Lui & Lei
Diana parte 1
di Mcgyver
20.12.2023 |
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"Un bel triangolo folto e scuro, pure lei tette a pera, non eccessivamente grandi ma con due bei capezzoli..."
I suoi muscoli tirati ben in evidenza, messi in risalto dal sudore.L' ho ritrovata così, in palestra, dopo otto anni di fermo da parte mia.
Era il 2015, mi ero iscritto dopo una delusione d'amore, una convivenza andata a puttane con un bel cespo di corna da parte della mia compagna.
Colta sul fatto dal nervoso ho tirato un pugno sul muro rimediando una frattura del metacarpo.
Deluso, incazzato, ferito, mi sono iscritto in palestra col gesso pur di cercare di sfogare tutto il mio malessere.
I primi tempi non interagivo molto, stavo tanto sulle mie, poi liberato dal gesso ho iniziato ad allenarmi in sala pesi e dopo qualche tempo a fare i corsi.
Lì ho iniziato a conoscere gente, in gruppo, a lasciarmi andare, era la mia vecchia vita.
Lo spogliatoio femminile mi creava sempre un po' di imbarazzo, mi cambiavo velocemente con lo sguardo sempre a terra, tutte queste donne nude, disagio puro.
Diana mi è sempre piaciuta, ma anche Martina, poi c'era belle tette che non sapevo come si chiamava ma aveva davvero due belle tette.
In realtà Diana era foresta selvaggia, lascio immaginare il perché.
Un bel triangolo folto e scuro, pure lei tette a pera, non eccessivamente grandi ma con due bei capezzoli.
Mora occhi scuri, sempre sorridente, donna forte tutta d'un pezzo.
Ogni volta sgattaiolavo via il più presto possibile ma sarei rimasto lì a inebriarmi degli odori, di tutta questa bellezza e nudità che avevo attorno, il peggio era quando mi chiedevano qualcosa inerente alla palestra ovviamente, nude, come nulla fosse.
Pur essendo androgino nessuna si immaginava che mi sarei buttato tra le gambe e le tette di ogniuna di loro.
Tre anni di palestra, dopodiché ho mollato, la vita è andata avanti e passati un paio di anni ho intrapreso il percorso di transizione, allineando il mio corpo a quello che è la mia anima.
Sei anni di terapia, ormoni, interventi che mi hanno portato ad essere veramente me stesso.
Mi sono ripresentato in palestra da maschio, ritrovando i miei istruttori che mi hanno accolto contentissimi, ritrovando anche vecchie facce che in certi casi devono ancora capire chi sono e chi ero.
A volte è anche divertente, sembra di vivere in incognito.
Spogliatoio maschile, dove mi trovo a mio agio, ogni tanto un cazzo fa capolino ma i maschi sono più riservati per questioni di misure.
Ho ritrovato anche Diana, ancora più splendida di come l'avevo lasciata,
fisico asciutto super allenato, nervo in evidenza, stesso sorriso..
Ho incrociato il suo sguardo e d'istinto le ho sorriso, poi ho pensato cazzo magari pensa che ci sto provando..
Avrei voluto dirle..forse non ti ricordi di me ma ci conosciamo già..ma suonava come una cagata stratosferica.
Ho continuato a guardarla senza farmi notare, è sempre una gran bella gnocca, e sono andato a casa senza dirle nulla.
La volta seguente la incrocio di nuovo, quello sguardo mi scioglie, rimane un attimo ferma e mi offe un sorriso enorme dicendomi...
- Christopher?-
Un po' stupito le rispondo..si, ciao Diana!
-Simo mi ha raccontato l'altra sera, cavolo che cambiamento che hai fatto! Posso dirtelo? Sei un figo da paura e il nome poi mi piace un casino!-
Dio che voglia di saltarle addosso, è ancora più bella con qualche anno in più.
Mi racconta che è tornata single e che sta molto meglio da sola, stessa cosa che penso io. Mi tufferei nella sua figa pelosa intrappolata nei leggins, la immagino come qualche anno prima.
In realtà poi Simo mi spiega che quando ha lasciato il moroso si è fatta il laser quindi non ha neanche più un pelo. La cosa mi sconvolge lì per lì, poi inizio ad immaginarla e mi tocca andare a casa.
Qualche giorno fa è arrivata che già mi stavo allenando, sudato e con i muscoli tesi.
L' ho sentita ancora prima di vederla tanto i miei ormoni erano vispi.
Si è messa a fare le croci ai cavi, le stavo dietro, tutte le fasce muscolari in evidenza, avrei voluto prenderla da dietro, toccarle il seno e appoggiarmi a lei facendole sentire la mia dura presenza.
Dallo specchio si è accorta che la guardavo e mi ha sorriso, pompando di più l'esercizio.
Sentivo l'erezione farsi spazio nei boxer ma non riuscivo a staccarmi dal guardarla.
Una volta finito la serie mi è passata a fianco e con la mano ha urtato il mio pacco di proposito.
Ha fatto finta di proseguire ma si è fermata ed è tornata da me, sussurrandomi all'orecchio che era curiosa di vedermi senza maglia.
Non mi è sembrato vero, le ho risposto anche io.
Ci siamo aspettati sull'uscita, il resto alla seconda puntata.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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