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Gay & Bisex

Nel bagno del parcheggio


di Asseffect
29.08.2016    |    31.774    |    7 9.4
"Poi risalgo, ammiro quell'asta e mi ci butto sopra..."
Ho finito di lavorare tardi ieri notte, verso le 2 del mattino... Preso lo zaino mi incammino verso la macchina... Una bella camminata, oltre tutto, ma non mi dispiace, anzi...
Camminare da solo la notte, ascoltando un po di musica mi è sempre piaciuto, un genere diverso a seconda dell'umore: rock, elettronica 8bit, jazz... Dipende dalla serata.

Il parcheggio, dalla parte opposta della città, é un parcheggio privato, con abbastanza posti per i dipendenti dell'azienda che l'ha in affitto... Fornito di posti per biciclette, una piccola casupola per il guardiano durante la giornata, quando il portone del parcheggio è aperto, e i bagni.

I bagni risultano piuttosto strettini, ricavati da una struttura non pensata all'epoca della sua costruzione per ospitarne, contengono tre orinatoi a muro ed un lavandino nella sezione dedicata agli uomini.

Entrando nel bagno noto che non sono solo. Un signore brizzolato è già accostato all'orinatoio centrale, anche se non sento il getto. accostandomi a lui, sul fianco sinistro, slaccio la cintura dei jeans, prendo l'uccello in mano ed inizio a fare i miei bisogni, aspettando una sua, molto probabile, mossa...

Noto che si stà masturbando guardandomi, la destra che dolcemente scopre la cappella e la ricopre. I pantaloni dell abito, con solo la zip scoperta non mi danno modo di continuare la mia ispezione. Ha capito che sto guardando, e quando ho finito di pisciare inizio anch'io a masturbarmi, un po per vedere cosa lui voglia fare, un po per far uscire le ultime gocce.

Improvvisamente avvicina la sua mano alla mia, tutto ciò è durato pochi secondi. Accarezza dolcemente il dorso della mia mano con le dita e passa al pisello, iniziando una dolce sega, lo scorrimento del glande sulla cappella facilitato dai miei bisogni.

Mi sembra giusto ricambiare il favore, allungo anch'io la mano sul suo membro e inizio a fargli una dolce sega, non prima di avergli tirato fuori anche le palle. Peli grigi aggrovigliati attorniano la base del suo cazzo, la cappella già unta di presperma.

"Vieni con me", mi dice con una voce profonda, "saremo più comodi seduti".

Ricomponendoci usciamo dal bagno e lo seguo verso una macchina, e che macchina. Apre la porta posteriore e si siede sul sedile più lontano.

Mi siedo lasciando la portiera aperta e subito la sua mano torna dolcemente sulla mia patta. Slaccio nuovamente la cintura, ma lascio a lui lo sbottonare il pantalone. Fatto quello abbassa anche le mutande e prende di nuovo il mio cazzo in mano. Lo vedo sporgersi su di esso, e poi inghiottirlo.

Il baffo ben curato mi solletica il pube, e mi distendo lasciandolo operare come più preferisce. Va avanti così per qualche minuto, ed è dannatamente bravo. Sento che sono sul punto di venire, ma non faccio in tempo a dir nulla che velocemente, ma con dolcezza, mi mordicchia la cappella.

"Non vorrai sprecarti così" mi dice con un occhiolino, "non voglio che tu mi venga in bocca, l'onore spetta al mio culo, ma fammi godere un po prima, voglio vedere se te lo meriti".

Si rimette a sedere, aspettando una mia mossa. Col cazzo ancora duro mi avvicino a lui, mi avvicino al suo viso, come se volessi baciarlo, con l'intento di sorprenderlo: funziona! Lo vedo chiudere gli occhi e dischiudere la bocca, e velocemente miro leggermente più in alto: il baffo.

Il pelo grigio, ben curato, è sorprendentemente morbido. Con un bacio prendo il labbro superiore e il baffo, poi mi abbasso e gli infilo la lingua in bocca. Limoniamo per un attimo, per mi allontano. Si vede chiaramente come l'abbia sorpreso. Mi sorride.

