Racconti Erotici > Gay & Bisex > “Solo un’Estate” -Fine
Gay & Bisex

“Solo un’Estate” -Fine


di SERSEX
20.04.2025    |    9    |    0 8.0
"Ma per troppo tempo ho nascosto una parte di me..."
Lettera al figlio – La verità è l’unico amore che non tradisce mai
Bologna, 12 agosto 2024

Ciao amore mio,

ho aspettato tanto prima di scriverti queste parole. Tanto da perderci il conto. Tanto da consumarmi il cuore nel dubbio.
Ma ora so che è il momento giusto.
E so che tu, con la tua sensibilità pulita, saprai ascoltare quello che sto per dirti. Anche se farà male. Anche se sembrerà strano.

Sono tuo padre. E questo non cambierà mai.
Ti ho tenuto in braccio appena nato, e ho sentito la mia vita cambiare in un istante.
Tu sei stato la mia gioia più grande. Il mio primo amore puro.

Ma per troppo tempo ho nascosto una parte di me.
Una parte che avevo sepolto così in fondo da convincermi che non esistesse.

Poi è arrivato lui. Giò.

E no, non è successo tutto in un giorno. È stato lento, confuso, contraddittorio.
Come le cose vere.

Non l’ho cercato.
L’ho riconosciuto.

Quando ci siamo incontrati, ho provato una sensazione inspiegabile, come se il mio corpo sapesse prima di me.
Come se lo conoscessi da sempre, da un’altra vita, da un sogno ricorrente che non avevo mai osato confessare.

E quel sogno ha cominciato a diventare realtà.
Una realtà che mi faceva paura,
eppure era l’unica in cui mi sentivo davvero me stesso.

Ho lottato. Con me. Con lui. Con tua madre, che ha avuto la forza più grande: lasciarmi andare, senza odio, solo con dignità.
Ti giuro che non ho mai smesso di volerle bene. Ma il bene non basta, se manca la verità.

Tu potrai arrabbiarti con me. Ti capisco.
Potrai non capire subito.
Ma ti chiedo una cosa, figlio mio: non chiudere il cuore.

Io non ho scelto un uomo invece di una donna.
Ho scelto di non mentire più.
Ho scelto di amare come il mio cuore ha sempre voluto, anche quando io non glielo permetteva.

Quando sarai grande, quando ti innamorerai, ti auguro di avere il coraggio di amare come ho imparato a fare io:
senza bugie, senza scorciatoie, anche se fa paura, anche se perdi qualcosa.
Perché quello che trovi, dopo, è te stesso.

Io sarò sempre qui. A sostenerti, a capirti, a esserci.
Perché sono tuo padre.
E adesso, finalmente, sono anche un uomo intero.

Ti voglio bene,
Papà

Via Zamboni, ore 18:30

Era una sera di fine settembre. Bologna aveva quell’aria sospesa tra l’estate che muore e l’autunno che sussurra.
I portici erano tiepidi, le piazze piene ma non caotiche, e i colori più morbidi del solito.

Giò arrivò per primo.
Aveva scelto un bar tranquillo in via Zamboni, proprio di fronte alla facoltà di Filosofia, che aveva frequentato in gioventù.
Si sedette fuori, ordinò un Negroni sbagliato e cominciò ad arrotolare nervosamente il tovagliolo.

Non lo diceva, ma era teso.
Per lui era l’incontro con il figlio dell’uomo che amava.
Un figlio che, fino a pochi mesi prima, non sapeva neanche della sua esistenza.

Alle 18:34 Andrea arrivò, con accanto Luca.
Diciassette anni, occhi profondi come quelli del padre.
Alto, spalle larghe, un’espressione difficile da decifrare: né rabbia, né apertura.
Piuttosto... curiosità trattenuta.

Andrea salutò con un sorriso incerto.
Giò si alzò, porse la mano a Luca. Il ragazzo la guardò per un attimo, poi la strinse. Forte. Deciso.

— Ciao.
— Ciao, Luca.

Si sedettero. Il silenzio iniziale era denso, ma non scomodo.
Andrea ordinò una birra analcolica per sé e un caffè per Luca.
Giò stava attento a ogni gesto. Era chiaro che non voleva invadere. Solo esserci.

Dopo qualche minuto, fu Luca a rompere il silenzio.

— Mia madre mi ha detto che sei una brava persona.

Giò lo guardò, colpito.
— Tua madre è una donna straordinaria.

Luca annuì. Poi aggiunse:

— Mi ha anche detto che non sei tu ad aver distrutto la mia famiglia.
Che è stato mio padre a salvarsi.
E che l’hai aiutato a farlo.

Andrea si commosse. Girò il viso un attimo per non farsi vedere.

Giò sorrise, con gli occhi pieni di una dolcezza timida.
— Io non ho fatto molto. Ho solo… amato tuo padre. Con tutto quello che avevo.

Luca lo fissò.
— E lui? Ti ama davvero?

Andrea lo guardò con occhi lucidi.
— Più di quanto riesca a spiegare.

Il ragazzo si prese un momento. Poi si girò verso Giò e, con una calma impressionante, disse:

— Allora, se ti rende felice… credo che dovrò abituarmi ad averti intorno.

Giò abbassò lo sguardo, cercando di non commuoversi.
— Non voglio rubare nessun posto, Luca. Solo… meritarmi il mio.

Luca si alzò e prese una caramella dal pacchetto.
— Ho bisogno di una pausa. Torno tra poco.

Andrea si avvicinò a Giò, lo sfiorò sotto il tavolo con una carezza veloce.
— Sta andando bene… — sussurrò.

Giò annuì.
— È più uomo lui di tanti adulti che conosco.

Luca tornò dieci minuti dopo.
Ordinò una coca, parlò di musica, di scuola, di cose leggere.
La conversazione scivolò piano verso il naturale.

Nessuno forzava. Nessuno cercava di piacere.
Solo un inizio. Vero.

Alla fine della serata, quando si alzarono per andare, Luca disse a Giò:

— Se un giorno ti va, possiamo andare a vedere il Bologna allo stadio.
Mio padre odia il calcio, ma io no.

Giò rise.
— Lo odio anch’io, ma con te ci verrei volentieri.

Luca fece un sorriso appena accennato, come una promessa non detta.
Poi si voltò e si incamminò accanto al padre.

Andrea lo guardava come se fosse il primo tramonto dopo mesi di pioggia.

E Giò, da dietro, pensava solo una cosa:

Forse non sarò mai il compagno perfetto, né il patrigno ideale...
ma posso essere una presenza vera.
E, a volte, è già tantissimo.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per “Solo un’Estate” -Fine:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni