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Gay & Bisex

In hotel, al buio (parte 1)


di Bukolos89
15.08.2022    |    10.033    |    15 9.6
""Chissà se è qui in hotel o in un altro palazzo", mi chiesi..."
Weekend a Venezia, inizio settembre. Sono uno che vive settembre come l'occasione buona per cambiare, migliorare, fare nuovi progetti.
Quei due giorni erano stati pensati proprio per questo: riflettere, rilassarsi, partire con una consapevolezza più profonda e determinata di me stesso.
Non parlo solo di lavoro o dei classici "buoni propositi". Parlo anche di sesso, delle instancabili fantasie che mi spingono a esplorare, immaginare e vivere esperienze diverse con persone sempre nuove.
Quando viaggio da solo queste pulsioni sono sempre più forti. È come se una scarica elettrica mi attraversasse dalla mattina alla notte: un posto nuovo, nessuno che mi conosce e tanto tempo solo per me. Tre coordinate che orientano il mio bisogno di godere verso nuove avventure.
E infatti già la mattina del sabato, girando per le meravigliose calli di Venezia, mentre visitavo chiese e scattavo foto, una parte di me non riusciva a staccarsi dal pensiero della sera, di quel momento che sembra svuotarsi di ogni attività proprio per accogliere l'energia e l'istinto dell'eros.
Avevo preso un bell'hotel, una camera singola con letto matrimoniale. La prima cosa che feci appena arrivato, la mattina, fu accendere la tv e cercare i canali porno. Dire "sono un appassionato di video porno" è riduttivo. Ne sono ossessionato. Amo guardarli per ore, immergermi nelle storie, guardare attori e attrici, godere di ogni centimetro del loro corpo, osservare come godono e scopano mentre mi sego lentamente, il più a lungo possibile. L'orgasmo che provo alla fine è immenso. È per questo che mi piace condividere i porno con il o la partner con cui gioco. Gli uomini di solito sono più propensi: si sceglie un porno, ci si tocca, ci si masturba e magari si fanno altri giochi.
Ecco, è qui che si inseriscono i nuovi desideri settembrini di cui parlavo prima. Perché da tempo ormai sentivo il bisogno di ampliare le mie esperienze e viverle in maniera ancora più spensierata. Avevo già in mente cosa volevo fare, e aspettai pazientemente la sera per mettere in atto i miei propositi.
Dopo cena feci una doccia, accesi la tv su un canale hot e mi misi nudo sul letto. Mi sfioravo i capezzoli mentre guardavo una bellissima mora massaggiarsi il seno e la fichetta. Una situazione che già mi scaldava parecchio, ma avevo bisogno di altro. Aprii Grindr, sperando che le mie fantasie si realizzassero davvero. E così fu.
Il primo profilo, il più vicino a me, non aveva foto né descrizioni. "Chissà se è qui in hotel o in un altro palazzo", mi chiesi. Gli scrissi "Ciao" e attesi la sua risposta. "Hey ciao" mi disse lui. "Che fai?"
"Niente, sono in camera", e sentii un brivido di eccitazione.
"Sei all'Hotel ******?"
"Sì, tu?"
"Anche"
Era al piano sotto al mio. Avevo il cazzo duro. Sai perché? Perché ciò che più mi eccitava era di incontrare un uomo in hotel, di lasciare la stanza con addosso solo dei pantaloncini e una maglietta e di andare in camera da lui a godere.
"Hai foto?" gli chiedo.
"Sì, ma non mando viso. Scusa ma non sono single e voglio riservatezza."
So che potrò sembrarti pazzo, ma il brivido di eros questa volta fu doppiamente intenso. Perché ciò che realmente desideravo per dare un twist alle mie abitudini sessuali, era di giocare per il puro gusto di giocare, sfogare le mie pulsioni senza troppe menate: vedere un tipo, tirare fuori il cazzo e poi addio. Prima il cazzo, poi la faccia.
Che lui volesse restare anonimo, era solo un motivo in più per capire che la mia fantasia poteva realizzarsi davvero.
"No problem", gli dissi. "Scambiamo solo corpo e cazzo se ti va"
Mi condivide il suo album e vedo un bel corpo sportivo, un petto peloso al punto giusto, delle cosce ben robuste. Insomma, un uomo adulto con un fisico interessante, come piace a me. Le foto dopo erano dedicate al suo cazzo: almeno 19 cm, con due palle grosse e depilate.
Cerco di non segarmi perché voglio accumulare l'eccitazione fino quasi a impazzire.
Condivido le mie foto e gli dico: "Niente male"
"Neanche tu, che ti piace fare?"
"Soft: mi piace segarci, stimolarci i capezzoli, ciucciare bene cazzo e palle."
"Mmmh", dice lui: "Perfetto, sono le cose che piacciono a me."
Tutto va per il meglio, ma c'è una cosa che ho bisogno di sapere per incontrarlo davvero. Il suo livello di perversione. L'intesa fisica sembra esserci, ma adesso mi serve capire l'intesa mentale: voglio giocare con un uomo arrapato e fantasioso come me, altrimenti non godo.
"Che fantasie hai?" gli chiedo, e lui sembra capire subito dove voglio andare a parare: "Entri e sono nudo, è tutto buio, tengo solo la tv coi porno. Ti spogli e senza dire nulla ci seghiamo"
Non ci posso credere, sembra fatto proprio per me. Gli dico che adoro quel tipo di approccio: maschile, impulsivo, totalmente focalizzato sul piacere fisico.
