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donnicciola


di femminadentroTO
30.07.2020    |    1.449    |    7 9.8
"Forse risentito di questo fatto, smise di parlare e si avvicinò a me..."
Per festeggiare un'importante ricorrenza, mia moglie decise di farsi preparare un abito speciale da un sarto che aveva l'atelier in centro città.
Naturalmente mi chiese di accompagnarla e con noi venne la sua amica Giovanna.
Entrati nell'atelier fummo accolti da un ragazzo dai modi gentili e raffinati, ci fece accomodare in attesa che il sarto si mettesse a nostra disposizione.
Mi sentivo un pesce fuor d'acqua con tutti quei capi femminili esposti e con le due donne che commentavano lo sculettare evidente del commesso, chiaramente gay.
Decisi di farmi un giro e proprio in un angolo del locale incontrai il sarto intento a prendere le misure di un abito e che si voltò immediatamente appena mi vide.
Non mi staccava gli occhi di dosso e questo atteggiamento mi creò parecchio imbarazzo avendo intuito che anche lui era gay.
Non avevo mai avuto pregiudizi particolari nei loro confronti e allo stesso tempo, per preservare agli occhi della gente la mia virilità maschile, avevo sempre evitato di frequentarli.
Feci per allontanarmi e mi accorsi che il sarto un pò si risentì ma non ci feci caso più di tanto.
Dopo pochi minuti il commesso ci chiamò avvisandoci che il sarto era a nostra disposizione e che potevamo accomodarci nel suo ufficio.
Entrammo io mia moglie e l'amica le quali iniziarono a osservare l'abbigliamento del sarto: foulard al collo, camicia sbottonata che metteva a nudo un petto ben depilato, capelli lunghi raccolti in una sorta di crocchia, pantaloni attillati, quasi pantacollant...
Lo guardavo perplesso cercando di non incrociare il suo sguardo, in attesa che mia moglie si decidesse ad elencare le caratteristiche dell'abito che sognava di indossare.
Il sarto ascoltava con attenzione aggiungendo qualche particolare all'abito tanto desiderato dalla mia signora concentrando l'attenzione delle due donne ma non la mia.
Forse risentito di questo fatto, smise di parlare e si avvicinò a me.
Mi fissò negli occhi e come se avesse un metro, mi prendeva le misure mentalmente.
Poi mi disse:
''Saresti veramente carina vestita da donna''.
Rimasi inebetito, mia moglie e l'amica per poco non scoppiarono in una fragorosa risata mentre il sarto continuava a puntarmi i suoi occhi nei miei.
Il momento di profondo imbarazzo svanì quando mia moglie lo richiamò a quello che doveva essere il suo lavoro guarnendo idealmente il vestito con strass e paillettes.
Usciti dall'atelier le due donne non persero occasione di prendersi beffa di me immaginandomi con una gonna e capelli lunghi.
Anche mia mia moglie commentò che, vestito di tutto punto, sarei stato una bella figliola...
Purtroppo durante la festa l'abito di mia moglie si impigliò e una parte del tulle si strappò.
Il giorno dopo, mia moglie mi chiese di riportare l'abito dal sarto per farlo riparare visto che ci teneva.
Non avevo molta voglia ma alla fine andai e fui accolto proprio dal sarto, il quale mi fece accomodare nel suo ufficio facendomi i complimenti per il fisico asciutto e per il portamento.
Diventai rosso e un pò mi pavoneggiavo.
Visto che fisicamente assomigliavo a mia moglie mi chiese di indossare l'abito per poterlo sistemare.
Tergiversai un attimo poi, forse per curiosità, lo indossai facendomi aiutare proprio dal sarto il quale non se lo fece ripetere due volte: non faceva altro che dirmi come dovevo muovermi, atteggiarmi, indossare calzine velate e scarpe per simulare l'altezza e alla fine mi guardai allo specchio: in effetti non ero niente male... lui se ne accorse e iniziò ad accarezzarmi.
Nel giro di pochi secondi mi ritrovai gli slip abbassati e la sua bocca sulla mia cappella.
Succhiava e quando riprendeva fiato mi diceva che ero bellissima vestita con quell'abito e che se volevo mi avrebbe allestito un guardaroba.
Non resistetti tantissimo e venni nella bocca del sarto il quale lasciò colare il mio seme leccando quel pò che riusciva a raccogliere con la lingua.
Mi disse di tornare il giorno successivo per ritirare l'abito e che avrei trovato una sorpresa....
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