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Tra moglie e marito - 3


di MasterT2
07.02.2020    |    11.880    |    4 9.3
"Il getto che fiotta nella bocca aperta di mamma..."
Tra moglie e marito - 3




Racconto ripubblicato

Tra moglie e marito -3







Tra moglie e marito - 3
Racconto ripubblicato
Sabato mattina. Tranquilli e beati ci stiamo crogiolando nel letto. E' anche un po' più tardi del solito ma non importa. Bacio Daniela sul collo e lei si stiracchia come una gatta. Appena svegliati, specialmente se non dobbiamo alzarci, ci sentiamo sempre molto sensuali. Ci baciamo accarezzandoci languidamente.
“Ragazzi, ma siete ancora a letto! Che dormiglioni. Scommetto che stanotte avete fatto i porcellini!”
“Buongiorno mamma! Non mi pare che tu sia molto più avanti. Sei ancora in vestaglia!”
“Anche noi abbiamo tirato tardi stamattina! Tuo padre sta ancora dormendo! Mi sa che ieri sera l'ho stancato un po'! Così ho pensato di passare per il mio esamino!”
“Giusto mamma, vieni qui in mezzo a noi!”
Subito sveglia Daniela scosta il lenzuolo scoprendo inostri corpi nudi. Mamma ci guarda leccandosi le labbra; si toglie la vestaglia: sotto è completamente nuda. Si sdraia in mezzo a noi, il suo corpo a contatto con i nostri. Cominciamo ad accarezzarla. La mano di Daniela corre subito alla sua fica.
“Mamma, per prima cosa raccontaci come avete goduto ieri!”
“Allora, volete sapere come se la godono i vostri vecchi eh! Va bene! Però fatevi toccare almeno! Stefano lo sento già tutto duro e bollente e tu, Daniela hai una fica che fa venir voglia di mangiarla. Non ho mai leccato una fica sai! Te lo ha detto Stefano che ieri io e tua madre ce la siamo toccata? Più tardi vado da lei e sono sicura che oggi ce la leccheremo.”
“Certo che me l'ha detto. E anche che sei pronta a farti inculare! Adesso però racconta. Dopo ce la lecchiamo mentre Stefano ti apre il culo. E più tardi vengo con te da mia madre. Voglio leccargliela anch'io. Basta perder tempo! Ormai le pere sono mature!”
“Davvero verrai con me! Mi immagino la faccia di Elvira quando ti vedrà con me! Di sicuro non se lo aspetta! Allora, se proprio volete saperlo, ieri sera ho fatto un pompino a mio marito! L'ho ignorato fino a che siamo stati in camera, mi sembrava un po' stanco, ma ne avevo troppa voglia. Si stava infilando il pigiama ma mi sono avvicinata a lui con la vestaglietta, sai quella trasparente, tutta aperta e gli ho sussurrato mordicchiandogli l'orecchio che avevo ancora qualche curiosità da provare con lui. Un attimo dopo gliel'ho preso in mano e subito ha cominciato a venirgli duro. Ci siamo limonati un po', con le sue mani dappertutto, poi gli ho detto “Francesco, c'è una cosa che ne sento sempre parlare. Me lo faresti?” “Cosa amore?” “Oddio Francesco, mi vergogno un pochino! Sai, con la lingua!” “ Vuoi che te la lecchi tesoro? Che ti lecchi la fica?” “Oh si, caro. Vorrei proprio quello! Che mi lecchi la, la, la fica amore!” “Agnese, è una vita che avrei voluto fartelo, ma non ho mai avuto il coraggio di chiedertelo. Vieni tesoro, sdraiati e aprimi le gambe!” E così ha cominciato a leccarmi. Un po' agitato, meglio che non abbia fatto pratica il porco! Ma che bello! Mi ha dato certe slinguate che mi hanno fatta sciogliere tutta. Cosa ci siamo persi ragazzi! Ho cominciato a godere quasi subito. Non la stessa cosa che farlo con te Stefano, tu sei mio figlio e godere con te è stato pazzesco, più rilassata con mio marito, ma ho goduto lo stesso. Poi l'ho spinto giù e gli ho detto che adesso toccava a me. Non penso che abbia capito fino a che non l'ho preso in bocca! Avreste dovuto sentirlo! Amore, amore, si, la tua bocca, una vita, non ci credo ancora, Agnese ti amo e via così mentre io me lo ciucciavo come un cane si lecca un osso e con lo stesso piacere! Succhiarglielo mi ha fatto sentire mio marito realmente mio, era totalmente in mio potere. L'ho sentito irrigidire e ho capito che stava per sborrare. “Vengo Agnese, vengo!” gridava cercando di staccarsi, ma io dura. Mi ci sono attaccata e l'ho succhiato tutto fino all'ultima goccia! Avessi saputo prima che è così buona! Abbiamo dormito come due angioletti e stamattina mi sono svegliata che me la stava leccando di nuovo. Appena ho aperto gli occhi mi è montato addosso e me l'ha infilato dentro scopandomi subito e io gli ho detto “Si, Francesco, dai, chiavami!” e abbiamo goduto ancora!”
“Brava mamma! Senti come mi si è allagata la fichetta? Adesso puoi leccarmela. Aspetta, vienimi sopra così io mi lecco la tua. Guarda Stefano com'è ancora tutta rossa per la scopata di prima. Oohh mamma, mi ero scordata il tuo culetto! Poverino, ancora vergine! Ma adesso tuo figlio gli farà assaggiare il cazzo. Prima lo prepariamo per benino..”
Daniela comincia a leccare sia la fica che il culo di mia madre. Di fianco a lei le apro le natiche e osservo Daniela, la sua bocca succhiare tutta quella carne luccicante, la sua lingua fiorettare, svolazzare da un petalo all'altro per poi intrufolarsi dentro di lei indurita. Bagno un dito in tutto quell'umidore e comincio a spingerlo nel buchetto. Mamma geme, un gemito diverso tra i ugolii di piacere. La lavoro a lungo fino a che non la sento morbida e poi ne infilo due, intrecciati. Si lascia scappere un gemito sordo, poi il mugolio riprende. Sento lo sciacquio delle loro lingue e i versi che fanno succhiandosui le fiche. La lingua di Daniela comincia a leccarle lo sfintere forzato dalle mie dita. Le sfilo e la lingua si fionda dentro il buco aperto, vi deposita un po' di saliva ed è di nuovo mio. Le mie dita tornano a lavorarla. Quando le estraggo conto i secondi che ci vogliono perchè il buco si richiuda. Adesso scorrono libere, il suo sfintere si è arreso e non mi combatte più. Daniela me lo prende in bocca poi le passo il gel e me lo spalma per bene. Ce l'ho duro da scoppiare. Sto per aprire il culo di mia madre. Levo le dita e riempio il buco di gel, un'altra pasata di dita e Daniela ci appunta il cazzo.
“Spingi mamma, respira e spingi. Adesso mamma! Ecco che entra! Lo vedo, si apre. Mamma Agnese, tuo figlio te lo sta mettendo nel culo! Spingi Stefano, tutto dentro, spingi! Incula tua madre!”
Sollevata la testa dalla fica di Daniela mia mamma lo accoglie tutto dentro accompagnandolo con un lungo ululato. Chissà se lo sentono da sopra! Forse no, gli appartamenti li avevano fatti in modo che le amere da letto fossero ai lati opposti. Almeno ci avevano pensato, anche se non lo facevano.
“Stefanoooooo, mi stai inculando! Oddio Stefano, mi hai rotto il culo! Stai inculando la mamma, Stefano! Oooohhhh siiiiiii, dai, rompimelo, spaccami il culo Stefano! Aaaaaahhhhh, tutto rotto! Dioooo!!!”
Stimolato dalle sue grida comincio a stantuffarla con lunghe e forti cappellate, mentre Daniela si sta occupando di succhiarle il clito, masturbandola allo stesso tempo. Mamma comincia a sbattersi. Si muove sempre più erraticamente continuando ad urlare e devo tenerla forte per non farla staccare. La tengo per i fianchi e la inculo, la sbatto perdendo la cognizione del tempo. La sento urlare di piacere, sento il mio orgasmo cominciare a montare, ma Daniela ha altre idee.
