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Gay & Bisex

umiliazioni e degrado al cine porno. 1 parte


di Loladogging
30.11.2023    |    824    |    8 9.1
"Dopo un pochetto come sempre accade gli occhi si abituano e comincio a distinguere tutto e tutti..."
Da anni quando posso vado al cine porno. Ormai nella zona Torino Genova Milano Bologna, se ne contano pochissimi e tutti in stato di quasi abbandono. Però con un po' di fortuna si possono trovare situazioni davvero trasgressive. Ci tengo a raccontare l'esperienza di un sabato pomeriggio prima del covid. Tra i miei vari contatti e conoscenze sono stata agganciata su una chat da un porco over 60 che tra l'altro frequentava già un altro porco mio conoscente. Per farla breve dopo un primo incontro di verifica dove si era dimostrato un vero Padrone esperto depravato, mi ha voluto portare al cine porno che lui frequentava abitualmente. Quindi un sabato pomeriggio mi faccio trovare nei pressi del cinema poco dopo l'orario di apertura. Era una stagione calda quindi per entrare, dato che non sono una trav, indossavo ciabattine pantaloni corti e maglietta con uno zainetto dove avevo messo scarpa con tacco 12. Sotto avevo già un microabito totalmente trasparente che mi copriva i capezzoli e il pube (lo potete vedere in foto sul mio profilo), nonchè la mia solita gabbietta in acciaio alla pisella. Prima di entrare mi ha detto soltanto: "Quando saremo dentro tu farai tutto ciò che ti ordino. Altrimenti ti stacco i coglioni" e mi mostrò anche la cinghia in cuoio che indossava. All'ingresso il titolare lo saluta confidenzialmente, si parlano a bassa voce e il titolare gli dice che i suoi soci sono già dentro che lo aspettano, poi rivolgendosi a me con fare sarcastico mi augura un buon pomeriggio. Sposto i tendoni pesanti e nel totale buio entro, l'odore è il solito inconfondibile che contraddistingue ogni sala a luci rosse. Mi ordina di sedermi e lui si mette affianco. Dopo un pochetto come sempre accade gli occhi si abituano e comincio a distinguere tutto e tutti. La sala è grande ed essendo sabato pomeriggio con numerosi avventori, distribuiti tra i seggiolini ed in piedi in fondo alla sala. Lui mi ordina di spogliarmi, resto praticamente nuda con mini mini abitino e tacchi, Lui tira fuori un collare con guinzaglio in cuoio e catena che mi mette subito, quindi si alza e mi trascina nei corridoi. Ho il cuore a 1000 sinceramente provo anche paura ma ormai è tardi per andarmene e poi in fondo è quello che più desidero. Mi esibisce con con compiacimento per tutta la sala, lentamente mi fa fare parecchi passaggi conditi di insulti e schiaffi sulle chiappe. Mi rendo conto che che lo conoscono quasi tutti, tanti ridono altri mi insultano. Finchè arriviamo da un gruppetto di persone che stazionavano in fondo alla sala in piedi, ai quali dice che sono la cagna che aveva promesso. Come benvenuto Lui mi fa aprire la bocca e un paio ci sputano, poi iniziano i palpeggiamenti dita in culo, strizzate ai capezzoli. Non li vedo bene ma sono tutti in su con gli anni ed una paio sui 100 kg. Cominciano a menarsi i cazzi e con forza mi prendono la testa e l'abbassano per farsi spompinare. Gli insulti si sprecano, tutti sono arrapati e fanno confusione, sino a che Lui mi prende e mi tira per il guinzaglio e nel mentre dice agli altri: " andiamo di là....". Mi fanno uscire dalla sala e andiamo nel corridoio dove con la luce vedo i personaggi, penso che mi vogliono portare nei cessi che sono in fondo, altresi' vedo che dalla sala oltre al gruppetto sono uscite parecchie altre persone che però non sembrano voler interagire con gli altri. Lui apre una porta e mi fa entrare, si tratta di un salone semi buio, mi trascina in un angolo dove ci sono dei seggiolini imbottiti. Sono nuovamente assalita dai tipi, ma adesso è Lui a dettare i tempi e i modi. Qualcuno si cala le braghe qualcuno si toglie la maglietta, capisco che adesso faranno con calma tutti i loro porci comodi. Lui mi ordina di leccare bene i buchi del culo che ovviamente non erano per nulla profumati. Si fanno leccare leccare leccare bene il buco del culo, tutto anche le ascelle. Io sono totalmente in stato di sottomissione, vedo che oltre ai porci che si sfogano c'è una decina di spettatori con il cazzo in mano che sta a debita distanza. Mi sentivo le mani addosso del padrone che mi aveva preso i coglioni in mano con la minaccia di strizzarli qualora non fossi stata ubbidiente. A turno mi ficcavano la lingua in gola e mi limonavano con foga, succhiavo la loro lingua e la loro saliva con dei gusti fortissimi e diversi tra loro. Davvero una situazione ai miei limiti ed ancora il pomeriggio era lungo.
Fine prima parte.
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