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Lui & Lei

Incontro vero con singola di AA69


di Membro VIP di Annunci69.it DottorZeta
20.04.2021    |    336    |    2 8.5
"Le prendo le sode natiche mentre ci soffochiamo di baci ardenti..."
Seppur con difficoltà, un incontro casuale sulla chat, con una donna sui quaranta, si è trasformato in un'avventura reale, davvero entusiasmante ed eccitante. Io sono un gentleman, un uomo elegante, stiloso, ma risoluto, medico, musicista, velista, in carriera, un vikingo muscoloso, ma delicato come una farfalla. Amo, amare, amo le situazioni di qualità, infatti.... Dopo un moderato corteggiamento, faccio la mia proposta x il nostro Incotro. Lei alta, magra, proporzionata, chioma lunga e scura, lineamenti morbidi, accetta di vedermi. Prenoto un bellissimo posto per noi. Una casa intera, per stare a nostro agio. Arrivo presto, per preparare tutto. Lei, oggi, è la mia regina. Tutto è al massimo x lei. Ambiente, cibo, vino, musica... Non sono agitato, ma non so cosa accadrà. Sono pronto a tutto. Anche ad essere rifiutato xé lei è davvero bella. Forse troppo per me, ma non importa. Male che vada, beviamo un aperitivo in un bel posto. Mentre penso queste cose, lei arriva, suona alla porta. Un leggero batti cuore mi sovrasta, ma passa subito. Appena apro la porta e vedo questa statua, questa valkiria alta e magra entrare on casa con passo sicuro, su tacchi altissimi. La gamba slanciata, un tubino attilllato che mostra fianchi materni ma torniti e sodi, questi piccoli e tondi seni che spuntano belli dalle pieghe dell'abito. Mascherina. Vedo solo occhi, scuri, grandi, curuosi. È bella, è sexy, sono felice xé fortunato. Lei è li x me, con me! Tra le gambe sento vibrazioni eccitanti. Si mette comoda e mostra le sue labbra rosse. Il suo profumo delicato riempie la stanza. Lei è agitata, lo vedo, me ne accorgo. Sdrammatizzo e la faccio accomodare sul divano, luci aranciate, bossa nova per noi. È tesa e stempero aprendo del saten, qualche oliva, pizzette. Noi. Sorrisi, chiacchiere e al secondo bicchiere è calma. Giochiamo e ridiamo, ma lei abbassa lo sguardo. Fa la timida. Sono un gentleman, nessun accenno al sesso, anche se be ho una gran voglia e la mia mente è zeppa di immagini di sesso. Nessun approccio xé non capisco. Vorrà, non vorrà! Si alza e si fa ammirare. Il suo sedere, me lo immagino tra le mie mani grandi e forti, mentre le divarico le natiche e affondo la mia lingua umida sui suoi punti caldi. Io sono seduto. Pantaloni grigi, camicia, azzurra, gilet, scarpe marroni. Lei è a 2 mt da me, poggiata alla tv, mi guarda, forte, intensa. Fa due passi vs di me, mi poggia le mani sulle ginocchia e mi dice:"signorino, sei stato bravo! Ti meriti un regalo"
Si inginocchia guardandomi. E inizia delicatamente a toccarmi le cosce, vs il pube. Sempre più su e arriva presto tra le mie gambe muscolose, massaggiando il mio sesso che cresce. Pochi secondi e lo sente bene. È contenta di apprezare la mia erezione. Mentre mi slaccio la camicia, la sua mano è gia sulla mia pelle. La mano stringe la mia verga soda. Mi guarda e sorride. Lo sente bene quel maglio in mano. Forse assapora l'averlo nella faretra. D'un colpo mi sfila tutto fino a mezza coscia. Occhi sui miei. Si lega i capelli, con un elastico e ficca il mio membro nervoso tutto dentro alla sua calda e bavosa, rossa bocca. Bavosa! Ha l'acquolina in bocca! Prende il mio palo con brama e se lo infila in gola, quasi al vomito. Io la accarezzo e questo la eccita. Le piace il mio maglio turgido di carne. Noto che mentre succhia e sbava sul mio sesso che gronda di saliva e lo masturba da capace donatrice di piacere, una delle sue piccole mani scompare dalla scena. Infatti, da sola, inizia a menare la sua fighetta. Se la massaggia sapientemente e lo può fare xé non ha le mutande. Mi dice che è un lago, che le piaccio, che il mio pene ligneo la fa sovraeccitare. Decido allora che è giunto il momento per fare di lei la mia regina. Con garbo, la faccio anzare. E io pure mi alzo. Con quei tacchi è alta come me. 180cm di meraviglia vogliosa. Le prendo la testa, impugnando la sua chioma e la bacio impetuosamente. Un bacio francese di quelli da ricordare. Lingue turbinanti, saliva dagli angoli della mia bocca sgoccia. Non molla l'asta. Sempre in mano. Le prendo le sode natiche mentre ci soffochiamo di baci ardenti. Sollevo appena il vestito e una sorpresa inaspettata, mi ammalia. Sotto l'abitino indossa una tutina che la disegna tutta con motivi geometrici. Sono molto eccitato, il mio pene pulsa nella sua mano. Avidamente le sfilo il vestito e si mostra a me con questa rete attillata che la fascia. Spazi vuoti dove serve. Capezzoli irti, clitoride irto, labbra pronte, e dietro il roseo buchetto che si stringe e si dilata sotto la libidine