tradimenti
Due amiche a confronto
di SebiBello
31.12.2018 |
20.340 |
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"Il primo istinto fu di rabbia: feci per andare a fermarli, nella mia mente l'unica spiegazione plausibile era che lei fosse completamente ubriaca e lui la..."
Quando qualche anno fa annunciai ai miei amici e ai miei parenti che sarei andato a convivere con la mia ragazza tutti mi guardarono come se fossi un pazzo. Dicevano che eravamo troppo giovani e che dovevamo goderci la libertà, che la convivenza sarebbe stata complicata e che avrebbe creato problemi alla nostra relazione. Col senno del poi effettivamente prendere questa decisione fu un rischio, tuttavia posso affermare con certezza che le loro previsioni erano totalmente errate: Francesca è una ragazza speciale, piena di interessi che ama coltivare anche senza la mia presenza e per niente ansiosa nei miei confronti. Questo non significa che il nostro rapporto sia freddo o distaccato, anzi, passiamo moltissimo tempo insieme ma questo non ci impedisce di vivere ognuno le proprie passioni: in fondo basta organizzarsi un poco! Molti inoltre avevano maliziosamente buttato lì l'ipotesi che ci saremmo stancati dal punto di vista sessuale, diventando presto "una coppia di quarant'anni nel corpo di una di 25". Al di là del fatto che penso che molte coppie di quarant'anni siano più attive di quelle di venti anni di meno devo dire che anche in questo caso le previsioni sono state assolutamente disattese. Io sono molto creativo e Francesca, nonostante la sua immagine da brava ragazza è assolutamente incredibile a letto, si trasforma completamente diventando davvero esuberante!
Da qualche mese la mia ragazza Francesca ha stretto amicizia con Cinzia, una mia ex compagna di liceo che ora le fa da trainer in alcuni corsi della palestra e con la quale condivide numerosi interessi. Guardandole non vi verrebbe mai in mente che siano amiche: Francesca è bassina, non certo grassa ma con un seno molto prorompente (una quarta abbondante giusto per intenderci). Sembra proprio una brava ragazza: è molto carina di viso, con l'espressione tenera e due splendidi occhi verde smeraldo. Cinzia al contrario è molto alta, tanto che ricordo a scuola sembrava esserlo fin troppo, a causa della sua magrezza che la rendeva vagamente sgraziata. Ora invece grazie alla palestra il suo corpo è incredibilmente sodo: ha due gambe che non sembrano finire mai e un sedere da poesia. Il suo viso poi è molto asciutto, deciso, con vividi occhi marroni che definirei "da generale". Sarà forse proprio per questa loro diversità ma la loro amicizia in questi mesi è diventata davvero molto stretta, tanto che ogni tanto mi pare che Francesca provi quasi ad emulare la propria personal trainer, con la quale mi ha confidato di parlare anche di sesso, argomento di cui aveva sempre avuto vergogna di discutere con le altre sue amiche.
Viste queste premesse non mi sorprese che la mia ragazza volesse passare il suo compleanno con Cinzia: dal momento che molti nostri amici hanno figli lei stessa ci propose la sua casa, spaziosa e con un ampio giardino, per una festa a tema. Il risultato fu un successo: Francesca si divertì molto e il tempo volò via velocemente, tanto che quando l'ultimo invitato se ne fu andato non credevamo che potesse essere già l'una di notte. Ci sedemmo quindi nel soggiorno di Cinzia e del suo compagno Marco, mangiando le ultime fette di pizza e finendo le bottiglie di vino rimaste. Eravamo tutti decisamente brilli, Francesca forse più di tutti considerando che era la festeggiata e quella che reggeva meno di tutti. Anche Marco sembrava piuttosto provato così che mi offrii di lavare i piatti con Cinzia. A scuola non avevamo mai stretto un gran rapporto ma di sicuro era una persona molto piacevole e gentile, così che non mi dispiaceva passare del tempo con lei.
Io lavavo e lei asciugava, ridendo e ricordando quando eravamo nella stessa classe.
"Ti ricordi di quando correvi dietro alla mia compagna di banco Alice? Eri davvero stupido!"
"Si certo hai ragione ma anche tu potevi aiutarmi, invece nemmeno mi davi il suo numero..."
Mi accorsi che però aveva smesso di ascoltarmi e guardava verso il soggiorno sorridendo.
"Ehi, che succede, si sono addormentati?" le chiesi sorridendo anche io e aspettandomi di trovare la mia ragazza assopita sul divano. Ma mi sbagliavo, mi sbagliavo di grosso!
Francesca era inginocchiata davanti al divano e stava succhiando il cazzo di Marco! Aveva il vestito abbassato e lui accompagnava la sua testa con la mano. Il primo istinto fu di rabbia: feci per andare a fermarli, nella mia mente l'unica spiegazione plausibile era che lei fosse completamente ubriaca e lui la stessa stuprando. Cinzia però mi fermò tenendomi per una spalla e mi accorsi che Francesca si stava togliendo il reggiseno, senza fermare il suo pompino, tenendo il pisello di Marco completamente in bocca. Lo fa sempre quando è eccitata, una cosa che mi fa impazzire e che doveva piacere anche a lui, dal mugolio che gli uscii non appena lei liberò quella splendida quarta. Io ero completamente spaesato, anche perchè Cinzia mi aveva spinto contro il lavandino e baciandomi il collo mi diceva:
"Tranquillo, erano mesi che progettavamo di farlo, rilassati e pensa solo a me..."
