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SPLENDIDA COPPIA


di vogliamattadilei
15.09.2015    |    6.632    |    2 9.0
"Non potei fare a meno, come attratto da una calamita, di approssimarmi a lei fino ad infilare il mio uccello tra le i suoi marmorei glutei..."
Già ho avuto modo di dire quanto tengo in considerazione quelle coppie che, superata l'ancestrale concezione del possesso nei confronti del partner, sanno godere del piacere che procurano al proprio compagno, anche condividendo con altre persone la dimensione fisica ed erotica.
Una coppia che stimo particolarmente in tal senso sono Giuliano e Margherita, una splendida coppia che conosco da qualche tempo.
Recentemente mi è capitato di incontrarli nel centro naturalista di Milano di cui ho già scritto in un recente racconto.
Spero che se leggeranno questo racconto siano soddisfatti di quanto narrerò, in parte modificato per motivi che sicuramente loro sapranno comprendere.
La loro descrizione: lei una bellissima donna, capelli ricci, mori di un nero corvino e intenso lasciati sciolti sulle morbide spalle, occhi, scuri e profondi, di quelli che quando ti fissano ti fanno ribollire il sangue. Un seno prorompente e delle curve morbide, vissute con una grande sensualità e una femminilità procace, esaltata da uno stile nel vestire che, senza essere volgare, è spesso provocante ed audace, come piace a noi uomini. Labbra carnose, mani sempre curate abbellite da unghie sempre laccate con colori intensi.
Giuliano: un bell'uomo, di corporatura robusta, atletica, depilato, capelli rasati corti, una dotazione di tutto rilievo ed un bellissimo sorriso.
Una bellissima coppia che al rapporto armonico tra di loro hanno saputo aggiungere quella nota piccante che la frequentazione con altre persone san dare.
In genere si accompagnano con coppie e gruppi di amici con cui organizzano incontri giocosi.
Giocare è infatti il termine con cui più di sovente sono soliti descrivere alcune attività ad alto tasso erotico che talvolta organizzano in locali pubblici piuttosto che in private abitazioni.
Avendo avuto figli in primissima età ora, pure essendo ancora giovanissimi hanno riacquistato la libertà e l'indipendenza per vivere appieno ed in libertà la loro sessualità.
Ma veniamo alla giornata che mi appresso a raccontare: era una domenica pomeriggio, giornata estiva di pieno sole.
Nel centro non c'era l'affollamento delle grandi occasioni, complici forse alcuni lavori di ristrutturazione che stavano per essere completati.
Ci si era incontrati nel primo pomeriggio, quando io, libero da altri impegni, avevo raggiunto il centro.
Ci si era salutati calorosamente e poi avevamo iniziato ad aggiornarci sulle novità e raccontarci del periodo che stavamo vivendo.
Devo dire che Margherita quando sta in pubblico è molto provocante, sia per la sua fisicità che per il suo modo di porsi. Non si risparmia agli sguardi e la vista delle sue nudità spesso suscita in me desideri erotici.
Il suo seno è abbondante, con turgidi scuri capezzoli che vien voglia di afferrare, leccare ed che ha la dimensione perfetta per una favolosa spagnola.
Il suo pube, perfettamente depilato, è un inno al piacere e fa immaginare e sognare poderose cavalcate.
Nei confronti del suo uomo è molto affettuosa e lo colma di ogni tipo di attenzioni e di provocazioni.
Talvolta trascorre piacevolmente il tempo giocando con il suo membro, accarezzandolo in ogni modo ed in ogni parte. Adora vederlo in completa erezione e per questo motivo non si risparmia nei giochi, massaggiandolo, leccandolo. Giuliano d'altro canto, essendo dotato, non fatica nel sostenere i ritmi che Margherita richiede e spesso lo si vede con l'uccello in tiro per lunghi periodi, per il piacere anche delle amiche e delle altre spettatrici.

