Gay & Bisex

capodanno


di iPaoletta
04.01.2025    |    56    |    0 9.0
"Adoro scoparla da dietro e, senza alcuna partecipazione da parte sua e tirando fuori il cazzo alla fine, deposito i miei spruzzi caldi sulla sua figa tra..."
3, 2, 1…auguri! La bottiglia di spumante, i fuochi, gli auguri…tutto come da tradizione! È sempre un’emozione festeggiare l’anno nuovo e, come ogni anno, appena rimasti soli, la mia dolce ragazza si fa trovare sul letto pronta a festeggiare degnamente il nuovo anno.

Paola è una donna molto bella, 40 anni, alta, formosa, un corpo sensuale. Ha delle tette stupende ed un culo tondo che mi fa impazzire. Le sue labbra sono stupende e sa usarle sapientemente.

Quando ci conoscemmo lei aveva 25 anni e la sua bocca mi colpì subito; il mio primo pensiero fu quello di scoprire quanto fosse brava a fare pompini e quando finalmente ebbi modo di testarla fu bellissimo scoprire quanta passione ci mettesse. Una dea!

Non ho mai saputo di preciso quanti uomini avesse mai fatto godere prima di me ma di certo la sua era un’arte che aveva affinato sapientemente negli anni. Peccato solo che con me abbia sempre recitato la parte della santarellina.

Confesso di avere il brutto vizio di mettere il naso nelle sue cose e negli anni di lei ho scoperto di tutto quello che ha provato a nascondermi ma, soprattutto, ho letto con i miei occhi quello che avevo sempre immaginato: a lei piace tanto il cazzo ed il mio non la soddisfa...

Effettivamente non sono uno stallone ma non si può certo dire che io sia micro dotato! Il fatto è che lei, citando testualmente un suo messaggio inviato ad una amica: "godo solo se vedo e sento dentro un cazzo molto grosso".

Morale della favola? Lei è innamorata di me e vuole stare con me ma appena ne ha la possibilità si diverte di nascosto con altri uomini. Che poi ad essere sinceri la cosa piace molto, mi piacerebbe poter assistere ai suoi incontri ma, come anticipavo prima, lei con me è una donna “casa e chiesa” e, quando ho più volte provato a testare il campo parlando di cose a tre o simili, la conversazione è sempre finita in malo modo.

Ormai sono abbastanza rassegnato all’idea di essere un cornuto ma purtroppo non posso godere appieno delle corna che Paola continuamente mi fa.

Ad ogni modo, tornando al racconto (che poi come avrete intuito racconto non è) quando la raggiungo in camera da letto lei indossa quello che le avevo regalato pochi giorni prima a Natale: una culotte rossa molto morbida e trasparente ed un microreggiseno che assolutamente non contiene la sua quinta…le tette saranno assolutamente la prima cosa che assaggerò!

È stesa e quando mi vede allarga oscenamente le gambe. La culotte trasparente mette bene in evidenza l’assoluta assenza di peli e le labbra della sua figa. Le adoro! Ha una fighetta molto slabbrata e quando la vedo così il mio pensiero va ai cazzi che sistematicamente la trapano e la fanno godere
.
Mi spoglio rapidamente e avidamente mi butto sul suo sesso scostando la culotte e succhiando le succose labbra per poi concentrarmi sul suo clitoride ben duro.

Dopo poco le infilo il cazzo ed inizio a scoparla energicamente ma man mano vedo che lei perde interesse, e così, come sempre accade, torno con la mia bocca sulla sua figa mentre con una mano inizio a segarmi.

Poi, a dirla tutta, eravamo abbastanza stanchi entrambi, dopo una giornata di brindisi e festeggiamenti e così il tutto si svolge come di consueto: lei gode abbastanza velocemente grazie alla mia lingua e quind, lasciandosi guardare in una posa da gran troia con le gambe e la figa ben aperta, lascia che io mi spari una sega.

Ci addormentiamo abbracciati e quando mi sveglio siamo ancora nella stessa posizione. E cosa c’è di meglio da fare? Lei dorme ancora e approfitto strusciandole il cazzo tra le chiappe. Giusto un po’ di resistenza da parte sua per
Il risveglio forzato ma poi inarca la schiena offrendomi la figa umida e si fa scopare di nuovo. Adoro scoparla da dietro e, senza alcuna partecipazione da parte sua e tirando fuori il cazzo alla fine, deposito i miei spruzzi caldi sulla sua figa tra gambe e culo. Sì lo so, purtroppo godo abbastanza in fretta.

