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Incontro con un vero toro


di paul73
23.04.2020    |    1.902    |    15 9.6
"Ah contemporaneamente con le dita apriva il mio buchetto..."
Vi racconto di un incontro che ho fatto 3 anni fa. Ero nella mia casa al mare sulla costa toscana, decisi di entrare su una chat gay e dopo qualche assaggio iniziai a chattare con un uomo; il gps lo localizzava a 2 km da me ed era intrigante anche questo. Non avevo molto tempo perchè dopo circa 3 ore sarebbe tornata mia moglie e quindi i nostri messaggi si fecero molto hot velocemente, volevo provare a incontrarlo. Non potevo però rischiare di farlo venire da me e lui allora mi propose di andare nel suo laboratorio perchè stava finendo di lavorare. In 5 minuti arrivai da lui, mi fece entrare controllando che nessuno lo vedesse e ci presentammo; io ero abbronzato e depilato mentre lui aveva la barba incolta, un po' di pancetta e la pelle chiara perchè ancora non era stato al mare. Era originario del sud, l'aspetto era un po' rude ed era di poche parole, mi disse di aspettarlo mentre lui andava in bagno. Quando tornò si era tolto la maglietta ed io mi feci trovare completamente nudo, a quattro zampe con il culo rivolto verso di lui sul suo tavolo da lavoro. Iniziò subito a toccarmelo e si tolse i vestiti che ancora aveva. Mentre lui mi toccava il sedere io allungai la mano per toccare il suo pisello; era il più grande che avessi mai visto ed infatti il suo nickname CAZZONE22 era davvero meritato. Mi preoccupai un po' per le sue dimensioni ma non potevo fare brutte figure e decisi di buttarmi; cominciai a baciare quel cazzo bellissimo che diventò subito durissimo, ogni tanto leccavo le sue palle belle gonfie e rotonde, poi lui disse che voleva scoparmi bocca e gola. La bocca era abituata ma la gola no, spinse verso le mie tonsille e anche se io dimostravo di essere nuovo a questa pratica continuò un po' tant'è che quasi mi faceva vomitare da quanto andava a fondo....ah contemporaneamente con le dita apriva il mio buchetto. Poi decise di incularmi, mi fece sdraiare, si mise davanti a me e prese le mie gambe sulle spalle, me le piegò all'indietro, appoggiò la cappellona al mio culetto e iniziò a spingere. Farlo entrare fu davvero doloroso ma proprio per questo mi sentivo completamente sottomesso e dominato da lui. Una volta dentro passò il dolore dovuto alla larghezza del cazzone ma iniziò quello dovuto alla lunghezza perchè spingeva tanto arrivando dentro di me in profondità dove mai nessuno era arrivato. Iniziai a a gridare e a gemere come una cagnetta ma lui non voleva che qualcuno sentisse e allora mi tappò la bocca e continuò ancora più forte. Dopo 7/8 minuti di dominio su di me mi dette un attimo di tregua, giusto il tempo per farmi mettere a pecorina e poi riprese a scoparmi. Anche a pecorina il piacere era misto al dolore ma "patire" per farlo godere mi faceva sentire davvero zoccola e mi piaceva tanto. Passarono altri 10/12 minuti e mi mise su un fianco e qui godetti tantissimo perchè ero ormai aperto e in quella posizione non poteva spingere fino in fondo ed il dolore era scomparso. Altri 5/6 minuti in questa posizione e mi mise di nuovo sdraiato e riprese a incularmi fortissimo e iniziò anche ad apostrofarmi con parole tipo "ti spacco il culo troia, ti piace zoccola" e altro ancora. Poi dopo circa 40 minuti di dominio totale decise che era arrivato il momento di sborrare; mi disse: sono le 7 ed è l'ora dell'aperitivo, dì a tua moglie che te l'ho fatto bere io......tolse il cazzo enorme dal mio culetto e mi fece inginocchiare, si masturbò per qualche secondo e poi me lo mise in bocca e, scopandomela, me la riempì del suo caldo seme maschile. Ne bevvi un po' e lui appagato mi disse che ero stato davvero una brava puttanella, poi io a cazzetto semi-moscio mi masturbai da solo e in pochi attimi venni nella mia mano. Questo incontro è stato quello che mi ha fatto conoscere la sottomissione fisica, fu quasi un'ora di piacere misto a dolore e mi ha fatto capire la reale differenza tra lui, maschio alfa dominante, ed io maschietto passivo e remissivo che aveva oramai perso una buona parte dell'istinto maschile. Ancora oggi pensare a quell'incontro, a quelle mia urla e grida di schiavetto in calore soffocate dalle sue mani e all'atteggiamento suo di uomo sicuro e dominante su di me mi fanno sentire quello che sono diventato, cioè un uomo docile e remissivo e sempre pronto a servire il maschio alfa.
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