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La mia ragazza, il mio migliore amico e io: Marika la Padrona (parte 3 di 4)


di 85bisexcouple
14.01.2015    |    7.864    |    1 8.4
"Nel secondo cassetto a destra del mobile del bagno trovi la peretta rossa per i clisteri nella sua scatola..."
Parte terza
Marika, ad occhi chiusi, inizia a cavalcarci mordendosi le labbra e lamentandosi di piacere. Si sta slabbrando la fica con i nostri cazzi, stretti dall'abbraccio dei suoi muscoli vaginali. Dopo aver sperimentato con Davide la prima doppia penetrazione fica-culo, ora Marika vuole due uccelli nella passera e ha trovato un modo per tenere i suoi due ragazzi avvinti con un enorme perno conficcato nel culo di entrambi. È sempre lei a dominarci, anche ora che vuole sentirsi troia con la fica piena.
Marika aumenta il ritmo, non riuscendo a trattenere grida di piacere. La sua fica è bagnata, deformata dagli uccelli che la riempiono. Il suo volto è carico di lussuria e così vestita, con top sadomaso e stivaloni, la fanno sembrare una vera porca divoratrice di cazzi. Il suono ritmato dei nostri sessi che frecano le pareti bollenti della sua passera hanno la frequenza dei nostri sospiri di godimento, e l'odore di fica sazia inizia a riempire le narici di tutti e tre.
Marika gode. Sento distintamente la sua fica fremere con i nostri cazzi saldamente piantati dentro fino alla base. L'orgasmo la travolge, e lei quasi si accascia su di noi. Io sono tremendamente eccitato: adoro vedere quanto è troia la mia ragazza e le molteplici sensazioni regalate dalla sua cavalcata e dal palo che ho nel culo mi hanno portato vicinissimo all'orgasmo. Davide, invece, mi sembra sofferente...
“Scusa...” dice Davide, appoggiando una mano sulla schiena di Marika. “Mi brucia tantissimo. Mi fa male. Non riesco più a tenerlo...” aggiunge lui con voce sofferta, riferendosi al dildo che ci impala il culo.
Marika si stura la fica, che appena svuotata dai nostri cazzi sbroda abbondantemente sui nostri lombi. Ci libera dal preservativo e poi mi fa cenno di staccarmi. Nella posizione in cui siamo, sul tappeto del salotto, io ho spazio dietro di me, mentre Davide è praticamente appoggiato alla struttura del divano. Inizio a liberarmi dalla forbice, mentre Marika mi aiuta a sfilarmi dal retto la metà del dildo che mi unisce a Davide. Appena fuori, mi rendo conto che ne avevo in corpo ben oltre la metà, almeno trenta centimetri o forse qualcuno di più. Marika mi guarda sorridente e soddisfatta:
“Che sfondato che sei! Te lo sei preso tu per i due terzi! Ahahaha” mi dice lei ridacchiando. Poi inizia a sfilare l'altra parte dal buco del culo di Davide.
“Piano... Ssssh... Piano per favore...” dice Davide con una smorfia di dolore, mentre Marika gli sfila il grosso dildo dal buco. La punta del dildo, per almeno una decina di centimetri, è completamente sporca... È un incidente che può capitare quando si subisce una penetrazione anale ma il nostro corpo ha già deciso di utilizzare quel buco per ciò per cui è stato creato... Marika rimane con il grosso dildo in mano, fissando la punta sporca.
“Scusa... Scusatemi... Oggi non sono ancora andato in bagno... Lo dicevo anche prima con Miky... Scusate. Mi spiace...”. Davide è imbarazzato.
“Non ti scusare. Tranquillo... Succede a volte. È successo anche a noi. D'altronde, se giochi col culo... Ehehehe...” lo rassicura Marika, sorridendogli dolcemente. “Poi tutto il male non viene per nuocere! Hihihi!” aggiunge lei, ammiccando a Davide. Quindi si rivolge verso di me:
“Apri Miky! Coraggio cucciolotto...” mi dice con aria furbetta, mentre avvicina la punta sporca alla mia bocca.