“No, Stefano, devi sborrarle nella fica!”
Sono come in trance, mi accorgo che Daniela lo tira fuori e poi lo punta contro la sua fica spalancata. Spingi ed entro. E' bollente e mi avvogge come un guanto. Il suo buco del culo è mi guarda ancora oscenamente spalancato, poi comincia a richiudersi. La fica, la fica di mia madre! Ci sono dentro, la sto chiavando. Riesco appena a dare qualche spinta che la lava comincia ad eruttare!
“Stefano!! Mi stai riempiendo di sborra! Stefanoooo, siiiiiiiiiii!!”
Il suo urlo si confonde col mio ruggito sincopato e poi silenzio, rotto solo dal nostro ansimare. Lentamente lo estraggo. Daniela è pronta, in attesa. Lo prende subito in bocca e ne risucchia ogni gocciolina. Vedo la mia sborra cominciare a colare dalla sua fica. Ho fatto una sborrata colossale. Daniela se la succhia tutta avidamente e mamma rituffa la testa nella sua fica. Qualche secondo ed entranbe godono sfrgandosi le fiche sulla faccia!
Doccia, colazione, siamo nudi in cucina. Sentiamo mio padre urlare da fuori!
“Giò, ti aspetto su. Dai che è tardi oggi!”
“Arrivo Ciccio! Sono quasi pronto!”
Mio suocero era l'unico a chiamare mio padre Ciccio. Gli era rimasto fin dalle elementari!! e poco dopo sentiamo uscire anche lui.
“Elvira è sola adesso! Cosa dici Daniela? Andiamo?”
“Mamma Agnese, ne hai ancora voglia? O non vedi l'ora di farle vedere il tuo culetto tutto aperto? Va bene, andiamo! Stefano, tu rilassati ancora un po'. Quando senti battere tre colpi per terra vieni su. Tra un po' romperai il culo pure a tua suocera. Te lo prometto!”
Infilatesi la vestaglia prendono la porta sghignazzando.
La parte che segue ve la racconto come se fossi presente.
Elvira è anche lei ancora in vestaglia. A vedere entrare Agnese sorride invitante. Daniela non l'aveva mai vista con un'aria così 'soddisfatta'. Altro che gatta che aveva preso un topo!
“Agnese! Ti stavo aspettando. Anche tu hai fatto tardi stamattina eh? Ci siamo date ai balletti verdi stanotte eh? Daniela? E tu cosa ci fai qui?”
“Ciao mammina! Ti vedo bene stamattina. Decisamente sei radiante! Ho voluto farti una sorpresa con Agnese, visto che sembra che i miei consigli funzionino!”
Sguardo di panico. Elvira non sa dove guardare. Daniela ed Agnese le sono a fianco.
“Daniela, ma.. Agnese, mio Dio! Cosa, cosa...”
“Tranquilla mammina, Agnese non riesce a nascondermi niente! E poi questo sguardo da gatte soddifatte! Non potete mica darla a bere proprio a me. In fin dei conti il filmino ve l'ho dato io, no? Sono così contenta mamma!”
“Elvira, ha ragione! E' vero, non sono riuscita a tenere il segreto, mi ha guardato negli occhi e la mia bocca si è aperta! Ma è meglio così. Non ci devono essere segreti tra di noi! Vero Elvira?”
“Ascoltala mamma! Quando Agnese me l'ha detto, l'ho presa tra le braccia e ho sentito una voglia tremenda di te, di stringerti tutta. Ti voglio bene mamma!”
“Anch'io ti voglio bene Daniela. Ma, ma non capisco. Agnese, cosa le hai raccontato?”
“Di ieri, del filmino, di mio marito, di noi, tutto Elvira, tutto!”
“L'abbiamo fatto mamma! Io e Agnese, come voi ieri! E adesso voglio sentirti raccontare come hai goduto con papà stanotte! Vieni, sediamoci qui e raccontaci! Non vedevi l'ora di raccontarlo ad Agnese, raccontalo anche a me!”
“Ma, ma Daniela! Tu sei mia figlia. Mi metti in imbarazzo. Amore io..!”
“Mammina, ricordi chi ti ha dato il filmino? Io mamma! Ho messo io in moto tutto quanto, ed è giusto che ne veda gli effetti. Agnese è una donna nuova mamma e tu sei sulla stessa strada. Voglio vedere che donna sei diventata. Voglio amare questa nuova donna!”
“Daniela, amore! Agnese, davvero avete? Mio Dio! Riesco a vedervi, immaginarvi! Si, Daniela, ti capisco! Sono davvero una donna nuova. Adesso capisco cosa mi dicevi l'altro giorno. Ma ancora mi sento confusa. Davvero vuoi che io e te, come con Agnese?”
“Si, mamma. Pensaci, come potrebbe diventare il nostro rapporto. Madre e figlia davvero unite, in tutto e per tutto!”
“Daniela ha ragione Elvira! A me sembra meraviglioso poter essere così in intimità con la propria figlia!”
“Ho il cuore che mi va a mille. Va bene, sediamoci. In fin dei conti sono davvero eccitatissima per stanotte e adesso, adesso mi state facendo uscire di testa!”
Sedendosi Daniela e Agnese slacciano la vestaglia lasciando che si apra rivelando i loro corpi nudi, poi slacciano quella di Elvia che inghiotte a secco un paio di volte mentre le loro mano cominciano ad accarezzarla.
“Si bellissima mamma! Sono un paio di giorni che ho una voglia matta di toccarti, sentirmi le tue tettone morbidetra le mani, frugare nel tuo cespuglio! Dai mammina, raccontaci cos’hai fatto col papi stanotte! Agnese se l’e’ fatta leccare e poi gli ha fatto un pompino! E stamattina hanno chiavato di nuovo. Me la sono trovata in casa che sapeva ancora di sesso e allora l’ho invitata a letto.”
“Mio Daniela, Agnese, ma, e Stefano?”
“Era li’ anche lui mamma! A letto con me! L’abbiamo fatto tutti e tre assieme mamma! Se vorrai poi potrai assaggiarlo anche tu il cazzo di Stefano!”
“Mio Dio, sto impazzendo! Le vostre mani non mi fanno capire piu’ niente! Agnese, e’ vero? Tuo figlio Agnese? E adesso, mia figlia. Daniela mi stai toccando! Non riesco a crederci. Agnese nel vostro letto, con tuo figlio, e.... e l’avete fatto?”
“Si Elvira! Ho fatto l’amore con mio figlio e Daniela, assieme, nel loro letto! Elvira, mi sono fatta inculare da Stefano!”
“Oddio Agnese! Non e’ possibile1 Cosa siamo diventate? Non ci posso credere!”
“Guarda mamma! Agnese, falle vedere il culetto. E’ ancora tutto rosso per l’inculata. Guarda il culo di Agnese mamma!”
“Mio Dio Agnese, e’ vero! E’ tutto arrossato e gonfio1 Ti sei fatta inculare da tuo figlio? E vorreste che io? Che anche io, lo facessi? Farmi inculare da Stefano, magari mentre voi guardate vero? Daniela, la tua mano mi fa impazzire!”
“Dai mammina, adesso sai cosa ti aspetta! Raccontaci cos’hai fatto ieri sera e godimi in mano!”
