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La mia ragazza, il mio migliore amico e io - La "prima volta" di Davide


di 85bisexcouple
01.08.2014    |    35.712    |    9 9.6
"Mentre la mia lingua scava delicata il solco del culo di Davide, concentrandosi infine sul suo ano e penetrandovi dolcemente, sento una sensazione di fresco..."
Sono trascorsi pochi giorni dal nostro fantastico incontro con Davide al motel. La giornata si era conclusa con una altro bel bagno nell'idromassaggio e poi, lasciato il motel, una bella cena fra amici, ridendo di cazzate e guardandoci con occhi diversi da prima: sguardi di affetto profondo, fra tutti e tre...
Sono felice per quello che è successo... Non sono per nulla geloso di Marika, e il salto di livello che ha avuto la mia amicizia con Davide, da amici ad amanti, mi rende euforico e eccitato.
Marika è stata grandiosa, come sempre... La mia ragazza, dallo sguardo così dolce e dalla bellezza pulita, vive la sua sessualità con una gioia contagiosa. Mi ha coinvolto completamente e mi ha aperto la mente (e non solo) fino a voler desiderare di vivere esperienze che fino a pochi anni fa non avrei mai e poi mai considerato...
Lei è... Io sono... Noi siamo... Noi siamo felici, pervasi da quella felicità che ognuno di noi si augura per se stesso e per le persone alle quali vuole Bene, con la B maiuscola. Noi vogliamo Bene a Davide, e gli abbiamo voluto aprire i nostri cuori e il nostro letto...
Va tutto bene...

La settimana è ricominciata per tutti e tre con il solito tran tran, fatto di lavoro e abitudini consolidate...
Con Davide non ci siamo sentiti per qualche giorno, ad eccezione di qualche messaggio sul gruppo di whatsapp per augurarci a vicenda il buongiorno...

È venerdì mattina, ultimo giorno di lavoro prima dell'arrivo del weekend, e il cellulare mi ha appena vibrato nella tasca. So che a quest'ora non è Marika, con lei mi sento in pausa pranzo. In cuor mio spero che sia Davide... Prendo il cellulare e apro la app, e il messaggio arriva proprio dal mio amico. Sono pervaso da un istante di felicità... Speravo fosse lui, ed è così! Ha scritto il suo messaggio nel gruppo:
"ciao ragazzi! Come va? 😊 " Scrive.
"ciao! Tutto bene... Finalmente venerdì 😁 ... Tu? Tutto ok?" Rispondo digitando velocemente sullo schermo del telefono.
"Si dai. Tutto bene... Volevo chiedervi se per domani avete già dei programmi. I miei partono stanotte, vanno due 7mane giù da mia nonna. Se vi va, domani venite a pranzo da me?"
"Per me ok... Se anche per Marika va bene, nessun problema 😊"
La risposta di Marika non tarda ad arrivare:
"Ok maskietti! Anke per me va bene👍. Davide cucini tu? 😁😁"
"Ahaha! Si si Marika! Cucino io 😝😝"
"Davide, a miky neanke lo kiedo... Kiedo a te. Mi porto dietro lo zainetto con i miei giocattolini? 😉"
"😋😋 👍👍" Risponde Davide alla domanda di Marika. Lei ha ragione, a me non lo deve neppure chiedere, perché conosce già la risposta...

Giunge il sabato mattina... Sveglia, colazione, doccia, barba... Tutto ok.
Anche Marika si prepara.
Scambiamo qualche messaggio con Davide per accordarci sull'ora e alle 10 e mezza usciamo di casa. Facciamo un giro in paese e andiamo in pasticceria per comprare qualcosa di dolce. Una vassoio di pasticcini e una bottiglia di vino bianco dolce. Alle 11 e quarantacinque siamo sotto casa di Davide.
Poco dopo Davide ci apre la porta di casa, dove vive con la mamma e il papà. È rilassato e sorridente, vestito con un paio di semplici pantaloncini di materiale sintetico e una maglietta di cotone, scalzo e a piedi nudi. I suoi genitori sono partiti per la Campania, la regione della quale entrambi sono originari. Il papà di Davide è un artigiano in pensione ormai da qualche anno, mentre sua mamma lavora ancora... Davide è il loro unico figlio, al quale hanno impartito una eccellente educazione e al quale hanno trasmesso ottimi valori e credenze, facendone il giovane uomo equilibrato, simpatico e ben voluto che è diventato un mio grande amico e, ora, anche un compagno di giochi nella vita di coppia di Marika e mia.
La casa dei genitori di Davide si trova in un piccolo paese collinare. È una casa semindipendente, accogliente e curata. Dopo aver salito alcuni gradini e varcata la porta di ingresso, ci troviamo in un piccolo disimpegno che si apre in un grande salone ben illuminato, arredato con due divani e un tavolino di vetro e ferro battuto, un bellissimo mobile in legno massello dalle cui vetrinette si intravedono i servizi di ceramiche e bicchieri, un altro mobile nello stesso stile ospita la TV, e infine il grande tavolo da pranzo, sempre in legno massello, con intorno le sei sedie. I muri sono freschi e puliti, tinteggiati con gusto e impreziositi da alcuni quadri e cornici con foto di famiglia. Il pavimento è interamente in parquet, pulito e curato, su cui spiccano due grandi tappeti, dei quali uno ospita il tavolo e l'altro i divani e il tavolino.
Nel farci entrare, Davide ci chiede se cortesemente possiamo toglierci anche noi le scarpe, per via del parquet e perché, aggiunge ridendo, essendo in casa da solo le pulizie toccano a lui. Rispondiamo sorridendo per la franchezza della sua battuta che per noi non è un problema, e ci leviamo entrambi le scarpe e i fantasmini...
Anche noi scalzi, seguiamo Davide attraverso al salone fino alla cucina. Marika chiede dove puó mettere i pasticcini, e Davide le apre il frigo e le fa spazio su un ripiano. La bottiglia di vino che tengo in mano trova spazio nel vano della porta del frigo, dal quale Davide tira fuori tre birre. Immancabilmente Corona. Davide le apre e ce le serve, dopo avere aggiunto una fettina di limone ad ogni bottiglia.
«Ragazzi, cosa vi posso preparare da mangiare? Non è che ci so fare molto fra i fornelli... C'è della roba tipo "petto di pollo" e della pasta con la simmental, se vi va... Poi bho. Mia madre mi ha anche preso delle verdure sperando che le mangi! Ma mi sa che quando torna le trova ancora lì! Ahahaha» ci annuncia Davide.
Anche io rido, ricordando quando era mia madre a riempirmi il frigo di cose che per me non erano commestibili...
