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La troia, collezione...


di tiguardo69
10.09.2020    |    1.492    |    2 6.0
"Il negro si distese per terra ed io e Mauro obbligammo Stefania a farsi infilare quel cazzo mostruoso dentro la figa, poi dopo che il negro l'ebbe attratta a..."
Dedicate a Stefania e Mauro di Roma che ho perso di vista....

Quel giorno con Mauro decidemmo di portare un vecchio amico a casa. Il vecchio amico era proprio vecchio, avrà avuto 75 anni. Entrammo e Stefania ci venne incontro bella più che mai, indossava un caffetano che non lasciava nulla all'immaginazione. Notai insieme a Mauro un non so ché di eccitazione da parte di Stefania, pernondimeno andammo a tavola e mettemmo l'amico vicino a lei per sentirsi più a suo agio; dopo un po’ notai che l'amico aveva il volto un po arrossato, guardai Stefania e vidi che un suo braccio era sotto il tavolo, feci un gesto a Mauro e poi feci cadere un tovagliolo. Sotto il tavolo quella porca stava accarezzando una debole erezione. Uscì da sotto e invitai Mauro a farmi vedere quei documenti di cui avevamo parlato. Uscimmo dalla stanza ed entrammo in una camera dove Mauro aveva il suo pc con le telecamere installata nella stanza da pranzo, accendemmo e vedemmo Stefania che giocava col cazzo del vecchietto, lo prendeva in bocca e lo stava spompinando cercando di fargli avere un'erezione. La troia leccava come una vera professionista. Stefania aveva alzato il caffetano e si stava facendo palpeggiare le tette e la figa dal vecchietto, poi prese quel cazzo moscio e cominciò a strofinarselo tra le tette e sulla figa mentre continuava a torturare il buco del culo con le dita cercando di ficcarsele sempre più dentro, alla fine quando il cazzo del vecchietto sembrò più duro cominciò a menarlo e a ciucciarlo sino a quando questi non le sborrò in faccia.

Avevamo deciso, con Mauro, di “violentare” Stefania. Una sera senza che lei sapesse come, ma si aspettava una “sorpresa” pazientammo che lei andasse a letto e poi, dopo avere telefonato ad un nostro amico negro, cominciammo la rappresentazione. Coperti con delle calze ci introducemmo nella sua camera da letto e saltando sul letto la svegliammo. Stefania era nuda sotto le lenzuola ed era pure impaurita, non si aspetta questo genere di sorpresa. Mauro tolse il lenzuolo e bastò un cenno d'intesa. In un momento fummo su quel corpo caldo, con delle cravatte legammo Stefania al letto e ci abbandonammo alle porcate più eccitanti. Io e Mauro, con i cazzi di fuori, cominciammo a strofinarli sulla faccia di lei poi Mauro estrasse un cazzo di plastica e glielo infilò in bocca facendolo bagnare per bene per poi infilarglielo nella figa che tra emozione ed eccitazione era già abbastanza lubrificata. Io eccitato, mentre Mauro sollevava Stefania, cominciai a leccarle il buco del culo e quando, ad un mio cenno, Mauro glielo allargò le ficcai dentro il cazzo provocando in lei delle finte rimostranze che ci fecero eccitare ancora di più. Ormai Stefania era nelle nostre mani e ci abbandonammo su quel corpo con le più nefande porcate. La troia visibilmente eccitata cominciò a gridare che voleva sentirsi quei cazzi dappertutto e così fu; Mauro la obbligò a fasi fare un pompino mentre io le massacravo la figa a colpi di lingua, poi, sempre legata la portammo in bagno dove era in attesa il nostro amico negro con un cazzo da fare impressione. Il negro si distese per terra ed io e Mauro obbligammo Stefania a farsi infilare quel cazzo mostruoso dentro la figa, poi dopo che il negro l'ebbe attratta a se Mauro se la inculò dando il ritmo a quel groviglio di corpi, io per mio canto la afferrai per i capelli e dopo averle messo il cazzo in bocca mi feci masturbare. Dopo pochi minuti sborrammo tutti sul corpo di Stefania, infine per pulirci i cazzi ed il suo corpo le pisciammo tutti e tre addosso.

