Lui & Lei
Effetto Sliding Doors : una inaspettata notte catalana
di Outatime
13.08.2021 |
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"Quasi incredulo opto per la seconda..."
Vorrei condividere con voi quello che mi è successo a novembre 2019 durante un mio viaggio di lavoro a Barcellona. ed ero in piena crisi con quella che di li a poco sarebbe diventata la mia "ex".Certe volte è incredibile come una scelta apparentemente insignificante possa portarti a qualcosa di inaspettato.
Ho appena finito il mio giro in Fiera e sono nel parcheggio coperto degli shuttle che conducono ai vari alberghi della metropoli catalana.
Ci sono 2 bus che vanno al mio hotel. uno vale l'altro. Scelgo quello di immatricolazione più recente (deformazione professionale). Salgo sul bus e aspetto l'orario di partenza. sale qualcuno alla spicciolata. Ad un certo punto salgono 2 donne che fanno un gran baccano.
io me ne sto isolato all'incirca a metà bus. il bus parte , le ultime 2 donne che sono appena salite iniziano a catturare l'attenzione cantando canzoni nella loro lingua. Saranno Russe, penso.
Una delle due mi nota. E' una bellissima donna curvy sulla cinquantina. Sicuramente una dirigente, Capello biondo platino impeccabile, occhi azzurri dolci e sensuali, un abito verde smeraldo che fatica a tenere dentro un seno notevole.
inizia a fissarmi in modo quasi imbarazzante. dopo tanti anni di relazione stabile e mai nessun tradimento, non ero più abituato a reggere uno sguardo cosi intenso.
Mi chiede la provenienza, le dico che sono Italiano. Le si illuminano gli occhi.
La sua perspicace collega, dai tratti forse più kazaki, mi porge un bigliettino da visita invitandomi la sera stessa a raggiungerle in hotel per un drink.
Dopo più di 2 ore di pensa e ripensa mi infilo la giacca e decido di andarci.
Sentivo qualcosa nell'aria, che stavo facendo la cosa sbagliata ma che al tempo stesso non me ne sarei pentito.
Intorno alle 22 con passo svelto le raggiugo in hotel, sono nel bar della hall, da sole. A farle compagnia due calici di vino bianco.
inizio a bere anche io, birra però. Da buone russe iniziano a darci dentro con il vino. Bene...
La signora dagli occhi azzurri, Alina, mi prende la mano ed inizia a lanciarmi segnali inequivocabili.
Mentre mi fa vedere la foto di sua figlia sul cellulare (di una bellezza sconvolgente) mi avvicina la mano al suo seno, facendomelo toccare senza alcun pudore. ignorando le decine di persone intorno a noi.
La perspicace collega scatta dalla sedia e finge di ricevere una telefonata.
Alina mi chiede se ho voglia di continuare a bere vino al tavolo o se è meglio continuare a berlo in camera sua.
quasi incredulo opto per la seconda.
Mi porta su, nella sua suite che ha una vista spettacolare di Barcellona di notte.
Ci sediamo sul bordo del letto, ci baciamo ed in meno di 5 secondi mi afferra il cazzo ed inizia a stringerlo forte. Ho capito che lo vuole, e subito. Ha già perso troppo tempo e la devo accontentare.
Mi alzo dal letto, lei resta seduta. Mi slaccia sapientemente i pantaloni e mi abbassa i boxer.
Si ferma qualche secondo ad ammirare il mio cazzo marmoreo. Io non resisto più e le afferro la nuca. Scopre la cappella ed inizia uno dei pompini più belli della mia vita.
La bella Alina ne ha assaporati di cazzi, e stasera sono io il fortunato. Alterna ritmi lenti e dolci a movimenti macchinosi e decisi. Ogni tanto si ferma e si lascia ammirare con il cazzo che sparisce nella sua bocca. Le piace essere ammirata mentre lo succhia.
Decido che per il momento va bene cosi, ora tocca a me.
Lo stacco a malincuore dalle sue labbra rosse e la spingo sul letto.
Le sfilo le mutandine facendole passare sotto i suoi tacchi e i suoi piedi curatissimi. Lei si apre il vestito verde smeraldo. Indossa autoreggenti e la fica è completamente depilata.
Sono ancora più convinto che la troia aveva in mente un piano ben preciso, ed io ero l'incarnazione del suo piano.
Inizio a leccare con passione, succhio labbra e clitoride, ci sputo sopra e ci respiro, la sua fica è perfetta, profumatissima e pulitissima, e grondante come piace a me.
Mentre gioco con la lingua inserisco prima un dito, poi 2.
lei mi spinge la testa con prepotenza, poi sentenzia un atteso "Fuck me!".
Mi infilo il preservativo sul randello impaziente e lo conficco dentro di lei, che sussulta.
Mentre sono su di lei, accompagno i movimenti ancorando le mie mani sul suo culo e spingendo il più possibile. Le allargo le gambe e poi le porto contro il mio petto. Ora sono completamente dentro di lei che inizia a fare dirty talking in russo. Non capisco un emerito cazzo ma la cosa mi arrapa tremendamente.
