bdsm
Settimana da incubo (meravigliosa) 6p
di schiavototale
26.08.2024 |
3.049 |
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"Entrai in camera, lui in piedi, nudo, una vestaglia di raso a coprirlo, le in piedi vicino a lui lo toccava..."
All'improvviso la cella si Aprì .-Adesso andrai con questa coppia e vedi di farci fare bella figura -
Mi presentai quindi in casa e , una voce mi riporta alla realtà:
"Vai in bagno, lavati e spogliati nudo. C'è un collare da cane con guinzaglio sul lavello. Mettilo. E una volta fatto tutto vieni in camera".
Mi diressi in bagno seguendo le operazioni da loro descritte. Mi guardai nello specchio.. Al collo un collare da cane, con il guinzaglio legato.
Era quello che volevo, mi dissi, con fare sicuro mi diressi verso la loro camera.
Le piante nude dei miei piedi toccavano il freddo pavimento...ma non sembrava dare fastidio da tanta era l'eccitazione del momento.
Entrai in camera, lui in piedi, nudo, una vestaglia di raso a coprirlo, le in piedi vicino a lui lo toccava.
Un perizoma minuscolo, il seno libero, e un tacco 12 al piede.
"Avvicinati" mi disse lei.
Mi prese il guinzaglio e mi ordinò inginocchiarmi.
"Ora salutaci come deve fare uno schiavetto" disse sedendosi sul letto.
Le levai il tacco 12 e iniziai a leccarle il piede profumato e morbido.
Leccavo le piante e succhiavo le dita come se fosse il mio unico scopo della vita.
Lui avvicinò al mio viso il suo piede...lascai così quello della Padrona per leccare il suo.
Il suo piede completamente depilato e profumato, mi toccava la faccia, si muoveva nella mia bocca.
La Padrona si tolse anche l'altra scarpa e inizio a toccarmi sulla mia eccitazione "Sei già tutta bagnata...una vera troietta" mi disse.
Annuì continuando a leccare il piede del Padrone.
"Forza, è ora di farglielo diventare duro" disse ancora la Padrona "voglio che Lui mi scopi come tu non sai fare...e voglio soprattutto che poi lui scopi te...sei una troietta no?".
Tirò il guinzaglio verso il Padrone, avevo il viso vicino al suo membro, ancora non in completa erezione.
Iniziai a leccarlo delicatamente, partendo dalle palle, le succhiavo con dolcezza, prima una, poi l'altra.
Il fatto che era completamente depilato lì mi aiutava non poco.
Continuavo a succhiare le palle, quando sentì tirare i capelli...il mio viso fu portato direttamente sul cazzo e invitato a muoversi.
Aprii la bocca facendo scivolare dentro di me tutto il suo bastone.
Succhiavo e pompavo ritmicamente, lo sentivo muoversi e ingrossarsi nella mia bocca.
E tutto questo mi piaceva.
Quando lo sentì pronto, il Padrone mi staccò dal suo cazzo, mi fece sdraiare sul letto e fece salire a cavalcioni su di me la Padrona.
La sua fighetta completamente bagnata sulla mia bocca.
Si strusciva a e si muoveva a scoparsi il mio viso.
Come un fulmine lui le entrò dentro e iniziò a prenderla con foga....
Leccavo il clitoride e nel contempo le palle del Padrone sbattevano sulla mia fronte.
Fino ad ora avevo solo immaginato quella scena...ma ora era realtà.
La scopava con forza, la prendeva, e gli umori della Padrona scendevano su di me.
Ogni tanto la sua bocca andava sul mio cazzo, già durissimo, ma per pochi secondi...non poteva fare altrimenti visto che continuava a Gemere.
Improvvisamente scoppiarono entrambi in un orgasmo potente, lui uscì da lei, che si mise nuovamente a cavalcioni sulla mia faccia, facendo scendere tutto nella mia bocca.
La pulì completamente, ma il Padrone, che aveva perso l'erezione era ancora tutto sporco.
"Puliscilo bene forza" mi disse la Padrona "io intanto vado a prendere una cosa".
