Book of Fantasy - 2 La prima prova

Dal racconto precedente “beh sei qui a quattro zampe con un cazzo in gola e ti ho infilato due dita in culo, non vedo il problema anzi anche in ufficio ora che lo so”..... e riprende a scoparmi la gola per un tempo che mi sembra infinito, nel quale alterna momenti in cui usa la gola come fosse una fica a momenti in cui lo pianta fino alle palle e mi tiene la testa premuta contro il suo corpo facendomi venire i conati e facendomi soffocare.
Passati quei minuti interminabili, senza dire niente e cogliendomi alla sprovvista scoppia in una enorme sborrata direttamente in gola.
Finito, spegne la luce e dicendomi di rivestirmi e andare via entra in una porta e mi lascia solo con le mie nuove sensazioni e il gusto di sborra in gola.
Come ordinatomi mi rivesto e vado via.
Il giorno dopo controllo le mail sperando mi avesse scritto qualcosa sull'incontro e invece non si fa vivo.
Il mattino dopo ancora (giovedi) mi preparo e vado in ufficio, con un misto di angoscia e curiosità di capire se è stato solo una cosa estemporanea o se ha intenzione di intraprendere un percorso.
Arrivato in ufficio, lo trovo alla scrivania intento a parlare con qualcuno al telefono, ci salutiamo come niente fosse ed anche io inizio a lavorare.
La mattinata trascorre senza intoppi, fino a quando a metà mattinata mi chiama alla sua scrivania.
Ci aggiorniamo sul lavoro quotidiano, poi a un certo punto si interrompe e guardandomi mi dice "pensi che quello che è successo l'altro giorno sia stato solo una cosa occasionale? e continuando a parlare mi dice "dal momento che siamo in ufficio privato e che non viene mai nessun cliente a trovarci ho deciso che d'ora in poi voglio una segretaria" e detto ciò apre un cassetto della sua scrivania.
Sulle prime non capisco dove vuole arrivare poi apre un cassetto ed inizia a tirare fuori e a mettere in bella vista sulla scrivania nell'ordine:
- un paio di sandali con tacco 12 bianchi
- un paio di mutande aperte dietro nere
- un bodystocking con una trama sexy nero e per finire un vestitino intero cortissimo bianco, così che con la luce si intravedesse in trasparenza l'intimo che indosso sotto.
Vedendo che rimango un attimo interdetto, mi ordina di andarmi a cambiare per iniziare subito questo nuovo lavoro.
Come un automa mi avvio verso il bagno, mi chiudo dentro e inizio ad indossare l'abbigliamento.
Mi spoglio completamente ed inizio con le mutande, appena indossate avendo il culetto ben aperto ed esposto inizio ad eccitarmi, passo poi al bodystocking ma è quando indosso i tacchi, che dentro me scatta una potentissima eccitazione.
Una volta finito mi guardo allo specchio e noto che ho il cazzo durissimo che sembra voglia esplodere da un momento all'altro, tutto sommato vestito così faccio la mia porca figura!.
Rimango qualche secondo in bagno per vedere se si smollava un po il cazzo poi prendo coraggio ed esco facendomi ammirare.
Mi scruta per bene e nota il rigonfiamento all'altezza delle parti basse.
Fa un sorrisino poi mi fa mettere a 90 appoggiato alla scrivania, mi fa allargare le gambe e mi sollevandomi il vestitino fino a scoprire il culetto inizia ad occuparsene con la lingua e le dita.
Questa volta parte direttamente con due dita, mi fa aprire le chiappe con le mani, mi mette un po di lubrificante e poi senza troppi complimenti mi allarga con indice e medio, sento che si diverte a provare tutte le dita e quindi una volta le infila e poi le toglie, poi quando la sua cappella è bella gonfia mi fa sdraiare sulla scrivania a pancia in su, mi apre la bocca con le mani e ci sputa dentro poi prende a sfondarmi la gola.
Poi alternando mi mette in bocca le palle, il culo e di nuovo il cazzo fino a che non esplode.
Nuovamente mi sborra dentro, ma questa volta a differenza della prima purtroppo devo continuare a lavorare e mi vieta di sciacquarmi la bocca, continuando per tutto il tempo ad avere il suo sapore in bocca.
La mattinata si conclude senza ulteriori sussulti fino al momento in cui mi rivesto normalmente lo saluto e vado verso casa.
Nuovamente aspetto una sua mail che mi faccia sentire porca ma, come per la prima volta, attendo inutilmente.
Passato in week end senza ricevere notizie arriva martedì, giorno in cui vado in ufficio.
Come tutte le mattine mi preparo ed esco; arrivo davanti alla porta dell'ufficio entro e sulla mia scrivania trovo un pacco con una busta con su scritto "aprimi"....continua