Inizio a scendere, sfilandogli prima la giacca nera, lasciandolo in una camicia bianca molto leggera, che denota il fisico ben tenuto, anche se non sportivo. Slaccio la cintura in pelle, Apro il bottone e gli abbasso la patta. Non mi limito a quello, ma gli abbasso anche i pantaloni fino alle caviglie, lasciandolo in un paio di mutande bianche, il fronte chiaramente sporcato da una macchia di presperma.

Alzando la faccia vedo uno sguardo pieno di libidine nei suoi occhi marroni, gli sfilo le mutande e mi trovo di fronte ad un pisello di tutto rispetto. Ha le palle piene, ed è piuttosto grosso e lungo, definitivamente tra i più grossi che abbia mai visto di persona. Inizio a scapellarlo, abbassando lentamente il prepuzio fino alla base del glande.

Mi si palesa davanti una cappella violacea, nella mano sento in suo uccello in tensione spingere verso l'alto, come se volesse entrarmi in bocca. Inizio a leccarlo dal frenulo, e lo sento rabbrividire di piacere. Dal frenulo scendo in basso, fino all'attaccatura delle palle, che a turno prendo in bocca. Poi risalgo, ammiro quell'asta e mi ci butto sopra. Troppo grande per la mia bocca e troppo lunga per poterla prendere tutta, inizio anche a masturbarlo. Nonostante i miei tentativi di prolungare il tutto lo sento fremere, la cappella pulsare, e un fiume di sperma in piena mi riempie la bocca.

Non avevo mai visto un uomo sborrare così tanto. Dopo aver ingoiato parte del suo sperma una seconda parte mi esce dalla bocca, e mista a saliva scorre per la lunghezza di quel cazzo per andarsi a depositare tra le palle e scorrere sulla linea del culo.

Mi rialzo dal sedile e aspetto una sua mossa, il cazzo ancora incredibilmente duro,quasi marmoreo... Son curioso di vedere come andrà a finire. Dopo essersi ripreso un attimo mi passa un preservativo. Mentre lo infilo mi siedo nel sedile centrale.Spostata la camicia nel sedile del passeggero si sposta sopra di me, dandomi la schiena, e mi dice di incularlo.

Si tiene sospeso, le ginocchia piegate a novanta ai lati delle mie gambe, le mani che fanno presa sui cuscinetti poggia testa. Afferro il mio pisello con una mano, con l'altra allargo le chiappe tra due dita e gli dico di abbassarsi visto che sono esattamente sopra di lui.

Mollando la presa sui poggiatesta si impala su di me. Sono impressionato, quest'uomo è praticamente aperto: deve aver preso dei cazzi veramente fuori dal comune per esser ridotto in questo modo.

Sto fermo e lascio che sia lui a dettare il ritmo, anche perché nella mia posizione non sarebbe cosa da poco. Sta letteralmente saltellando sul mio cazzo, e va avanti così per qualche minuto, alternando questa scopata veloce ad un ritmo lento adornato da contratture del retto che mi mandano in estasi.

Non riesco a resistere molto, e vengo copiosamente nel preservativo. Si alza da me con sguardo trionfante, con un *flop* sordo il mio cazzo esce da lui. Ormai sta tornandomi floscio. Avvicina la mano alla cappella, e toglie il preservativo, carico di sperma. Con due dita lo chiude, mentre con la bocca mi prende tutto in bocca e inizia a ripulirmi. Qualche secondo dopo ha finito. Mi alzo, scendo dalla macchina e tiro su mutande e pantaloni per coprirmi. Riprendendo lo zaino che avevo appoggiato vicino alla ruota vedo che ha srotolato il preservativo e sta leccando il mio sperma all'interno.

Allontanandomi lo saluto, augurandogli un buon ritorno. Mi saluta complimentandosi col buon gusto dolce del mio sperma... Risalgo in macchina, svuotato a dovere, e per tutta la strada verso casa ripenso a questo bizzarro, inaspettato ma godurioso incontro...
Spero di incontrarlo di nuovo, mi piacerebbe ripetere l'esperienza con calma...
Non gli ho nemmeno chiesto il suo nome......
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