Gay & Bisex
Io ed il tuttofare
di vicnick01
29.05.2022 |
6.537 |
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"Metto una camicia ed un paio di pantaloni leggeri..."
E’ gia’ sera.Mi piace indossare calze e reggicalze, tanga o mini slip e reggiseno imbottito.
Metto una camicia ed un paio di pantaloni leggeri.
Salgo in macchina e mi dirigo in luoghi appartati.
Qui mi tolgo camicia e calzoni e girovago per i campi ed i boschi.
Rientro in auto e senza rivestirmi arrivo fino a casa.
Passo in luoghi abitati, tra persone che, forse, non fanno in tempo ad osservarmi.
Arrivo a casa.
Mi tolgo tutti gli indumenti eccetto la giarrettiera e le calze a rete e cosi’ nudo incomincio a girare in casa e giardino.
Esco ed arrivo fino al parcheggio nella speranza (o nel timore) che qualcuno possa vedermi.
Sono eccitatissimo.
Forzo la sorte e, sempre nudo, proseguo per la strada verso le case che sono piu’ sopra.
Sento il rumore di un’auto. Ho il cuore in gola per l’eccitazione e l’ansia.
Sembra venire dalla mia parte.
Se si ferma vicino al mio ingresso mi preclude la possibilita’ di tornare a casa.
Corro verso casa sperando di arrivare prima dell’auto.
Sono quasi arrivato e vedo i fari dell’auto che mi illuminano da dietro proiettando la mia ombra sul muro di fronte.
Ho il fiatone.
Entro in casa e sento subito dei passi nel corridoio.
Suonano alla porta. Faccio appena in tempo ad infilarmi la giacca da camera e vado ad aprire.
E’ Antonio, il factotum del condominio.
“Buongiorno” faccio io. “Come sta?”
“L’ho vista sul piazzale e sono venuto a vedere se aveva bisogno di qualcosa” mi risponde.
Vedo che il suo sguardo scende dal mio viso alle gambe fasciate nelle calze a rete ed alle giarrettiere che spuntano da sotto la corte veste da camera.
“Posso entrare?” mi chiede.
“E me lo chiede. Lei e’ sempre il benvenuto a casa mia”.
Si siede ed incominciamo a parlare del piu’ e del meno.
Ci siamo seduti al tavolo. Io, seduto a lato, tengo le gambe serrate.
Calze e reggicalze sono pero’ in bella vista. Sotto sono nudo.
Distoglie lo sguardo dalle mie gambe e lo dirige verso il televisore dove stanno scorrendo immagini delle ultime vacanze.
Sono solamente paesaggi con, a volte, immagini di mia moglie nei paesini di vacanza, al mare, in piscina.
“Ha sempre quelle belle fotografie che stava vedendo la volta scorsa” mi chiede.
Faccio mente locale e mi ricordo che l’ultima volta che era entrato da me avevo sul monitor una foto di mia moglie in costume da bagno.
“Certo che le ho. Le vuole vedere ?”
“Sicuramente”
Mi alzo e vado al computer. Un po’ di tempo per cercarle e poi le apro in modalita’ presentazione.
“Nel frattempo, lo gradisce un caffè ?”
E mentre preparo il caffè le fotografie scorrono sul monitor.
Le prime che si vedono sono abbastanza castigate anche se sensuali. Paesaggi e mia moglie con diversi abiti in svariate locazioni.
Poi incominciano quelle piu’ sexy.
Francesca al mare in costume. In giardino solo con gli slip. Primi piani del seno. Senza gli slip con la peluria in vista. In altra occasione con la fica completamente depilata. Con le mani che si tengono la fica aperta.
“Mi puo’ fare rivedere quest’ultima ?” mi chiede.
Torno indietro e fisso quest’ultima foto sul monitor.
Nella foto, Francy e’ in giardino sul lettino. E’ nuda non le gambe allargate ai lati del lettino. Con una mano tiene un cetriolo che sporge alcuni centimetri fuori dalla sua fica e con l’altra mano si sta strizzando una tetta.
Mentre Antonio guarda la foto verso il caffè che nel frattempo era passato. Prendo la zuccheriera e mi volto verso il tavolo.
Antonio e’ assorto ad osservare la scena. Con la mano si sta accarezzando il cazzo.
“Vuole il caffè ?” chiedo
“Che fica che e’ sua moglie. Fa venire la voglia di scoparla. Deve essere una gran maiala, vero? – Ne ha altre cosi? “
Ne scelgo un’altra. Adesso e’ a pancia sotto. Ha sempre le gambe larghe ed il cetriolo dentro la fica.
Qui pero’ mi si vede che, nudo anch’io, le sto infilando un vibratore nel culo.
“Beato lei che puo’ chiavarsela quando le aggrada. Ma le da anche il culo ?”
E mentre dice cosi’ si infila una mano nella cintura per massaggiarsi il cazzo a nudo.
“Purtroppo mi si rizza poco e quando le entro dentro vengo in pochi minuti. A lei piace averlo dentro per molto tempo. A volte con il dildo va avanti anche mezz’ora. A me piace pero’ anche cosi’. Non vorrei pero’ che lei sentisse troppo la mancanza di un vero cazzo”.