“Confronto a voi? Non ho fatto mica niente! Mi sono preparata e ho aspettato che fosse in camera. Poi gli sono andata vicino e ho aperto la vestaglia, ero tutta nuda! Mi batteva il cuore ancor piu’ che la prima notte di nozze. In fondo era la prima volta! Mi ha guardato e mi ha subito toccato una tetta. “Gio’, ho voglia di far l’amore! Ho letto che le donne moderne, se ne hanno voglia, non hanno vergogna a dirlo!” Tuo padre mi guardava sorridendo e mi toccava, mi stuzzicava i capezzoli. Ho preso coraggio.”Ti eccito ancora Gio’, non pensi che siamo troppo vecchi?” “Amore, guarda! Guarda come mi ecciti!. No, non siamo vecchi ed io ti desidero sempre. Non so cosa e’ successo, ma questa Elvira che ha voglia, mi piace da matti!” L’ha tirato fuori dal pigiama, tutto dritto e duro! Non mi ricordo piu’ l’ultima volta che l’avevo visto. E l’ho toccarto, gliel’ho preso in mano come da ragazzi e ci siamo baciati. Avevo davvvero il fuoco dentro! Un attimo dopo ci rotolavamo sul letto con le mani dappertutto, sempre baciandoci. Ho cominciato ad ansimare e mentre cominciavo a godere mi ha spinto giu’ e me l’ha messo dentro. Hai ragione Agnese, abbiamo perso i piaceri di una vita! Daniela, amore, mi stai facendo godere. Penso a tuo padre dentro di me. Ieri sera ho goduto come una matta, non so quante volte! E lui continuava a scoparmi, ed io a godere. Di solito finiva in quattro colpi, ma ieri sera continuava a stantuffarmelo dentro. Come ho goduto! Non potro’ piu’ farne a meno, sapete? Oddio Daniela, vengo. Siiiiiii, vengooooo!!”
“Brava mamma, godi, godi, te lo meriti. Vieni, andiamo a letto. Voglio leccarti la fica! Anche Agnese vuole leccartela!”
“Mio Dio, mio Dio. Si, leccatemi, fatemi godere ancora! Anch’io, anch’io voglio leccarvi la fica!”
Un’attimo dopo sono tutte e tre nude sul letto, le facce tuffate nelle rispettive fiche. Agnese le guarda leccarsela furiosamente ed appena urlano di piacere spodesta Daniela e ne prende il posto. Elvira passa da leccare la figlia a leccare l’amica senza rendersene realmente conto. Si rotolano sul letto abbarbicate l’una all’altra. Godono ormai senza ritegno alcuno, poi giacciono sul letto accarezzandosi. E’ allora che risuona il segnale di Daniela. Salgo ed entro in camera. Sono tutte e tre nude sul letto, ansanti e sudate. Ed eccitanti, molto eccitanti.
“Siete troppo belle. Starei a guardarvi tutto il giorno!”
“Amore, sei arrivato. Vieni, mamma ha bisogno del tuo cazzo.”
“Mio Dio Daniela! E’ Stefano! Oddio, come mi vergogno!”
“Mammina, Stefano e’ qui per farti godere ancora. Guarda come ce l’ha duro! E’ tutto per te mammina. Vieni, toccalo, assaggialo!”
“Mio Dio Daniela, non l’ho mai fatto! Io non so, non so se, se posso, io..”
“Guarda Agnese mamma! Devi fare come lei! Guarda come le piace. Anche lei non l’aveva mai fatto, fino a ieri. Ieri l’ha succhiato per la prima volta a suo marito. Ed oggi spompina il figlio. Vieni mamma, assaggia il cazzo di tuo genero. Stasera poi ti gusterai quello di tuo marito.”
Elvira si avvicina titubante. Agnese le porge l’uccello. Elvira lo stringe, lo scappella. Avvicina la punta della lingua e lo lambisce delicatamente, poi come avesse preso un’improvvisa decisione, imbocca la cappella e comincia a succhiare. L’istinto non le manca, la voglia neppure. Elvira si lancia ad occhi chiusi nel suo primo pompino.
“Brava mamma! Visto com’e’ facile? Buono il cazzo vero? Vedi cosa ti sei persa ad ascoltare i preti? Quelli lo vogliono succhiare solo loro, sai!! Vieni adesso, fatti scopare un po’. Stefano e’ un po’ che ha voglia di chiavarti.”
“Davvero Stefano? Ti piace la fica di tua suocera? Mmmmm, che genero porco che ho!! E che bel cazzone che hai. Si, fammelo sentire tutto dentro, sbattimi per bene! E voi due guardone, guardate pure! D’ora in poi l’Elvira se la godra’ ogni volta che potra’. Mmmmm, dai Stefano, chiavami!!”
“Visto Agnese, tu avevi paura si traumatizzasse. Dai amore, faglielo sentire, chiavala e falla godere, ma trattieniti che le devi aprire il culo!”
Elvira non ascolta di sicuro, attaccata alle mie spalle, le gambe strette dietro di me, risponde colpo su colpo alle mie cappellate, uggiolando, sbavando e digrignando i denti. Troppa la voglia arretrata. Una serie di colpi veloci la spingono oltre il limite. Urla e si contrae, mi strine ancora piu’ forte e poi mi rilascia. Si abbandona ansante e pulsante, sfatta! Accompagno il suo orgasmo con lunghe,lente, sempre piu’ lente spinte dentro di lei. Quando si calma lo tiro fuori. Un’ultima convulsione. Mia madre me lo sta gia’ leccando. Daniela la bacia e l’accarezza. Elvira riprende fiato. Daniela se la porta in bagno. Di certo vuole prepararle il buchetto. Io e mamma cominciamo a scopare, lentamente, non voglio venire proprio adesso. Quando tornano Elvira e Daniela restano a guardarci fino a che mamma gode sotto di me.
“Fantastico Agnese. Vederti godere con tuo figlio e’ stato davvero fantastico!”
Ma tocca ancora ad Elvira. E’ suo il palcoscenico. Mi sfilo da mia madre e le facciamo posto. In ginocchio sul letto, il culo offerto in alto, aperto. Daniela e’ la prima a leccarglielo, alterna la lingua alle dita fino a che le due che le ha infilato scorrono libere. Agnese prende il suo posto. Elvira si scioglie di piacere e la lingua di Agnese le lavora il buco senza tregua, e le sue dita entrano, la frugano, l’allargano. Tocca a me. Elvira e’ ormai un grumo di piacere. Il suo ano quasi non oppone resistenza ne’ alla mia lingua ne’ alle mie dita. Aiutate da abbondante crema, scorrono libere senza impedimenti a parte le pulsioni degli orgasmi che continuano a squassarla. E’ ormai una marionetta nella nostre mani, i fili collegati al suo culetto. Daniela ed Agnese la fanno girare e le sollevano le gambe, le pingono indietro, le ginocchia a toccarle il seno. Mi colloco in posizione e punto la cappella contro il suo fiore pronto a sbocciare, un bell’occhio scuro contornato da una corona di peletti, pulsante, addirittura boccheggiante. Lo punto e spingo!
“Spingi mamma!”
“Spingi Elvira!”
Elvira spinge, spinge forte prendendo un profondo respiro, spingo io e sono dentro. Il buco del culo di mia suocera si apre come una boccuccia. Entro tutto. Un colpo solo, poi arriva la stretta, l’urlo!!
“Ahhhh! Oddio fermati! Mi stai spaccando in due! Aaaahhh, che male!! Oddiooooo!!
“Mamma, tranquilla. E’ dentro! Ce l’hai tutto nel culo! Rilassati, non stringere! Respira. Ancora, respira. Rilassati. Pensa mamma, tuo genero te l’ha messo nel culo! Ti stai facendo inculare da tuo genero, qui di fronte a noi! Agnese, leccala mentre tuo figlio la incula! Adesso Stefano, dai, rompile il culo! Faglielo sentire il cazzo una buona volta. Lasciati andare mamma, goditi la tua prima inculata. D’ora in poi il cazzo non ti manchera’ piu’! Vedrai mammina come ci divertiremo! Dai Stefano, sbattila, guarda come le piace. Agnese mi sa che ti batte. Le piace proprio di butto! Si mamma, dovresti vederti come lo prendi bene. E’ bello nel culo vero?”
I lamenti di Elvira si sono ormai trasformati in urli di piacere. Il suo culo si e’ addattato al mio cazzo come un guanto stretto e flessibile. Pompo che e’ una bellezza. Elvira viene travolta dall’ennisimo orgasmo ed anch’io sono ormai al limite. Ruggendo leonescamente lo estraggo e schizzo una potente sborrata sul suo corpo. Daniela ed Agnese gliela spalmano tutta addosso facendole leccare le dita. Ci stravacchiamo sul letto ansanti e sudati.
“Mio Dio, mio Dio, cosa mi avete fatto! Non potro’ piu’ guardarvi in faccia! Adesso capisco tutto!
Niente potra’ piu’ essere come prima!”
