Lui & Lei
Una tiepida domenica
di flyingfrog
17.11.2024 |
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"Quel muoversi di vesti non faceva altro che stimolare la mia voglia di Elizabeth, soprattutto quando lei si chinava per fare qualcosa sapendo che i miei occhi..."
Era una tiepida domenica pomeriggio, io ed Elizabeth avevamo deciso di rimanere in casa tutto il giorno riservandoci di uscire la sera a fare una passeggiata approfittando del fresco serale. Era tutto il giorno che Elizabeth, sempre molto curata ed elegante anche quando era a casa, si muoveva con un abitino molto leggero, quasi impalpabile che ai suoi movimenti risultava svolazzante. Quel muoversi di vesti non faceva altro che stimolare la mia voglia di Elizabeth, soprattutto quando lei si chinava per fare qualcosa sapendo che i miei occhi sarebbero andati a scrutare le sue pieghe più intime. Era una cosa che la divertiva e allo stesso tempo la eccitava perché era consapevole della mia voglia di lei. Dopo aver pranzato e rimesso a posto tutto, ci andammo a lavare i denti e subito dopo lei si sdraio’ sul letto a pancia in giù con il vestitino che gli era salito fin sul sedere, scoprendo le cosce lisce e ben tornite. Uscito dal bagno mi avvicinai a lei e iniziai a carezzarla partendo dalle caviglie e risalendo fino alla schiena e al collo. La pelle di Elizabeth sotto le mie delicate e sensuali carezze iniziava a vibrare e il suo respiro inizio ad essere più veloce e naturalmente Elizabeth iniziava a divaricate le cosce come un invito ad accogliermi. Iniziai così a sostituire la mia mano con la mia lingua che inumidiva le sue cosce e le sue antiche insinuandosi nella fessura delle antiche e andando a titillare il buchetto dietro che iniziava a pulsare invitandomi ancor più a sollecitarlo con la lingua. Da dietro la mia lingua assaggiava gli umori che la sua figa ormai aperta come un meraviglioso fiore emetteva in abbondanza. Elizabeth era ormai eccitarissima e si strusciava come una gatta in calore sussurrandomi di prenderla in modo maschio perché voleva sentire il mio cazzo che entrava dentro di lei. Così fu, mi stesi sopra la sua schiena e iniziai a penetrarla dapprima delicatamente e lentamente roteando dentro di lei al ritmo di un Wicked Game solo strumentale. Successivamente la voglia era diventata tale che Elizabeth senza mezzi termini mi chiedeva di essere scopata, di essere inculata, di spalmargli la mia sborra sulla figa, sul buchini dietro e sulle natiche. Andammo avanti per un po’ con queste fantasie raccontate a voce alta e con parole che accentuavano il momento erotico, finché non giungemmo entrambi all’orgasmo accentuato dal nostro particolare turpiloquio. Il mio sperma la aveva riempita e le colava dalla figa sulle cosce. Ma a un certo punto si girò, mi guardo in modo molto sensuale e poi mi disse “girati, ti voglio pulire “. Mi girai e lei si avvicinò con la bocca al mio cazzo pieno dei nostri umori mischiati, inizio a pulirmi tutto con la bocca e la lingua e al termine con la bocca piena dei nostri sapori ci baciamo appassionatamente per interminabili minuti per scambiarci i nostri sapori e il nostro amore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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