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la moglie vogliosa V la prima confessione


di Membro VIP di Annunci69.it ariel12
12.10.2017    |    5.026    |    1 9.7
"Vedendo quel pezzo di figa chinata con le gambe e il culo evidenziati dai tacchi alti il cazzo mi usciva dai pantaloni allora mi inginocchio dietro di lei e..."
Mentre chinata sul tavolo leccava e lappava vogliosa tutta la tanta sborra negli slip e nel fazzoletto le dico "Ti piace figona?" e lei "Dio mio come godo mi piace da morire è buona è dolce e la voglio ingoiare tutta, non merito niente?". Vedendo quel pezzo di figa chinata con le gambe e il culo evidenziati dai tacchi alti il cazzo mi usciva dai pantaloni allora mi inginocchio dietro di lei e comincio a leccare baciare ciucciare le cosce salendo piano mentre con le dita le sfioro la figa e il culo.
Sento che comincia a godere sentendo inumudirsi la figa salgo con la lingua lecco le labbra già gonfie cerco il clito lo ciuccio lo mordo mentre le infilo due dita nella figa gocciolante, non mi perdo una goccia e bevo quel liquido di goduria; bagno bene il pollice nella tana fradicia e lo punto sul buchetto del culo ormai sempre più largo.
I suoi brividi mi fanno capire che sta godendo mi sollevo e le strusciarsi il cazzo fra le chiappe e le sussurro "Continua a lappare mentre ora ti inculo" "Non ho capito" "Continua a lappare che ora ti inculo troia ingoia puttana che ormai ti riempio tutto il culo con il mio bel cazzo duro" "Siiiii mmmmhhhh come gode la tua puttana però mi sborra in bocca eh? Ne voglio ancora".
La monto nel culo ormai aperto dal cazzone finto e da quel cazzone sul treno e la stantuffo fino in fondo prima piano poi sempre più forte serrandogli i fianchi, mentre la inculo la schiaffeggio forte sulle natiche aspettando una sua reazione è invece " Mmmmhhhh è stupendo sento il tuo cazzo nella pancia e mi fanno godere le tue manate sul culo amore dammele più forte sono la tua troiona".
Ormai il cazzo mi pulsa lo sfilo dal culo le prendo il viso fra le mani lo infilo nella sua bocca e la riempio di sborra.
Lei ingoia anche quella da vera puttana la faccio alzare e ci baciamo lungamente, quel sapore di cazzo sulla sua lingua mi piaceva da matti.
Avevo preso ferie quella settimana e i figli erano in gita scolastica non pensavo ad altro che alle porcate da fare con la mia mogliettina ormai così troia che mi aveva tradito col pensiero ma sul treno lo aveva fatto veramente e davanti a me.
Facemmo una doccia insieme accarezzandoci e baciandoci poi appagati Andammo a letto e ci addormentammo tenendoci per mano.
La mattina seguente mi porta il caffè a letto mi bacia e "Sai amore non faccio che pensare a sabato prossimo al pranzo con quei due maschi da monta però prima ti devo confessare una cosa, hai presente quel ragazzo dell'ascensore? " "Quello che ti ha palpato? Ma è solo un ragazzo avrà venti anni tu ne hai quaranta anche se sei una gran figa" " Amore ti ho tradito con lui da tempo e lo faccio spesso mi sento una puttana ma mi piace da morire".
A quelle parole la schiaffeggio forte sul culo (so che poi non le dispiace troppo) e "Racconta troia" e lei "Abita nel palazzo da un mese e già dopo pochi giorni ci trovammo insieme nell'ascensore, la cosa non mi disturbava anche se avevo notato che quando mi incontrava mi fissava e mi sussurrava parolacce. Senza dire una parola mi fece voltare verso il grande specchio e si mise dietro di me allungando le mani sulle mie cosce scoperte dato che portavo quella gonna corta che ti piace tanto, io mi scostai guardandolo negli occhi come per rimproverarlo; poco dopo riprovo' e io feci come prima. Ma quando sentii il suo randello strusciarsi sul culo cominciai a bagnarmi tutta sentivo con il culo un affare enorme e quando sentii le sue mani sulle cosce e vidi allo specchio la sua lingua che si leccava le labbra chiusi gli occhi immaginando quella lingua sulle labbra della mia figa ormai fradicia di goduria. Mi sollevò la gonna fino alla vita mi abbassò gli slip e mi spinse quel cazzo enorme fra le cosce. Fermò l'ascensore e cominciò a farsi una gran sega fra le mie cosce, aveva una cappella stupenda rossa che vedevo spuntare dalle cosce e allo specchio, stavo godendo da troia pensavo a te ma non potevo fare a meno di godermi quel gran cazzo. Mi prese le tette fra le mani mi slinguo' sul collo e vedendo questo allo specchio sentivo colare la mia goduria lungo le cosce, mi piegò in avanti mi puntò il cazzone sulla figa e cominciò a entrare piano piano poi si fermò e aspettò che fossi io a spingere il culo indietro per farlo entrare tutto. Lo feci non resistevo più e mi monto' come un cavallo mentre io urlavo dal godimento. Sentivo il suo cazzo pulsare gonfiarsi ed esplose una sborrato che mi riempi la pancia. Quasi svenni dal godimento e lui "Domani ti aspetto nell'atrio alle 10 non mancare altrimenti non ti farò più godere i miei 28 cm di cazzo puttanona" poi fece ripartire l'ascensore"

Continua








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