Marika sorride, guardando quello che la mamma di Davide gli ha lasciato in frigo:
«Guarda, se per te non è un problema qui ci penso io... Preparo un insalata mista... Poi taglio il pollo a stricie e lo passo in padella e lo faccio con rucola, olio e limone.... Dovrebbe essere mangiabile! Ahaha!»
«Ahaha! Ok, va benissimo! Qui ci sono le pentole e qui i condimenti...» le risponde Davide, indicandole dove trovare le varie cose che le possono servire.
«Ok grazie... Comunque se ho bisogno ti chiamo.... Voi andate pure a chiaccherare di cose da maschietti... In un quarto d'ora o venti minuti dovrebbe essere pronto...» dice Marika, e aggiunge ammiccante «Solo, se non ti spiace, mi tolgo i vestiti... Così non corro il rischio di maccchiarmi e sento meno il caldo...»
«Ok Marika! Nessun problema. Fai come se fossi a casa tua...» replica Davide con un sorriso compiaciuto.
Marika ringrazia, e con la sua solita sensualitá si toglie la camicetta e il reggiseno e, un attimo dopo averci regalato la vista del suo seno, si libera della corta gonnellina e del perizoma, mostrandosi come sempre a suo agio nella sua nuditá...
Marika porge i suoi indumenti a un Davide rapito dalla sua bellezza, come si farebbe porgendo d'inverno il cappotto al padrone di casa che lo appenderá da qualche parte. Nel dargli i vestiti, Marika si avvicina con la bocca alla sua, ma senza baciarlo, solo per stuzzicarlo. In questo tipo di giochi di sguardi la mia ragazza ha un talento raro.
«Potete spogliarvi anche voi...» ci suggerisce Marika «Sarà un pranzo senza veli.... Eheheh».
«Ok ok...» risponde Davide, incamminandosi verso il tavolo da pranzo e appoggiando gli indumenti di Marika su una sedia. Lo seguo verso uno dei divani. Ho preso le nostre birre e le appoggio sul tavolino. Davide mi fa cenno invitandomi a sedere su uno dei due divani...
«Che facciamo? Ci spogliamo anche noi?» gli domando.
«Si dai... Non vorrei che Marika si offenda... Ehehe...» mi risponde ridacchiando.
In pochi istanti ci liberiamo dei nostri vestiti. Davide li raccoglie e li appoggia sulla sedia accanto a quella dove ha appoggiato i vestiti di Marika. Lo osservo mentre cammina avvicinandosi al divano. È incredibilmente sexy! Il suo uccello penzola flaccido fra le cosce. Ora che lo guardo con attenzione, mi rendo conto che è più imponente del mio. Anche con il prepuzio richiuso sul glande, si intuisce la dimensione prorompente della sua cappella.
Rispetto alla scorsa settimana, Davide si è completamente depilato il petto, il pube e le gambe, e così depilato è ancora più bello.
Davide si siede sorridente accanto a me, prendendo la sua birra dal tavolino...
«Come va?» mi chiede.
«Bene dai... La settimana è passata veloce e al lavoro non ho avuto grandi grane... Poi per come era andato lo scorso fine settimana, lunedì ero così rilassato e contento che niente mi avrebbe potuto disturbare! Ahaha!» gli rispondo divertito, alludendo alla nostra avventura in motel. Anche Davide ride:
«Ahaha! Davvero! È stato qualcosa di incredibile, anche se mi sembra ancora parecchio strano... Miky, ti dico la verità, non avrei mai pensato che tu fossi così...»
«Così come?» chiedo.
«Bhe... Non so come dire. Che ti piace fare quelle cose... Che ti piacciono i maschi, insomma...» mi risponde Davide con un filo di imbarazzo.
«Ehehe... Non lo sapevo neppure io fino a poco più di un anno fa... Si dai, delle fantasie e un po' di curiosità sono sicuro che ce l'abbiamo tutti... Però nessuno se le toglie queste curiosità per paura di essere etichettato e giudicato. Anche io ho paura del giudizio degli altri, non mento. Però Marika mi ha fatto capire che se vivi nella paura non vivi affatto. Quindi mi sono lasciato andare.... E non è successo nulla: continuo a vivere e comportarmi come sempre e nessuno sospetta di me. Ma io mi sento più felice, più sereno e più appagato. È vero che mi piace il cazzo così come continua a piacermi la figa... Se devo etichettarmi allora sono bisex... Ma preferisco pensare di essere sempre e comunque io, senza etichetta. Alla fine dei conti ci godo come un matto, e lo hai visto anche tu! Ehehe...».
«Si cazzo! Hai ragione!» - risponde Davide alla mia spiegazione - «Siamo sempre intimiditi da quello che pensano gli altri di noi... Vi invidio, a te e Marika, per come ve la vivete... Vi invidio davvero... Quando mi avevi proposto la cosa del motel credevo scherzassi, inizialmente. Poi, anche se l'idea mi stuzzicava, non ero convinto proprio perchè mi impauriva pensare al fatto che qualcuno potesse venirlo a sapere... Ancora non mi spiego come avete fatto a convincermi, ma comunque sono contento di come è andata».
«Bhe, ora siamo nudi sul divano di casa tua... Quindi vedi che anche tu ti stai lasciando andare? Ehehe».
«Si è vero... Però non so se riuscirò a lasciarmi andare totalmente... Anche io ho un sacco di cose che mi incuriosiscono, ma non sono certo di avere il tuo coraggio nel metterle in pratica...»
Detto questo, Davide tira un lungo sorso alla sua birra, vuotando la bottiglia. Io lo imito, finendo la mia.
«Un'altra?» gli chiedo, alludendo alla bottiglia vuota che sto appoggiando sul tavolino.
«Volentieri... Ma stai, ci penso io...» mi risponde Davide alzandosi. Prende entrambe le bottiglie vuote e va in cucina... Lo sento parlottare un po con Marika su quello che lei sta preparando da pranzo, e poco dopo torna al divano con due bottiglie piene, porgendomene una.
«Grazie!» - esclamo sorridendogli, e aggiungo toccando la sua bottiglia con la mia - «Alle nuove esperienze! Ehehe!»
«Alle nuove esperienze» mi risponde lui...
«Mi togli una curiosità Miky?»
«Certo. Dimmi...»
«Mi sembra di aver capito che avevate già avuto esperienze con altri ragazzi... Ci pensavo, nei giorni scorsi, e mi sono incuriosito...»