Sono circa le 10 del mattino del primo gennaio 2025 e mentre lei si riprende e sistema la confusione che c’è in casa, io mi vesto ed esco per fare un po’ di jogging. Scarpe da ginnastica, felpa e un leggings aderente che segue bene il mio corpo e che tirato bene addosso diventa leggermente trasparente.

Direzione…il solito posto, un luogo dove si vanno ad appartare le coppie ma dove si fa anche cruising gay.

Anche se sono venuto già due volte ed ho le palle completamente vuote, ancora ho tanta voglia.

Onestamente non credevo di trovare gente ma invece nonostante il giorno e l’orario, vedo che ci sono diverse auto parcheggiate.

Così, mi tiro bene su nelle chiappe il leggings mettendo ben in mostra il mio culettino e passo in rassegna avanti alle auto parcheggiate proprio come farebbe una gattina in calore.

Non mi volto a guardarli ma sento le portiere che si aprono e qualcuno che esce. Bene, ho fatto colpo!

Il cuore inizia a battere più veloce, è sempre un’emozione essere desiderato.
Mi inoltro nel canneto certo di essere seguito. Quando i primi due mi raggiungono, io sono già mezzo nuda. Il mio cazzo in queste occasioni è minuscolo, sarà per l’aria fredda, la tensione, sarà che sono già venuto da poco, fatto sta che è ritirato in sè ed è poco più grande di un clitoride.

Sorrido ai due audaci che si avvicinano e voltandomi e porgendo loro il mio lato B faccio chiaramente capire di voler essere posseduta. Hanno entrambi la fede e sono vestiti bene, i classici padri di famiglia in cerca di piacere.

Uno si fionda su di me ed inizia a toccarmi ovunque poi provare a baciarmi ma a me non piace, trovo sia una cosa da femminucce. Quindi, spingendomi, mi invita a piegarmi in avanti ed inizia a leccarmi l’ano. Prima delicatamente poi sempre più in profondità. Sono in estasi. Sento la sua lingua farsi spazio dentro di me. Lo sento ansimare e sento la voglia salire sempre di più.

Finalmente si calano i pantaloni e quello avanti a me inizia a sbattermelo in faccia come una frusta. Sono completamente in balia di questi due sconosciuti e delle loro voglie. Ormai in estasi chiedo di indossare i preservativi. Quello dietro di me me ne dà uno e, col cazzo ben duro, mi chiede di metterglielo. Non mi faccio pregare e dopo averglielo infilato mi rigiro a pecora offrendo tutta me stessa.

Quello avanti a me mi tiene con forza, a ripensarci la sua è quasi una violenza, probabilmente se avessi voluto non mi avrebbe lasciato andare via. Ma io volevo restare, volevo godermi ogni attimo e così, mentre mi viene di forza infilato il cazzo in bocca fino alle palle, dietro, con molta semplicità ed incurante della mia volontà, sento affondare un cazzo nelle mie carni.

Inizio a mugolare, attirando e attizzando gli altri cazzi che si erano radunati attorno a noi e che si stavano godendo lo spettacolo. I due mi scopano, entrambi, bocca e culo in modo irrispettoso. Altri si segano. Sento dire cose che non capisco, sono in estasi, se lo avessero voluto avrebbero potuto scoparmi tutti. Qualcuno si avvicina e mi schizza addosso. Altri sono più in disparte e si segano ma a me non importa nulla, mi sento solo una puttana e sono desiderata, è stupendo ed a me piace!

Chiedo solo di non sborrarmi dentro e così loro, esaudendo il mio desiderio, si sfilano i preservativi e prima uno e poi l’altro mi schizzano uno in mano ed un altro in faccia sulla guancia.

Quindi gli pulisco i cazzi con fazzoletti, vedo io loro volti e capisco che gradiscono la cura che ho per loro ed i loro attrezzi.

Poi come al solito, senza dire nulla, come si farebbe con una puttana, vengo lasciata sola, sfatta, mezza nuda, a disposizione degli altri che però sembrano già paghi dello spettacolo. Resto ferma in attesa ma nessuno si fa avanti e così, soddisfatto e felice di come sia iniziato l’anno, saluto gli ultimi presenti ringraziando per poi tornare a casa dalla mia ragazza.

Ps storia vera al 100%
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