Caro Mario, volevo raccontarti quello che realmente mi è successo oggi grazie alle tue storie che da giorni sembra abbiano cambiato il mio modo di essere. Nel pomeriggio sono uscita con Mauro per andare alla ricerca di un nuovo paio di scarpe, prima di uscire pensando alle tue storielle ho pensato di sfruttare l'occasione e sotto un vestito molto attillato ho pensato bene di non indossare slip. Questa cosa l'ho comunicata a Mauro solo quando già eravamo in strada, e subito lui si è eccitato all'idea di quanto stavo per proporgli. Il negozio dove mi servo è quasi sempre lo stesso e lì lavora un commesso che sono mesi che mi riempie di complimenti... ma veniamo al fatto: entrati nel negozio oltre noi c'era il commesso, il proprietario sui 50 e un ragazzo con probabilmente la fidanzata, scelte le scarpe e seduta nel provarle ho alzato il ginocchio allargando contemporaneamente la gamba e sia il commesso che il titolare che era davanti hanno subito notato la mia figa depilata e in bella mostra, il commesso ha incominciato a balbettare e il titolare ha iniziato a toccarsi furtivamente davanti facendolo in modo che io lo notassi. Dopo due prove il titolare ha detto al commesso di servire un'altra signora che nel frattempo era entrata e a me ha proposto di spostarci in un angolo dove saremmo stati più tranquilli; Mauro con un occhiata mi ha fatto capire di andare e... prova prova il 50enne ha fatto scivolare la sua mano fino a toccarmi la figa ormai umidiccia, lì purtroppo non ho avuto sangue freddo e ho chiuso le gambe facendo finire il tutto, peccato, ma che bello!!! che ne dici???

Giorni addietro decidemmo con Stefania e Marco di andare in un luna park, reminiscenze del passato fanciullesco. Dopo essere entrati ci dirigemmo verso il tiro a bersaglio decidendo di fare una gara. Stefania indossava una gonna a svasare non molto lunga e io sapevo che non indossava nient'altro sotto perché in macchina le avevo infilato la mano sotto e mi ero accorto che non aveva messo le mutandine, la porca, le avevo fatto un veloce ditalino, ma non avendo ella voluto venire era normale che adesso qualcosa sarebbe successo.
Nel botteghino del tiro a bersaglio vi era “il gestore” essere turpe, schifosamente nano e soprattutto nero.
Stefania volle sparare per prima e quando il nano gli mise il fucile in mano le sfioro una tetta dove già si ergeva prepotentemente un capezzolo deliziosamente eccitato.
Stefania colpi tutti i bersagli ed allora il nano la invitò ad entrare nel retro per scegliersi il premio, io e Mauro la vedemmo mentre varcava una tenda che divideva fuori con il retro.
Aspettammo una decina di minuti e quando non vedemmo tornare Stefania decidemmo di entrare anche noi e con nostra sorpresa la trovammo stesa su un tavolo che spompinava un grosso cazzo nero mentre un'altro negro la fotteva nel culo, e dovevate vedere come mugolava la troia; ci guardò e la cosa la eccitò ancora di più tanté che invitò i due sgorbi a fotterla ancora di più. A quella visione sia io che Mauro ci togliemmo i pantaloni e ci avvicinammo con i nostri cazzoni al tavolo e mentre Stefania cominciava a menare il cazzo di Mauro io invitai il negro a farmi posto e le ficcai, a mia volta, il cazzo nella figa. Adesso Stefania era piena in tutti i buchi. Al momento di sborrare fummo un tutt'uno, infatti tutti e quattro insieme le sborrammo addosso, riempendola di sperma, dalla bocca ai piedi e quando alla fine terminammo esplodemmo in una allegra pisciata che le allagò tutto il corpo: il negro nano le pisciò in faccia e sul collo, Mauro le pisciò sulle tette gonfie di piacere, l'altro negro le pisciò sul ventre e io, goduria delle godurie, le pisciai dentro la figa. E come godeva la puttana....


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