sissificazione

Mi ero iscritto ad un sito di incontri gay trav giusto per curiosità.
Fin da adolescente avevo la passione segreta di indossare biancheria intima, prima calze velate poi, con il passare del tempo, acquistai perizomi, body, scarpe e abitini attillati che sagomavano il mio fisico longilineo.
Non avevo mai avuto incontri nè da gay nè da trav perchè nel frattempo mi ero fidanzato e,
vivendo in un piccolo centro, temevo di essere riconosciuto e compromettere il mio rapporto sentimentale.
Tra le varie richieste ricevute, ero rimasto incuriosito particolarmente da una certa Monica, registrata come trav, foto eloquenti e con un pisello di prim'ordine.
Iniziai a chattare rimanendo coinvolto dalle sue avventure sessuali e, sempre più irretito dalle sue richieste, accettai un incontro con lui.
Il cuore mi batteva all'impazzata, la sera la mia compagna si accorse del mio nervosismo e non mi chiese di fare sesso.
Il pomeriggio successivo avevo appuntamento a casa di Monica e di nascosto andai in cantina per prendere lo zaino dove avevo nascosto la biancheria intima femminile.
Come concordato, mandai un messaggio e la porta d'ingresso si apri.
Lui era all'interno in penombra, mi aspettava già en femme.
Tremavo ma cercavo di non darlo a vedere.
Mi cambiai nervosamente chiedendomi cosa ci facevo dentro quella casa.
Indossai intimo, scarpe e parrucca e mi diressi nel soggiorno dove Monica mi accolse premurosa cercando di mettermi a mio agio offrendomi un caffè.
Nell'attesa mi sedetti sul divano continuando ad accarezzarmi le gambe velate e cercando di rilassarmi ma non riuscivo.
Monica si sedette accanto a me sfoggiando un body sexy, nero traforato, parrucca e scarpe tacco 10.
Il suo sorriso mi tranquillizzò e dopo esserci fatte i complimenti per come eravamo vestite iniziammo ad accarezzarci.
Il ghiaccio era rotto.
Un bacio, una carezza sui nostri sessi e ben presto mi ritrovai in camera da letto con in mano il suo marmoreo pisello che, una volta inginocchiatami, presi in bocca fin dove riuscivo.
Già la cappella era enorme, con difficoltà riuscivo a contenerla cercando di risucchiarla con le labbra e accarezzandola dolcemente con la lingua.
Iniziai a solleticare il suo buchino posteriore sentendo che il passaggio era ben aperto e due dita affondarono con molta facilità.
Le strappai un gemito rimanendo ancorata alle sue gambe velate mentre il suo pisello cresceva nella mia bocca.
Mi accompagnò sul letto e iniziammo un fantastico 69 poi la vidi che prese un preservativo.
Ero eccitata ma allo stesso tempo terrorizzata dalle dimensioni del suo pene: non ero sicura che sarei riuscita ad accogliere dentro me un pisello così grosso.
-Lubrificami per bene, ti prego, fai piano- quasi implorai terrorizzata.
Lei mi sorrise, mi massaggiò per bene l'ano infilando prima un dito, poi un secondo, strappandomi un urlo misto tra il dolore e l'eccitazione.
Posizionato alla pecorina, attendevo che la cappella deflorasse lo sfintere ma dopo alcuni tentativi, Monica mi fece rovesciare con la schiena sul letto posizionando due cuscini sotto di me per essere all'altezza del suo pisello.
Ero molto tesa, non riuscivo a rilassarmi e lei se ne accorse. Avevo paura che mi spaccasse tutta....
Lei capì e, ancora sorridendo, mi invitò nuovamente a stare tranquilla, pensare al solo piacere che presto sarebbe arrivato e che, da quel momento, tutto sarebbe cambiato in meglio.
-In seguito sarai tu a chiedermi di mettertelo nel culo- mi diceva con voce leggera, quasi sussurrata al mio orecchio, mentre la cappella iniziava a farsi strada dentro me.
Avevo il suo corpo quasi sopra il mio, le mie gambe sulle sue spalle in modo che non mi potessi liberare da quella posizione.
La cappella iniziava a crearsi il passaggio e le fitte di dolore iniziavano a farsi sentire mentre lei continuava ad assicurarmi che tutto stava andando bene, che dovevo rilassarmi.
Un colpo secco e metà dei suoi 20 cm erano dentro me.
Impalata senza possibilità di muovermi, cercavo di assecondare le sue spinte alternando dolore a godimento.
-Ti avevo detto che sarebbe entrato tutto ? non te ne sei accorta ma è tutto dentro!-
Rimasi immobile, non potevo crederci, ora lei entrava e usciva dal mio culetto sorridendomi compiaciuta.
Lo stavo accogliendo tutto, il pisello ormai mi riempiva completamente e mi sentivo ormai del tutto sua.
-Sono la tua Sissy, fai di me quel che vuoi- dissi, al culmine del piacere, sentendo la sua eccitazione montare al suono delle mie parole remissive.
Si, sarai la mia Sissy, ti insegno io tutto quello che c'è da sapere, ti vestirò e truccherò, tu devi soddisfare le mie voglie- e mentre parlava, sentivo l'asta di 20 cm durissima infilarsi con più foga, con sempre maggiore forza, tutto dentro fino a sentire sbattere le palle sulle mie chiappe.
Mi sentivo una troia in suo possesso, volevo essere scopata per lungo tempo ed effettivamente non so da quanto tempo mi stava montando ma sentivo dai suoi gemiti che l'orgasmo per lei stava arrivando.
Mi diede altre due spinte poderose fino a esplodere dentro di me il suo sperma caldo.
Ero in trance, aspettavo in quella posizione che qualcosa accadesse ma il suo pisello era ancora bello duro dentro il mio culetto.
Pian piano lo estrasse e, tolto il preservativo, avvicinò la cappella alle mie labbra.
-Ora, da brava Sissy, pulisci per bene il seme sul mio pisello. Questa è una delle prime lezioni che ti insegno-
Non vedevo l'ora di continuare con i suoi insegnamenti, nonostante il culetto in fiamme.