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Lui & Lei

Piaceri Estivi


di SebiBello
27.08.2015    |    6.761    |    0 9.9
"Dopo qualche minuto di coccole e parole dolci lei però pare del tutto sveglia e inizia a mordere il collo e i pettorali mentre con una mano ricomincia ad..."
Oggi fa caldo e la sera tutto il sole preso durante il giorno sale sulla pelle rendendola secca e desiderosa di acqua e fresco, così non ho resistito al richiamo di una bella rinfrescante doccia fredda. Lei è di là che mi aspetta, mi ha fatto una sorpresa, ma ora la faccio attendere un po’ perché si sa, l’attesa aumenta il desiderio. Mi stringo l’asciugamano attorno alla vita e lentamente mi incammino verso la mia camera, felice che la palestra dei giorni precedenti abbia funzionato e la mia tartaruga risalti con la pelle appena abbronzata. Si intravedono le ultime tre costole mentre con scaltrezza ho lasciato l’asciugamano appena abbassato così che la V formata dal bacino si veda in tutta la sua completezza. Lei mi aspetta seduta sul letto con le gambe accavallate, ha un vestito da viaggio blu e bianco a righe, abbastanza corto da far immaginare quanto lui stesso copre. E’ sexy come non mai con quelle spalle scoperte e il piccolo seno che rigonfia appena la parte alta del vestito. Mi vede con i suoi grandi e profondi occhi verdi, mi sfida con il suo sguardo più intrigante…mi farà impazzire questa donna. Noto con un misto di pudore e divertimento che qualcuno si è già preparato nelle parti a sud e si nota decisamente sotto l’asciugamano. Lei di sicuro se ne accorge perché con un languido sorrido si alza e si avvicina alla finestra con in mano il cocktail che le ho preparato. Con piacere noto che è il secondo, non è ubriaca di sicuro ma dovrebbe aver raggiunto quel momento di allegria che fa cadere le barriere della vergogna e della pudicizia e apre la strada alla essenza più pura e selvaggia di noi, quella non levigata da secoli di società. Mi avvicino le stringo la vita da dietro. La sensazione della sua pelle calda contro la mia ancora umida e fresca e qualcosa di divino, sembra che le nostre pelli si attraggano, come calamita, e già sento la pelle d’oca delle sue spalle contro i pettorali. Senza quasi accorgermene il mio bacino spinge contro il suo e lei spinge indietro il sedere, curiosa di sentire come risponde ciò che si nasconde dietro l’asciugamano. Le bisbiglio all’orecchio quasi mordendolo:
“Non sai quanto attizzi”

“Sese…” dice lei con aria di sufficienza, continuando a guardare fuori dalla finestra e inclinando il collo appena. La sua sfacciatezza è la goccia che fa traboccare il vaso. La afferro forte da dietro e inizo a baciarle e mordicchiarle il collo mentre con le mani le accarezzo il seno e inizio a tirarle già il vestito. In effetti sono un po’ contrariato dal fatto che sembro eccitato solo io ma nel accarezzarle i capezzoli sento i suoi primi gemiti mentre, sono sicuro che non lo sta facendo apposta, inizia a stringermi a se con le braccia. Così mi fermo e la giro. Nel girarlo l’asciugamano cade lasciandomi tutto nudo. E’ splendida, con il vestito abbassato a liberarle i seni e gli occhi chiusi come quando si trattiene nei momenti di godimento. Zitto inizio a baciarle il collo, la bocca, i capezzoli. Ora è lei che vuole di più e mi spinge sul letto sedendomi sopra e sfilando il vestito. Ha su un perizoma nero che lascia poco spazio all’immaginazione e lascia sfuggire qua e là i suo peli pubici ben curati. Sento che prova già a passare al prossimo passo ma stasera ho voglia di farla aspettare così le prendo le mani e tenendole in alto, baciandola con foga, mentre le nostre parti intime strisciano tra loro, bramose e calde come mai. Sento la sua bocca e la lingua fresca come quando davvero perde il controllo. La prendo in braccio quindi e la appoggio alla scrivania sfilandole le mutande con un solo fluido gesto. La guardo negli occhi e inizio a succhiare piano i capezzoli per poi soffiarci sopra mentre con le dita le sfioro le costole, il bacino, in mezzo alla cosce e fin giù, fermandomi però sempre prima di arrivare al dunque. Divertito sento che non resiste più e mi afferra le mani puntandole verso le sue grandi labra.
“Dai…” mi sussurra infilando le mie dita dentro di lei e stimolandosi nel mentre il clitoride.

