Lui & Lei
Spirito libero
di 4occhi
16.06.2015 |
6.081 |
5
"“Qui si sta davvero bene, al sole” I loro visi erano accostati, lei sentiva il profumo della pelle di lui, si stava liquefacendo, la pressione saliva…lui..."
Questo racconto lo dedico a Lec58 che me l'ha chiesto ambientato in montagna.Finalmente libera!!! Era riuscita a ritagliarsi un giorno di libertà dai suoi genitori, li seguiva nella loro casa sul lago Maggiore ma non riusciva mai fare una passeggiata, una gita, era sempre chiusa in casa con loro, per carità li amava ma erano parecchio pesanti come deficit da gestire.
La sorella l’aveva sostituita quel giorno, aveva preso la macchina e via!!!
Verso la val d’Ossola: poteva scegliere tra la val Grande, Domodossola, andare verso Macugnaga…aveva l’imbarazzo della scelta però il caldo di una meravigliosa giornata dei primi di luglio la faceva pensare più ad un bagno nel lago che ad una scarpinata sotto il sole cocente. Così spensierata scelse per una via di mezzo: Anzola.
Un piccolo paesino dove tra rocce enormi, salendo verso la montagna, si erano create delle pozze d’acqua cristallina, una piccola perla.
Posteggiato nella piazzetta principale, zainetto in spalla, cappellino sulla testa, alzò lo sguardo verso la cima…sorrise, si sentiva bene, ok andiamo!
Era mattina presto di un giorno della settimana, non c’era in giro nessuno, meglio, un po’ di pace.
Iniziò ad aggrapparsi alle rocce, in alcuni punti era stata messa una corda per aiutarsi a salire, su, sempre più in su, poi si fermò per ammirare il paesaggio dall’alto e per riposarsi.
Si spostò verso il centro della costa e trovò delle rocce tra cui ci si poteva tuffare in una piscina naturale di acqua gelida, trasparente…da brividi…
Aveva una voglia matta di farsi un bel bagno così si spogliò, rimase in bikini e…uno…due...tre…splash!!! A fiammifero si buttò, argh!!!
Gelida davvero!! Mille bollicine le risalivano lungo il corpo, sembrava gassata tanto il pizzicore sulla pelle…si distese sulla superficie e rimase ‘a morto’ a godersi la frescura.
Poi uscì…c’erano delle rocce a destra più alte e volle salirci per andare al sole ad asciugarsi, iniziò ad arrampicarsi…arrivata in cima le mancò il fiato, non per la fatica ma per la vista: un uomo abbronzatissimo nudo, disteso supino su un’ asciugamano sembrava dormire…
Non riusciva a muoversi, era impietrita, lui era bellissimo, muscoloso, capelli neri, un po’ di barbetta sul viso, due capezzoli scuri, leggermente peloso sui pettorali, la peluria scendeva all’ombelico…e più in giù…fino ad avvolgere un poderoso pene che pendeva leggermente sulla destra sostenuto da due testicoli che sbucavano tra le gambe distese e chiuse…quanto tempo era che non vedeva un maschio così sensuale…così dotato, non era una gran troia ma aveva avuto un ragazzo per un po’ di anni e quell’enorme bestia era a riposo, cosa sarebbe stato in altre condizioni ?!!! E mentre pensava a tutto questo l’uomo si svegliò… le sorrise e si mise seduto, sbadigliò e si stirò le braccia…cribbio, ‘ora cosa faccio?’, lui con la mano si mise a picchiettare sul telo accanto a lui, un muto invito e intanto la guardava intensamente.
Lei era catturata, mossa da una volontà superiore, si avvicinò e gli si sedette di fianco con le gambe incrociate. “Qui si sta davvero bene, al sole” I loro visi erano accostati, lei sentiva il profumo della pelle di lui, si stava liquefacendo, la pressione saliva…lui non disse nulla, prese la mano destra di lei e se la mise sul pene, glielo fece stringere, gli posizionò bene le dita intorno, poi si mise appoggiato indietro sui gomiti, le gambe distese in avanti…si stava già irrigidendo e le sue dimensioni cambiavano velocemente, lei era ipnotizzata dal quel cazzo che diventava via via sempre più grosso…lentamente iniziò a smanettarlo, su, giù…era così liscio, pieno di vene e profumava di maschio assoluto, con l’altra mano gli accarezzava i peli alla base. Sulla punta apparve una gocciolina di liquido…lui sospirò…”sei brava”…stava segando uno sconosciuto, ma cosa le era preso? Si guardò intorno per controllare che nessuno fosse in giro…rassicurata…
Voleva sentire il suo sapore, quindi si abbassò e lo leccò, la punta, più in giù sull’asta, poi prese in bocca la cappella e la succhiò, la bagnò bene di saliva e sentendolo mugolare, prese coraggio e scese a prenderlo di più.