«Bhe... Dopo che ci siamo messi insieme, abbiamo iniziato a sperimentare fra di noi. Marika non aveva mai fatto sesso anale, e ha voluto provare. Le è piaciuto, e dopo qualche volta mi ha confessato che le sarebbe piaciuto provare la doppia penetrazione. Così abbiamo comprato su internet un vibratore, e abbiamo provato con quello nella figa mentre io la inculavo... Poi, non so neanche spiegarti come, lei mi ha convinto a provare a farmi infilare dietro il vibratore. Ho accettato e ho avuto uno dei più forti orgasmi della mia vita... Dopo la strada è stata in discesa. Siamo passati allo strapon e ai dildo non vibranti, di dimensioni sempre più grandi, a cunei anali e gonfiabili. Insomma, hai visto che arsenale di giochi di silicone che abbiamo. E altri li abbiamo a casa! A lei piace incredibilmente questo tipo di giochi. La eccita all'inverosimile vedermi in un ruolo da passivo... Non so perché le piace così tanto. Alla fine, il suo culo è passato in secondo piano rispetto al mio nei nostri giochi, e a lei piace ripetermi che sono più sfondato io di lei... E di sicuro so che piace anche a me... Ehehe...».
Racconto a Davide come ha avuto inizio la nostra avventura di esperienze... Lui ascolta interessato e sorridente, bevendo la sua birra... Continuo con il racconto...
«Dopo qualche mese abbiamo iniziato a parlare di provare con un ragazzo... Inizialmente non sapevamo ne come ne con chi. Poi girando su internet abbiamo scoperto un sito di annunci e abbiamo creato un profilo con alcune nostre foto e un annuncio con la descrizione di cosa ci interessava. Sono fioccate le richieste di amicizia... Per un po abbiamo solo guardato. Poi un ragazzo ci ha colpito più degli altri e ci siamo decisi ad incontrarlo. È stato fantastico, e lo abbiamo rivisto diverse volte. In tutto abbiamo incontrato solo tre ragazzi conosciuti sul sito. Ma con loro è stato diverso rispetto a come è stato con te. Con loro solo sesso protetto e senza spingerci troppo oltre. E in questi incontri Marika è sempre stata attiva, non volendo essere scopata da questi ragazzi, che invece scopavano con me. Con te invece ha voluto provare la doppia penetrazione con due cazzi, un po come avevamo provato all'inizio col vibratore. Con te ha accettato di farlo, e si è lasciata andare molto di più... E anche io mi sono lasciato andare... Tu sei uno di famiglia, ed è stato naturale farlo senza guanto... E anche Marika che ti ha chiesto di farmi ingoiare... Io non lo avevo mai fatto prima...»
«Davvero? Sono stato il primo?» mi chiede Davide sorpreso.
«Si... Il primo...» rispondo sorridendo... In realtà gli sto mentendo. Ce n'è stato un altro. Ma considero quell'unico caso qualcosa di diverso e non mi va di paragonarlo a qualcosa di così bello come è stato con Davide. Mi risponde con il suo bel sorriso, e io mi accorgo che fra le gambe il suo uccello si sta risvegliando.
Poso la bottiglia sul tavolo e, inginocchiandomi sul tappeto, mi avvicino a Davide cercando col mio viso un po di spazio fra le sue gambe. Davide intuisce le mie intenzioni e mi asseconda, aprendo le cosce e offrendomi i suoi genitali. Gli prendo il cazzo in mano. È ancora mezzo flaccido e il prepuzio gli ricopre il glande. Lo bacio sulla punta, guardandolo negli occhi, poi apro la bocca e lo lascio entrare. Scivola fra le mie labbra, sulla mia lingua, e mi eccito quando percepisco il suo sapore di maschio. Inizio a succhiarlo lentamente e con delicatezza. Il mio pompino è un massaggio lento e non troppo intenso. Voglio risvegliarlo con calma. Lo sento diventare sempre più duro nella mia bocca... Lo tiro fuori e, con molta delicatezza, faccio scorrere il prepuzio di Davide verso il basso, scoprendo la sua enorme cappella.
«Wow!» - esclamo - «Hai un uccello davvero grosso... Quanto è?» gli domando incuriosito.
«Ahaha! Non so Miky. È una vita che non me lo misuro più. Comunque 19 o 20 centimetri...» mi risponde Davide con una punta di orgoglio.
«Si immaginavo... È più lungo del mio, che comunque ce l'ho di 17... Wow! Ma poi hai sta cappella che è assurda! Spettacolare! Dietro la sentivo da morire! Ehehe!»
«Miky, ma com'è prenderlo dietro?»
«Io ci godo da morire! All'inizio brucia un po, e sopratutto con i dildo bisogna lubrificare bene. Ma non fa male, dopotutto. Poi inizia il godimento. Hai visto come sono venuto l'altro giorno...»
«Si si. Mi hai lasciato di stucco! ... ... Ma i dildo di Marika sono come un cazzo vero?»
«No Davide. Il cazzo vero è meglio... Ma a Marika non dirlo! Ahaha! .... No, a parte gli scherzi, il dildo per quanto fatto bene è più scomodo. Un ragazzo col suo cazzo poi spinge in maniera diversa... Più intensa. Con te, per esempio, è stato forte. Sia perché hai questo cazzo che è davvero pazzesco, sia perché mi hai scopato davvero bene! Eh si.. Scopi proprio bene! Ahaha!»
«Ahaha! Dai, non dirmi così che mi imbarazzi... Ehehe...»
Riprendo a succhiare il cazzo del mio amico, ormai completamente eretto.
Lo sto spompinando da alcuni minuti e mentre Davide si sta godendo il mio servizietto ha finito la sua seconda birra. La sua asta mi scorre in bocca e mi impegno per prendere la sua cappella in gola. Il mio ritmo è sempre più frenetico e il suono del suo cazzo nella mia gola deve essere sicuramente arrivato anche alle orecchie di Marika. Davide si è sistemato meglio sul divano, portando le natiche più vicino al bordo. Io sono in ginocchio, accoccolato fra le sue cosce, e tengo saldamente con una mano la base del suo cazzo. Si è liberato della bottiglia vuota e ora mi tiene la testa con entrambe le mani, accompagnando i miei movimenti con leggeri colpi di bacino, spingendomi così la sua cappella in gola ad ogni risucchio. Il mio pompino è sempre più intenso, e inizio a percepire il sapore del suo liquido pre eiaculatorio...
«Wow! Miky, lo succhi troppo bene» dice Davide, e delicatamente mi spinge la testa lontano, mettendo fine al mio pompino.
«Stavo per venire... Wow...» aggiunge sorridendo.