Mi bastano pochi movimenti e già sento che sta per scoppiare. Poco dopo esplode nel suo primo orgasmo stringendomi forte le spalle. La lascio riprendere e inizio a massaggiarle le gambe, partendo dai polpacci e passando alle ginocchia e alle cosce. Lei è a gambe aperte, nuda, seduta sulla scrivania e tenendo il peso con le mani dietro la schiena. Mi guarda sempre più curiosa mentre mi abbasso e inizio a morderle le ossa della V. Sento che geme senza neppure che la tocchi mentre continuo il mio massaggio tra le cosce e il mio scendere con i morsetti. Senza rendermene conto sono arrivato dove volevo arrivare e inizio a leccare piano. Inizio pure a infilare l’indice e il pollice e già lei viene di nuovo, con le cosce tremanti che sfiorano le mie guance. Sento il suo sapore e penso che devo trattenermi per non fare brutte figure con reazioni non volute e troppo anticipate. Nel pensare questo lei si riprende e si accovaccia iniziando a baciare il mio pene, accarezzandolo e leccandolo qua e la. E’ davvero eccitata e si sfiora piano mentre succhia e se lo infila in bocca sempre più infondo. Sento che ormai è il momento così la giro sulla scrivania e in un attimo sono dentro di lei, senza alcuna resistenza. Lei urla, forse per il dolore ma mi dice di spingere, sempre più forte. Ormai è un lago e sento che sgocciola sempre più forte, bagnandomi le cosce e le mie parti più intime. Inizia a dire le cose sporche e quasi con stupore le rispondo pure…

“Aprimi forte, fammi sentire fino a dove riesci a arrivare…”
“Sei caldissima cucciola, voglio sentirti gridare…”
Poi, aprendole le natiche e allargandola sempre più, la faccio venire di nuovo. Terza volta oggi, devo essere particolarmente in forma. Sento le sue gambe tremare pericolosamente così ci sdraiamo sul letto, le braccia e le gambe aggrovigliate come le cuffie dell’ipod negli zaini. La prendo nella posizione del missionario e riesco letteralmente a penetrarla con tutta la mia interezza. Piano a piano sento che si ri-inumidisce nonostante i tre orgasmi precedenti. Quando è pronta le metto le sue gambe sopra le mie spalle e inizio a spingere sempre più forte finchè il dolore supera il suo piacere e mi chiede di cambiare posizione.
Mi dispiace che le faccia male ma sono troppo eccitato per fermarmi e lei stessa non sembra essere del parere. SI inginocchia e spinge il sedere verso l’alto rivelando tutte la sue grazie. Allora mi metto sopra di lei e la infilo dall’alto mentre con le mani la allargo e piano piano infilo un pollice nel “buco sbagliato”. Nel farlo lei perde ogni limite e inizia a gridare senza vincoli, chiedendomi di spingere sempre di più, sempre più in fondo. Io vorrei accontentarla ancora ma ormai sono al limite e faccio appena in tempo a uscire che le inondo la schiena, abbondantemente… Io sfinito mi lascio andare sul letto e la pulisco con un fazzoletto mentre lei sfinita pare addormentarsi.
Dopo qualche minuto di coccole e parole dolci lei però pare del tutto sveglia e inizia a mordere il collo e i pettorali mentre con una mano ricomincia ad accarezzare la sotto…Sarà una lunga e piacevole serata!
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