Lui & Lei
Elena VS Alessia
di papiporcello
23.07.2020 |
7.878 |
3
"E sai perchè ? Penso che tu possa immaginarlo che la colpa è totalmente tua per questo !"
"Si sono io la tua colpa e immagino che ora vuoi anche..."
Continuo di Alessia... scopiamo
Andai via dalla casa di Alessia a gran velocità, mancava ancora un'ora alla fine del mio turno di lavoro prima di dover rientrare da mia moglie, ma la mia intenzione era di fare in fretta perchè mi sarei dovuto rivedere con Elena per raccontarle tutto quello che era accaduto con la sua amichetta.
In quel momento mi sentivo come un ragazzino alla prima esperienza avuta con una donna, sulle mie dita c'era ancora impregnato l'odore della sua passera che avevo accarezzato appositamente prima di concedarmi definitivamente da lei, in auto mentre guidavo, le annusavo continuamente e nella mia bocca c'era il sapore eccitante dei suoi umori che avevo leccato con goduria. Era proprio stata una gran porca Alessia, per la sua giovane età, avere già idea di come far godere un uomo più adulto era sicuramente un pregio. Arrivai sotto casa di Elena in un baleno, al citofono mi rispose lei e quando venne ad aprirmi alla porta mi lasciò senza fiato. Era fin troppo intrigante il suo abbigliamento, le sue tette erano nude e coperte solo da una vestaglia trasparente mentre sotto aveva una minuscola mutandina nera di pizzo. Mi tirò dentro quasi con violenza, qualcuno sul pianerottolo poteva accorgersi della situazione, mi ritrovai spalle alla porta e con la sua bocca a contatto con le mie labbra. Sembrava come impazzita, mi baciava come se non mi vedeva da secoli ma in realtà era semplicemente da un paio d'ore. Le nostre lingue entrarono in contatto e la cosa iniziò a far eccitare anche me, con la mano raggiunsi la sua mutandina e con le dita cercavo di masrurbarla delicatamente. La sua reazione a quel mio gesto fu quasi da svenimento per lei stessa, era troppo eccitata per quello che stavo facendo. Reclinò la testa all'indietro e iniziò ad ansimare forte, quei versi emessi dalla sua bocca erano come una carica per me, il mio dito frugava sempre più in fondo fino a raggiungere il suo buchetto, Elena a questo punto si lasciò andare completamente, aveva voglia di cazzo quella puttanella ed io avevo voglia di accontentarla.
"Tesoro ma cosa ti prende, sei vogliosetta questo pomeriggio. Lo sai che la tua amica mi ha proprio spompato. Non so se riesco ad accontentare anche te !".
Sussurrai quella frase al suo orecchio mentre le due dita che tenevo dentro la sua fica le portai all'interno della sua bocca. Elena come per dispetto mi diede prima un leggero morso e poi iniziò a succhiarle come se stesse facendo un pompino. Avevo intuito che il problema era la gelosia nei confronti di Alessia e più le parlavo della sua rivale, maggiore era la voglia con cui dimostrava le sue attenzioni a me.
"Hai proprio una gran voglia di cazzo, da come mi stai succhiando le dita... adesso ti accontento subito e te lo faccio leccare come piace a te"
Mi calai il pantalone insieme allo slip, la mano di Elena scese subito a stringerlo. Quanto lo avevo duro, il suo comportamento mi faceva eccitare sempre di più.
"Dimmi una cosa adesso, forse è così perchè pensi ancora ad Alessia oppure perchè sei qui con me ? Ti voglio ricordare che sono io la tua puttanella e non quella troia della mia amica"
Avevo avuto la conferma, era proprio gelosa, in fondo sanno fare le cose delle grandi ma restano comunque delle giovani ragazzine.
"No amore cosa dici, io sono così duro perchè il tuo corpo mi eccita ed io ho proprio una gran voglia di scoparti"
"Ma quanto sei porco, ricordati che sei in mio potere ed oggi voglio comandare io. Sono la tua padrona e tu il mio schiavo !"
Ci stava tutta questa affermazione, mi piaceva questo gioco che si stava facendo piccante. Con la mano mi chiese di sedermi con lei sul divano, io da un lato e lei appoggiata al bracciolo, era dall'altra parte.
"Guarda e dimmi, ti piace come mi sono vestita per te ?"
"Certamente Elena, sei eccitante e sei anche troppo bona. Cosa posso fare per te, mia padrona ?"
Mentre ci parlavamo i miei occhi erano fissi nei suoi anche se avrei voluto guardare altrove perchè aveva iniziato a sfiorarsi i capezzoli e a massaggiare quelle tette stupende.
"lecca i miei piedi. Scommetto che anche quelli ti piacciono, vero?"
Non poteva chiedermi di meglio da fare, i suoi sono belli e fanno eccitare quando li mette in quelle scarpette da troia. Alle dita aveva un rosso come smalto e poi al tatto erano morbidi e delicati. Con la lingua partendo dalla caviglia scesi fino all'estremità, poi riservai qualche bacino ed infine dopo averli scoperti entrambi passai a succhiare le sue dita.
"mmm... mi stai facendo bagnare, sei proprio bravo con quella lingua !"
"Elena tutto merito dei tuoi genitori che hanno fatto tutto questo per il resto io sto solo assaporando il tuo corpo".
Aveva portato la sua mano all'interno della sua micro mutandina e dentro certamente non teneva ferme le sue dita ma ad ogni impulso della sua fica schiacciava la sua pianta del piede libero in corrispondenza della mia erezione.
"Guarda quanto sono una porca e masturbati per me, dai tocchiamoci insieme che ho voglia di vedere come schizza per la sua padrona !"
Un invito eccitante, quante volte avevo minimamente immaginato di fare una cosa simile con una donna. Avevo l'opportunità di farlo in quel momento con lei.
"Hai visto quanto è grosso... e sai perchè ? Penso che tu possa immaginarlo che la colpa è totalmente tua per questo !"
"Si sono io la tua colpa e immagino che ora vuoi anche tu vedere bene cosa sto facendo qui dentro !"
Si che lo volevo, allungai le mie mani verso i bordi di quella mutandina e la tirai verso di me fino a sfilarla tutta.
"Hai una passera eccezionale, una forma perfetta e senza la minima traccia di un pelo. Sei proprio come piaci a me, dannatamente bella e tantissimo troia!"
Dalla sua bocca partirono alcuni gemiti, io mi alzai in piedi per avvicinarmi al suo viso, ero quasi pronto a dimostrarle la mia eruzione, il mio sperma era quasi pronto ad uscire e volevo farlo avanti al suo viso...
"Ohhh Elena, non ce la faccio più, senti come mi cresce prendilo tu nella mano, è enorme e vuole godere per te. Questo gioco mi fa impazzire !"
Lasciò la mano che aveva sul suo bottoncino e si leccò le dita mentre attendeva la mia esplosione di godimento. Con l'altra mi accarezzava le palle e con la lingua diede anche qualche leccatina innocente proprio li. Io non ne potevo più di resistere e subito dopo un paio di colpetti di sega mi lasciai andare godendo sulla sua faccia da troia.
"Siii vengo, ecco che ti arrivo in faccia. Prendi è tutta per te !!!"
Grossi, caldi ed abbondanti schizzi si depositarono sul suo viso. Lei aveva la bocca spalancata e addendeva che quel bianco denso colava sulla sua lingua. Io invece non smisi per un attimo di guardarla, ridotta così era proprio da porno, sporca del mio seme.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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