Io rimango in ginocchio fra le sue gambe, e rispondo al suo sorriso, leccandomi le labbra. Davide mi tende una mano e mi invita a sedermi sul divano accanto a lui. Lo faccio e, inaspettatamente, è Davide a inginocchiarsi fra le mie gambe.
Sono sorpreso... Forse aiutato dalle due birre, Davide si è deciso a lasciarsi andare ai suoi istinti e ai suoi desideri più reconditi.
Un po impacciato, Davide prende il mio uccello fra le mani e si avvicina con il viso. Mi masturba qualche secondo, poi raccoglie il coraggio e me lo prende in bocca... Io lo lascio fare. Inizia a succhiarmi. Lentamente. Qualche secondo, poi si ritrae e mi guarda sorridendomi:
«È buono...» dice, e ricomincia a succhiare.
Prende sempre più confidenza, e il suo pompino diventa sempre più fluido. Osservo la mia asta scorrergli fra le labbra, mentre le sue guance si tendono verso l'interno per effetto del risucchio. Il mio cazzo è durissimo. Ero già completamente eccitato mentre ero io a succhiarlo. Inizio ad accarezzargli la testa, senza forzarlo ma solo per affetto... Mi piace. Il mio migliore amico mi sta facendo un ottimo pompino. Si, mi piace molto...
Davide prende sempre più confidenza... Sono convinto che ogni ragazzo sa per istinto come si fa un pompino, e lui me lo sta dimostrando. Si stacca di nuovo, per un attimo. Guarda intensamente il mio cazzo, senza cercare il mio sguardo. Poi inizia a leccarlo, dalla base fino al frenulo. Due, tre, quattro volte... Poi ricomincia a succhiarmelo.
Poco dopo entra in sala Marika... Nuda, con le mani sui fianchi, guarda sorridendo quello che sta accadendo sul divano:
«Hey! Ma che sorpresa! Pensavo di trovarvi così, ma a ruoli invertiti! Ehehe... E bravo Davide!» dice avvicinandosi.
Lui smette di succhiarmi. È rosso in viso e ridacchia imbarazzato:
«Ehhmm... Già... Scusa... È che non ce la facevo più... Avevo voglia di assaggiarlo...»
«Mica ti devi scusare... Ahah... Mi fa piacere che ti sei lasciato andare... Ehehe» risponde Marika.
Si è avvicinata e si è accovacciata accanto a Davide. Gli accarezza la nuca e avvicina la sua bocca a quella del mio amico. Marika cerca le sue labbra e lui risponde al suo bacio, infilando la sua lingua nella bocca della mia ragazza. I due si baciano appassionatamente, mentre Davide non ha ancora smesso di tenere in mano il mio cazzo, masturbandomi lentamente. Mi godo ogni istante del loro bacio... Poi Marika si avvicina con la bocca al mio cazzo... Poche pompate, e invita Davide ad aiutarla. Iniziano a spompinarmi entrambi, e mentre Davide mi succhia la cappella, Marika mi lecca l'asta fino alle palle... Poi anche Marika raggiunge la mia cappella, e insieme me la succhiano in un erotico bacio fra le loro lingue e la punta del mio cazzo. Sono eccitatissimo. Loro si alternano a succhiarmi il cazzo e la cappella, in un crescendo di ritmo e eccitazione... Ora Marika appoggia una mano sulla nuca di Davide, intento a succhiarmi, e lo preme verso il mio pube. Sento il mio cazzo raggiungergli la gola, ma immediatamente il riflesso faringeo fa ritrarre il mio amico. Marika mi guarda negli occhi e mi lancia uno sguardo infinitamente malizioso e eccitato. Io sto per esplodere. Ma non voglio fregare il mio amico, e avverto entrambi:
«Ragazzi... Sto per venire...» le mie parole sono rotte dal mio godimento e dal respiro, ormai diventato profondo e carico di piacere. Davide annuisce, e non smette di succhiarmi. Marika di nuovo lo raggiunge con la bocca sulla mia cappella, e insieme me la succhiano come poco fa.
Il mio orgasmo non si fa attendere, e esplodo in una sborrata abbondante e violenta, schizzando le bocche e i volti della mia ragazza e del mio migliore amico...
Marika bacia Davide, che la limona infoiato. Il mio sperma cola dalle labbra di entrambi... Marika si stacca dal bacio per un istante e lecca via il mio sperma dal viso di Davide, che la imita leccandolo via da quello di lei. Poi ricominciano a baciarsi, e quando smettono il mio sperma è stato ingoiato da entrambi... Sono in paradiso!
Marika si alza verso di me e mi bacia, infilandomi la sua lingua in bocca... Io la succhio compiaciuto... Lei invita con un cenno Davide, e dopo che lei mi ha baciato anche lui mi mette la lingua in bocca. La succhio e assaporo la sua saliva e il gusto del mio sperma... Anche se sono appena venuto, sono già pervaso dall'eccitazione e dal desiderio...
Il nostro bacio a tre dura interminabili secondi... Poi Marika si stacca dall'abbraccio...
«Dai maialini! Venite di là che è pronto da mangiare...» dice accarezzando il viso di Davide ed alzandosi in piedi...
Lei ci precede verso la cucina, poi si volta a guardarci mentre la raggiungiamo. Davide davanti, io due passi indietro, entrambi con il cazzo durissimo che ci svetta fra le gambe.
«Che spettacolo!» - cinguetta Marika alludendo alle nostre erezioni - «Peccato che non siete duri per me» aggiunge con un tono divertito.
«Stai tranquilla che dopo pranzo ce n'è anche per te!» la rassicuro. E Davide conferma ridacchiando...
Ci sediamo a tavola in cucina, dove Marika ha apparecchiato per tre. Come promesso, ha preparato un insalata mista ed il petto di pollo tagliato a strisce e passato in padella. Il profumo è ottimo...
Marika ci riempie e piatti, mentre Davide apre una bottiglia di vino rosso e versa da bere a tutti e tre...
Iniziamo a mangiare... Il pollo, così come lo ha preparato Marika, è squisito. Ci complimentiamo con lei, poi Davide, sorridendo divertito, mi guarda e dice:
«Hey! Anche tu sei stato il primo per me! Ehehe...»
«Il primo ingoio? Siamo pari, allora! Ahahah!»
Marika lo prende in contropiede e lo stuzzica:
«Se Miky è stato il primo, supponi che ce ne saranno altri?»
«Bho non so... Dicevo così, per fare una battuta... Fino a una settimana fa non avrei mai preso in considerazione una cosa simile... Ma a questo punto dico mai dire mai!»
«E c'è altro che stuzzica la tua fantasia?» lo incalza Marika con tono provocante...
