Gay & Bisex
Il Padrone del Dogging. 2 parte
di Loladogging
27.12.2023 |
475 |
2
"Sul piazzale c'erano ancora quasi tutti i bastardi che avevano approfittato di me, che continuavano ridere ed a insultare, di fatto il tipo che mi aveva..."
Dopo avermi segnato il culo e umiliato davanti a tutti, iniziarono le danze. Precedenza ai compari del Padrone, ai quali mi ordinò di leccare bene il buco del culo con lingua ben dento allo sfintere. Leccate in profondità sino ai coglioni, odori e gusti forti, il Padrone mi tirava per il guinzaglio per farmi passare da un porco all'altro, poi succhiate di cazzi estenuanti. Le pinze mi devastavano i capezzoli e per aumentare il dolore di tanto in tanto me le staccava per qualche minuto, per poi pinzarle nuovamente con dolore sempre più insopportabile. A un certo punto mi sentivo prendere per i capelli ed un cazzo mi espoldeva in bocca quasi a soffocarmi di sborra, il tipo mi tirava su e mi limonava avidamente quasi a rubarmi lo sperma. Raccontare con puntualità e precisione quello che stavo subendo è onestamente impossibile, poichè ero in preda ad una totale confusione di eccitazione e paura. Di certo che dopo avermi fatto leccare e succhiare mi mise a pecora su un gradone di cemento e senza alcun riguardo almeno un paio di loro si alternarono a scoparmi con foga, sino a riempirmi di sborra. Qualcuno mi leccò pure la figa anale che colava, un altro si svuotò in gola. In tutto questo il Padrone mi insultava e mi ordinava tutto ciò che dovevo fare o subire. Mi fece ripulire a mò di bidet tutti i cazzi ormai mosci e lerci fino a che tutti si ricomposero, ma le danze non erano certe finite lì, poichè oltre ai compagni di merende, c'era ancora un nutrito numero di guardoni che con i cazzi in mano si erano gustati lo spettacolo. Proprio allora il Padrone, rivolgendosi ai presenti, disse: "Bene adesso se qualcuno vuole svuotarsi i coglioni...può accomodarsi". Mi fece inginocchiare e prelevate dal suo zainetto un paio di manette mi bloccò i polsi dietro la schiena. Nel tempo avevo subito tante situazioni di sottomissione, ma mai ero stata ammanettata in ginocchio in un bosco in balia di gente sconosciiuta depravata. Il Padrone li fece mettere in fila ordinata e uno dopo l'altro si svuotarono a loro piacere in gola o in faccia, qualcuno mi scopò la gola, qualcuno sborrò segandosi. Erano non più di cinque o sei, che fecero relativamente veloce, tanto che il uno di questi disse che avrebbe fatto un salto al parcheggio per vedere se c'era qualche altro porco in giro. Io ero in condizioni direi pietose, anche perchè mi lamentavo per la sofferenza che subivo stando in ginocchio legata, capezzoli devastati. Inoltre i presenti non perdevano occasione impormi altre sevizie ed umiliazioni, ripetutamente mi strizzano le palle e mi schiaffeggiavano la pisella. Dato che non avevano trovato altri maiali disponibili, Il Padrone mi disse: "ora ti faccio lavare la faccia" e contestualmente invitò a chi ne aveva voglia pisciarmi in faccia e in bocca. Chiusi gli occhi e aprii la bocca non so in quanti pisciarono ma fu una doccia completa. Infine mi levò le manette e mi fece rialzare e tiratami per il guinzaglio ci incaminammo verso il posteggio. Sul piazzale c'erano ancora quasi tutti i bastardi che avevano approfittato di me, che continuavano ridere ed a insultare, di fatto il tipo che mi aveva accompagnato non volle farmi salire così lercia sulla sua macchina. Fortunatamente uno del gruppo era venuto con un furgone, così mi fecero salire nel cassone sino a scaricarmi dalla mia macchina, fortunamente in giro era il deserto e nessuno mi vide in quelle condizioni. Con me c'era ancora il Padrone e l'amico che mi aveva portato. Il Padrone mi disse che ero un merda interessante e che presto mi avrebbe usato nuovamente. Io sinceramente ero contenta perchè dalla paura che avevo provato ero già contenta di essere tornata dalla macchina in buone condizioni benchè dolorante. Che dire.... sono esperienze che non si possono dimenticare, ma soprattutto che poi diventano irrinunciabili. Grazie della lettura.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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