In ginocchio, con le piante dei miei piedi nude appoggiate al mio sedere, succhiavo il cazzo del Padrone e gli leccavo la pancia coperta dagli umori della sua Donna.
Ogni tanto mi dedicavo alle palle, anch'esse ancora bagnate, per poi riprendere a far scivolare la cappella dentro la mia bocca.
Arrivò la Padrona, aveva in mano un fallo finto non enorme e una crema.
Mi fecero sdraiare supino sul letto, il Padrone mi teneva i piedi e le gambe indietro, lasciando il mio culo esposto alla Padrona.
Il Padrone aveva il cazzo all'altezza della mia bocca, in modo che ogni tanto, tra un sospiro e l'altro, potessi succhiargli le palle o la cappella.
Sentì il freddo della crema sul mio buchetto, due dita dentro, senza troppi complimenti.
"Bravo, vedo che ti sei pulito come richiesto" mi disse la Padrona, sentì a questo punto, il fallo finto farsi strada dentro di me.
Lo bagnò ulteriormente con saliva e crema, e iniziò a stantuffarmi.
Godevo, il mio cazzo perdeva piacere.
Ogni tanto succhiavo il mio Padrone, mentre la Padrona mi scopava il culetto.
Mi fece mettere a 90, mi scopava sempre con il cazzo di gomma, ma le parole furono chiare "Fai diventare duro il cazzo del Padrone, ora deve scoparti lui".
Si scambiarono i posti, la Padrona teneva il guinzaglio, si sdraiò e mi porse il piede da leccare.
Il Padrone venne dietro di me.
Sentì la sua cappella inumidita dalla mia saliva e dalla crema appoggiarsi al mio buchetto.
Iniziò lentamente a spingere, finchè non entrò tutto.
A quel punto, inizio a scoparmi con forza.
Sentivo il piede della Padrona entrarmi in bocca ad ogni colpo, mentre le palle del Padrone sbattevano quasi contro le mie da quanto mi entrava dentro.
Andammo avanti così per una decina di minuti che a me sembrarono ore.
Improvvisamente usci da me.
Si sdraiò e mi fece salire sopra di lui, schiena verso il suo viso.
Appoggiai i miei piedi alle sue gambe possenti, e mi sedetti sul suo bastone.
In quel momento lui mise le mani sotto le mie ginocchia, mi alzò le gambe e iniziò a prendermi come una troietta da film porno.
La Padrone prese una piccola macchina fotografica: "Ora tieniti aperto il culo che lui ti alza, così vedi quanto sei aperta puttana".
Lui uscì da me, mi sollevò e io aprì completamente il mio culo, la Padrona scattò, ma non mi fece vedere la foto...anzi. Non passò un secondo che il Padrone era già dentro di me ad incularmi.
Continuò per un tempo per me indefinito.
Finchè non mi fece uscire "Veloce, cazzo, mettiti in ginocchio", si masturbò per qualche secondo e scoppiò il suo piacere sulla mia faccia e nella mia bocca.
Con il cazzo quasi mollo, prese tutto il liquido che era sulle mie guance e me lo riportò in bocca.
Lo succhiai e lo pulì.
Io ero durissimo.
"Sdraiati" mi disse la Padrona.
Mi sdraiai e le si sedette su di me. Iniziò a scoparsi con il mio cazzo, quasi fossi un vibratore di carne.
Saltava si muoveva, si dimenava...scoppiò in un orgasmo...proprio mentre a me mancava poco per venire.
Si fermò, si tolse, e inizio a masturbarmi con i piedi. Durai pochi secondi e le venni sulle sue graziose dita.
"Ora puliscimi i piedini zoccoletta" leccai tutto il mio piacere dai suoi piedi.
La giornata volgeva al termine, ma i miei Padroni avevano ancora qualcosa per me.
Mi portarono in bagno, mi fecero sdraiare nella vasca e uno alla volta svotarono le loro vesciche su di me.
Il pissing che tanto avevo sognato.
Sentivo il caldo colare sul mio viso, sul mio cazzo e sulle mie gambe.
Deglutì quello che potei...finchè loro finirono.
Mi guardarono compiaciuti.
"Dai ora pulisciti, è ora di andare a casa dai tuoi Padroni"
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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