Lezioni di guida...private.

Penso che sia facile capire dal mio pseudonimo la passione sfrenata che ho sempre avuto per qualsiasi veicolo a 2 ruote con un motore. Già da bambino ricordo come ammiravo prima mio nonno e, dopo mio padre quando li vedevo arrivare con la moto. Ho sempre avuto la sensazione che l'automobile sia un pò una "gabbia" , mentre la moto ti muove anche dentro, l'emozione, a volte purtroppo anche il pericolo, ma pur sempre emozione. Fin da giovane ogni piccolo risparmio o i primi stipendi erano unicamente canalizzati verso questa passione. Ovvio che ogni tipo di ricordo, felice o infelice, abbia sempre avuto la moto come protagonista, e proprio ieri vedendo una delle mie prime moto ho ricordato un episodio favoloso. Una sera del luglio 1987 dopo innumerevoli richieste decisi di far provare la mitica Transalp honda ad una mia amica. Non bellissima, ma simpatica, alla mano e , capito dopo, una vera macchina da guerra in fatto di sesso. Stefania a quel tempo 22 anni, mora, 1.70 , 4 di seno perennemente senza reggiseno, un bel culo, solo il viso era un pò "scontato", ma il resto compensava oltremodo il tutto. Come dicevo dopo 100 e più volte decisi di farle provare la moto. Salii dietro di lei e partimmo dal bar davanti a tutti gli amici. Felice come non mai per non avere avuto esitazioni partendo era il ritratto della felicità, sorprese pure me per la padronanza che dimostrava e..........BUM la classica curva in collina con ghiaino traditore e finiamo in un piccolo fossato che, grazie a 30 cm d'acqua ammortizzò senza recar danno a noi e alla moto. Non so quante volte si sia scusata, era veramente dispiaciuta, mi faceva quasi pena, cercai di tranqulizzarla perchè non era colpa sua. Dopo non poche fatiche riuscimmo a far uscire la moto dal fossato, ma entrambi in condizioni pietose. Il sottoscritto aveva jeans divenuti marroni, mentre la Stefi aveva quei favolosi pantaloni bianchi aderentissimi che bagnati lasciavano ben poco all'immaginazione. Pregandomi di non parlare a nessuno dell'accaduto ci sistemammo dentro una pineta per asciugarci. Io rimasi con i boxer, mentre lei tolta la maglia e pantaloni rimase unicamente con delle mutandine , a quei tempi il perizoma......., con disegnati dei trenini. Arrossi, non per essere mezza nuda, ma per i trenini. Senza esitare mi tolsi i boxer così come sfida, il cazzo non ancora completamente duro era illuminato dalla luce della luna piena. La situazione era paradisiaca, mi avvicinai, la presi per mano e la stesi sul prato con i canti dei grilli. Non ci parlammo, lo facevano già i nostri corpi, ma soprattutto gli occhi erano un continuo lancio di saette di desiderio ardente. Le tette le ho mangiate e leccate come fossero l'unica cosa rimasta al mondo, i gemiti e urletti che faceva mi eccitavano fuor di misura , ma la sorpresa fù la fonte di piacere che tutte le donne hanno. Appena un pò di peli sopra e una forma come un bocciolo di rosa, le grandi labbra che celavano appena un clitoride di proporzioni quasi inquietanti. Il solo soffiare, sfiorare il clito, la portava ad avere reazioni che non ho più rivisto. A quei tempi lo squirting poteva anche essere il nome di una macchina americana, ma vedere l'erba fradicia, le sue gambe inondate sino alle caviglie era una visione unica. Da quanto si morsicava le labbra iniziò a sanguinare, dopo nemmeno 3 minuti era già stata scossa da 2 orgasmi sconvolgenti, appena le posai il cazzo sulla figa incrociò le gambe dietro la mia schiena e si infilò il cazzo fino ai coglioni. Se avessi avuto 1 metro se lo sarebbe infilato tutto.Una vera e propria giumenta, era sotto di me, ma si dimenava così tanto che quasi cadevo. Le presi i capelli dietro la nuca e questo la fece uscir di senno, scopami ancora dai, sono una cagna in calore, dimmi quanto troia sono.....questo dopo appena 2 minuti mi fece eruttare una quantità di sperma industriale sull'erba. Quasi scocciata iniziò a leccare il mio cazzo e dopo anche l'erba, non si spreca niente con me ricordatelo mi disse. Dopo 5 minuti si inghiottì letteralmente il cazzo, lo ripulì con la saliva che sentivo scendermi e , facendolo ritornare durissimo, si mise a pecorina come una cagna. Iniziò subito a dire che le cagne in calore si devono scopare sempre e, tutti i giorni. Mi disse di prenderla per i capelli come fossero le redini di un cavallo, i primi schiaffi che ho dato ad una donna sul sedere li diedi a lei.Che bello, una pineta, una figa calda e bagnatissima e la moto. Tornando indietro ci dovemmo fermare per prendere dei giornali e metterli sulla sella per non macchiare il velluto da quanto era venuta, un lago. Per tutta l'estate fù un continuo scopare sempre e dappertutto ove ci capitasse l'occasione. Poco dopo partii per il servizio militare e, conoscendo il soggetto la lasciai per non essere il cornuto di turno. Recentemente ci siamo rivisti ad una cena con vecchi amici e, ancora valida e tonica, ha voluto che la riportassi a casa in moto con minigonna e autoreggenti. Mi ha confidato che a distanza di 22 anni ancora adesso si masturba pensando a quella sera, strano le ho detto, io non solo mi masturbo , ma ho cercato per una vita le mutandine con i trenini......La risata che fece era un misto di gioia e rimpianto per gli anni che passano inesorabili. Senza dir niente, sposato con figli io e pure lei con famiglia, siamo partiti e siamo andati nel nostro bosco. Immaginatevi . La moto non è più il vecchio Transalp, per il resto tutto è rimasto identico. Ciao Titta.