Nonostante questa consapevole e matura sessualità, è difficile vederli avere dei rapporti sessuali completi in pubblico, probabilmente anche perché nel tempo hanno deciso di stuzzicarsi reciprocamente senza risparmiarsi, ma di vivere la penetrazione e l'orgasmo in forma più riservata con persone con cui si trovano a loro agio.
Difatti io prima della domenica che vado a descrivere li avevo sempre visti accarezzarsi, solleticarsi, masturbarsi reciprocamente ma non avevo mai assistito ad un loro rapporto completo.
Peraltro trovavo difficile immaginare di potere avere un rapporto con loro se non in altra sede, per quanto ho appena riferito.
Appena sdraiato al sole Margherita aveva iniziato a ricoprire di attenzioni Giuliano, prima sollecitandogli l'interno cosce con sapienti massaggi, poi carezzandogli l'asta del suo già arzillo uccello. Poi si era dedicata alla cura delle sua possente cappella, stuzzicandola, afferrandola prima delicatamente e poi con vigore.
Tanta dedizione per un cazzo stimola sempre un certo movimento ormonale ed un certo desiderio negli spettatori. Così mi ero ritrovato a lucidarmi l'uccello nell'illusione di potere essere al posto di Giuliano.
Ad un certo punto Margherita si era messa a cavalcioni su Giuliano, sfregando la sua vogliosa fighetta depilata sul suo membro e per fare questo mi stava proprio di fronte, inducendomi a fissarla nei profondi occhi proprio come se questo delizioso massaggio fosse rivolto a me.
Ormai anche il mio cazzo era in tiro e, un po' spudoratamente, lo volgevo verso Margherita per offrirlo alla sua vista.
Dopo alcuni minuti di questa piacevole attività Margherita era scesa dal suo cavallo del piacere e si era messa a dedicarsi alla cura del suo corpo. In questo l'aveva subito assistita Giuliano, che si era prodigato in un sensuale massaggio prima delle sue spettacolari tette e poi della sua ormai umida fighetta.
Io ero estasiato da questo spettacolo e gioivo della generosità nell'offrire le proprie grazie agli astanti, con grande soddisfazione del mio uccello che era ormai barzotto.
Dopo aver assistito per diversi minuti a questo piacevole spettacolo, mi ero ricomposto e ero andato a prendermi da bere, perché il protrarsi di questa libidinosa situazione rischiava di condurmi in breve all'eiaculazione.
Tornato ai lettini dopo diversi minuti li avevo trovati in fase di rilassamento e poi si erano alzati per raggiungere la piscina, promettendomi che ci saremmo rivisti più tardi.
Questa promessa mi aveva piacevolmente sorpreso, lasciandomi il dubbio di cosa avessero in mente.
L'avrei scoperto più tardi, al loro ritorno dal bagno in piscina.
Margherita mi aveva raccontato che terminato il bagno erano soliti fare una rinfrescante doccia, non quella in prossimità della piscina, ma quella nei bagni sottostanti.
Io non avevo nemmeno idea che i bagni del locale fossero dotati di una doccia e quindi la cosa mi aveva incuriosito.
Giuliano mi aveva chiesto se desiderassi anch'io farmi una doccia e se mi facesse piacere accompagnarli.
Ovviamente risposi subito affermativamente, immaginando cosa sarebbe potuto succedere.
Così percorremmo insieme il giardino, scendemmo le scale ed entrammo nel bagno.
Giunti in bagno e chiusa la porta, Margherita aprì l'acqua della doccia, prese il sapone che aveva portato ed entrata nella doccia iniziò a lavarsi.
Io e Giuliano intanto scherzavamo insieme sulla sua sensualità, godendoci lo spettacolo di vederla mentre si massaggiava le parti intime, le marmoree tette e la deliziosa figa rasata, che veniva aperta alla nostra vita dalle provocanti dita.
Ad un certo punto Giuliano entrò in doccia con Margherita che si prese cura di lui, insaponandolo e iniziando a massaggiarlo in modo molto eccitante, prima sul virile petto, poi più giù. Gli afferrò il duro cazzo ed inizio a lavare la turgida cappella, facendo scivolare la pelle, scoprendola con la mano e poi ricoprendola sempre più velocemente, fino a farla diventare una favolosa sega. Poi si piegò e iniziò a baciarlo spudoratamente e a percorrere tutto il glande con la rosea lingua fino ad infilarsi tutto il marmoreo cazzo in bocca.