Intanto si era slacciata la cerniera del vestito e si era chinata per assaggiare il mio cazzo. Prese a succhiarlo con foga, alternando di tanto in tanto una leccata alle palle accompagnata da una sega. Intanto mi guardava dritto negli occhi ed effettivamente la mia attenzione era ormai rivolta completamente su di lei. Dopo qualche minuto (o forse solo qualche secondo, non saprei davvero dirlo...) smise di leccare e si alzò, sfilandosi il vestito. Mi ricordai allora di quanto accadeva in soggiorno, vidi che Marco aveva preso un preservativo e stantufava Francesca che si era messa in ginocchio a novanta sul divano. Lui era piuttosto alto e magro (è un ex giocatore di basket) quindi lei sembrava ano piccola, inoltre vederla così con un altro mi pareva così strano, quasi come se qualcosa fosse fuori posto.
Anche se eravamo a 4 o 5 metri sentivo i gemiti e gli ansiti di entrambi, lei con gli occhi chiusi, lui che le fissava il sedere, stretto tra le sue mani. Intanto Cinzia si era appoggiata al tavolo, i gomiti ben avanti in modo da mostrarmi il suo di dietro in tutta la sua soda perfezione, sembrava scolpito nel marmo.
"Dai prendimi, non ce la faccio più ad aspettare!"
Io però non sono uno che si fa comandare. Mi chinai e iniziai a leccarla come piace fare a me, prima leggermente poi con sempre più foga, concentrandomi un po' sul clitoride, un po' più in profondità nella passera. Il suo sapore mi inebriava e sentivo i suoi umori misti alla mia saliva scendermi dalle labbra. Dopo poco la sentii venire e capii che era il momento di proseguire:
"Cinzia dove sono i preservativi?"
"Vai tranquillo, prendo la pillola, dammelo ti prego..."
Non ci vidi più. Spinsi il cazzo dentro di lei senza che trovasse alcuna opposizione e inizia e penetrarla con tutta la mia voglia e le mie forze. Era stupendo, sembrava di arrivarle ogni momento un po' più in fondo, mentre lei gridava e respirava sempre più affannosamente. Non ero abituato a questa sensazione: Francesca è sempre piuttosto pacata nel godere mentre Cinzia non si poneva alcun tipo di freno esortandomi a spingere sempre di più e sempre più a fondo. Io ero galvanizzato da questa cosa e davo tutto me stesso, spingendo sempre più forte e veloce e facendo entrare e uscire completamente il mio membro da quella fantastica patata completamente bagnata. Intanto anche in soggiorno si davano da fare e nonostante la mia bramosità nel godere con Cinzia non potevo che lanciare qualche occhiata a quanto succedeva. Francesca era salita sopra Marco e da dove ero io vedevo i seni stupendi della mia ragazza ballonzolare su e giù mentre lei gemeva a occhi chiusi.
Inconsciamente mi piegai su Cinzia e le presi il seno che si rivelò, nonostante le piccole dimensioni, estremamente sodo come il resto del corpo. A lei questo sembrò piacere molto, spinse forte indietro il sedere e venne copiosamente, inondandomi fino alle cosce con i suoi umori. Vidi che nel frattempo Marco aveva girato Francesca e la prendeva a missionario, così feci lo stesso con Cinzia, facendola sdraiare con la schiena sul tavolo. C'era qualcosa di profondamente diverso tra noi e loro. Francesca e Marco erano abbracciati ma non avvinghiati, seguivano movimenti lenti e tutto sembrava ovattato, dolce, sereno. Al contrario io e Cinzia eravamo famelici, bramosi, quasi violenti. Entrambi abbiamo fisici molto muscolosi quindi il nostro stesso scopare era impetuoso, anche rumoroso al netto delle sue urla. Ad esempio il tavolo cigolava tremendamente sotto le mie spinte ma a me non interessava, mi importava solo del mio cazzo dentro di lei, delle sue cosce che mi stringevano il bacino e dei suoi occhi che mi guardavano come sfidandomi.
Lei si alzò cingendomi il collo e io la presi in braccio, penetrandola in questa posizione. Il pisello entrava di lei quasi completamente: non sono Rocco ma non ho nemmeno una dotazione piccola quindi una sensazione del genere posso dire che non l'avevo mai provata prima. Sentivo che stavo per venire ma volevo allungare questa fantastica scopata così la poggiai con il sedere sul ripiano della cucina. Lei mi strinse il collo, spingendomi le unghie fin dentro la carne e prendendo a mordermi le spalle e il collo. Mi gemeva nelle orecchie, godendo e sussurrando:
"Spingi, spingi, voglio venire ancora, ancoraa..."
Ormai ero al limite, feci appena in tempo ad uscire per venirle addosso, 3 o 4 schizzi molto potenti che le finirono in faccia, sul seno e sui pochi peli biondi sul suo pube.
Appena mi ripresi vidi che Francesca e Marco ci stavano osservando, evidentemente lui era venuto prima ed erano giunti a vedere cosa stavamo facendo. Lei evitava di guardarmi e anche io, lenito l'effetto dell'alcool e dell'adrenalina, ero imbarazzato ed un po' arrabbiato per essere stato tenuto all'oscuro di tutto. Mai avrei pensato ad una scena del genere! Poi però vidi Cinzia che si puliva la sborra dalla faccia, con i miei schizzi ancora freschi sul suo seno, e sentii già che il sangue tornava a scorrere verso il basso...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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