Racconti Erotici > tradimenti > un buon amico
tradimenti

un buon amico


di Membro VIP di Annunci69.it nuovecorna
02.05.2024    |    8.615    |    15 9.6
"“Vuoi che continui? Non so se il seguito ti piacerà”..."

Inizio questa storia, raccontando un momento della nostra vita di coppia e di come abbiamo ridato energia al nostro rapporto
Siamo una coppia di una certa età. Io 62 anni Gianni altezza media, brizzolato corporatura normale imprenditore Lei Elena 55 anni, bellissima donna, ben proporzionata, un bel sedere , belle cosce ed un seno non grande ma sempre tonico.
All’epoca dei fatti avevamo 10 anni di meno e quindi Lei era ancora più desiderabile.
Dopo 15 anni di convivenza il nostro rapporto cominciava a perdere colpi, la vedevo scontenta, a volte triste. Il suo abbigliamento non era più ricercato come quello di una volta, sentivo che si aspettava da me delle cose che non mi accorgevo le mancassero e di alcune che il mio stato fisico dovuto a un intervento erano venute a mancare in maniera pesante
Questa situazione mi faceva stare male perché a parte il sesso noi ci volevamo e ci vogliamo molto bene. Un bene che ormai è più di carattere fraterno che non puramente fisico.
Pensavo spesso a come avrei potuto farle ritrovare quella carica vitale, anche sexy, che aveva sempre avuto fino a pochi anni prima.
Lei legge molto anche perché le serve per il suo lavoro di insegnante.
Per il suo compleanno le regalai un e-book (un libro elettronico), dove lei scaricò i suoi titoli. Ne fu contenta e diventò un oggetto da cui non si separava mai.
Un giorno si dimenticò il suo tablet sul divano ed io incuriosito ne approfittai per dare una sbirciatina.
Rimasi sorpreso dal primo scritto che trovai: riflessioni sul nostro rapporto che aveva scritto nel tempo che mi confermavano il suo desiderio e bisogno di un contatto piu’ stretto con me
Di colpo compresi cosa era che la turbava così tanto: le mancava l’amore, quello fisico ed anche quello che fa battere il cuore quando lo provi, quell’amore che ormai tra noi si stava raffreddando.
Cosa dovevo fare ? Questa la domanda apparentemente senza soluzione che mi aveva fatto perdere quasi il sonno.
Un giorno navigando sul web trovai un sito per coloro che cercavano donne sposate disposte a fare incontri galanti.
Mi iscrissi ed iniziai a chattare con diversi uomini maturi singoli che si offrivano per avere incontri occasionali con donne impegnate o sposate.
In particolare uno di essi, che mi sembrò molto disponibile, attirò la mia attenzione ed il mio interesse. Il suo Nick sul sito di cui non ricordo il nome era Solare, un uomo sui 45 annni divorziato che abitava delle parti di Milano
Entrai subito in confidenza con lui. Gli raccontai il mio problema, gli descrissi mia moglie e forse sbagliando, gli inviai anche alcune foto normali di lei che mettevano il risalto la sua persona.
Rimase molto colpito dal fascino di Elena , cosa per nulla difficile per qualsiasi maschio,gli piacque molto e lui si offrì di aiutarmi. Spavaldamente e con una presunzione che non apprezzai molto, mi disse che una donna come Elena forse non era fatta per me e mi avvertì quasi minacciandomi, che lei una volta stata con lui, lo avrebbe preferito a me.
“Ah ah ah, puoi dormire tranquillo per questo.
Mia moglie ama troppo la sua famiglia” ribattei e chiusi il collegamento rimanendo d’accordo che ci comunque eventualmente ci saremmo forse risentiti .
Ero sicuro che lei lo avrebbe mandato a quel paese.
“Elena è troppo innamorata e troppo tradizionalista per accettare la corte di un altro uomo”, mi dissi pensando al nostro colloquio.
Comunque quei discorsi mi turbarono non poco ed i giorni che seguirono mi portarono a riflettere molto se continuare o lasciar perdere.
Passarono dei giorni prima che ci risentissimo con Solare.
