai di botto esausto e felice.Autore: troligone
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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