“Giusto mammina. Niente e’ piu’ come prima. D’ora in poi sei libera di godere con chi vuoi, come vuoi e quanto vuoi.”
“Ma, ma, e tuo padre?”
“Mamma cara, ma dagliela anche a lui no? Vedrai che non aspetta altro. Povero papino tenuto a stecchetto per tutto questo tempo. Anche lui ha bisogno di rifarsi no? Agnese ci sta gia’ dando dentro e adesso tocca anche a te. Vi do ancora un po’ di tempo per perdere le ultime inibizioni e poi organizziamo un bel festino in famiglia. Che ne dite?”
Silenzio di tomba. Io e Daniela ci guardiamo sogghignando, le nostre madre sembrano invece un po’ prese dal panico. Ridiamo e lasciamo cadere il discorso e le lasciamo anche a considerare tra di loro l’accaduto. Daniela ha ragione, non si torna piu’ indietro e davanti lei vede i cazzi del padre e del suocero. Li pregusta gia’ la porcellina! Il suo piano e’ semplice. Li controllera’ da vicino e la prima sera che si fermeranno in ufficio a divertirsi tra loro, interverremo. Beccati con le mani in pasta, non crediamo avranno da obbiettare. Certo, ora che le mogli si sono svegliate, magari dovremo aspettare un po’, ma se hanno il vizietto di gustarsi il salsicciotto, prima o poi ci cadranno. Daniela dice entro la settimana, io dico di piu’. Il fatto e’ che mi sono lasciato trascinare e ci ho scommesso il culo. Mi sa che non ho fatto un buon affare. La sera tutti a cena da mamma. C’e’ nell’aria una tensione pazzesca. Tutte le volte che io ed Elvira ci sfioriamo e’ come ricevere una scossa. La mamma ha l’occhio concupiscente e Daniela se la gode beata osservando il tutto. I padri per fortuna sono ignari, si godone le attenzioni delle mogli e pregustano la serata. Mai visto mio padre prepararsi per andare a letto cosi’ presto! Con un semplice filmino, stavamo trasformando la nostra casa in una casa di piacere, di tanto piacere! A letto io e Daniela fantastichiamo su quello che stanno facendo i nostri genitori e su quello che li avremmo indotti a fare. Abbiamo goduto baciandoci e masturbandoci lungamente a vicenda. Domenica mattina non mi sono mosso da letto fino a tardi. Meno male nessuna visita e mi sono goduto il meritato riposo del guerriero. Il bello e’ che non si sente nessuno in giro. Visto le loro abitudini, questo e’ ancora piu’ strano.
Lunedi e’ tranquillo ma arriva martedi sera. La telefonata di Daniela e’ chiarissima.
“Stefano, vieni giu’ subito che ci siamo. Sono qua che non vedono l’ora che me ne vada. Mi hanno gia’ detto che loro hanno da controllare dei documenti e faranno tardi. Altro che documenti. Scommetto quello che vuoi che non vedono l’ora di controllarsi l’uccello i due porconi. Ma stasera li freghiamo noi. Dai che la tiro ancora una decina di minuti. Ti aspetto!” Parto di corsa e in poco meno diun quarto d’ora sono la’. Daniela mi aspetta al parcheggio.
‘Dai, andiamo, dobbiamo coglierli sul fatto, ma prima che scarichino le pistole! Ah, tanto per ricordartelo, hai anche perso la scommessa. Mi devi il buchetto amore!”
Meglio non commentare. La seguo in silenzio. Sono nello stanzino sul retro, una specie di magazzino, ma c’e’ anche una brandina. A momenti ci beccano. Mio padre esce per andare in bagno, nudo, e col clistere in mano. Gio’ e’ dietro di lui, anche lui nudo.
“Ciccio, cosa pensi che sia successo alle nostre vecchie per farle cambiare cosi’ di colpo?”
“Mi venga un accidenti se lo so! Agnese ha accennato qualcosa riguardo discorsi dalla parucchiera e un filmino che non ho capito dove possono averlo visto. In fin dei conti chi se ne frega! Stiamo scopando meglio adesso di quando eravamo giovani!”
“Hai ragione, anche Elvira mi sembra che abbia detto che ha sentito dei discorsi. Mi sa che le due devono essersi messe daccordo. Sarebbe troppo strano se no! Accidenti, l’altra sera mi ha fatto una pompa fenomenale, la prima da quando siamo assieme. Quasi meglio delle tue Ciccio!”
“Pero’ la voglia di selvaggina ci e’ rimasta a tutti e due. Vieni che te lo risciacquo per bene.!”
“Beh, sai com’e’. Ci siamo divertiti da tanto assieme che sarebbe come rinunciare ad un buon bicchier di vino. Di, ma Agnese ti ha mica fatto capire di volerlo anche nel bus del gnao?”
“No, ancora no! Mi sa che dovremo farci avanti noi. Intanto ci ripassiamo un po’ i nostri, tanto per non perderci la mano! Oggi Daniela sembrava non volersene piu’ andare!”
“Gia’ e tu non vedevi l’ora di fartelo slargare. Forza, apri le chiappe che ti tocca!”
Anche se sono preparato, il sentirli parlare cosi mi lascia ancora sorpreso. Mio padre e il suo migliore amico. Chi l’avrebbe mai detto. E mia moglie si sta gia’ leccando i baffi. Scommetto che e’ fradicia. Finiscono le pulizie sempre scherzando e poi ritornano nello stanzino. Gli diamo un minuto e poi li seguiamo. Sono sulla brandina e stanno facendo un sessantanove gustandosi i rispettivi cazzi da veri intenditori. Mi sento stranamente eccitato. Con uno sguardo d’intesa apriamo la porta gridando assieme, all’unisono:
“PAPA’!!”
Meno male che non soffrono di cuore. Vederli diventare di tutti i colori e poi come avvizzirsi di fronte a noi e’ stata solo una frazione di secondo. Prima che potessero dire qualcosa daniela prende in mano la situazione.
“Zitti, non dite niente! Papa’, zio Francesco, lo so da un po’ che voi due cercate tra di voi quello che le vostre mogli non vi danno. Vi ho visto gia’ un’altra volta e la prima cosa che ho provato e’ stata quella di raggiungervi per prendermi io cura dei vostri uccelloni. Ma poi non mi e’ sembrato giusto verso Stefano. In fin dei conti noi facciamo tutto assieme. E cosi’ abbiamo deciso che se il risveglio delle vostre donne non vi avesse distratto abbastanza, allora si che avremmo potuto giocare un po’ con voi! Sapete, e’ stato un nostro filmino la causa del risveglio sessuale delle nostre madri, e sono sicura che due porcelloni come voi non avranno nulla da obbiettare se i vostri figli vi raggiungono su quella brandina. Vero papa’? Zio Francesco?”
Sono ancora stralunati, gli uccelli avvizziti in mano e le bocche aperte. Ma un barlume di comprensione sembra farsi luce nei loro occhi. Mi guardano indecisi, si rialzano. Sembrano proprio due vecchietti mortificati. Che pena che mi fanno! Gio’ e’ il primo a parlare.
“Daniela, se ho capito bene, vorresti...mmmmm, con noi? Ciccio e’ quello che ha detto vero?
Mio padre mi guarda incerto. Ancora non ha capito il mio ruolo. Sorrido ambiguo.
“Si, papino caro! Hai capito bene! Mi avete fatto arrappare. Ma dove la trovero’ mai piu’ un’altra occasione del genere. Tutti i miei uomini preferiti tutti per me! Tre bei cazzi, spero duri, a mia disposizione. Stefano mi ha promesso questo regalo in cambio di quello che gli ho gia’ fatto! Ve lo dico dopo cosa! Ora, perche’ non mi fate un po di posto tra di voi? Ho la fichetta che mi cola, la lingua che trema e il culetto che pulsa. Da fare per tutti e tre. Stefano amore, perche’ non ti spogli anche tu? Guarda che ai due vecchi porcelloni sta venendo duro. Visto che non avete niente da temere dalla vostra Daniela? Il vostro segreto e’ salvo con noi!! Vorra’ dire che ogni tanto ci faremo qualche orgetta ed io mi faro’ una scorpacciata di cazzo. O magari vi guardero’ fare un po’ i porcelli tra di voi. Siete tanto eccitanti sapete! Zio Francesco, dai, di la verita’, la daresti una succhiatina al cazzo di tuo figlio vero? Guarda che bell’uccellone che ha Stefano. Venite, fatemi compagnia che lo succhiamo tutti e tre assieme. Papa’ non ti vergognare, ti ho gia’ visto fare un pompino ed anche prenderlo nel culo! Stasera, prima di uscire di qui, non avremo piu’ segreti gli uni per gli altri! Forza fatemi vedere come succhiate il cazzo!”
