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Lui & Lei

massaggio thailandese


di femminadentroTO
18.08.2023    |    3.262    |    11 9.7
"L'odore dolce di estratto naturale mi inebriava già prima di iniziare la seduta..."
Massaggio thailandese
Sentendo i racconti dei miei amici riguardo quanto sono rilassanti i massaggi thailandesi decisi di provare e, una volta arrivato nel centro estetico, mi viene proposto un pacchetto di 5 sedute.
Obiettai che volevo solo fare una prova, non ero interessato ad un ciclo completo, ma con la scusa degli sconti per ogni seduta mi feci persuaso ed accettai.
Chiesi se chi eseguiva i massaggi fosse un uomo o una donna e, con estrema mia delusione, scoprii che sarebbe stata una donna tra l'altro di origini asiatiche.
Speravo in un bel maschietto muscoloso per farmi strapazzare un pò ma, tanto vale, andavo per un fine superiore cioè rilassarmi e non contrarmi come mio solito quando faccio sesso con un uomo.
Mi preparai per il pomeriggio successivo e puntuale mi presentai all'appuntamento.
L'odore dolce di estratto naturale mi inebriava già prima di iniziare la seduta.
La prima impressione fu di sentirmi al centro dell'attenzione: le ragazze si prodigavano con grandi sorrisi nell'offrirmi un thè rilassante, profumato e aromatizzato allo stesso tempo, gioia per il mio apparato olfattivo.
Fui deliziato da biscotti thailandesi molto saporiti e leggeri ed in ultimo arrivò la massaggiatrice.
Non era carina come mi sognavo ma bensì, ero lì per un massaggio non per una seduta di sesso.
Mi accompagnò alla saletta e mi colpì molto il suo tono di voce, italiano e non asiatico, con una cadenza ritmata delle parole, quasi una nenia che mi entrava e rimbombava dolcemente nella testa.
Il suo sorriso era disarmante, le labbra troppo carnose per il suo viso, il corpo nascosto dalla vestaglia ma l'impressione di una donna tonica.
Mi offrì degli slip igienici da indossare per la seduta e nel frattempo che li indossavo lei uscì e tornò dopo cinque minuti.
Le luci calarono di intensità ed una musica in sottofondo mi riportava in un convento induista dove i monaci shaolin pregavano e forgiavano il loro corpo e la mente.
Questa era la prima impressione ed una volta disteso sul lettino chiusi gli occhi in attesa della ragazza.
Si presentò bussando alla porta e, una volta entrata, mi elencò cosa avrebbe fatto durante quell'ora insieme.
Il profumo rilasciato nella sala mi inebriava, una volta trovata la posizione corretta sul lettino per massaggi mi abbandonai a lei.
L'olio profumato rendeva il mio corpo viscido e le sue mani scorrevano serenamente come le sue parole velate risuonavano nella mia mente.
Mi sembrava di essere effettivamente in un luogo incantato, tenevo gli occhi chiusi assaporando ogni attimo di quell'atmosfera.
La mia schiena ben presto si liberò di quell'innata rigidità vertebrale ed il resto del corpo era libero da ogni tensione.
I miei sensi percepivano le sue dita per tutta la lunghezza della schiena ed il palmo della mano irradiava un calore piacevole e allo stesso tempo innaturale.
L'atmosfera era rarefatta, un brivido lo ebbi quando la sua mano arrivò alle mie natiche.
Il massaggio prevedeva anche quella zona del corpo ma non credevo mi suscitasse emozione dal contatto di una donna per giunta poco attraente.
Mi eccitai senza darlo a vedere essendo pancia in giù.
Non riuscivo a controllare l'erezione e speravo non si accorgesse.
Lei continuava alla ricerca di nervi della parte inferiore della schiena fino ad arrivare all'ano.
Non resistetti più!
Mi agitai alla ricerca delle sue mani che ben presto inumidirono con dell'olio il mio sfintere.
Il suo silenzio era musica per me.
Riuscivo a carpire nei movimenti del palmo della mano che andava alla ricerca del mio piacere interiore.
Muovevo il bacino cercando il contatto fino a quando il suo dito medio entrò in profondità nel mio ano.
Entrò senza fatica visto l'olio profumato che lo avvolgeva ed io per reazione mi contrassi stringendo lo sfintere.
Lei rimase bloccata con il suo dito dentro me fino a quando non mi rilassai e lasciai che lei continuasse.
La mia anima viaggiava per la stanza osservando la scena da un punto di osservazione privilegiato.
Vedeva il volto della donna che scrutava il mio corpo rilucente, il suo dito che premeva per entrare ancor di più, io che non reagivo e passivamente lasciavo che penetrasse.
Quando sentii anche il dito indice che voleva entrare allora capii che quel pomeriggio sarebbe stato fantastico e unico.
Mi inarcavo e poi ritornavo nella posizione piatta, assecondavo il movimento delle sue dita cercando piacere e ottenendolo.
Dopo qualche minuto non resistetti e venni sull'asciugamano mugolando di piacere senza farmi sentire dalle persone presenti nella stanza accanto.
Ero sfinito ma contento.
Non avevo mai provato sensazioni del genere eppure di rapporti anali ne avevo avuto nella mia vita ma non tali da raggiungere il piacere che mi donava quella donna.
Mi avvisò che il massaggio era terminato e che ero stato molto bravo nell'assecondare i suoi desideri.
Ancora con gli occhi chiusi e con il cuore che batteva all'impazzata sentii la donna che usciva dalla stanza ed il mio pisello, ormai inerme, umido del mio stesso sperma, si dibatteva cercando nuovo piacere.
Mi asciugai, rivestii e mi diressi verso la reception.
Non vidi la thailandese anche se la sua presenza era dentro me.
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