dei miei baci furenti. La spingo contro l'armadio mentre come un polipo elegante la palpo ovunque, facendole sentire quanto la desidero. Piego il mio calibro e lo infilo tra le sue cosce, aprendole con l'aiuto delle mie gambe. Non lo infilo nella sua faretra madida, anche se lo vorrei, ma io ci so fare e mentre le lecco il collo profumato faccio scorrere il mio bastone tra le sue labbra e come tra due binari, questo duro fallo scorre facilmente e fluidamente stimolando la rosea carne che emerge da quel sesso bagnato di eccitazione. Il collo nella mia bocca, i suoi polsi nelle mie mani, bloccate lungo i fianchi, le dico parole di fuoco mentre solletico i suoi lobi. Strofino il mio petto sui suoi capezzoli lunghi e duri, scuri, piccoli. Lei è in preda ad una eccitazione straordinaria. Perde anche la sua elegante postura, apre le gambe e piega appena le ginocchia per farmi ripassare sempre meglio sulla sua vulva ormai aperta e gocciolante. Si, gocciolante di nettare di passione. Io so di essere un bravo amante, ma tra noi c'è di più, c'è qualcosa di particolare, solo nostro. Una passione sfrenata, un feeling difficile da comprendere. E intanto Strofino sempre più velocemente la mia bella pistola, dritta, larga, giusta, venosa, ferrea. Il glande tocca sempre il suo clitoride che ormai è tutto quanto fuori dal suo cappuccio. È sodo, voglioso, bello, lo voglio leccare, tanto delicatamente da farla impazzire anche se in un attimo potrei impalarla fino in cima, col la mia verga vikinga, ma no! La voglio fare impazzire di piacere. Dunque mentre lei è bloccata ai polsi ma non si muove xé paralizzata dal godimento, con pollice e indice, inizio a stringere il suo clitoride. Lo tocco cosi piano e cosi bene che ansima e si contorce e mi dice:"ma come fai? Sei più bravo di me" Carezze, colpetti, pressioni, passaggi in infinite angolazioni le regalano vibranti contrazioni. Mi dice di fermarmi xé potrebbe venire e quindi decido, con forza e dinamica, di girarla. E la pongo, di faccia, contro l'armadio. Sono imbizzarrito, il mio sesso scoppia. Le schiaccio il viso contro l'anta e nell'orecchio le sussurro:"Shhhhh..... Shhhhh.... Fai la brava bambina adesso, altrimenti....." Fa la brava! Sta li inchiodata xé ha capito che è lei la Regina del piacere. Oggi è la protagonista e ormai è abbandonata xé ha compreso che sono un maschio virile, eccitante, consapevole, grande conoscitore del piacere, ma soprattutto, ha capito che può abbandonarsi, fidarsi.
Infatti sento i suoi muscoli rilassati. È mia! Le mordo il collo da dietro, piccoli e innumerevoli morsertini sulla nuca, sulle spalle mentre il mio uccello infuocato non smette un attimo di strofinare la sua fighetta che ormai è un lago di umori densi e lubrificanti. Anche il buchetto viene interessato da questi movimenti ritmici e lenti, sicuri e interminabili. I liquidi abbondanti finiscono per umettare anche il buchino piccolo e stretto che tanto mi piace solleticare e infatti mentre con il mio bamboo strofino avanti e indietro, avanti e indietro la sua fighetta caliente esausta dall'attesa, la penetro dietro, con uma falange. Potrei entrare senza disturbo x i tanti liquidi ma io sono un cavaliere, un "signore". Stile, cura, rispetto e un coinvolgimento inimmaginabile mi rappresentano e mentre uso il mio corpo da toro di sportivo come un pennello sul suo e la lecco, la bacio, la struscio, la tocco, la stratocco... Un po' piano e un po' forte, un po' lento e un po' veloce, un po' tenero, un po' animale, mai e poi mai, avrei immaginato che toccandole l'ano con grande perizia, senza dire nulla, iniziò a godere, vibrando di contrazioni e dicendo:"siiiii.... Cazzo..... Siiiii..... Bastardo..... Si..... Fammi il cazzo che vuoi.... Non fermarti... Vai.... Cazzo.... Siiiiiiiiii......." mi prende la mano che ho tra le sue natiche e la spinge dentro tutta.
Si ficca il dito tutto fino in fondo e ne compiere questa mossa, che mi lascia di stucco, inizia una cascata calda sul mio pistone. Provo una sensazione bellissima, sta venendo cosi tanto che rivoli di nettare percorrono le sue coscie di pesca, nutrendo il guazzetto che a terra si sta creando."Non smettere." Mi sussurra! E io:"Certo Mia Regina" Dicendole questo altro squirt, copioso bagna ovunque. Trema! La giro! La abbraccio! La seguo e la sostengo nel piacere. La sto Amando. Lei è abbandonata tra le mie braccia virili. La porto con me sul divano. Non dico nulla. Non dice nulla. È sopra di me, ranicchia le gambe e si abbandona. È felice, è serena, è rilassata, compiaciuta, soddisfatta, è la Regina. Luce aranciata, musica perfetta, odore di noi....
Ed è solo linizio....!



Ps. Storia vera. Dedicato a tutte le donne che vorrebbero, almeno per una volta, provare l'abbandono totale.
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