Poi mi stacco e la metto alla pecorina, vedo il suo culone in primo piano e la fica gocciolante pronta a essere nuovamente violata. la penetro e mi mantengo alle sue bocce con cui mi facilito la spinta. Le sue tette si muovono come fossero impazzite. Le abbasso la schiena stendendola di fatto a faccia in giù e la scopo cosi, come se fosse una preda inerme.
Poi lei torna a prendere le redini del gioco e vuole venire su. Con le dita piene di anelli mi afferra il cazzo e se lo infila tutto dentro. Inarca la schiena all'indietro per sentirlo tutto.
Resta qualche secondo cosi, guarda fuori dalla finestra e poi chiude gli occhi.
inizia la cavalcata mentre io bacio le sue tette, prima una e poi, per la par condicio, anche l'altra.
dopo le solite sconcerie in russo mi dice "I'm coming" e in quel preciso istante è come se avesse aperto con la sua mente, il rubinetto dello mio sperma che fino ad allora era rimasto evidentemente chiuso.
Sento l'orgasmo che mi sale sempre più e a giudicare dalla sua reazione a lei sta accadendo lo stesso.
afferro le tette mentre lei sapientemente da il colpo di grazia. io esplodo dentro di lei, un orgasmo fortissimo quanto desiderato.
lei sente il mio cazzo dilatarsi dal piacere ed inizia a gemere da gran troia perchè sta venendo anche lei.
Le sue unghie rosse mi graffiano il petto, il suo orgasmo è devastante, il cazzo dell'italiano la sta facendo godere.
Si ferma qualche secondo e si adagia su di me, la accarezzo sulla testa e sulla schiena. lei mi sorride e si appoggia al mio petto per qualche secondo...ma le sorprese non sono ancora finite...sono convinto che a breve mi chiederà di lasciare la stanza...invece accade una cosa inaspettata.
Si toglie da sopra di me e scende dal letto, posizionandosi in ginocchio a lato del letto mentre io ero quasi sul bordo.
Mi sfila il preservativo mettendolo sul comodino ed inizia a leccarmi lo sperma ancora caldo, avventandosi sul cazzo come se volesse ricominciare.
Mi dice "I love your taste" e si rifionda sul cazzo leccando sapientemente, preme la cappella per fare uscire l'ultima goccia e con la lingua la fa sparire.
io, che avevo mantenuto comunque una certa erezione anche dopo l'orgasmo, alla vista di questo spettacolo riprendo ancora più vigore quando accade l'ennesima sorpresa...suona il campanello.
Lei frastornata, nuda e con il mio seme sulle labbra si alza e va ad aprire.
io prendo il cuscino per coprirmi, sai che figura di merda se è il servizio in camera.
invece sento delle risate e con mio grande stupore dopo Alina vedo comparire nella penombra la perspicace collega che con la mano mi fa un accomodante, internazionale gesto come a dire "tranquillo, resta dove stai".
io imbarazzatissimo resto sul letto, immobile, con una gamba fuori dal letto . Alina torna da me, mi accarezza sul viso e si mette di nuovo in ginocchio a lato del letto.
riprende a spompinarmi mentre la collega di siete praticamente di fronte a me. Gioca con il cellulare ed ogni tanto sbircia. Alina comanda alla sua subalterna (credo abbastanza abituata a vedere spettacoli simili) di mettere una canzone romantica e lei dal cellulare la accontenta.
Mi dice che vuole scopare ancora ma io non ho un secondo preservativo. Cosi dopo vari insistenti tentativi di metterselo dentro (senza preservativo non mi andava proprio) torna a succhiarmi il cazzo.
Il tutto sempre con la collega nella stanza, non sapevo se coinvolgerla oppure no, ma penso che se una delle due avesse voluto lo avrebbe palesato.
Sono venuto da pochi minuti, quindi il secondo orgasmo ancora non arriva.
Lei continua infoiata per minuti e minuti, il mio cazzo diventa sempre più duro, sempre più gonfio.
Il rossetto sulle sue labbra non c'è più, è tutto sul mio cazzo e sulle sue guance. Lo guarda, lo ammira lo annusa e lo riprende in bocca. Sono sempre più convinta che il mio cazzo le piaccia da morire.
Con galanteria la avviso che sto per venire. Lei si impegna ancora di più...allora è proprio come avevo intuito...vuole che le venga in bocca..
La mia pratica sessuale preferita, torno a rifarla finalmente.
la afferro per la nuca, lei si lascia afferrare, sento l'orgasmo che sale sempre più.
lo sento come uno tsunami che si fa spazio nel canale ed esplodo in una epica sborrata in bocca. Le sue labbra non lasciano perdere una sola goccia. la collega molla il cellulare per non perdersi la scena.
Alina capisce quando deve fermarsi. Ciuccia l'estremità della cappella e nella penombra della notte di Barcellona ingoia il mio sperma. Il mio seme , frutto della mia eccitazione, ora è dentro di lei.
frastornata di accascia sul letto e farfuglia qualcosa in russo ...ora è arrivato il momento di andare via.
Mi infilo velocemente i vestiti e la perspicace collega mi accompagna alla porta.
Spokoynoy nochi.
Buonanotte.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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