Il pessimo umore di mia moglie che sembrava peggiorare di giorno in giorno mi fece prendere la decisione di provare.
Una mattina, dal PC dell’ufficio mi ricollegai nella pausa pranzo e lui rispose subito.
“Allora Gianni, sono Paolo, cosa hai deciso? Ci stai a fare quello che ci siamo detti e del quale abbiamo parlato? Guarda che per te è un grosso rischio!! “
“Rischiare cosa? “ risposi io quasi indignato.
“Di perdere tua moglie per sempre” ribattè quasi con arroganza. Dammi il suo numero di telefono che la chiamo”.
“Ma figurati. Mia moglie non ti risponderebbe neanche.” Lo salutai e rimanemmo per risentirci il giorno dopo.
Il mio lavoro mi porta a lunghe assenze da casa che pesano molto sia a lei che a me, quella estate era stata particolarmente pesante per una situazione sanitaria.
Ci risentimmo come stabilito il giorno dopo e gli detti il numero di telefono di casa. Gli suggerii di dirle che lui era un mi collega col quale avevamo condiviso esperienze lavorative nel settore e che telefonava per salutarmi, poi chiamai mia moglie avvisandola che un mio carissimo amico , un certo Paolo, mi avrebbe cercato. La pregai di parlare con lui casomai si fosse fatto vivo spiegandogli che ero ancora lontano per la fine della stagione.
Non fu molto entusiasta: “Va bene amore, farò come dici” rispose con la solita voce sommessa, quasi di rassegnazione.
Richiamai il giorno dopo Paolo il suo vero nome, informandolo del tutto e di come ero rimasto d’accordo con Elena.
“Non ti preoccupare le dirò che ho chiamato per avere tue notizie e che mi hai dato tu il numero di telefono”.
Ci salutammo con la promessa che ci saremmo risentiti per gli aggiornamenti.
Rimasi comunque con non poca di preoccupazione per le parole piuttosto forti e la sicurezza dimostrate da Paolo.
Dopo alcuni giorni mi collegai ancora con il portatile.
“Hai chiamato mia moglie? Che ti ha detto? “ chiesi con evidente trepidazione.
“Si ho chiamato, Elena ha una bella voce calda e mi ha risposto garbatamente. E’ stata felice di fare la conoscenza di un amico di suo marito. Sinceramente credo di esserle rimasto simpatico. Il ghiaccio è rotto, ora vediamo il seguito. Ci risentiamo per ulteriori sviluppi.. Vedrai che ci riesco”.
Ci scambiammo i cellulari e chiudemmo la conversazione rimanendo. I miei pensieri aumentarono a dismisura.
Due giorni dopo il mio telefono squillò all’ora di cena.
“Ciao Gianni Buone notizie. Ieri io e tua moglie abbiamo parlato ancora. Siamo stati al telefono per due ore e lei mi ha raccontato tutto di voi due. Era molto triste ed io le ho proposto di venirla a trovare a casa vostra per conoscerla personalmente e farle un po’ di compagnia visto che spesso e’ sola. Lei è stata d’accordo e mi ha invitato a pranzo per sabato successivo. So che è una brava cuoca e che le piace molto cucinare. Questo è un particolare che mi piace moltissimo. Non essere geloso eh ?”.
“Davvero? Non posso crederci !! “
“Sabato coronerai il tuo desiderio: quello di far felice lei e cornuto te. Ti farò sapere … non stare in pensiero ti farò sapere. Ci sentiamo domenica” mi rispose con un accenno di risata riattaccando..
“Mi sta raccontando una balla” borbottai sottovoce provando una forte vampata di caldo salirmi alla testa. “Non ci riesce, ne sono sicuro”.
Pensavo questo come a volermi tranquillizzare ma in realtà avevo mille pensieri e non ero più sicuro di voler davvero andare avanti.
Passò la settimana durante la quale sentii sempre mia moglie di solito al’ora di pranzo.
“Pronto? Ciao amore sono io, come stai? Tutto bene? “
Rimase un attimo in silenzio come non sapesse cosa dire poi riprese: “Si amore tutto bene. Sto preparando qualcosina per pranzo ma da sola non ho mai molta molta fame. Tu come stai?”