"Piace anche a me, voglio godere tra maschi senza menate".
Gli chiedo se gli piace fare versi di piacere e mi dice che è molto esplicito verbalmente. Io ansimo dall'eccitazione e gli dico che è il partner perfetto, che quell'atmosfera da dark room mi fa letteralmente impazzire.
"Allora, se vuoi, tengo spento anche il tv. Niente luce. Appena entri mi cerchi nel buio e iniziamo a godere".
Non ci penso nemmeno una volta in più. Mi vesto velocemente ed esco dalla stanza. Mentre scendo le scale gli scrivo "Sono duro" e con una mano cerco di nascondere l'erezione dentro i pantaloncini. Arrivo nel corridoio del secondo piano e vedo la sua porta, la quarta a sinistra. È socchiusa. Ci sono quasi. Glielo scrivo mentre ansimo dall'eccitazione. Lui mi dice che è già pronto, in piedi a menarselo. "Sono carico come un bastardo", mi dice. Arrivo alla porta e la apro. Nei pochi secondi in cui richiudo, la luce del corridoio illumina appena la sua schiena. È di spalle per non farsi riconoscere, ma vedo il suo braccio scosso dalla sega che si sta tirando. Chiudo e, nel buio che avvolge la stanza, sento la sua respirazione affannata e intrisa di piacere. Mi spoglio in due secondi e avanzo a piccoli passi con un braccio testo, fino a quando sento la mano appoggiarsi sulla sua schiena. Lui si gira, prende il mio braccio e mi tira a sé. Sento il suo petto premere sul mio, il petto peloso di uno sconosciuto che appoggia il suo cazzo duro sul mio e mi sussurra "Porco cazzo sono arrapato" e mi dà una leccata sul collo. Gli afferro il petto e glielo massaggio mentre struscio il mio cazzo sul suo. Iniziamo a strusciarci e accarezzarci ovunque, lui è passionale e molto disinibito, si vede che ha bisogno di scaricare tutta la sua energia erotica. Quando mi prende i capezzoli tra pollice e indice inizio a mugolare di piacere insieme a lui, ma il meglio viene quando mi sussurrami "Spompinami dai, fammi sentire la bocca" e fa un passo indietro per sedersi sul letto.
Avanzo anche io senza vedere bene, ma è lui a prendermi e tirarmi verso il suo corpo. Tocco il petto, con le mani cerco le cosce e il cazzo. Col tatto riesco a orientarmi e finalmente mi posiziono tra le sue cosce. Le lecco e risalgo verso il pube mentre sento il pelo ruvido sulla lingua e immagino già il sapore del suo uccello nella mia bocca.
Finalmente lo sento: duro, bollente, che pulsa. Mi piace sentirlo in faccia. Per la prima volta, è come se mi piacesse sentirmi in balia di un altro uomo e della sua potenza. "Dai cazzo, fammi sentire la bocca" mi dice lui. Non me lo faccio ripetere: lo prendo in mano e inizio a pomparlo, sento la cappella calda sulla lingua e il cazzone grosso e lungo in bocca. Lo sego assecondando i suoi versi di piacere: "Bravo, bravo cazzo, così, ora vai più veloce, bravo, così" e il suo essere autoritario e virile mi spinge a dargli più piacere. Quindi gli afferro i coglioni con l'altra mano e inizio a massaggiarli: sono caldi, bollenti, sodi e lisci. Mentre geme di goduria, inizio a sentire il bisogno delle sue palle dentro la mia bocca. Allora scivolo verso il basso con la testa, le cerco con la lingua e inizio a ciucciare lo scroto e poi tirare le palle in bocca. "Porca puttana sì, bravo cazzo, vai, ciucciami i coglioni, bastardo" e sentirmi la bocca piena della sua virilità mi fa sentire ancora più eccitato e voglioso: mi sto divertendo, questo è il sesso che voglio: senza menate, maiale, senza inibizioni, puramente dedito al piacere. Lui ha dei coglioni da porno, non riesco a staccarmeli dalla bocca. "Torna sulla cappella, subito" mi ordina, e io obbedisco: Prendo il cazzo e me lo metto in bocca. Lui mi stacca la testa e fa una cosa che mi fa impazzire: con un dito prende la goccia di precum che esce dal suo cazzo, me la passa sulle labbra, poi si avvicina e mi cerca le labbra con la lingua. Limoniamo per qualche minuto con il sapore del suo precum in bocca, poi con mi riprende la testa e se la porta tra le cosce. Appoggio la testa sulla sua pancia, sento il pelo sulle guance, e lui mi stantuffa la bocca col suo cazzone mentre dice porcate. Io nel frattempo mi sego.
È stupendo: mi sento rilassato sul suo corpo, ma nel frattempo tutta l'eccitazione che provavo si sta sfogando su quel buonissimo cazzo che ciuccio. Non so quanto tempo siamo stati, ma ho continuato a ciucciarlo a lungo e sarei stato ancora molto. Poi fece una cosa che mi sorprese. Non l'avevo tenuta in considerazione, ma nel momento in cui successe mi portò a godere come non avevo mai immaginato.
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