Che meraviglia aveva la bocca piena, mm…prese il ritmo…
Lui allungò un braccio e lo inserì tra le gambe di lei arrivando allo slip, insinuò la mano e scese tra le pieghe del suo sesso, era parecchio bagnata, diede via ad un dolce sfregamento della passera, la aprì bene e ci infilò due dita dentro, anche lui sentendo i gemiti di lei si mosse sempre più veloce…ma non voleva farla venire così! Restarono un po’ così a darsi piacere, poi lui la prese per un braccio e la tirò sul proprio corpo mettendosela a cavalcioni e mentre la metteva su di sé gli sfilo il perizoma del costume, ora erano sesso contro sesso, scivolosi si muovevano guardandosi negli occhi. “Muoviti, cavalcami” La sua vagina si sfregava lungo tutto il membro, lei appoggiò le mani ai lati della testa di lui e alzandosi leggermente e abbassandosi lo faceva morire. Con i denti gli tirò giù il pezzo sopra del bikini e vorace si attaccò ai capezzoli, succhiava, mordicchiava, li stringeva con le mani…lei non capiva più nulla, un vuoto le si era creato dentro, si alzò gli prese il cazzo con la mano e se lo infilò dentro…si sentiva allargare, riempire…diede uno sguardo alla montagna davanti a sé, tutt’intorno era verde, una lieve brezza li accarezzava…su e giù, dentro e fuori, fino ad averlo tutto dentro di sé, lui assecondava le sue spinte…cominciarono a scopare come due ricci…”mm…sei enorme…” La bocca di lui si impossessò delle sue labbra, era una droga la lingua che continuava a duellare con la sua. Sempre più veloce, più veloce, ah ahhh, si stava per venire, l’orgasmo la investì in pieno, urlò al vento e si accasciò su di lui, sudata e sfinita…non riusciva a muoversi…lui l’abbracciò, poi la tirò su…”ora devo godere anche io”, la spostò di lato e si alzò tirandola su in piedi. La prese per le anche e se la tirò su in braccio, lei saltò su e mise le sue gambe intorno ai fianchi, inserì il cazzo dentro di lei e spinse come un forsennato. Lei si aggrappò alle sue spalle e lo assecondò nei movimenti, in quella posizione si sentiva impalata su di lui…Lui avvertiva gli umori di lei colare sulle sue cosce, insieme presero un ritmo veloce , poi lui fece un passo e saltò nel vuoto!!! Lei lo strinse , cavolo! Non se l’aspettava un tuffo nell’acqua fredda in piena scopata!!! Splashhh!!! Finirono sotto, immersi in un liquido gelido che li avvolgeva, affiorarono e si baciarono con passione, lingue intrecciate, lui riuscì miracolosamente a non uscire da lei e accostatosi su un masso la portò fuori, la mise sotto di sé e continuò a scoparla, forte, come un animale, come se non ci fosse domani…
Un grido ruppe l’incantesimo, lui uscì velocemente e le spruzzò tutto il suo seme sulla pancia, si accasciò sul sasso tenendola stretta a sé. “Fantastico” disse lei, lui alzò il viso e la guardò, sorrise “Fantastica”, si misero a ridere, lei si scostò e si buttò nella pozza, per lavarsi dello sperma. Lui la seguì, si risciacquò…iniziarono a spruzzarsi, le risate riempivano l’aria…Tornarono su sul masso in alto, si rimisero i propri costumi, lei fece per scendere, si girò “Grazie, ne avevo bisogno, sto benissimo ora” lui sorrise, “Grazie a te”, lei se ne andò, ritornò allo zaino, si vestì e scese in paese senza mai guardarsi indietro, libera, contenta di sé…soddisfatta di quell’avventura ritornò a casa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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