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Alessia... scopiamo


di papiporcello
10.07.2020    |    17.846    |    7 9.8
"La porta della sua cameretta l'aveva appena chiusa a chiave per non subire un ulteriore disturbo da parte della madre che forse già aveva capito le reali..."
Continuo di
Alessia... l'amica di ELENA

Nuda o meglio quasi completamente svestita dei suoi indumenti, la piccola Alessia aspettava una mia reazione alla sua pericolosa provocazione appena fatta. Mi aveva chiesto di leccare la sua fica, me l'aveva mostrata calandosi il leggins insieme alla mutandina che ricoprivano tutto quello spettacolo, poi aveva appoggiato il dito sopra per indicarmi il punto preciso. Lei faceva sempre così, mi spiegò che anche in passato questa cosa era una sua abitudine, indicaca al fortunato di turno dove godere o farla godere. La porta della sua cameretta l'aveva appena chiusa a chiave per non subire un ulteriore disturbo da parte della madre che forse già aveva capito le reali intenzioni nostre, la scusa del maestro di ripetizioni era vecchia piu del mondo, e lei non era con un coetaneo ma con me che avevo l'età del padre. Ero andato a casa sua per conoscerla meglio e tra poco lo avrei fatto con la mia lingua.

"Alessia quanto sei bona !"

Quella fu l'unica frase sensata che mi uscì di bocca in quel momento, ero rimasto incantato da quel suo corpicino così invitante, tutto era cosi altamente erotico. Con la mano non riuscivo a stare fermo sentivo l'esigenza di toccarmi il cazzo che nello slip aveva ripreso vita per quella situazione.
Mi avvicinai a lei con l'unica intenzione di prenderla da dietro la nuca e mettere la mia lingua nella sua bocca, una goduria quel bacio cosi perverso. Scivolando con la mano la feci scendere fin sopra il suo culetto, lei inarcò la schiena per premere meglio sulla mia erezione.

"Alessia c'è tua madre che ci sta spiando, cosa devo fare ?'

'Fammi urlare porco, facciamo sentire come mi scopi !"

Da dietro il vetro della porta apparve la sagoma della mamma che voleva origliare ciò che ci stavamo dicendo, la signora non voleva proprio lasciarci soli.
Presi la piccola in braccio e la portai sul lettino, avevo voglia di leccare quella passera liscia, amava depilarsi completamente, era una cosa che aveva sempre fatto. Slacciai le sue scarpe e le scaraventai sul pavimento, quei due piedini metitarono anche loro delle piccole attenzioni di lingua. Alessia intanto si liberò della maglia esibendo forse il piu bel paio di tette che io abbia mai visto, portò un dito nella sua bocca per umidirlo e con lo stesso andò a sfregarlo sui suoi capezzoli.

"Credimi, te lo rimetterei un'altra volta in bocca, come succhi bene ! Sei proprio una porca !"

Si porca era il termine giusto per indicarla, slacciai la cinta e mi tolsi il pantalone, dallo slip spuntò il mio cazzo completamente duro, mi detti qualche colpo di sega per lei, guardandola negl'occhi, volevo che capisse quanto mi faceva eccitare.

"Dai forza, non perdere tempo e leccami tutta, sono bagnatissima !"

Aveva perfettamente ragione, il mio dito scivolò dentro e il contatto con i suoi umori era abbondante. Mi inginocchiai a bordo del letto, non le avevo ancora sfilato la mutandina che era imprigionata alle caviglie. Aprii leggermente le sue gambe di quello che mi bastava e con la lingua andai giù affamato di fica.

"Ohhh magnifico, leccami tutto !"

Le sue parole come musica alle mie orecchie, poi quel suo lamentarsi forte per farsi sentire dalla mamma era spettacolare.
Bagnavo le sue labbra della fica, poi con il dito iniziai anche ad andare dentro e fuori, lei mi spingeva sempre di più la testa dentro.

"Porco ti piace ? Sono o non sono una troia... fai piano che così mi fai godere !"

La liberai anche della mutandina, adesso mi serviva piu spazio, volevo arrivare a leccare anche il suo buchetto posteriore. Lei non si aspettava un trattamento simile, quando raggiunsi certi punti scoppiò in un orgasmo che la fece ansimare forte... stava venendo !

"Tesoro tutto bene ?"

La mamma era sempre li che ci ascoltava o cercava di guardare dal buco della serratura quello che stavamo facendo. Chiesi ad Alessia il perchè non ci lasciava in pace e lei mi raccontò che in passato la stessa situazione l'aveva vissuta lei mentre la mamma si concedeva ad un amico suo di scuola nella camera da letto.

"Basta non perdiamo tempo, sei stato fantastico con la tua lingua ma adesso come facciamo non puoi mica rimanere così ?"

Verissimo, lei aveva goduto nella mia bocca ed ora per scoparla dovevo trovare una soluzione.

"Ti hanno mai scopata nel culo ?"

Che domanda stupida, una troia così era ovvio che lo avesse già preso, infatti mi rispose di si ma che prima di farlo voleva sentire la mia saliva colare dal suo culetto. Le chiesi di girarsi e mettersi a pecorina, quel novanta sul letto era bello da vedere. Mi avvicinai alla sua bocca per farmi bagnare un pò il cazzo, lei la spalancò tutta e lo prese dentro fino a quasi soffocare, poi ritornai al suo buchetto e con pazienza e devozione cercai di bagnarlo il più possibile.

"Alessia penso sia arrivato il momento di entrare dentro !"

"Si scopami bravo, mettilo dentro !"

Non capivo se era un chiaro invito oppure un ordine ma non mi fregava, puntai la mia cappella e spinsi piano dietro di lei.

"Che cazzo enorme che hai... molto meglio dei miei coetanei ! Sfondami tutto, vai !"

Ero pronto a muovermi di bacino, quel pezzo di carne lo aveva preso in buona parte tutto. Feci dentro fuori per circa un minuto poi volevo godere, troppo eccitante la scena.

"Amore ti vengo dentro che dici ?"

"No assolutamente, godi sulle mie tette segati e spruzza la tua crema qui sopra"

Uscendo in tempo mi avvicinai a lei, nella mano tenevo strettissimo il cazzo per non farlo esplodere subito, così con un paio di colpetti di sega mi partirono schizzi abbondanti di sperma che colpirono la sua pelle giovane.

"Ohhh godo, guarda alessia tutta per te, sei stupenda tesoro sei troppo bona !"

Lei guardava entusiasta per tutto quel bianco che la stava ricoprendo, un pò lo spalmava sui capezzoli e altro lo prendeva per portarselo alla bocca. Con la lingua stava gustando il mio seme caldo.

"Elena aveva ragione che sei proprio un gran maiale, forse anche più del padre che mi scopa da un paio di anni !"

Questa affermazione mi lasciò di stucco, il mio amico aveva avuto rapporti con l'amica della figlia e non mi aveva confessato ancora nulla. Intanto la madre fuori la porta era andata via ed io ricomponendomi lasciai poco quella casa.
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