Incitati da Daniela, che continua a segarli entrambi, prima Gio’, poi mio padre avvicinano tentativamente la lingua alla mia cappella, danno una prima leccatina, poi sempre piu’ decisi, fino che mio padre con un sospiro lo imbocca e comincia a succhiarmelo, seguito a ruota da Gio’ che glielo contende. Daniela unisce la lingua alle loro slinguandoli entrambi insieme alla mia cappella. Poi si sposta e mi spinge sulla branda. Papa’ e Gio’ continuano a spompinarmi e lei sfarfalla succhiando a turno suo padre e il mio fino a che ci troviamo tutti e tre ansanti e scocciolanti.
“E no, fermi! Ho aspettato troppo questo momento! La prima sborrata e’ mia e vi voglio tutti e tre assieme. Papa’, a te il diritto di prima scelta! Scommetto che vuoi la mia fichetta vero? Allora sdraiati sotto che ti cavalco. Oddio che bellooooo!!! Brrrrr, quasi sto gia’ venendo. Presto zio Francesco, tu? Vuoi il culo eh, vecchio porcello. Dai allora, spingimelo dentro che e’ gia’ bello aperto. Stefano, tu in bocca! UUUHHHHGGG...... Dioooooo due cazzi! Mi stanno spaccandoooo!! Mmmmmmmm!!!”
La bocca tappata dal mio cazzo Daniela smette di parlare e comincia a succhiare mentre cavalca il padre e il mio la incula con potenti spinte. Hanno preso un ritmo indiavolato. Daniela scende sul cazzo del padre e papa’ la spinge nuovamente in su con una cappellata nel culo. Daniela riesce a malapena a tenere la concentrazione sufficente a succhiarmelo. Ognui tanto lo morde e lo leva di bocca per lanciare un urlo di piacere, poi riprende a succhiare. E’ troppo per tutti. Uno dopo l’altro cominciamo a godere.
“Amore, ci sono, ti riempio la ficaaaaaa!!”
“Eccola, tutta nel cuklo!!! Guarda Stefano come glielo riempio!”
“Siiiiiiii, riempitemi di sborra!! Godoooooooo!!!!!
Proprio in quel momento anch’io ruggisco e la mia sborrata si spiaccica sul suo volto disfatto prima che la sua bocca riesca a richiudersi e a succhiare il resto. Ansanti ci stacchiamo. Ad uno ad uno Daniela ripulisce tutti i cazzi e ci ringrazia del piacere ricevuto. Ormai i nostri padri si sono riavuti dallo shock. Adesso vogliono sapere. A due voci raccontiamo loro quello che era successo in casa con l’arrivo del filmino fino alla mia apeertura dei culi di mamma e suocera e il loro essere diventate intime amanti.
“E l’ultimo passo sara’ una bella orgetta in famiglia! Che ne dite papini? Siete disposti a scambiarvi le amate mogliettine oltre che a condividerle con noi? Non vedo l’ora di vedre le loro facce quando sapranno che in tutti questi anni avete fatto i porci tra di voi!”
“Bene, possiamo sempre dire che amandole tanto non abbiamo mai voluto tradirle, sfogando tra noi la nostra libidine. Ragazzi, io ancora un po’ di voglia ce l’avrei. Che ne dite di un altro giro?”
“Papa’, ma certo! Sono sicura che a Stefano non dispiacerebbe assaggiare anche lui un bel cazzo. Vero amore che sei curioso? Venite cari, fate un bel cerchio magico. Ecco bravi! Wao, come siete belli!! E porcelli!! Stefano vedo che ti piace! Stai spompinando tuo suocero come una vera professionista della pompa! Magari ti vedesse tua madre. E con che amore tuo padre te lo succhia! Camio adesso, cambio, Stefano, succhia to padre e tu papa’ spompina Stefano!. Siete troppo eccitanti. Non resisto, mi devo toccare! Aspettate, ho un’idea!! Papa’ sdraiati che ti do la fica da leccare. La vuoi papino? Senti quanti sugo? Zio, tu inginocchiati a cavalcioni di papa’ e leccami per bene il culo, visto che prima ti e’ piaciuto tanto incularmi. Dai che lo so che sei un vero porco! Siiii. Che goduriaaaa!! Sbattimi tutta la lingua nel culo!! Siiiiiii!! Stefano, adesso tu te li inculi tutti e due, tuo padre e il mio, un paio di cappellate ad uno e cambio, via nel culo dell’altro!! Dai amore che ce l’hanno gia’ rotto!!”
“Pronto papa’? Ecco che arriva, la prima botta e tua! Non l’avrei mai neppure sognato! Papa’, a mamma ho dovuto aprirlo, ma il tuo e’ come il burro! Lo senti?”
“Si figliolo, siii, sbattimelo dentro! Mai avrei pensato potesse succedere. Farmi inculare da mio figlio? Dai Stefano, dai!!!”
“Papa’, te lo sto facendo come una scimiiaaaa!! Daniela dovresti vedere che buco!”
“Dopo amore adesso sto per godere di nuovo. Adesso incula mio padre. Slargalo bene anche a lui! Ma non venire , ti prego! Nessuno deve venire!”
“Eccolo zio, tira su le gambe che te lo apro! Dentrooooo!! Che sballo!! E con questo ho inculato tutta la famigliaaaaa!!”
“Siiii, tutti amore. Sfondalo per bene! Diooo, oddiooooooo, siii, vi godo in boccaaaaaaa!!!”
“Daniela urla e gode, gode e schizza, gode talmente che un fiotto di pipi’ lava la faccia del padre che incurante si beve il tutto chiedendone ancora. Daniela e’ ormai fuori di testa dal piacere. Si sdraia sul letto artigliandosi la fica con entrambe le mani, sfregandosela con furia. L’orgasmo la sta frustando trasformandone i lineamenti.
“Siiiiii, adesso, vi prego, adessooooo!!1 Datemela tutta, innaffiatemi di sborra!! Tutta addosso! Sborratemi addossoooooooooo!!!”
In piedi attorno a lei che si agita sul lettino, ce lo seghiamo velocemente e quasi all’unisono, l’orgasmo di uno facendo da traino, le schizziamo addosso numerosi, copiosi, densi zampilli di sborra bianca e cremosa. Daniela lancia l’ennesimo urlo e si accascia gemendo e spalmandosi la sborra a piene mani su tutto il corpo. Ci guardiamo, la guardiamo, scrolliamo le ultime gocce su di lei che ancora geme. Guardo il suo corpo scintillante, lucido di sborra e sudore, guardo i nostri cazzi che stanno perdendo vigore, le cappelle che spuntano gocciolanti dalle nostre dita. Non so da dove mi venga l’idea.
“Laviamola addesso!!”
Sento lo stimolo. Chiudo gli occhi e rilasci un getto di orina paglierina e bollete che s’inarca di frote a me per ricadere sul suo corpo. Daniela spalanca gli occhi e immediatamente urla:
“Siiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!! E comincia a spalmarsela su tutto il corpo. I nostri padri ci guardano per un momento interdetti subito dopo anche dai loro uccelli comincia a sgorgare il getto caldo e purificante. Irrorata da capo a piedi da tre idranti che sembrano non voler piu’ smettere, Daniela apre persino la bocca riempiendosela e risoffiandola in alto gorgogliando e ridendo come una bambina sotto una fontanella per poi inarcarsi ed irrigidirsi nel parossismo di un’altro orgasmo, al termine del quale anche lei apre le gambe, si apre la fica con le mani e ci lascia vedere il suo getto di pipi’ sgorgare verso l’alto per poi unirsi alla nostra sul materasso fradicio. Papa’ e Gio’ si guardano e ridono.