Davide beve un lungo sorso di vino dal suo bicchiere, poi lo posa e attende un attimo, come per riordinare i suoi pensieri:
«Bhe... A dir la verità, mi incuriosisce parecchio quello che hai fatto a Miky la settimana scorsa... Quello mi piacerebbe provarlo...»
«Vuoi che ti inculi con lo strapon?» gli chiede Marika in modo esplicito, senza mezzi termini.
«Eh, si... L'idea mi attizza...»
«Allora dopo pranzo ti accontento, tesorino! Hihi...»
Ho ascoltato divertito il loro dialogo, ma ora mi sento di dover intervenire per mettere in guardia il mio amico:
«Davide, guarda che se provi poi non riesci più a smettere!»
gli dico in tono serioso. Poi scoppio a ridere, e con me Marika, che precisa:
«Eh si! Guarda Miky! Se non lo inculo un giorno si e uno no si deprime! Ahahaha!»
«Vabbé! Correrò il rischio! Ahahaha!» esclama Davide sempre più divertito.
Continuiamo a mangiare e in pochi minuti i nostri piatti si svuotano, così come i bicchieri. La bottiglia di rosso dell'oltrepo ha vita breve, e a fine pasto mi sento abbastanza allegro per le birre ed il vino, e sono certo che anche i miei commensali sono nella stessa situazione. Decidiamo di prendere il caffé e mentre Davide prepara la moka, Marika prende dal frigo i pasticcini e la bottiglia di bianco. Io apro la bottiglia e raggiungo Davide al lavandino vicino ai fornelli con i nostri tre bicchieri. Gli do una rapida sciacquata e li rimetto in tavola, pronti per il vino bianco. Davide ha ultimato le operazioni con la moka e l'ha messa sul gas. Torna a sedersi e ognuno di noi prende un pasticcino dal vassoio di cartone. Sono ottimi, come sempre... La pasticceria dove li abbiamo acquistati è una delle più antiche e rinomate d'Italia, e la qualità dei loro prodotti lo dimostra.
Marika prende un bignè alla crema, di quelli che assomigliano a piccoli funghi con una pasta di zucchero sopra. Ne addenta una piccola porzione, sufficiente a scoprire la farcitura. Poi, con la sua solita sensualità, si spreme la crema pasticcera su entrambi i capezzoli, stando attenta a non farne cadere neppure un po. Mangia ciò che rimane del pasticcino, mentre Davide e io la osserviamo incuriositi.
«Ragazzi... Ho qui un po di crema per voi...» cinguetta con tono da troietta, e nel dirlo inarca la schiena e ripiega la testa all'indietro, facendo spiccare i suoi seni grossi e sodi, ingolositi dalla crema.
Senza esitare, entrambi ci alziamo e ci buttiamo con le bocche ognuno su un capezzolo. Li succhiamo, mentre Marika ci afferra per le nuche e ci preme sui suoi seni in un erotico abbraccio.
In un attimo sono di nuovo in erezione, e vedo che il cazzo di Davide è nella medesima condizione.
Continuo a succhiare quella tetta addolcita dalla crema ad occhi chiusi, mentre la massaggio con una mano. Sento Davide fare lo stesso, e le nostre mani si sfiorano su petto della mia ragazza. Lei ansima, accarezzandoci e baciandoci sulla testa...
Veniamo richiamati dall'aroma del caffè e dal borbottio della moka. Marika ci scioglie dal suo abbraccio, e ci ritroviamo entrambi già eccitati e con il cazzo completamente in tiro...
Aiuto Davide a portare in tavola il caffè e lo zucchero... Lo prendiamo in silenzio, ma sorridendoci maliziosamente gli uni con gli altri.
«Andiamo su in camera mia?» ci chiede Davide.
Rispondiamo affermativamente... Marika torna velocemente nel piccolo ingresso, dove aveva lasciato lo zaino con dentro i giochi. Rientra in sala e Davide ci fa strada verso il piano superiore.
Entriamo nella sua camera. Spaziosa e ordinata, il letto da una piazza e mezza è rifatto e coperto da un bel copriletto. La stanza è quella tipica di un ragazzo. Una scrivania e una piccola libreria, in cui vedo molti libri ancora del periodo delle superiori. Il pc sulla scrivania. Una TV LCD appesa alla parete di fronte al letto. Un paio di trofei di calcio. Uno scendiletto ai piedi del letto copre la parte di pavimento anche qui in parquet. La camera è molto sobria e pulita, e profuma di fresco. Attira però la mia attenzione l'armadio: un armadio a quattro ante in stile moderno, chiaramente un mobile non di fascia alta, ha le ante ricoperte da specchi. Subito il mio pensiero vola ai motel, dove di fronte e a volte sopra al letto vengono messi degli specchi... Sorrido divertito e mi rivolgo a Davide:
«Gli specchi davanti al letto! Ahaha! Ci stanno bene cazzo! Chissà quante potrebbero raccontare di averne viste!»
«Ahaha! Si davvero! Qualcuna l'hanno vista anche loro...» nel rispondermi, Davide toglie il copriletto e lo ripiega, riponendolo in un anta dell'armadio.
Marika sta già armeggiando nello zaino... Tira fuori uno per uno i suoi giocattoli e li appoggia sulla scrivania, accanto alla tastiera del pc. Tira fuori anche una piccola borsina, che contiene il lubrificante e una scatoletta con il Luan. Poi guarda Davide, e con una scherzosa aria di sfida esclama:
«Allora?»
Davide arrossisce...
«Non so... Ehmm... Dimmi tu cosa devo fare...»
«Mettiti sul letto, a pecora... Miky ti lecca un po il culo, così inizia a inumidirtelo e rilassartelo»
Davide fa quello che gli ha chiesto Marika, e io mi inginocchio sullo scendiletto per leccargli il culo.
«No no... Non così... Aspettate!»
Marika ci ferma... Non è soddisfatta della posizione. Fa sistemare Davide più al centro, in modo che anche io possa rimanere a pecora sul letto mentre lo lecco. Le mie ginocchia sono appoggiate quasi al bordo del materasso e il mio culo rimane a disposizione di Marika. Ora mi è tutto chiaro.
Inizio a leccare il buco del culo di Davide. Come una settimana prima, mi ritrovo con la bocca a ventosa a risucchiare il buco del culo del mio amico, mentre il mio naso affonda fra le sue natiche e la mia lingua gli massaggia lo sfintere. Adoro leccare il culo! Fin dalle primissime esperienze, poco più che quindicenne, con la mia prima fidanzatina, quando lei mi concesse di poterla soddisfare con la bocca non riuscii a resistere dal leccare anche il culo. Prima timidamente, poi sempre più eccitato e innamorato del sapore del culo. E con il buco del culo maschile fu lo stesso, anche se in tempi più recenti. Il buco del culo dei maschi ha un sapore più pungente di quello delle ragazze, ma lo trovo ugualmente eccitante. Davide non fa eccezione: il suo buco del culo ha un sapore leggermente acre, ma lo trovo delizioso.