La sua voce era cambiata. Mi sembrava più viva. “Il mio amico ha più chiamato?” chiesi io pur sapendolo.
“No amore non ha più chiamato” rispose dopo un attimo di silenzio.
Non so se avvertì il mio imbarazzo ma risposi con tono abbastanza vivace:
“Allora amore buon pranzo. Ti richiamo domani mattina”.
“Non mi ha detto nulla dell’invito, forse davvero è una bufala di Paolo pensai rincuorandomi. Il fatto di sapere mia moglie corteggiata da Paolo non mi andava giù anche se ormai non potevo tornare indietro.
Passai quel sabato e la domenica mattina con la mente occupata dai problemi del lavoro che fortunatamente non mi permisero di pensare ad altro.
In tarda mattinata di domenica richiamai mia moglie, saranno state le 11 mi pare.
Mi rispose con voce un po’ assonnata.
“Buongiorno amore, mi sono alzata poco fa, non ho voglia di far nulla oggi. Ho lezione domani mattina per cui mi sono presa qualche ora di riposo in più.” La sua voce era mielosa, sembrava una gatta appena svegliata. Dalla sua voce erano sparite quelle note di tristezza che conoscevo. Era solo stanca ma mi sembrava rilassata.
“Hai fatto bene amore ti auguro una buona giornata, ci risentiamo domani sera. Un bacio”.
“Un bacio amore, buona giornata” mi rispose con la sua calda voce che non sentivo più da non so quanto tempo con quella dolcezza.
Chiusa la conversazione con mia moglie chiamai subito Paolo ma non ebbi risposta.
Solo verso sera il telefono squillò. Era lui.
“Ciao Paolo, aspettavo una tua telefonata.. ma..tu..”
“Si scusa Gianni, ero stanco ho preferito chiamarti ora “
“E’ come ti avevo detto vero? Sei andato in buca !! Elena mi ha detto che non ti sei fato vivo”.
“Ne sei sicuro? Vuoi che ti racconti come è andata?”.
Mi venne il cuore in gola per l’angoscia, ma anche per l’eccitazione della cosa.
“Certo che voglio!! Quante bugie devi raccontami ?”.
“Sabato sono andato da lei a pranzo. Quando ho suonato lei era già li ad aspettarmi era vestita in modo davvero elegante e sobrio nella sua semplicità. Una gonna scura sopra il ginocchio e una camicia chiara. Ci siamo salutati con una calda stretta di mano che e’ durata piu’ del normale. Tua moglie ha fatto finta di nulla e ci siamo messi in sala sul divano a parlare. Le ho detto che ero felice di conoscerla e che la sua compagnia mi piaceva da morire. Guardandola in quegli occhi languidi le ho preso la mano e l’ho accarezzata: sei una donna davvero adorabile. Tuo marito ti trascura. Tu sei una donna così piena di vita. Meriteresti di avere un uomo vero accanto a te che ti faccia tornare a sorridere.
Lei ha ritirato la mano e con voce di rimprovero: “ Si Paolo è vero, mi sento un po trascurata ma sono pur sempre sua moglie!!”
Mi sono avvicinato ancora noncurante delle sue parole e non ho potuto fare a meno questa volta di darle un bacetto sulla guancia stringendola un poco a me”.
“E lei ti ha lasciato fare? “ la mia angoscia cresceva ed anche la mia eccitazione.
“Si senza opporsi. L’ho sentita fremere ma lei subito mi ha invitato a tavola scostandosi da me: “Ti ho preparato una cosa che piace molto anche a Gianni pollo alla cacciatora e sformato di fagiolini freschi.
“Non ci credo tu mi racconti un sacco di fandonie. Vuoi farmi incazzare.” replicai seccato.
Paolo mi descrisse per filo e per segno la mia casa, la cucina con i rami attaccati. La camera con il letto etc. non ebbi dubbi che lui fosse stato veramente a casa mia quel giorno.
