Gay & Bisex
A letto con l'artista
di Asseffect
21.06.2017 |
18.464 |
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"Io sbadiglio in continuazione, preso dalla stanchezza..."
D'estate per pagarmi gli studi lavoro in ambito teatrale.Qualche sera fa era necessaria una prova dopo le prove normali, per finire di stabilire gli ultimi dettagli per le recite. Assieme al regista e agli attori principali si fermano con me altri quattro ragazzi.
La prova è andata avanti fino alle 4:30 del mattino, ora alla quale ci avviamo verso l'uscita.
Io sbadiglio in continuazione, preso dalla stanchezza.
Si avvicina un signore, che chiamerò l'Artista, che mi chiede se va tutto bene.
Gli dico che sono semplicemente molto stanco, e che non vedo l'ora di andare a letto, e faccio per avviarmi verso la macchina. Mi ferma e mi dice di andare a dormire da lui visto che abita vicino al teatro.
Non ero proprio desideroso di mettermi alla guida in quello stato, e poi lui era un tipo piuttosto piacente, quindi accetto l'offerta.
Arrivati a casa sua mi invita ad entrare, e, una volta in casa mi porta in salotto indicandomi il divano. Faccio per sdraiarmi ma noto un ammazzo di pelo: un labrador color panna che dorme di gusto sulla coperta.
L'Artista mi invita allora ad andare in camera con lui. Se non fosse stato per la stanchezza penso che avrei avuto un erezione incredibile. Arrivati in camera lui va verso il letto, un matrimoniale e inizia a spogliarsi.
Non è proprio fisicato, ma non ne ha bisogno. Alto più di un metro e novanta, i capelli riccioli e brizzolati, la barba ben tenuta ed un pancione piuttosto grosso fanno di lui il mio uomo ideale. E poi si sa che quasi tutti quelli che lavorano nel mondo dello spettacolo sono o bisessuali o omosessuali.
Si stende in mutande sul letto, e dopo essermi messo in mutande mi stendo al suo fianco con lui che si gira verso di me. Mi appoggia una mano sul petto e mi guarda con sguardo dolce.
"Ho capito cosa vuoi, e mi piacerebbe, ma quando sarò più sveglio gli dico appisolandomi". Mi dice di non preoccuparmi e non sento altro.
Al mio risveglio guardo l'orologio: le 2. Sono da solo in stanza, ma noto le mutande dell'artista sul letto. Lo sento cantare attraverso la porta chiusa, quindi mi dirigo in cucina.
Lo vedo nudo che cucina, il sedere e la schiena completamente glabri e il cane mi viene vicino scodinzolando.
Saluto l'artista e vado verso di lui col cane che mi trotta a fianco.
Ha preparato una frittata con dei peperoni, e poco dopo la serve sui piatti e nudo si siede.
"Levati pure quelle e siediti qua" mi dice con un occhiolino.
Mi denudo e guardandolo mi siedo a tavola.
Parliamo del più e del meno mentre mangiamo, ma alla fine sento il suo piede tra le gambe che risale.
Il cazzo mi si rizza. Mi dice di andare in camera e di stendermi a letto ad aspettarlo.
Lo faccio, e ad occhi chiusi lo aspetto. Lo sento arrivare e fremo, il pisello duro in tensione.
Un fruscio mi avvolge le palle e tutto il cazzo: sorpreso alzo lo sguardo e vedo che mi ha ricoperto di panna spray. Sorrido mentre capisco cosa vuole fare.
Mi prende in bocca e tra la panna mi fa un dolce pompino. La barba mi solletica i testicoli, mentre con la lingua mi titilla cappella e frenulo. Duro poco e lo avviso, si alza appena in tempo e si stende sul letto dandomi il barattolo. Sorride come una scolaretta.
Lo impanno per bene e mi metto all'opera. Non è molto grosso o lungo, ma ha due palle impressionanti: larghe e grosse e succose. Lo prendo in bocca: cresce di poco in lunghezza ma in larghezza diventa sproporzionato. Dopo un po sento che sta venendo e succhio con foga: la sua sborra è dolce e densa.
Salgo su di lui, i nostri cazzi che si toccano e sopra la pancia lo abbraccio e lo bacio.
Si gira e mi porge il culo. Lo spazio è veramente grosso, sembra una mucca visto da dietro, ma è proprio così che adoro i miei uomini.
Mi faccio avanti e inizio a spruzzare un pò di panna prima di leccarlo e ammorbidirlo, ma mi accorgo che non serve: è larghissimo.
Mi preparo e lo prendo da dietro: la mucca presa dal toro.
Facciamo l'amore dolcemente, riesco ad andare dentro e fuori senza troppi problemi, con le mie palle che ogni volta sbattono su di lui. Poco dopo vengo ed esco.
Si stende di schiena sul letto e mi stendo a fianco a lui.
Si gira e mi bacia.
Restiamo così a limonare, il ragazzo e l'artista, finché non è nuovamente ora di tornare a lavoro.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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