“Ormai non serve piu’... possimo buttare via tutto!”.

Ormai non possiamo certo tenerli a bada a lungo. Anche se hanno promesso di lasciar fare a noi il prossimo passo, i nostri padri sono ormai sul piede di guerra, senza contare che ormai le nostre madri contano su prestazioni sempre piu’ goderecce. La notte non si accontentano certo della scopatina. Vogliono sesso dai loro mariti. Per fortuna tutta l’atmosfera peccaminosa li aiuta a fare bella figura anche quella stessa sera. Le mogli vogliose piu’ la consapevolezza di tutto quello che succede, da ai loro cazzi la forza di erigersi e far fronte alle due fiche assatanate. Si, dobbamo far presto. Tutto deve essere portato alla luce del sole! Pertanto Daniela indice una riunione di famiglia. Tutti sapevano che sarebbe successo, sapevano che stasera avremmo goduto tutti assieme. Ma non tutti sapevano tutto. Nemmeno io. Solo Daniela, la maestra di cerimonia. Ci sediamo, Loro quattro sul divano un po’ strettini, io in poltrona e Daniela a fianco a me sul bracciolo. Posso vedere dai loro volti che sono tutti eccitati.
“Mamme, papa’, che bello questo plurale. Ormai sapete benissimo perche’ siamo qui. O sapete tutti e so che siete pronti. Ma qualcosa ancora non la sapete. Non sapete la portata di quanto e’ successo. Come siamo arrivati a questoto punto. Tutto e’ cominciato con un semplice filmino che ha fatto capire a voi mogli rispettose e purtroppo frustrate proprio dal troppo rispetto che il sesso e’ qualcosa da vivere pienamente senza falsi pudori ed ipocrisie. E mi pare che le cose tra voi stiano funzionando e che stiate recuperando il tempo perso. Ma durante questo passaggio le care mamme hanno anche scoperto altre facce del piacere. Sotto la mia guida e con l’aiuto di Stefano si sono lasciate andare e hanno raggiunto vette che mai si sarebbero sognate di scalare. Non siate imbarazzate di fronte ai vostri uomini anzi, siatene fiere. Cio’ che non sapete e’ che i vostri cari mariti, in tutti questi anni di frustrazione sessuale nel letto matrimoniale, non si sono rivolti verso altri lidi come fanno in tanti, ma hanno trovato tra di loro quel piacere che voi non gli mettevate a disposizione. Anche loro, poveri, sono vittime dello stesso falso senso di rispetto che vi ha trattenuto fino ad ora di godervi pienamente questilunghi anni di vita a due. Io l’ho scoperto per caso e si, care mamme, ne ho anche approfittato. Non ho resistito alla tentazione. Mi dichiaro colpevole! Ho peccato ma me li sono goduti, tutti assieme!! Non mi guardate estereffatte. Oggi anche voi avrete l’opportunita’ di fare cio’ che ogni donna sogna e solo in poche hanno il corraggio di ammettere. Potrete godervi le attenzioni di ben tre uomini, sentirvi riempite dappertutto. Niente facce scandalizzate. So che lo volete, dovete solo ammetterlo a voi stesse. Oggi daremo fondo al nostro repertorio, ci ameremo fino allo sfinimento in tutti i modi che conosciamo in modo che tutti possano avere il piacere di fare tutto con tutti. Per questioni logistiche cercheremo di far durare ogni passaggio solo pochi minuti in modo che i nostri maschietti possano arrivare in fondo al giro in piena forza. Vi chiedete perche’ non a letto? Lo capirete alla fine. Ora, per completare la premeditazione di tutto questo, vi aspetto in bagno, prima le donne, poi gli uomini. Provate un po’ ad immaginare cosa vi faro’? Non dite niente. Non parlate. Fate solo risvegliare i vostri sensi. Ora sapete tutti cosa faremo tra poco. Se siete ancora qui e’ perche’ lo volete anche voi. Via tutte le inibizioni, le false ipocrisie, via libera al piacere. Vi chiamo io!!”
Obbediamo, ci guardiamo tutti sorridendo. Posso vedere l’eccitazione sui loro volti. Mariti e mogli si stringono forte le mani. Quasi posso vedere i loro cuori battere. L’anticipazione sui loro volti vale da sola una scopata. Daniela chiama le madri. Continuo come se fossi con loro. Daniela le accoglie nuda, la vasca e’ piena di acqua profumata. In mano ha la cannula di un clistere. Certo, come poteva mancare. Le due donne rabbrividiscono spogliandosi subito. Rabbrividiscono pensando a quello che le aspetta. E i succhi cominciano a fluire. Elvira e Agnese si baciano accarezzandosi i seni, poi si girano offrendo il culo a Daniela che velocemente completa la procedura di pulizia che lascia i loro ani e tutto il resto pronti a godere. Escono completamente nude ma invece di tornare in sala, entrano per un minuto in camera. Daniela ha detto loro di andare ad aspettare li e tornare in sala solo dopo che gli uomini sarebbero entrati in bagno. Eccoci qui. Io sono quasi sicuro di quello che ci aspetta, anche se non certissimo, ma loro no. Mostrano una certa sorpresa a vedere la cannula in mano a Daniela e sono abbagliati dalla sua nudita’. Devono essere spronati mentre io gia’ mi spoglio.
“Forza papini! I vostri culetti dovranno essere lindi e puliti, pronti a tutto!! Visto che Stefano ha gia’ capito!!”
Mentre anche loro si spogliano ricevoi subito la mia prima dose, seguito a ruota da loro. Poi la seconda e mi sento il culo pronto a tutto! Daniela chiede a suo padre di essere lui a farglielo. Non era certo cosi imbranato mentre li faveva a mio padre. Anche noi nudi e col cazzo ben in tiro seguiamo Daniela in sala. In nostra attesa avevano spostato il divano e coperto il pavimento con un paio di vecchie trapunte e li sdraiate, intente a baciarsi languidamente le troviamo.
“A voi l’apertura. Papini, raggiungete la vostra meta’ e cominciate a godere delle sue grazie. Limonatevi come da fidanzati. Amore, per ora noi staremo a guardarli e li guideremo nel loro viaggio. Accarezziamoci dolcemente. Signore, menatelo quel cazzo, forza che non si rompe e guardatevi mentre lo fate, mostratevelo. Ora in bocca, giu’ un bel pompino! Ormai non e’ piu’ il primo. Lo conoscete bene. Pensate a tutti i pompini che vi siete lasciate alle spalle! Adesso scambiateveli, da buone amiche. Dai mamma, dai Agnese, non siate timide. E’ gia’ il terzo cazzo che prendete in bocca nella vostra vita! State diventando vere bocchinare! Pensate, tutti i cazzi che sono qui sono a vostra disposizione, potete succhiarli quando volete! Cambio, signore a pecora! Uomini via con la lingua, bravi senza paura, leccate anche quei bei culetti! Non ve l’hanno ancora dato vero? Poco male, tra poco saranno vostri. Le due porcelle non vedono l’ora di farsi inculare! Dentro ragazzi, sempre a pecora! Quattro cappellate e cambioooo!! Che gusto cambiare cazzo, vero mamme! E voi cambiare moglie. Avete mai pensato di farvi l’uno la moglie dell’altro? Noooo? Vi credo, vi credo! Cambio ancora. Giu’ fateglielo sentire. Amore, prendi il tubetto e vai a ungere i buchetti. Inculate premeditate. Siete pronte mamme, ve lo sbatteranno dentro in un colpo solo, all’unisono! Stefano, fermati pure di fronte a loro e fattelo succhiare mentre lo prendono in culo. Pronte? Ragazzi puntate, un bel respiro profondo, spinta e dentrooooo, fuocoooo!! Tutto dentro! Che ve ne sembra del culetto delle vostre mogli? E’ ancora bello stretto vero? Fa un po’ male? Ve lo meritate per non averglielo dato in tutti questi anni. Forza papini, rompete quei culi. Fatemeli vedere belli aperti. Signore complimenti, adesso anche voi potete dire di essere ben rotte in culo! State cominciando a godere? Si, voi potete, sono i maschietti che devono riguardarsi. Forza giovanotti, cambio! Scambio di culo! Vai papa’ non perdere colpi, dentro! Chi ce l’ha piu’ stretto? Non importa, si, potete menarvi la fica mentre vi sbattono il culo! Spingetelo bene in alto. Dai zio che la mamma lo vuole tutto, non darle retta, sbattiglielo fino in fondo, cosi! Forza godete pure porcellone. Altro cambio, Veloce e giu’ dentro. Tutto dentro, svelti. Sentile come sbrodolano!! Bravi, adesso fatele riprendere fiato che poi gli diamo il colpo di grazia. Intanto io ve li tengo al caldo. Ok? Stavolta Gio’ nella fichetta e papa’ nel culo. Guardate cosa vi aspetta al prossimo giro. Avete cinque minuti per riprendere fiato, io sto gia’ godendo. Amore tu in bocca, lo so, di nuovo!! Ma solo per farglielo vedere. Ecco signore, tre in un colpo solo! Mmmmmmm!”