“Non avevo mai pranzato così bene. Siamo stati coscia contro coscia a tavola. E’ stato tutto bello ed è estremamente piacevole conversare con lei.”
Non sapevo cosa dire, rimanevo in silenzio ad ascoltare il suo racconto.
“Vuoi che continui? Non so se il seguito ti piacerà”.
Ero al massimo della eccitazione anche se lo stomaco mi faceva male per la gelosia.
“Continua, voglio sapere…” risposi sommessamente come non avessi voglia di ascoltare il seguito.
“Dopo pranzo siamo tornati in sala, abbiamo acceso la televisione ed abbassato la serranda. Ci siamo seduti vicini sul divano, le ho passato il braccio intorno alle spalle e l’ho attirata a me baciandola ancora sulla guancia e sul collo.”
Lei si è staccata un attimo e mi ha guardato negli occhi: “Paolo non so cosa mi succede ma la tua presenza mi rilassa, mi piace parlare con te”
Poi come ripensandoci: “Ma non interpretare male le mie parole. Non vorrei tu pensassi male”.
“L’ho abbracciata e le ho detto ancora: Sei bellissima ed io potrei anche innamorarmi di te… sei così dolce. Invidio tuo marito!
Questa volta il bacio è stato vero, intenso, lungo con le nostre lingue che si cercavano dentro le nostre bocche”.
“Ma non siete andati oltre questo vero? “ balbettai con evidente preoccupazione.
“Se vuoi continuo ma ti ripeto che non ti piacerà”.
Dietro il mio timido assenso continuò.
“Caro mio,a questo punto la mia mano è andata sulla coscia di tua moglie ed è salita fin sopra le autoreggenti sulla carne nuda. Lei mi ha preso la mano ma poi ha lasciato che questa salisse e si infilasse tra le sue cosce fino alle mutandine”
Ci fu ancora un attimo di ripensamento da parte sua, le nostre bocche si staccarono e lei sospirando per l’eccitazione: “Paolo, cosa stiamo facendo!!”.

Le mie dita si sono infilate nella fessura, in quella bella peluria già bagnata di piacere. Le nostre bocche si sono unite ancora in un bacio pieno di passione: “No Paolo no… ti prego” , mi ha pregato ancora lei con voce insicura.
A questo punto non ho resistito, l’ho presa per mano e l’ho condotta in camera vostra, sul vostro letto”.
“Paolo non ci credo sei un porco, sul nostro letto no non ci credo”.
“Non mi interrompere altrimenti non ti dico più nulla” mi redarguì seccato.
“OK..OK…” risposi io con tono sottomesso.
“Bene… allora scolta e fatti una bella sega se vuoi.”
“Siamo andati sul tuo lettone, ci siamo seduti abbracciandoci mentre la baciavo sul collo. Siamo caduti distesi con lei sotto di me. Sentivo il suo petto ansimare, la sentivo fremere come una ragazzina alla prima esperienza.
Lentamente l’ho aiutata a spogliarsi. Non è stato facile in quanto le sue mani cercavano di trattenermi continuamente mentre le toglievo gli indumenti, specie quelli intimi. Quando le ho messo le mani sotto il sedere per toglierle le mutandine mi ha trattenuto con forza: “Noo.. no… no… non voglio ..” mi ha pregato con voce rotta da un misto pianto. E’ rimasta li sul letto completamente nuda cercando di coprirsi il seno con le mani.
caro mio, tua moglie nuda è uno spettacolo di sensualità, farebbe venire il cazzo duro anche ad un morto.
Anche io mi ero tolto tutto meno le mutande per paura che potesse ripensarci vedendo il mio cazzo.
“E per quale motivo se posso !! “ chiesi uscendo dal mio silenzio.
“Socio io ho un cazzo di dimensioni ragguardevoli e temevo che avesse paura vedendolo. Paura che le facessi male intendo”. Per darti un’idea è come una lattina di coca circa.
“Quando mi sono tolto l’ultimo indumento ed il mio uccello è saltato fuori non ha potuto trattenere un gridolino di meraviglia portandosi una mano sulla bocca: “Oddiooo…nooo… noo… non voglio, non voglio…” girando la testa come per non voler guardare.”
