Il sapore della voglia

Era una bella giornata di Maggio eravamo in moto, una comoda BMW Touring, le colline lucchesi erano invitanti e tiepide. Durante la nostra passeggiata in moto la mano di Paola mi accarezzava il petto, ma non disdegnava di tanto in tanto di carezzare il mio pisello, chissà forse per assicurarsi del suo stato di salute. Trovammo una trattoria in una strada non principale immersa nei boschi. Ci fermammo per mangiare qualcosa e mentre aspettavamo, dopo aver ordinato, ne approfittammo per andare in bagno a fare pipi. Andammo insieme e proposi a Paola di entrare insieme in bagno. Lei si tirò giù i jeans e le mutandine e iniziò a fare pipi, io la guardavo, guardavo voluttuosamente la sua pipi scorrere dalla sua meravigliosa figa e la cosa mi eccitava da impazzire. Quando ebbe finito, prese della carta igienica per asciugarsi. Improvvisamente, preso da una specie di raptus, le fermai la mano e senza darle il tempo di capire mi inginocchia e iniziai ad asciugargli la figa con la mia bocca e con la mia lingua fino a ripulirla totalmente. Paola rimase basita ma il suo respiro aumentava di intensità e le labbra della sua figa si gonfiavano per il piacere. Era palese che stava impazzendo di piacere. Finito di ripulirla lei iniziò a lavarsi le mani mentre io facevo pipi a mia volta. Terminato, presi anche io un po' di carta igienica per asciugarmi ma con una mossa fulminea Paola mi fece cadere dalle mani la carta e si avvento' sul mio cazzo prendendolo in bocca e ripulendomelo dalle residue gocce di pipi. Il mio cazzo, molto sensibile iniziò a crescere nella sua bocca, tuttavia ci frenammo e tornammo a tavola. Durante il pranzo i nostri sguardi erano sempre più complici e accesi e le nostre mani spesso si sfioravano in modo chiaro per lanciare dei messaggi di voglia di fare l'amore. Terminato il pranzo, uscimmo dalla trattoria e iniziammo a passeggiare lungo la strada immersa nel bosco, a un certo punto trovammo un passaggio nella vegetazione e ci infilammo nel bosco, le nostre mani si intrecciarono, le nostre bocche si avvinghiarono e in poco tempo ci trovammo entrambi con i jeans e le mutandine arrotolate ai piedi. Paola si dimenava dalla voglia, poi guardandola meglio notai che con le gambe lievemente divaricate aveva dei piccoli tremori e dalla sua figa scendevano delle goccioline. Era talmente eccitata che aveva una sorta di orgasmo simile ad uno squirt. La visione mi eccito' tantissimo e mi chinai per succhiare le goccioline così iniziai un lungo cunnilingus che la porto'ad esplodere nella mia bocca con degli urletti che mi facevano impazzire. Il mio cazzo era durissimo e bagnato, mi alzai e dopo esserci liberati dei jeans entrai dentro di lei mentre eravamo in piedi. La posizione non era comoda ma molto eccitante, Paola per evitare che il mio cazzo ogni tanto uscisse a causa della posizione lo teneva con la mano e lo guidava dentro la sua figa con sapienza. Alla fine mentre le nostre bocche incollate si scambiavano voluttuosamente la saliva reciprocamente, schizzai dentro la sua figa riempendola di sperma caldo e denso mentre lei mi strizzava i testicoli. Dopo qualche minuto rimasti attaccati nello stesso modo, uscii da lei e guardai il meraviglioso spettacolo della sua figa ancora larga dalla quale scendeva e gocciolava il mio sperma mischiato al suo sperma. Non esitai un secondo a raccoglierne una parte con la mano, me lo portai alla bocca e poi la baciai appassionatamente passando nella sua bocca il frutto saporito dei nostri orgasmi. Da quel momento Paola volle sempre terminare i nostri amplessi con il sapore del nostro sperma mischiato.