Daniela mugola di piacere mentre viene sbattuta dai due cazzi all’unisono e si lecca con gusto la mia cappella. Chiude gli occhi e si rilassa in un primo orgasmo.

“Ferrmi adesso! Di nuovo le vostre mogli. Prima tu mamma. Impalati su papa’ e zio Franceso te lo mette nel culo. Vieni zio che te lo spingo io. Stefano ancora un po di crema. Fermo papa’, spingi zio che entra! Eccolo! Dio mamma, senti come sei piena? Stefano faglielo succhiare. Guarda Agnese come se li gode la tua cara amica. Forza sbattetela per bene. Godi mamma, godi, lasciati andare! Sei porca anche tu e lo sai benissimo. Ti piace farti sbattere. Godi mammina, godi! Siete all’osso? Non ce la fate piu’? Ancora un piccolo sforzo. Dai Agnese, tocca a te. Vuoi tuo figlio in fica? Va bene amore, accontenta tua mamma! Tuo figlio nella fica e mio padre nel culo. A tuo marito resta lo bocca. Ma non si lamenta di certo! Vieni papa’ lo sai che la messa in culo voglio celebrarla io!! Eccolo Agnese. Guarda come le boccheggia il buco, come lo vuole, dai papa’ spingi. Eccolo, tutto dentro! Forza via allo sbattimento, dateci dentro! Mettiglielo in bocca zio, cosi’ sta zitta! Senti zia che bello! Tre bei cazzoni tutti per te. Facci vedere una bella sbrodolata!! Porcellona! Li vorresti ancora piu’ grossi vero? Vorresti che ti sborrassero tutti dentro vero? E no! Ancora no! Io non ho mica ancora goduto sul serio! Credi che piaccia solo a voi il cazzo? E si care mamme, adeso tocca a me beccarmeli tutti e tre! Eccola che se la fa addosso, dai Agnese, godi anche tu. Godi, Godi!”
Messa al tappeto anche Agnese ci ritroviamo tutti e tre con Daniela in ginocchio davanti a noi. Le tre cappelle una contro l’altra ce li lecca tutti e tre assieme. Abbiamo la sborra che ci ribolle nelle palle. I continui cambi ci hanno mantenuti eccitati e reso difficile sborrare, ma adesso e’ li che spinge. Le mamme hanno ripreso fiato. Si impadroniscono di Daniela, la staccano dai cazzi, e la baciano, la slinguano,le succhiano le tette. La spingono a terra e le alzano le gambe, sua madre si accuccia su di lei dandogliela in bocca, Agnese si tuffa ttra le sue cosce. Daniela, urla e si dimena, ma non vuole certo sfuggire a quella lingua. Urla di piacere soffocata dalla fica fradicia della madre. Prima che si riprenda mi fiondo su di lei e tenendola per le gambe la infilo in un colpo solo. La chiavo velocemente, una ventina di colpi sono sufficienti per farla nuovamente urlare, ci sono quasi. Mi stacco e mio padre prende il mio posto. Stessa posizione ancora una ventina di cappellate a fondo, veloci e altro cambio. Altro cazzo duro prende possesso della sua fica. Quello di suo padre. Daniela urla di piacere, la fica della madre ancora incollata al suo volto. Il padre la pompa per bene, forte e veloce. “Sentilo amore, senti tuo padre che ti chiava!!” urla sua madre e Daniela gode ancora, si affloscia. Elvira si rialza. Ci guardiamo, siamo tutti intorno a lei coi cazzi gocciolanti. Ricordiamo il prodigioso orgasmo dell’altro giorno e cominciamo a menarcelo. Daniela apre gli occhi e ci guarda, sorride e comincia a toccarsi, a strizzarsi i capezzoli. Le mamme ci guardano coprendosi la bocca con una mano. E l’orgasmo arriva, travolgente. Da in piedi le spruzziamo addosso tutta la nostra sborra in ricchi fiotti spessi e cremosi, e sopratutto abbondanti. Daniela urla ad ogni schizzo che la colpisce, nuovamente squassata da un orgasmo devastante. Ansante e coperta di sborra riesce solo a sorriderci e dirci con un filo di voce: “Siiii, fateloooooo!!!” Ci guardiamo e facciamo un cenno d’intesa. Quasi insieme apriamo i rubinetti e la nostra orina fumante si incrocia sul suo corpo. La faccciamo cadere dappertutto, inzuppandola completamente. Mia madre e’ la prima a riaversi dalla sorpresa. Si accuccia davanti a me in modo da farsi pisciare sui seni e rilascia il suo getto sul corpo di Daniela. Elvira la imita un secondo dopo. In piedi dirige il suo getto sul volto della figlia che se lo fa gorgogliare in bocca. Siamo distrutti! E le trapunte sono zuppe, ma non ce ne frega niente. Ci abbandoniamo senza fiato. Daniela e’ la prima a riprendersi.
“Porci, mi avete fregato!! Dio come mi piace essere sborrata addosso! Peccato che non si possa fare troppo spesso. Ci nuoterei dentro!! Mamme, grazie! La prossima e’ vostra, lo prometto!! Ragazzi, portate via sta roba! Noi andiamo a sciaquarci un po’ e poi a letto a leccarcela, intanto che voi recuperate!! Vi aspettiamo.”
Sbattute fuori le trapunte inzupppate, invece di seguirle subito ci facciamo un panino e un bel bicchier di vino, tanto per aiutare il recupero. Nudi seduti l’uni vicino all’altro, ci sentiamo perfettamente a nostro agio. Mio padre e’ il primo a richiamarci all’ordine.
“Andiamo ragazzi, sono sicuro che ci vorrebbero di la’!”
Lo spettaccolo che ci accoglie ci lascia a bocca aperta ed i nostri cazzi immediatamente cominciano a drizzarsi. Sdraiate sul letto, fianco a fianco, le gambe alte piegate indietro tenendosi per mano, le mamme. In piedi davanti a loro Daniela. E Daniele ha le mani infilate fino al polso una nella fica di sua madre ed una in quella della mia. E le stantuffa anche, lentamente, ma le stantuffa e loro gemono di piacere.
“Eccoli qui, siete arrivati! Via, andate a metterglielo in bocca. Una donna strapiena adora il cazzo in bocca!! Tu amore vieni dietro di me e abbraccimi stretta stretta. Fammelo sentire contro il culetto, Prima lo avete trascurato sapete! Ecco visto! Ce l’hanno gia’ bello duro. Contente? Adesso leccateveli un po e poi ci facciamo un altro bel giro. E io lo voglio nel culo stavolta!! Se tu non avessi certe manone, potresti sentire che fighe bollenti. Mmmmmm, sii, stringimi le tette!! Avete visto come sono spuntati fuori i grilli? Scommetto non lo sapevate neanche che avevano un cosi’ bel clito le vostre mogliettine. Cosa ne direste di succhiarli un po’? Le facciamo venire subito che mi sto stancando.”
