trio
L’ascensore e….
di Daeta
10.08.2024 |
6.362 |
8
"Il mistero di cosa ci sia sotto è solo per te..."
È finalmente arrivato il week-end che aspettavamo da tempo. Lontani da casa, in una città che non conosciamo, soli io e te. L’autunno ci avvolge con la sua atmosfera intima e suggestiva. Siamo in hotel, pronti per la serata, e tu mi vedi solo quando sono già pronta: indosso un lungo cappotto. Il mistero di cosa ci sia sotto è solo per te.Camminiamo fianco a fianco per le vie della città fino al ristorante che hai scelto. L’ambiente è elegante, raffinato, frequentato da professionisti e donne affascinanti. Tutti sono impeccabilmente vestiti. I tavoli, distanziati l’uno dall’altro, offrono un’intimità che si sposa perfettamente con la musica soffusa e le luci calde.
Il cameriere ci accompagna al nostro tavolo. Quando mi sfila il cappotto, il suo sguardo indugia per un attimo in più del dovuto. Non può fare a meno di notare il mio vestito: nero, aderente, che scivola delicatamente lungo il mio corpo. La scollatura è generosa, e ogni volta che accavallo le gambe, si intravede il pizzo delle calze autoreggenti. Il seno libero sotto il tessuto e i décolleté con tacco alto completano il quadro. Mi sento osservata, ma è un gioco che mi diverte. E so che anche tu lo percepisci.
La cena scorre veloce, un tripudio di crudi e bollicine, ma il tavolo sembra tenerti troppo lontano da me. Il nostro contatto è ridotto al minimo, solo la punta della mia scarpa che sfiora le tue gambe, eppure so che sei eccitato, lo vedo nei tuoi occhi e nel tuo corpo. Anche il cameriere non riesce a evitare di guardare ogni mio movimento.
Dopo cena ci spostiamo al bancone del bar. Finalmente posso starti vicina. Sento la tua mano scivolare sulla mia scollatura, spingendo il tessuto ancora più giù. Il barman, che ci serve i cocktail, osserva la scena con occhi che tradiscono un desiderio crescente. Prima ti cerca con lo sguardo, poi si concentra su di me, sulle mie labbra, sul mio décolleté. Non riesce a nascondere la sua eccitazione. E noi ci lasciamo guardare, godendo di quel momento di esibizionismo condiviso.
Le tue mani esplorano il mio corpo con più libertà, ed io allargo le gambe, invitandoti a continuare. Mi tocchi dove sai che non posso resistere, e il piacere mi pervade. Il barman cerca di mantenere la professionalità, ma il suo sguardo tradisce il suo coinvolgimento. Senti la sua presenza amplificare il nostro desiderio, e insisti, continuando a toccarmi finché il piacere è evidente sul mio viso.
Decidiamo di andare via, ma non prima di aver fatto capire al barman che il gioco non è finito. Lui ci segue quando ci avviamo verso l’uscita. Il nostro hotel è proprio accanto, e una volta entrati nell’ascensore, l’atmosfera diventa ancora più carica di tensione.
In un attimo, mi inginocchio davanti a te, sbottonando la tua cerniera e prendendoti nella mia bocca. Il barman ci osserva, il desiderio ormai evidente anche nel suo respiro. Gli sfilo la cerniera e, con una mano, lo invito a toccarsi mentre continuo a darti piacere. Lo sento muoversi, la sua mano accelera, il suono della sua eccitazione riempie lo spazio ristretto dell’ascensore.
Vuoi che ci guardi, che sia testimone del nostro piacere. E io sono così bagnata che non posso fare altro che desiderarlo anch’io. Mi giri di fronte allo specchio, sposti il perizoma di pizzo e, con una spinta decisa, entri dentro di me. Vedo il barman nello specchio, il suo viso contorto dal piacere mentre si tocca sempre più velocemente. Quando finalmente si lascia andare, il suo corpo si scuote in un’eiaculazione violenta, e tu lo segui, rilasciando il tuo piacere dentro di me.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.