Io nel frattempo non ero riuscito a trattenermi dal toccarmi, anche perché non mi era ben chiaro in cosa sarebbe consistita la mia partecipazione a questo libidinoso gioco.
Dopo alcuni minuti di questo idilliaco spettacolo Margherita mi chiese se avessi desiderio di far la doccia anch'io. Risposi affermativamente, chiedendomi se anch'io avrei potuto godere dello stesso sublime trattamento.
I due uscirono però dalla doccia e mi venne il dubbio che la doccia me la sarei dovuta fare tristemente da solo.
Invece subito dopo poi Margherita rientrò insieme a me e mi disse: "Vieni qui che ti voglio lavare tutto per bene!" ed iniziò ad insaponarmi, abbracciandomi, palpandomi con le sapienti mani, fino a quando giunse al mio uccello, a cui dedicò tutte le possibili attenzioni. Lo baciò in modo adorabile, lo leccò con generosità come fosse un gustoso gelato, se lo infilò in bocca ed iniziò a spompinarlo con grande maestria e frenesia.
Ad un certo punto si girò verso Giuliano, che si era avvicinato e, chinatasi e dandomi le spalle, iniziò a succhiare il suo uccello.
Non potei fare a meno, come attratto da una calamita, di approssimarmi a lei fino ad infilare il mio uccello tra le i suoi marmorei glutei.
Inizia a simulare una penetrazione. La situazione era paradisiaca: sotto la doccia simulavo l'amplesso con una donna favolosa e bellissima, facevo scorrere il glande al di sopra delle sue tonde chiappe mentre lei succhiava il cazzo al suo compagno.
Poi lei si girò ed cominciò a riservare a me le stesse cure che aveva appena rivolto a Giuliano, il quale le infilò l'uccello nella figa e prese a scoparla, imprimendole vigorosi colpi. La scopava di brutto ed ogni tanto le assestava una sberla sul culo, aumentando il suo godimento. Lei gridava: "Sbattimi tutta !"
Margherita ansimava, vogliosa ed io per aumentare il suo piacere posi il mio dito sul suo clitoride, gonfio di piacere e presi a masturbarlo. Ogni tanto la afferravo per le sode tette e ne strizzavo i capezzoli.
Dopo diversi minuti Margherita si fermò, prese dalla sua borsettina un preservativo e me lo infilò sull'uccello dicendomi: "Ed ora scopami per bene!".
Volse verso di me il sedere sollevandolo verso l'alto e mentre riprendeva a succhiare avidamente il cazzo di Giuliano, finalmente le infilai l'uccello nella passera, ormai dilatata dal piacere. Avvinghiato ai suoi dolci fianchi presi a spingere con forza, assestando colpi secchi e decisi e gridando: "Ti voglio scopare tutta!". Dopo pochi minuti la conturbante situazione mi aveva già portato all'apice del piacere ed io non potei che abbandonarmi ad una abbondante sborrata emettendo gemiti di intenso godimento.
Giuliano a questo punto riprese possesso della generosa figa, sollevando la gamba di Margherita, che la appoggiò al muro. Dopo averle accarezzato il clitoride con la punta della cappella la penetrò da davanti. Io intanto da dietro le strizzavo le favolose tette e le massaggiavo il duro clitoride.
Dopo poco anche Giuliano e Margherita giungevano all'orgasmo, con un concerto di ansimi e grida di piacere.
Poi facemmo nuovamente la doccia, per ripulirci dagli umori che il piacere ci aveva regalato.
Ci baciammo affettuosamente e, ricompostici nei telimare, uscimmo dal bagno dove una coppia, in attesa della doccia e eccitata dai nostri gemiti, si stava scambiando delle libidinose coccole.
Insieme tornammo ai lettini dove riprendemmo ad abbronzarci sotto i raggi del caldo sole.
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