L'odore intenso mi riempie le narici, mentre istintivamente chiudo gli occhi e apro la mia bocca. Marika mi infila la cappella del dildo in bocca:
“Succhialo... Bravo... Così...” mi sprona lei... E io succhio.
“No dai! Ma che fai... No...” protesta Davide, interdetto dalla scena alla quale sta assistendo.
“Non scandalizzarti Davide! Il tuo amico, qui, qualche anno fa ha fatto anche peggio con un albanese amico suo... Vedi? Gli piace! Guarda che cazzo duro che gli è di nuovo venuto. Ehehehe” gli dice Marika, facendo un chiaro riferimento ad una mia vecchia esperienza che lei conosce bene.
Questo nuovo sapore di Davide mi riempie la bocca. Sono certo di essere il primo, e forse sarò l'unico nella vita di Davide, a sentire il sapore di ciò che lui ha lasciato sul dildo. È amaro, carico di gusto, mi eccita... Mi sento porco, sporco, so che fa schifo alla maggioranza della gente ma mi fa sentire vivo, caldo, in fiamme. Marika me lo da in bocca e io me lo gusto. Apro gli occhi e guardo Davide. Credevo di incontrare il suo sguardo schifato e severo, invece mi sorride incredulo e sorpreso... Anche Marika sorride, mentre continua a sondare la mia bocca con il grosso dildo, che ormai mi appare ripulito mentre entra e esce dalle mie labbra.
“Porco!” mi dice lei, sorridendo serafica.
“Davvero! Tu sei un porco davvero! Mica scherzi!” aggiunge Davide, continuando a sorridere incredulo guardandomi gustare il suo sapore più profondo.
“Ok... Per adesso basta così! Per ora non voglio andare oltre!” dice Marika, allontanando dalla mia bocca il dildo e appoggiandolo a terra, mettendo fine a questa parte del gioco.
“Davide, ora è meglio che vai in bagno e ti dai una ripulita, sia fuori che dentro. Nel secondo cassetto a destra del mobile del bagno trovi la peretta rossa per i clisteri nella sua scatola. Quando hai finito di svuotarti fatti una doccia interna. Acqua tiepida... E non troppa...”. Il tono di Marika è allo stesso tempo gentile e autoritario, mentre spiega a Davide cosa vuole che lui faccia.
“Qui non ho finito con voi due! Ho ancora un paio di sorprese nella mia scatola!” aggiunge Marika mentre Davide, ormai sulla porta che dal salotto da sul corridoio, si appresta ad andare a fare i compiti che lei gli ha assegnato. Davide si ferma appoggiandosi con una mano allo stipite della porta, un piede già in corridoio, si volta per osservare Marika che armeggia di nuovo divertita nella scatola. Ne tira fuori una grossa confezione di plastica ancora chiusa, su cui spiccano la marca ed il nome del prodotto scritto con lettere azzurre su uno sfondo dai toni rossi: Doc Johnson Belladonna's Magic Hand. Contiene un giocattolo con la forma di un avambraccio con la mano le cui dita sono chiuse a formare un cuneo.
Davide sgrana gli occhi:
“Quello? Nel culo???” chiede preoccupato.
“Si si!” cinguetta lei. “Questo nel tuo culetto... E quest'altro in quello di Miky”. E, dicendo questo, tira fuori un altro giocattolo identico al precedente. Davide e io ci scrutiamo perplessi...
“Avete mica paura? Sieye forse mica delle scolarette? ...” chiede lei, sfottendoci.
“Ehmmm... No no... Ma mi sembra un po esagerato...” si difende Davide. “Comunque possiamo provare... Vado a lavarmi come mi hai detto...”.
Davide raggiunge la stanza da bagno, chiudendo la porta. Marika si rivolge quindi a me:
“Tu non dici niente... Vero? Ehehehe... Penso che non avrai problemi...”
“Non so... Vedo che comunque ti sei attrezzata con lubrificanti apposta... Bhe, come ha detto lui, proviamo... Sai che non ti dico mai di no, amore mio...” rispondo, lisciandola con sorrisi e ammiccamenti.
Marika apra le due confezioni e, con i due oggetti in mano, raggiunge Davide in bagno per lavarli con un sapone neutro. Torna dopo pochi attimi con i due giochi avvolti in un asciugamano. Li appoggia sul divano e ne prende uno, porgendomelo. Io lo osservo, confrontando la dimensione della mano con la mia. Non c’è dubbio, il giocattolino è bello grosso, ed è in gomma color carne. È abbastanza morbido, ma sono certo che sarà un'impresa non da poco. Marika ricalza i guanti neri che aveva tolto alla fine del nostro primo gioco, mi prende il giocattolo dalle mani e lo rimette accanto all'altro sul divano.
“Dai, mettiti a pecora. Sei già bello aperto oggi. Adesso ti apro del tutto! Ehehe” mi dice.
“Non aspettiamo Davide?”
“Tranquillo... Il tuo amichetto sta arrivando... Ehehe. Vuoi che sia qui a tenerti la mano mentre ti infilo questa nel culo? O preferisci la sua di mano nel culo? Eh! Ti ho beccato che ti fai fare il culo da lui anche quando non ci sono io... Ti piace! Ehehehe... Altro che far cose a tre, a te piace il cazzo” mi dice con tono canzonatorio, quasi sottovoce, schiaffeggiandomi il sedere.
Io rimango in silenzio, preparandomi mentalmente a quello che mi aspetta, cercando di rilassarmi il più possibile.
“Bhe... Chi tace acconsente... Allora cercherò di accontentarti! Ahahaha!” aggiunge, allorché non ottiene da me una risposta.
Marika inizia a lubrificarmi abbondantemente il culo, masturbandomelo con tre dita. Ma si rende presto conto che la chiavata con Davide e l'impalamento al quale ci ha sottomesso mi hanno già aperto a dovere. Prende la mano di gomma dal divano proprio mentre Davide rientra in salotto, dicendo di aver fatto tutto quello che Marika gli aveva chiesto di fare.
“Bene! Siediti qui vicino a me...” gli dice Marika, invitandolo a sedersi sul tappeto, davanti al mio culo a pecora mentre, come quando poco prima mi aveva inculato Davide, io sono steso col busto sulla penisola del divano. Davide si siede, accarezzandomi i lombi e le natiche.
Marika intanto ha lubrificato il giocattolo di gomma, ed inizia a passare la punta delle dita della mano artificiale sul mio buco. Inizia a spingere e girare, ritmicamente, sempre con maggior forza, ed io sento il mio buco dilatarsi sotto le sue spinte.
“Guarda come si apre... È così morbido. Mmmmm...” dice Marika a Davide, riferendosi al mio buchetto sfondato.
“Eh si... Sembra prenderlo senza sforzi. Dici che entrerà tutto?” risponde lui.
“Oh si! Io credo di si. Se lo prende tutto! Ehehe...”.
E, così dicendo, aumenta la spinta girando con più pressione il giocattolo sul mio buco. I miei sfinteri, ben allenati e lubrificati, si dilatano e la mano di gomma mi penetra fino alle nocche. Ancora una piccola spinta di Marika e anche questo ostacolo è superato, e la mano mi scivola completamente in culo, con grande soddisfazione di lei e ammirazione di Davide.
“Dentro! Come va amore? Tutto bene?” mi chiede lei.
“Si si... Mmmm... Tutto bene...”
“Allora iniziamo...”
Marika inizia a muovere la mano di gomma nel mio culo, lentamente ma sempre più in profondità. Io inizio a mugolare, provando una enorme eccitazione accompagnata dalla sensazioni intense trasmesse dal nuovo giocattolo guidato da Marika dentro il mio retto.
“Bene... Sapevo che lo avresti preso tutto senza difficoltà” mi dice Marika. “Ora girati a pancia in su, piano...”.
Seguo le indicazioni di Marika, e in pochi istanti sono a pancia in su. Lei mi stantuffa il culo ancora qualche istante, poi si rivolge a Davide:
“Mettiti su di lui...” gli dice.
segue
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