E dicendo cosi’ ho afferrato il mio cazzo ed ho incominciato a maneggiarlo.
“Se continuo cosi’, alla fine vengo nelle braghe. Che fica !! e che culo !!! Non saprei da dove incominciare”.
Mi faccio scivolare dalle spalle la veste rimanendo nudo. Nel frattempo continuavo a menarmelo.
Antonio si slaccia la cintura e apre la patta. I calzoni scendono sulle gambe. Infila la mano dentro gli slip e tira fuori l’uccello.
“Mettiti comodo, levati i calzoni” gli dico. Non se lo fa ripetere due volte. Leva i calzoni ed anche gli slip.
Mi avvicino e gli sbottono la camicia, poi la levo.
Adesso siamo nudi entrambi a fissare quella troia di mia moglie che ci sorride dallo schermo.
“Deve essere bello prendere un cazzo dentro a giudicare dall’espressione. Ed anche averne due. Uno nella fica ed uno in culo. Per non dire del terzo che potresti tenere in bocca. Sono fortunate le donne. Hanno tre buchi e possono riempirli tutti” faccio io.
“Vieni sul divano che e’ piu’ comodo. Mentre tu ti godi le fotografie di mia moglie, vorrei provare un’idea che ho in testa da un po’”
Antonio si accomoda sul divano in posizione da non perdere nulla delle foto e dei film che si susseguono.
“Guarda questa – mi dice – non sapevo che fosse cosi’ pelosa. Nelle altre era depilata”.
Io nel frattempo mi ero allungato sul divano, gli avevo scostato la mano dall’uccello e vi avevo messo la mia. Lentamente, per non farlo venire subito, andavo su e giu’ sull’asta e sempre lentamente gli scoprivo il glande. Mentre lui continuava a fissare il monitor mi allungai ancor piu’ e incomincia a leccare la cappella.
“Fai conto che sia lei che ti lecca” gli dissi.
Capii che si stava immedesimando nella fantasia. Infatti mi prese la testa e la abbasso’ sul suo cazzo fino a farmelo entrare in bocca.
Poi incomincio’ a muovere il bacino facendo entrare il cazzo sempre piu’ in gola.
“Dai troia, succhiamelo. So che lo sai fare. Fatti scopare in gola” continuava a dire.
Io nel frattempo gli strizzavo le palle, lui continuava ad affondare il cazzo nella mia gola.
Finalmente un potente schizzo mi entro’ direttamente in gola. Mi ritrassi un po’ e gli altri schizzi mi colpirono in faccia. Ando’ avanti un po’ ad emettere sborra che mi fini’ ovunque. Sul viso, negli occhi, sui capelli. Io avevo infilato la mia faccia nel suo pube. Avevo ripreso in bocca il suo cazzo che, anche se era venuto, era sempre consistente.
“Sei una gran troia” mi disse “pensavo di avere tua moglie tra le mie gambe ma anche tu sei eccezionale”
Io continuavo a leccare quel cazzo dentro la mia bocca
“Non avresti pero’ ora voglia di infilarlo da qualche parte?” gli chiesi.
“Non c’e’ la fica di mia moglie ma un buco posso offrirtelo anche io”.
“Lo vorresti?” mi chiese
“E’ tanto che lo aspetto – Pero’ prima vado a farmi un bidet”
Andai in bagno e, infilatami la doccetta nel culo, lo pulii di ogni escremento.
Me lo lubrificai anche con la apposita crema che usavo per il culo di Francy e tornai da lui.
Si stava massaggiano il cazzo continuando a guardare le foto.
Mi avvicinai nuovamente e gli ripresi il cazzo in bocca. Un po’ per inumidirlo ed un po’ per renderlo piu’ consistente.
Mi sdraiai sul divano offrendogli il culo.
“Non sara’ come quello di mia moglie ma potrebbe piacerti lo stesso” gli dissi.
Antonio non si precipito’ subito dentro ma inizio’ con le mani ad allargarmelo. Infilo’ prima un dito, poi due, poi tre. Le girava dentro l’ano e le ficcava in profondita’. Non riusciva ad arrivare fino in fondo ma mi arava l’intestino in tutte le direzioni.
“Adesso vienimi dentro che non resisto piu’. Voglio il tuo cazzo dentro. Infilamelo tutto”.
“Vuoi che entri a poco a poco?” mi chiese.
“Passa una volta. Poi se senti che va entra tutto”
Sentii il suo glande appoggiato al mio sfintere che premeva. Ed il mio buco si allargava per lasciarlo entrare. Anche la seconda resistenza fu vinta ed il suo cazzo affondava sempre piu’ nel mio intestino.
“Vieni tutto dentro”
Non se lo fece ripetere due volte. Incomincio’ un fantastico andirivieni nel mio culo. Alla fine venne nuovamente e mi riempi’ l’intestino di sborra.
Alla fine si ritiro’ dal buco.
“Adesso devo andare. Mia moglie mi aspetta”
“Domani arriva mia moglie – Vuoi venire a conoscerla?”
“A che ora posso venire?”
“Quando vuoi. Ti lascio la porta aperta.”
“A domani”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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