Mentre la mia lingua scava delicata il solco del culo di Davide, concentrandosi infine sul suo ano e penetrandovi dolcemente, sento una sensazione di fresco fra le mie natiche. Marika mi ha spremuto una dose di lubrificante e me lo sta spalmando sul buco, infilandoci come di consueto un paio di dita... Assorto dal rimming che sto regalando al mio amico, non mi sono accorto che Marika ha calzato il suo strapon. Una rapida lubrificata al dildo e in un attimo mi infila. Ho un sobbalzo... Lei si ritrae quasi completamente, poi mi ri infila e inizia a chiavarmi. Il grosso dildo color carne inizia a scorrermi nel retto, e Marika mi pompa il buco del culo con colpi profondi e rapidi.
Per almeno cinque minuti Marika mi scopa selvaggiamente, permettendomi di leccare il culo voglioso di Davide. Infine mi stura il buco, mi assesta un paio di schiaffetti sulle natiche e mi dice di farmi da parte... Io le lascio campo libero...
Marika ha preso un anal plug fra i suoi giocattoli e il flacone di Anal Lube. Si avvicina a Davide e incomincia a lubrificargli il culo. Io mi gusto la scena: fantastica! Il mio amico è a pecora, con la testa appoggiata sul cuscino, e la mia ragazza in piedi appoggiata al letto gli sta masturbando il buco del culo con due dita, mentre il grosso dildo le pende fra le cosce.
Marika è abile con le dita, e sorride compiaciuta mentre sta sditalinando il buco del culo di Davide. Lui è immobile, la testa affondata nel cuscino, la lascia fare senza dire nulla... Dopo un paio di minuti, Marika lubrifica l'anal plug e lentamente lo infila nello sfintere di Davide, che ormai lubrificato abbondantemente lo accetta senza troppa resistenza.
L' anal plug è completamente inserito. Marika inizia a premere la parte che rimane all'esterno con movimenti lenti ed energici, e Davide inizia ad ansimare...
«Vieni qui...» - dice Marika, rivolta a me «Succhiami il dildo. Ripuliscilo bene...»
Capisco cosa vuole. Il suo grosso cazzo di silicone non è stato ripulito dopo avermi scopato il culo, e lei lo vuole invece immacolato prima di sverginare Davide. Obbedisco e mi inginocchio ai piedi di Marika, iniziando a spompinarle i 22 centimetri di uccello di silicone. Poche pompate e lo ingoio completamente: con questo dildo ho imparato a vincere il riflesso faringeo e a prenderlo fino in gola... Lei mi preme la nuca contro il suo ventre, finché non percepisce che mi manca il fiato. Con l'altra mano continua a massaggiare il buco del culo di Davide giocherellando con l'anal plug.
Marika mi libera la bocca, e con pochi movimenti esperti libera anche il culo di Davide dall'anal plug.
«Sei pronto tesoro?» gli chiede sussurrando.
«Credo di si... Si...» risponde Davide.
«Ok... Allora vado...»
Marika lubrifica abbondantemente il dildo e di nuovo spreme una dose di Lube fra le natiche di Davide. Appoggia la punta del dildo contro l'ano del mio migliore amico e inizia a spingere. Con una mano lo tiene per il bacino, mentre con l'altra si aiuta nella penetrazione. Io mi godo tutta la scena a pochi centimetri di distanza, in ginocchio accanto al letto.
Lo sfintere di Davide si arrende, e la punta del dildo lo penetra. Davide ha un sussulto, ed emette un leggero lamento. Marika si ferma qualche istante, poi ricomincia a spingere, ed il grosso uccello artificiale penetra prepotentemente nelle viscere di Davide. Lui freme, vedo che gli tremano leggermente le gambe e si è aggrappato alle lenzuola stringendole nei pugni. Emette qualche lamento, ma resiste. Marika, dal canto suo, ha scelto di sverginarlo con un dildo davvero grosso, non tanto per la lunghezza quanto per i 18 centimetri di circonferenza.
Marika glielo spinge fino a quando non sente di essere arrivata fino al punto in cui il retto di Davide può accettarlo... Si ferma qualche secondo...
«Tutto bene?» gli chiede.
«Si... Si...» risponde Davide con voce flebile e tremante.
«Ok... Se senti male avvertimi... Ora inizio...» gli sussurra Marika.
Marika lo afferra per i fianchi e inizia a scopargli il culo... Lentamente... Dolcemente...
Davide ha sempre il viso affondato nel suo cuscino, con le mani si tiene la nuca e cerca di resistere alla nuova sensazione che sta provando. So come si sente. So cosa sente e cosa sta provando in questo momento... Gli accarezzo le spalle e la schiena...
Marika accelera il ritmo... Osservo il grosso dildo pompare il buco del culo del mio migliore amico... Lui ansima... Ad ogni colpo emette un leggero lamento, ma sembra riuscire a resistere. Ora Marika rallenta, ma spinge il dildo ancora piú in profonditá, finchè Davide non ha un sussulto. Lei gli è arrivata in fondo. Spinge ancora... Il dildo è dentro per oltre i tre quarti... Marika lo ritrae quasi completamente, afferra il falcone di lube e ne versa un paio di dosi lungo tutta la lunghezza del dildo. Lo spinge di nuovo dentro... Di nuovo, intorno ai tre quarti della lunghezza, Davide ha un sussulto. Marika si ferma qualche istante, poi ricomincia a spingere e il dildo scompare completamente nel buco del culo di Davide. Gli oltre 22 centimetri di silicone sono penetrati completamente. Marika spinge ancora anche se i suoi lombi sono saldamente attaccati alle natiche di Davide. Poi lo afferra con forza e inizia a pompare. I suoi movimenti sono ampi... Lo estrae quasi tutto e lo spinge fine in fondo, sbattendo contro il culo di Davide. Lui trasale. Si stacca dal cuscino e dal suo viso traspare il dolore, ma il suo cazzo è duro, confermando che gli sta piacendo. Marika lo scopa con ampi movimenti fluidi, trattenendo saldamente Davide per i fianchi. Sono bellissimi da vedere. I lamenti di lui hanno la stessa frequenza del respiro di lei, che è sincronizzato con le forti pompate che gli sta infliggendo. Davide ha il volto completamente imperlato di sudore... I muscoli tesi... Il cazzo durissimo... Marika aumenta il ritmo e la forza dei colpi, finché Davide non la prega di smettere:
«Basta... Basta... Non ce la faccio piú...» la supplica.