Il racconto di Paolo mi stava facendo diventare il cazzo duro come il marmo nonostante la rabbia mi attanagliasse lo stomaco e la gelosia mi facesse soffrire come un cane.
“ . Dovevi vedere tua moglie nuda sul tuo letto con le mani sui seni, guardarmi negli occhi supplichevole.
Mi sono inginocchiato tra le sue gambe e le ho aperto le cosce. Mi sono abbassato a succhiare i suoi capezzoli duri, poi sono sceso a leccare, mordere e baciare la sua fica. Doveva essere davvero desiderosa di uccello. Le ho dato il cazzo da toccare e succhiare e lei lo ha fatto con molta dolcezza mentre la sua mano correva e stringeva forte la mia asta, . Poi mi sono inginocchiato ancora tra le sue cosce che lei spontaneamente mi ha aperto lasciando che il cazzo le andasse a lambire la fessura pelosa intrisa dei suoi umori e della mia saliva.
Tua moglie ora era davvero la mia donna. Stava li davanti a me, nuda palpitante, con e quei grossi capezzoli già duri per l’eccitazione.
Quando sentì la mia cappella premere sulle labbra e queste iniziarono ad essere forzate dalla mia mazza, lei inarcò la schiena, appoggiò le sue mani contro di me tentando un ultima volta di fermarmi: “No….Paolo no… non voglio..noo..” sussurrò debolmente mentre il mio petto era già a contatto dei suoi caldi seni.
Tua moglie ha avuto qualche attimo di vero panico quando il cazzo ha iniziato ad entrale nella vagina, allargandola: “AAAHHH… Paolo NOOO …MMHH …AAHH”.
“Lei non voleva” gli urlai quasi.
“Quando ho iniziato a penetrarla ha inarcato la schiena spingendo involontariamente il bacino verso di me, ma quel movimento ha permesso al mio cazzo di entrarle tutto dentro facendola gridare: “AAHHH …MMMMHH…MMMNNNHHH”.
Poi le mie palle sono andate a cozzare sul suo culo ed ho cominciato a chiavare la tua signora ed a farla godere come una vera donna merita.
Mentre la trombavo tua moglie ha perso ogni ritegno: “Siii chiavami …sei un porco chiavami … bello … lo voglio tuttoo “ poi si è aggrappata con le cosce al mio culo ed ha iniziato lei a chiavare me facendo sprofondare completamente ad ogni colpo il mio cazzo nella fica fino alle palle.
Da quel momento in poi si è lasciata prendere in tutte le posizioni . Scusami ma è stato davvero troppo bello e lei ha goduto molto. Non so quanti orgasmi ha avuto.
Abbiamo scopato tutta la notte fino a domenica mattina.
Tua moglie è una donna davvero calda a cui scopare. Le hai fatto patire la voglia di uccello per tutti questi anni.
Quando tu hai telefonato le avevo appena tolto il cazzo dalla fica e stava andando in bagno per lavarsi. Era ancora piena del mio sperma che le colava. Abbiamo fatto la doccia insieme. Dopo pranzo siamo tornati a letto e ci siamo trastullati fino le 17.
Quando sono partito ci siamo salutati con un lungo bacio. A presto mi ha detto, “Appena posso essere libera ti chiamo”.
Io ero come inebetito, mi ero masturbato immaginando mia moglie sotto quel toro da monta.
Riattaccai il telefono sena salutare tanto ero scosso, deluso, frastornato.
I giorni seguenti non feci che pensare al racconto di Paolo.
Immaginavo mia moglie nuda, a cosce aperte sotto di lui prendere il cazzo godendo per l’orgasmo.
Il lunedì tornai a casa e trovai mia moglie sorridente a aprirmi la porta, truccata e vestita elegantemente….
Quando mi baciò la sentii, tenera, vibrante di eccitazione come non l’avevo mai sentita.
La sera a letto facemmo l’amore come se fosse la prima volta e il nostro rapporto si riaccese come un tempo
Paolo non si è più sentito…Almeno credo, ma non ne sono sicuro..
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per un buon amico:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni