La Signora curiosa di Rimini

Mi capita raramente di essere contattato da donne che , di solito, mi cercano perché amano vedere il loro maritino inculare un gay oppure essere spompinato. Non amo questo tipo di coinvolgimento, infatti, mi sarà capitato due volte di partecipare. Amo gli uomini e li voglio solo per me. Giorni fa, a sorpresa, ricevo il seguente messaggio (copio e incollo): " Ciao. Sono Daniele, sessantacinquenne di Rimini e come vedi dalle foto del mio profilo sono abbastanza morbida e non depilata nelle parti intime. Sono capitata per caso nel tuo profilo e leggendo i commenti che ti hanno lasciato, mi chiedevo se oltre a fare bene i pompini, eri bravo a mangiare una figa matura. Sono rari gli uomini che sanno leccarla e, se sei interessato, ti ospito tranquillamente per assaporarla. Grazie e fammi sapere". Rimasi sbalordito. Daniela era schietta e dalle foto potevo notare la sua femminilità naturale. Qualcosa mi aveva convinto ad incontrarla e quindi accettai.
Entro in casa di Daniela. Una verace signora molto morbida. Indossava una sottana...di quelle che indossava mia nonna. Sicuramente nulla sotto. Il seno abbondante cadeva nella scollatura. Mi fece accomodare in cucina e mi preparo' il caffè. Iniziammo a parlare del più e del meno e tra i vari discorsi generici sul sesso, non si fece problemi ad alzare la sottana per mostrarmi il tipo di rasatura che aveva nella figa. " Non amo depilarmi la figa. Raso giusto un po' per definire il cespuglio". Daniela aveva davvero una bella patata bollente. Accaldata e bella umida. Si sedette e fumammo una sigaretta e nel frattempo si sistemava il seno. Mi portò poi in camera da letto e presa la mia mano se la portò nella figa per farmi sentire come era bagnata. Strofinata per bene me la mise in bocca e li assaporai tutto il suo godimento. Mi chinai e scansata la sottana immersi la lingua in quel triangolo nero stretto dalle sue grosse gambe. Riuscivo a stento a raggiungere il clito. La signora di slacciò la sottana e si distese nel letto allargando per bene le gambe. Iniziai a mangiare quella bella fregna umida. Mi aveva arrapato talmente tanto che mi stava coinvolgendo in emozioni rare. Più leccavo e più lei gemeva fino a farsi sentire a Riccione. Quella patata colava liquidi di passione che avevano fatto incollate tutti i peli. Infilai il primo dito, poi il secondo. La mia mano entrò in un secondo. Daniela stava esplodendo. La mia lingua golosa voleva esplorarla tutta. Passai al culo. Rotto, slabbrato, indefinibile. Era la sua seconda fica. Un gusto indescrivibile. Dopo averlo bagnato per bene inizia a fistarla e lei spingeva il mio braccio per farlo entrare tutto e intanto si sditalizzava. La presi a pugni interni. Daniela ha il dono di bagnarsi ovunque e la invidio profondamente. Ripassai a leccargli la figa. "Adesso capisco perché gli uomini si fanno spompinare da te! Hai una lingua meravigliosa!". Ed ecco che tutto il suo orgasmo finisce nella mia bocca. Si cara Daniela. Conosco la mia lingua. Sono di bocca buona. Sei una vera troia. Voglio essere il tuo leccatore ufficiale. A presto Miss Figa Bagnata!