Gay & Bisex
"Lezioni proibite" 3

21.04.2025 |
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"Si spogliò, lasciò cadere la giacca sul divano e si sedette, le mani tra i capelli..."
(Il ritorno a casa e l'incontro con Luca)Marco tornò a casa con il cuore pesante, come se qualcosa dentro di lui si fosse rotto irreparabilmente. Non era più lo stesso. Non poteva esserlo. La notte con Giò lo aveva cambiato, ma anche il peso della sua relazione con Luca lo tormentava. Luca, l’uomo che aveva al suo fianco da anni, che condivideva la sua vita, il suo lavoro. Ma quella notte con Giò… aveva toccato una parte di sé che credeva di aver sepolto.
Quando varcò la porta di casa, Luca lo guardò da lontano, come se avesse capito subito che qualcosa non andava. Marco non aveva bisogno di dire nulla. Il suo sguardo lo tradiva, la tensione che si respirava nell’aria lo tradiva.
— Come è andata? — chiese Luca, ma Marco non rispose subito. Si spogliò, lasciò cadere la giacca sul divano e si sedette, le mani tra i capelli.
— Non è più la stessa cosa, Luca. Non lo è. — le parole gli uscirono con difficoltà.
— Cos'è che non è più la stessa cosa?
— Io… io non sono più lo stesso. — Marco sollevò lo sguardo.
Luca lo guardò per un lungo istante. Poi, con calma, si avvicinò.
— C’è qualcosa che dovrei sapere, Marco?
Il suo tono era sereno, ma c’era un’inquietudine sottile nel modo in cui pronunciava quelle parole.
Marco non rispose subito. Si alzò, andò verso la finestra e guardò fuori. Non riusciva a guardare Luca negli occhi. Sapeva che non sarebbe mai stato in grado di nascondergli la verità.
Il giorno dell’esame, Giò stava cercando di concentrarsi. Era passato del tempo da quella notte a Urbino, ma l’immagine di Marco non gli aveva mai lasciato la mente. Aveva tentato di concentrarsi sugli studi, ma il pensiero di quel corpo, di quelle mani, di quelle labbra che lo avevano baciato con tanto desiderio, lo tormentava ogni notte.
Era nervoso. L’esame lo spaventava, ma ancora di più l’incontro che avrebbe avuto con Luca. Non lo sapeva, ma Luca sarebbe stato lì, come assistente, a vigilare sugli studenti.
Luca lo riconobbe subito. Giò non era difficile da notare, con il suo viso bello e il modo di muoversi che sembrava quasi appartenere a un’altra dimensione.
— Baraccani, vero? — disse Luca con un sorriso professionale, ma c’era qualcosa di diverso nel suo sguardo.
Giò, nonostante il nervosismo, gli fece un sorriso imbarazzato.
— Sì, sono io. — rispose, senza sapere bene cosa aggiungere.
Luca lo osservò per un momento, poi gli passò il foglio con la traccia dell’esame.
— In bocca al lupo.
— Grazie. — Giò rispose, ma un brivido gli corse lungo la schiena. Aveva la sensazione che Luca stesse leggendo qualcosa nei suoi occhi, qualcosa che non riusciva a nascondere.
Durante l’esame, Giò sentiva gli occhi di Luca su di lui. Ogni tanto, il suo sguardo si fermava su di lui per un secondo più del dovuto, come se cercasse di capire qualcosa, o forse solo di provocarlo. E Giò sapeva che Luca non era così. Era troppo astuto per non aver notato la tensione che c'era tra lui e Marco.
Quando l’esame finì, Luca si avvicinò a Giò, con quel sorriso sottile che sembrava nascondere chissà quali pensieri.
— Hai fatto bene, Baraccani. — disse, ma il tono era più profondo, quasi come se volesse dirgli qualcosa che non si poteva dire a parole.
Giò sentì una fitta al cuore, come se tutto stesse per venire a galla.
Luca lo guardò intensamente, poi abbassò gli occhi e si allontanò senza dire altro. Ma Giò sentiva il peso di quelle parole non dette, come se Luca avesse intuito qualcosa che lui stesso non voleva ammettere.
La verità stava per esplodere. E Marco, con il suo silenzio, lo avrebbe ancora una volta messo di fronte a un amore impossibile.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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