Lui & Lei
La voglia
di Mcgyver
26.12.2023 |
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"La lingua sul sesso, sento ancora il suo gusto, la barba intrisa di umori, quel calore viscerale così accogliente, le sue mani che mi spingono verso di..."
La lingua sul sesso, sento ancora il suo gusto, la barba intrisa di umori, quel calore viscerale così accogliente, le sue mani che mi spingono verso di lei, i gemiti e gli spasmi. Non mi aspettavo andasse così la serata, non avevo programmato nulla.
Certo, in chat ci eravamo stuzzicati più volte, ma ero convinto che l'imbarazzo avrebbe frenato entrambi.
In realtà è stato un altalenarsi di sguardi, sorrisi, ammiccamenti.
La chimica e la voglia di saltarsi addosso era palpabile e ben definita.
Dopo la pizza siamo andati al parcheggio, in realtà la serata avrebbe dovuto concludersi li, ma nessuno dei due voleva andarsene.
Dopo un po' di dialogo palesemente inutile mi sono avvicinato per salutarla, le mani sui fianchi, i visi che si sfiorano e il classico bacio sulla guancia.
Non ho resistito e nel passaggio tra una guancia e l'altra ho passato le labbra sulle sue.
Lei ha aperto subito la bocca e le lingue si sono avvinghiate all'istante.
La foga e la voglia erano incontenibili, i corpi incollati, i seni sul mio petto, il cazzo sulla figa, eravamo vestiti ma sembrava non avessimo nulla addosso.
Le mani sotto la maglia, la pelle calda e tremante, il seno prigioniero nel corpetto di pizzo.
Sono riuscito a sganciarlo e passare davanti alla ricerca del capezzolo mentre lei ha preso il mio membro che faticava a stare nei jeans.
Tutto in piedi, appoggiati all'auto.
Mi massaggiava il cazzo passando la mano sui pantaloni ed io con le dita stimolavo il capezzolo immaginandolo in bocca, sotto la lingua.
A stento abbiamo aperto l'auto non curandoci delle persone che stavano attorno, le madri che coprivano gli occhi ai figli trascinandoli via, i mariti che sognavano di stare al mio posto o unirsi.
Distesa sui sedili posteriori io sopra, continuando a baciarci, le gambe aperte che mi facevano aderire a lei, il mio cazzo duro che già spingeva nella sua figa mentre lo strusciavo avanti e indietro, le ho aperto con foga e irruenza la camicia liberando un seno su cui mi sono fiondato a succhiarlo e morderlo stringendolo con la mano.
Lei gemeva e muoveva il bacino attaccato al mio come se la stessi montando.
Avevo il cazzo talmente duro che avrei potuto scoparla da vestito.
Ho cercato di infilare le dita negli slip, mentre lei entrava nei pantaloni, l'asta è saltata fuori appena ha aperto la cerniera, lo ha preso in mano e iniziato a segarmi velocemente da quanta voglia aveva.
Era grossissimo in completa erezione, le vene molto gonfie, lei bagnatissima, le ho infilato due dita nella figa e sono entrato subito.
Lei mi segava ancora più veloce, rischiavo di sborrare subito così.
Le ho fermato la mano e con gli slip scostati sono entrato in lei con un colpo rapido e secco,
affondando tutto il mio cazzo nella sua figa calda e sgrondante; ad ogni colpo le tette sballonzolavano vistosamente e mi eccitavano ancora di più.
Lei gemeva ansimava urlava, mi stringeva il culo accompagnado la mia monta, sempre più veloce e profonda, stringeva le gambe dietro di me aprendomi di più la figa, i miei coglioni che sbattevano ad ogni colpo, e piu sbattevano e più spingevo.
Ho sentito la sborra arrivare e...
E niente, mi sveglio con il cazzo che ancora pulsa per la copiosa sborrata rendendomi conto di essere pure in tremendo ritardo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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