Il mio primo collant

Sono l'ultimo di quattro figli, l'unico maschio e tre sorelle maggiori di età, dunque ho sempre dovuto subire la loro influenza femminile, predominante nella nostra casa.
Da piccolo capitava spesso che, durante le feste sia di carnevale che tra amici, venivo presentato con abiti più femminili che maschili: il paggetto in calzamaglia così come il principe azzurro che indossava collant celesti di qualche mia sorella.
Odiavo profondamente quella situazione, venivo deriso da tutte le ragazzine presenti e soprattutto le mie sorelle cercavano di ''educarmi'' come se fossi la loro quarta sorellina.
La mamma, per risparmiare qualche soldo, mi faceva indossare biancheria intima delle mie sorelle dicendo che tanto non se ne sarebbe accorto nessuno.
La calzamaglia sotto i pantaloni era odiosa: avevo sempre prurito e quando dovevo andare in bagno era un disastro!
Nel periodo invernale sopra la vasca da bagno venivano stesi i colllant di tutte le donne di casa. Il solo contatto con quel tessuto velato mi creava molto imbarazzo e a volte pensavo (naturalmente dal punto di vista maschile) come potevano indossare quegli indumenti e andare in giro con le gambe colorate che a me sembravano ridicole!
Le sorelle sapevano di questo mio disagio e non perdevano occasione per mettermi in imbarazzo: si divertivano ad indossare le calze davanti a me e nonostante le mie rimostranze si mettevano a ridere a sfilavano vanitose dicendomi che avrei dovuto provare anch'io quella sensazione.
Una domenica, mentre cercavo biancheria nel mio cassetto, mi accorsi di un sacchetto trasparente posizionato sotto le mie mutande. Lo aprii e mi accorsi che si trattava di un collant velatissimo nero. Rimasi schifato nel guardarlo ma quando lo tolsi dal sacchetto e ne verificai la consistenza al tatto, invece di portarlo alle mie sorelle decisi di tenerlo.

La notte non prendevo sonno, pensavo a quel sacchetto dentro il mio cassetto e mi chiedevo chi lo avesse messo e se si trattava di un semplice errore.
Mi alzai e presi i collant.
Erano velatissimi e molto delicati, tanto che rischiavo di smagliarli con il semplice contatto delle unghie.
Con il cuore che mi batteva all'impazzata li osservavo scrutando ogni particolare, dal tassello proteggi slip al tallone rinforzato e pensavo alla difficoltà di indossarle senza rovinarle.
Come facevano le donne a non smagliarle ? Decisi di provare ad indossarle cercando di ricordarmi come facevano le mie sorelle e dunque arrotolando per bene ognuna delle due calze e tirarle su pian piano senza lasciare pieghette antiestetiche.
Avvolgevo le gambe fasciandole con quel tessuto delicatissimo osservando come quelle calze trasformassero una brutta gamba pelosa, in una gamba delicata e liscia, piacevole da accarezzare.
Non credevo fosse così piacevole, avevo sempre considerato quell'indumento molto scomodo e fastidioso: mi dovetti ricredere e soprattutto osservai il rigonfiamento dentro i miei slip che dimostrava l'eccitante sensazione che stavo provando.
Mi accarezzavo le gambe così come feci con il pisello fino a quando un caldo schizzo di sperma inondò prima le mutande poi le calze.
Dal giorno il collant diventò per me un'ossessione e ancora oggi non riesco a farne a meno.