«Ok...» sussurra lei, rallentando e infine sturandolo.
Il dildo gronda broda del culo di Davide, e una piccola colatura di umori gli cola dal buco del culo ancora aperto. Marika mi fa un cenno... Mi avvicino alle natiche del mio amico e inizio a succhiargli il culo, molto delicatamente. Un misto di lubrificante e umori mi cola in bocca... Lo assaporo e lo ingoio, facendo sorridere Marika.
Davide si è nuovamente abbandonato sul cuscino e mi lascia succhiare il suo culo senza dire una parola...
Il buco di Davide è dilatato, bollente, livido, leggermente gonfio. La mia lingua lo penetra con estrema facilitá, per i primissimi millimetri di retto... Lo massaggio dolcemente, nella speranza di dargli un po di sollievo...
Dopo qualche istante Davide si riprende...si solleva e ci guarda sorridendo:
«Wow! Miky avevi ragione! È incredibile... Sono sconvolto...»
Marika ride:
«Ahaha! Te lo avevamo detto che dopo non riesci più a farne a meno... E ti ho sverginato con questo che è bello grosso... Miky ha iniziato con calibri più piccoli...» gli dice sorridente e soddisfatta.
«Lo vuoi ancora?» aggiunge Marika.
«Magari dopo... Adesso voglio darlo io a te!» replica Davide, con un tono da "adesso mi vendico".
«Ok... Allora questa non serve per ora...» risponde Marika togliendosi lo strapon.
Marika abbraccia Davide e lo bacia con passione. Lui la stringe e la adagia sul letto. Con pochi movimenti si sposta su di lei, afferra il suo cazzo e inizia a passare la sua grossa cappella fra le labbra della figa della mia ragazza. Pochi istanti e poi la penetra. Lei da un leggero gridolino, e il cazzo di Davide le sprofonda nell'utero. Inizia a scoparla con ritmo, cercando con la sua bocca quella di lei. Io mi limito ad essere spettatore, mentre il mio migliore amico si scopa la mia ragazza. Li osservo... Lei si sta godendo il grosso cazzo di lui, baciandolo e accarezzandogli la nuca e il viso. I movimenti di lui sono sinuosi, precisi, potenti... Le afferra un seno con la mano e lo cerca con la bocca. Lei ansima, gode... Il viso di entrambi è trasfigurato dal piacere. Sono assolutamente sexy... Marika ha un primo orgasmo, violento, che sottolinea con un lungo miagolio di piacere e una copiosa squirtata...
«Godooo.... Mmmmm... Dio! Che uccello...» sussurra fra gli spasimi...
Lui risponde accelerando il ritmo e lei continua a godere.
Davide si sta scopando Marika da almeno 10 minuti. Sono stupito della sua resistenza... Ora smette, di colpo, le stura la figa e con risoluta delicatezza la fa girare a pecora. Di nuovo la penetra nella figa e ricomincia a scoparla. Marika ricomincia a miagolare, e in pochi istanti raggiunge di nuovo l'orgasmo. Vedo fiotti di umori gocciolarle abbondanti dalla figa, bagnando le lenzuola azzurrine del letto ormai disfatto di Davide.
Lui continua a fottere. Sono sempre più impressionato dall'energia e dalla resistenza di Davide. È uno scopatore formidabile, non c'è dubbio. Marika è aggrappata alle lenzuola e l'espressione sul suo viso è di assoluto godimento. Il suo sguardo è di estasi. Non mi è mai capitato di scorgere lo stesso sguardo quando sono io a scoparla, e questo mi fa pensare che Davide sia un amante migliore di me...
Dopo altri interminabili minuti, Davide di nuovo toglie il cazzo dalla figa di Marika. La cappella è viola e turgida. Sembra addirittura più grossa del solito... Il pube, l'addome e le cosce di Davide sono completamente bagnate dal sudore di entrambi e dalla broda di Marika. Anche l'odore che ormai riempie la stanza è il profumo di fica sazia.
Davide gira di nuovo Marika a pancia in su... Le prende i piedi e le porta le ginocchia all'altezza del viso. Le mani di Davide raggiungono i cavi poplitei di Marika, bloccandole le gambe e esponendole completamente il sesso. Noto che la passera di Marika è completamente bagnata e le labbra sono rimaste aperte. Davide, senza neppure aiutarsi con la mano, riporta il suo cazzo fra le labbra della fica di Marika, e con un solo colpo le è di nuovo dentro, con il cazzo piantato nell'utero fino ai coglioni. Marika emette un grido, poi esclama oscenamente:
«Dai Davide! ... Fottimi... Sei il maschio migliore che mi ha scopata! ... Hai un cazzo fantastico... Scopami... Scopami...»
Dice queste parole come se io non fossi più presente nella stanza, guardando fisso negli occhi il mio migliore amico, che sorride ascoltando quello che lei gli dice e iniziando a fottersela più forte di quanto ha fatto fin'ora. Continuo ad essere un silenzioso spettatore degli orgasmi di Marika, che nella nuova posizione non tarda molto a venire... Una... Due... Tre volte...
Davide continua a pompare come un dannato, dimostrando di avere una resistenza fuori dal comune. Non accenna a rallentare i colpi, che continuano ad essere frequenti, potenti e estremamente efficaci, vista la sequenza di orgasmi della mia ragazza...
Io sono rimasto inginocchiato sullo scendiletto , accarezzandomi distrattamente l'uccello per tutto il tempo. Inizio a provare un po di disagio vedendo la mia donna godere così tanto, come non sono mai riuscito a farla godere io. Inizio a provare un po di invidia per il cazzo del mio migliore amico e per quanto è bravo a scopare. Più bravo di me... Loro continuano a godersela, ignorandomi completamente...
Marika ha l'ennesimo orgasmo, ormai completamente soggiogata dalle potenti stantuffate del cazzo di Davide. Di nuovo inarca la schiena, freme, emette un lungo grido di piacere e squirta abbondantemente... Mentre i muscoli interni di lei si contraggono, Davide non riesce più a resistere, si irrigidisce, da un ultimo potente colpo di lombi ed esplode sborrando nella fica della mia donna... Un istante... Poi le stura la passera e si lascia ricadere al suo fianco. Il cazzo, ancora in tiro, gli ricade sull'addome, e un lungo sospiro precede un meraviglioso sorriso di godimento di entrambi. Solo allora lei si ricorda di me. Mi guarda, sorridendo, e mi invita con un gesto fra le sue cosce... Mi preme il viso contro la sua passera. È bollente e bagnata... Apro la bocca e inizio a succhiarle e un abbondante rivolo di sperma e broda mi riempie la bocca... Bevo tutto, avidamente, fino all'ultima goccia, dalla fica ancora tremante della mia ragazza. Lei mi tiene la testa bloccata fra le sua cosce, ancora desiderosa di farsi leccare, mentre vedo che sta limonando con passione con Davide. Sento solo che gli sussurra:
«Sei il migliore con cui sono stata... Ti amo...»
