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Gay & Bisex

Book of Fantasy - 3 la sorpresa


di cancer86
10.04.2025    |    89    |    0 8.0
"Prendo il biglietto e leggo quello che c'è scritto: "ho notato che l'altra volta avevi il cazzo in tiro ma siccome voglio una segretaria indosserai la..."
Mi avvicino alla scrivania, con un misto di ansia ed eccitazione.
Chissà cos'avrà in mente questa volta....

Per prima cosa indosso la mia divisa e di nuovo vedo la solita protuberanza che mi solleva il vestitino, esco dal bagno e mi dirigo verso la scrivania.
Mi avvicino al pacco e lo apro.

La prima occhiata mi lascia interdetto, dentro la scatola vedo una gabbietta di castità rosa, un plug anale di quelli che si illuminano e un biglietto.

Prendo il biglietto e leggo quello che c'è scritto: "ho notato che l'altra volta avevi il cazzo in tiro ma siccome voglio una segretaria indosserai la gabbia perchè devi ragionare come una donna e se vuoi godere lo puoi fare solo attraverso il culetto e per punizione indosserai per tutto il tempo anche il plug anale che potrò toglierti soltanto io".....

Finito di leggere il biglietto come un automa mi inumidisco il culetto con un dito ed infilo il plug, che per mia fortuna non è molto grosso ed entra abbastanza facilmente, poi è il momento della gabbietta.
Fatto anche questo mi siedo alla scrivania e inizio a lavorare.

Dopo una mezzoretta sento la porta dell'ufficio che si apre, lo vedo entrare con un sorriso a 32 denti e, avvicinandosi alla mia scrivania, notando che il pacco non è più dove lo aveva lasciato, mi chiede se ho gradito la sorpresa.

Alchè in tutta risposta mi alzo, giro intorno alla scrivania e mi ci appoggio, lui si avvicina e mi alza il vestitino per controllare. Vedo che approva ed è sollevato per il fatto di aver preso la misura giusta, poi mi fa sedere sulla scrivania e mi prende per le gambe sollevandole e controlla se ho inserito anche il plug. Alla vista del mio culetto illuminato di rosso e bello pieno rimane molto soddisfatto.
Mi fa i complimenti ma poi si dirige verso la sua scrivania senza aggiungere altro lasciandomi interdetto e con la voglia.

Arrivata metà mattinata, è il momento della pausa caffè, bevuto il caffè ed acceso entrambi una sigaretta dopo aver proto un po’ di lavoro improvvisamente mi chiede come va con il plug, io per tutta risposta gli dico che oramai mi ci sono abituato anche se ogni volta che mi alzo e mi siedo sulla sedia mi da fastidio perchè lo sento muoversi e piantarsi per bene.
Finita la sigaretta torniamo verso le scrivanie ma quando arrivo all'altezza della sua mi dice di fermarmi, si siede sulla sedia e mi indica con lo sguardo lo spazio sotto la scrivania dicendomi mi sistemarmi nella mia nuova postazione di lavoro.

Tenete presente che la scrivania non è di quelle moderne con le quattro zampe e tutta aperta ma davanti è chiusa da un pannello con un paio di centimetri di stacco dal pavimento, quindi se dovesse anche esserci un ospite non potrebbe vedermi.

Faccio come di dice e mi infilo sotto la scrivania, lui si avvicina con la sedia e si posiziona a gambe larghe davanti a me per controllare la mail al pc.

Adesso sono in ginocchio sotto la scrivania con le sue gambe che mi circondano i fianchi e la mi faccia sulla parte dei pantaloni, inizio a strusciarmi poi gli bacio il cazzo da sopra i pantaloni e quando vedo che dalla patta si inizia a gonfiare, li sbottono e glieli tolgo, adesso gli bacio e lecco il cazzo sopra le mutande, poi scostò un pochino le mutande per fa uscire le palle e gliele lucidò per bene con la lingua, infine gli tolgo anche quelle e finalmente mi dedico a lucidargli la cappella, poi come di consueto mentre con la mano gli continuo a massaggiare le palle mi prende la testa e l'affonda sul suo cazzo; prende a scoparmela finchè come al solito non si scarica nella mia gola, a quel punto si riveste e mi ordina di massaggiargli i piedi fino a fine mattinata cosa che faccio con piacere, anche perché ha il 41 e sui piedi sono molto femminili, carnosi e non ossuti e lunghi come la maggior parte degli uomini.