Ubbidienti i nostri padri si mettono in ginocchio ai lati delle loro teste e si piegano a prendere in bocca i grilletti sgusciati fuori dalle loro guaine di pelle ormai stirate al massimo. I gemiti ed i mugolii aumentano di volume. Daniela aumenta il ritmo e poco dopo se ne vengono urlando tutte e due. Lentamente estrae le mani e le offre da leccare ai nostri padri. Le mamme rimangono sul letto gemendo e stringendosi forte la fica tra le mani e queste tra legambe, ancora squassate dalle ultime onde orgasmiche. Daniela si gira e mi bacia stringendomi forte l’uccello.
“Amore, ti prego. Adesso fammi il culo! Tutti, venite tutti a incularmi.”
Daniela si piega sul letto aprendosi da sola le natiche esponendo il sio magnifico buchino. Lo cerco con la lingua. E’ tenero, morbido, cedevole, tanto cedevole che la mia lingua vi si fa subito strada.
“Siiiiiii, con la lingua amore!!! Inculami con la lingua!”
Anche i padri arrivano, anche loro vogliono assaggiare il buco di Daniela. A turno ce lo scambiamo facendola impazzire di piacere. Comincia a urlare, a richiedere a gran voce che le sfondiamo il culo. Lasciamo a suo padre il primo colpo. Mio padre le apre le chiappe e sono io a metterle dentro il cazzo di suo pasdre che, impaziente, glielo sbatte subito dentro fino all’elsa. Daniela si inarca e geme di piacere.
“Dio che bello papa’, come mi inculi bene! Come lo sento. Fate come prima. Forte e veloce fin che potete e poi cambio! Zio Francesco! Sei tu adesso! Oooohhh, siiiii, tutti dentro! Sfondamelo il culo!! Ma non venire eh! Daiiiiiiii!!! Amoreee. E’ il tuo, lo so. Lo conosco il tuo cazzo. Dammelo tuttooooooo!! Siiiiii, ancora, non vi fermate. Continuate a incularmi. Inculatemiiiiiiiiiiiii!!!”
Daniela gode e i cazzi continuano ad incularla, gode ancora. Trema tutta. Le mamme l’accarezzano sussurrandole nelle orecchie quanto e’ bella mentre gode col cazzo in culo. Si abbatte sul letto senza piu’ forza e noi ci stacchiamo. Le guardiamo. Elvira viene a succhiarceli. Cerca di metterseli in bocca tutti e tre, stringendoli forte. Impossibile!!! Daniela ha riprso fiato.
“Aspettate! Mi stavo dimenticando! Ma vi rendete conti che qui tutti abbiamoil culo ben aperto, tutti meno uno!”
Uuuups!! Me lo sono scordato anch’io! E per di piu’ avevo anche perso la scommessa con Daniela. Credevo non cipensasse piu’ ormai.
“E’ vero! Stefano!” fanno all’unisono Mia madre ed Elvira.
“Si, il mio maritino ha ancora il culetto vergine! Che ne dite papini, glelo volete far assaggiare?
Vieni qua amore, sulle mie ginocchia. Tieni in caldo gli uccelli mentre noi gli prepariamo un bel nido nuovo!!!”
Accuidenti, mi tocca! In fin dei conti lo sapevo che sarebbe finita cosi. Psicologicamente sono pronto. Mi piego e mi offro. Daniela mi apre per bene ed una lingua si fa subito strada tra le mie chiappe. Mia madre. Ma Elvira non vuole essere da meno. Entrambe me lo lavorano per bene con lingue e dita fino a che queste si muovono dentro e fuori liberamente. Intanto io mi dedico a succhiare le cappelle che tra poco me lo avrebbero infilato. Entrambi me lo spingono in bocca ma riesco ad imboccarne solo uno per volta. Li tengo vicine e li lecco con gusto. Chi sarebbe stato il primo? Mio padre. A lui l’onore e l’onere di apre il culo del figlio ai piaceri del cazzo. Sento la freschezza della crema e poi la presenza della cappella, morbida e dura allo stesso tempo. Sento la pressione, Daniela che mi incita, le sue parole confuse nella mia testa. Spinge forte e deciso. Prendo un profondo respiro e spingo anch’io. Aahhhhh... una forte fitta e mi apre, sta entando. Non si ferma, continua ad entrare! Panico! Perdo il controllo e stringolo sfintere bloccandolo. Ahiah... se stringo fa malissimo. Mi rilasso di nuove e ne entra ancora. Ma quanto e’ lungo il cazzo di papa’. Ecco, e’ tutto dentro. Sento i suoi peli contro le natiche. Ce l’ho in culo! Mio padre mi sta inculando! Davanti a tutta la famiglia lo stoprendendo nel culo. E mi piace anche! Si, un piccolo bruciorte, un dolorino, ma l’idea di essere inculato mi trsmette una forte eccitazione. Papa’ si muove adesso. Lo tira fuori. E’ ancora piu’ bello e ancora piu’ lungo. Mi sento gemere di piacere. Sii, mipiace prenderlo nel culo!! Waoooo, adesso si’ che me lo ha aperto. Mi sta scopando il culo, me lo stantuffa, me lo ha aperto! Mio padre mi ha rotto il culo! Mi accorgo che sto gemendo di piacere. Il mio cazzo che si era ammosciato durante le prime cappellate, adesso sta riprendendo vigore. E mamma mi sta dicendo di rilassarmi e godermelo nel culo. Cazzo se me lo sto godendo. Un attimo di vuoto e subito dopo un’altro cazzo mio riempie. Gio’, il papa’ di Daniela, mio suocero!! Anche lui mi sta inculando. Mi ha trovato gia’ bello aperto e si gode il mio buchetto. A dir la verita’ un po’ mi brucia ma non mi dispiace. No, proprio non mi dispiace. Anche Gio’ esce lasciandomi vuoto. Ne voglio ancora. Mani mi spingono sul etto, mi tirano la gambe in alto. Eccolo di nuovoil cazzo che mi impala! Cosi’ e’ ancora meglio. Chi e’? Di nuovo papa’. E mamma ni sta spompinando. Daniela mi massaggia le palle e papa’ mi squassa il buco a cappellate. Si toglie e torna Gio’. Non riesco neanche piu’ a stringerlo. Se ci provo mi fa un male cane. Ne registro la presenza nel mio culo ormai sfondato. Mamma si spsta e appoggia il viso sul mio ventre, la lingua fuori. Daniela ce l’ha in mano e me lo mena veloce. Mi conosce bene Daniela! Riesce a tirarmi su la sborra al profondo. Mi sento venire come al rallentatore. La sborra che risale dal basso pompata dalla mano di Daniela, la presenza di qualcosa nel mio intestino, il dolore nel mio sfintere, un dolore sordo, non un vero e proprio dolore. Il mio cazzo chee si gonfia a partire dal basso su verso l’alto fino a che anche la cappella si confia e l’occhietto si apre ed infine il getto, denso, cremoso, abbondante. Il getto che fiotta nella bocca aperta di mamma. Bocca che subito si chiude sulla mia caoppella che continua a spruzzare, pronta ad inghiottirne golosamente ogni goccia!! Daniela me lo tienei mano fino all’ultimo spasmo, spremendone fino all’ultima lacrima. Sento un forte mugolio dei ruggiti sincopati. Elvira sta sbocchinando suo marito e mio padre, una slinguata a testa, menando velocemente i due cazzi cappella contro cappella. Giusto a tempo. Sotto i miei occhi li vedo spruzzare in faccia e sui seni di Elvira che inbocca a turno le due cappelle ripulendole di ogni residuo. Sono loro stessi a ripulire lei della loro sborra, finendo con un lingua in bocca a tre. Vedo tutto come un film con il sonoro un po’ sfalsato. Anche mia mamma e Daniela si stanno baciando. Chiudo gli occhi beato. Tra qualche giorno avremmo incontrato i nostri nuovi amic. Renzo e lucia. Adeso non avevo piu’ dubbi su cosa ero pronto a fare con loro. Ma questa e’ un’altra storia!! FINE

Ringrazio tutti per i numerosi e generosi commenti ricevuti, sopratutto via mail.
Dedicato a tutti coloro che pensano che in famiglia si dovrebbe fare sesso liberamente!!! Fatemi sapere. [email protected] Raccontatemi delle vostre trasgressioni, vere o sognate che sia!!




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