«Ti amo anch'io...» gli risponde lui... E riprendono a baciarsi.
Ascoltando quelle parole ho una sensazione di ansia, ma non smetto di frugare le profondità della fica della mia ragazza con la lingua. La sento che spinge, la sua passera si contrae, e un altro fiotto abbondante mi riempie la bocca... Ha il sapore di sperma. Lo sperma di Davide...
Mentre continuo a leccare, ripenso alle parole che ho appena sentito e mille pensieri mi affollano la mente. Sento Davide alzarsi dal letto... In pochi attimi mi è dietro, mi prende per i fianchi e mi sistema a pecora, mentre la mia testa è sempre saldamente fra le mani di Marika che mi tiene fra le cosce. In un istante Davide mi penetra il buco del culo. D'autorità. Il suo periodo refrattario non è durato che qualche minuto, ed ora è di nuovo completamente eretto e pronto all'azione. Inizia a scoparmi energicamente, e il mio culo lo accetta senza problemi, già dilatato da Marika e dal suo strapon. Sento le viscere dilatarsi sotto l'azione potente della sua cappella, e il mio cazzo ritorna a pulsarmi duro come il marmo. Lecco la mia donna e me lo prendo in culo dal mio migliore amico, come una settimana fa. Ma ora mi sento meno sicuro, insidiato dall'ingombrante dichiarazione di amore che si sono scambiati Marika e Davide pochi minuti fa.
I colpi di Davide mi fanno trasalire. Lo sento sbattere fino in fondo e con un ritmo sempre crescente. Davide è instancabile, non c'è dubbio... La fica di Marika continua a riempirmi la bocca di umori che bevo senza tregua. Il sapore di maschio che Davide le ha lasciato sulla passera è inconfondibile, e si mischia al suo odore di donna.
Davide si sta scopando il mio culo da diversi minuti... Immagino che avendoci impiegato più di venti minuti per inondare di sperma l'utero della mia ragazza, ora che si è già svuotato ne impiegherà molti di più prima di saziarsi del mio intestino. Mentre rifletto su questa cosa, Davide mi stura e, come aveva fatto con Marika, mi gira a pancia sopra e mi piega le gambe sul petto. Mi penetra di nuovo, mentre Marika si accomoda accucciata sulla mia faccia... Mi da da leccarle sia la fica sia il buco del culo e io, ovviamente, non mi risparmio.
Davide mi sodomizza per almeno altri 10 minuti, con il suo solito ritmo incalzante e cadenzato...
Poi mi stura... Mi permette di distendere le gambe... Lo vedo salire in piedi, sul letto, portandosi con i piedi all'altezza del mio bacino... Immagino che voglia farsi succhiare da Marika, invece si abbassa accovacciandosi sui miei lombi. Con una mano mi afferra l'uccello e lo guida verso il suo buco del culo. Lentamente si lascia andare su di me, penetrandosi col mio cazzo... Emette un flebile lamento... Poi inizia a cavalcarmi, inculandosi con il mio uccello. Sento il suo cazzo ancora duro sbattermi sull'addome, mentre sia lui che Marika si chinano in avanti per incontrarsi e lasciarsi andare ad una serie di baci appassionati...
Anche mentre mi cavalca il ritmo di Davide è frenetico. Sento il mio cazzo scorrergli nel culo mentre il mio piacere cresce e il mio respiro si fa corto... Anche se il corpo di Marika mi impedisce di vedere cosa accade davanti a me, percepisco dai movimenti che lei lo sta masturbando, seguendo il ritmo dei fianchi di Davide impalato sul mio corpo... La mia bocca, intanto, cerca spazio per prendere fiato imprigionato come sono fra le cosce della mia donna... La mia lingua invece lavora instancabilmente la fica e il culo di Marika...
Non so quanto tempo sia passato, ma sento che il mio orgasmo si sta avvicinando... Il piacere è immenso, i miei muscoli si irrigidiscono mentre trattengo il fiato. Il mio cazzo inizia a pulsare e schizzo il mio carico di sborra nel culo stretto del mio amico Davide. Credo che lui abbia chiaramente percepito che le sono venuto in culo... Marika mi libera dalla sua stretta e si metta accanto a Davide, ancora impalato sul mio cazzo, aumentando vertiginosamente la velocità della sega che gli sta facendo.
Pochi secondi e Davide esplode. La sua sborrata è violenta e abbondante, anche se non è passato che poco tempo dall'ultima. Uno schizzo mi raggiunge il viso, mentre gli altri mi cadono sul petto e sull'addome... Davide rifiata, e si china su di me. Si avvicina al mio viso, bagnato degli umori di Marika, e mi infila tutta la lingua in bocca, baciandomi con uguale passione con la quale bacia Marika. Succhio la sua lingua... Lunghi istanti... Poi si scosta di pochissimo e mi sussurra sulle labbra:
«Miky ti amo... Amo anche te...»
A queste sue parole rimango paralizzato... Lui mi bacia di nuovo, e io realizzo cosa mi ha appena detto... Mi sciolgo al suo bacio, ed appena mi lascia libero gli rispondo:
«Ti amo anch'io... E amo te, Marika»
«Anche io vi amo, ragazzi» ci dice sorridente, in estasi...
Davide con un movimento dei fianchi si stura il culo dal mio cazzo, e si stende alla mia sinistra, con la testa appoggiata sulla mia spalla. Marika si sdraia accanto a me, alla destra, e mi bacia...
Come una settimana prima rimaniamo abbracciati nel letto, il letto di Davide che è umido di sudore e di umori dei nostri corpi.
Rimaniamo lì abbracciati a scambiarci tenerezze e baci... Solo Marika trova le parole giuste per rompere il silenzio:
«Miky, eravamo una bella coppia... Ma adesso che c'è Davide non lo siamo più... Siamo un bel trio! Ahahaha!...»
Davide ed io rispondiamo con una risata, e poi ci scambiamo di nuovo caldi baci. Marika, con una battuta, ha spazzato via in un lampo le mie paure e le mie ansie. Non siamo più una coppia, ma un trio. E ci amiamo tutti e tre profondamente...
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