Terminata anche questa mattinata mi rivesto normalmente e mi avvio verso casa.
Il giovedi successivo decido di fargli una sorpresa.

Vado presto in ufficio, mi preparo con la divisa, metto la gabbietta e il plug ma questa volta decido di lasciare tutte le persiane chiuse e rimanere al buio completo con solo la luce del plug ad illuminare la stanza; mi posiziono sotto la scrivania a pecora con il culo rivolto verso l'esterno ed aspetto in questa posizione che arrivi.

Dopo poco più di cinque minuti sento la porta dell'ufficio aprirsi ed i suoi passi che si avvicinano alla sua scrivania.
Nel mentre sento che borbotta qualcosa a bassa voce tanto da non riuscire a capire cosa stia dicendo (probabilmente si lamenta del fatto che è ancora tutto chiuso) finchè non si avvicina alla sua scrivania.
A quel punto sento che i passi si interrompono così come i borbottii, dopodichè senza dire niente si siede sulla sua sedia si posiziona alla scrivania con le gambe intorno ai miei fianchi e questa volta al posto della faccia con il mio buchetto all’altezza del suo cazzo, cosi dopo uno schiaffo sulla chiappa sento le dita dei suoi piedi che cercano la mia bocca.

Inizio a succhiare un dito alla volta per poi occuparmi della suola mentre lui si occupa delle mie chiappe e fa commenti molto spinti su come con il tempo mi ridurrà il mio culetto.
Poi si interrompe, sento che si spoglia ma mi ordina di rimanere fermo in quella posizione, improvvisamente la mia bocca viene riempita dalle sue calze e mutande e nel giro di quello che mi sembra un secondo mi sfila il plug dal culo, mi sputa sul buchetto una grossa quantità di saliva che sento colare sulle palle e con un solo colpo deciso mi infila tutto il suo cazzo fino alle palle nel culo.

In quel momento sento un dolore lancinante e un fortissimo bruciore ma non ho neanche il tempo di realizzare cosa stia succedendo che prende a scoparmi il culetto come un forsennato, sfila il cazzo completamente e lo infila fino in fondo sbattendomi le sue palle contro le mie.

Cerco di trovare una posizione più comoda ma non ho molto spazio di movimento, ho la testa premuta contro la scrivania e lui mi sovrasta da dietro quindi l’unico sollievo che riesco a trovare è quello di aprirmi le chiappe per tenere il buco più aperto possibile. Sistemato così inizia a muoversi più lentamente e in maniera ritmata iniziando a scoparmi in maniera più dolce finchè con un ultimo colpo potente non mi riempie il culetto con la sua calda sborra, a quel punto rimette il plug al suo posto facendomi tenere il suo seme dentro e mi saluta dicendomi che oggi se la sarebbe presa di festa e di rimanere così fino a fine mattina.

Faccio come mi ha ordinato e appena sento la porta dell’ufficio chiudersi ed il silenzio più assoluto intorno a me inizio a pensare a quello che è appena successo, mi tocco intorno al buchetto e sul plug per vedere se si capisce che l’ho appena preso nel culo! La sensazione è piacevole, sento il culetto pieno ma mi piace, sento il cazzo che vorrebbe liberarsi in tutti i sensi ma rimango così finché non arriva il momento di andare a casa.

Questa volta rispetto al solito il pomeriggio stesso mi scrive una mail che diceva “peccato che avevo un impegno e sono stato poco, ma giovedì rimedieremo, è solo l’inizio ma prometti bene, adesso fatti una sega pensando a come ti sfondato e poi sborrati sulla mano e leccala per bene, mentre lo fai fotografati e mandamelo come prova”….continua
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