trio
La mia lei, il mio migliore amico e io
di 85bisexcouple
11.07.2014 |
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"Risponde al mio sorriso e poi avvicina la sua bocca alla mia..."
Questo brano racconta una storia vera, che ci ha coinvolto e ancora ci coinvolge in una amicizia affettuosa e profonda... Raccontiamo qui come tutto ha avuto inizio...Non so quanto può valere la definizione di "migliore amico" in età adulta. Razionalmente, mi sembra più un "titolo onorifico" che viene dato e viene tolto da bimbetti prescolari ad altri bimbetti prescolari a seconda delle simpatie del momento. In età adulta ci si rapporta in maniera diversa, qualcuno direbbe "più matura"... Non so... Personalmente credo che gli amici veri siano davvero pochi, spesso si contano sulle dita di una mano. Tutti gli altri sono lì come a far da contorno in qualità di comparse, passano attraverso le nostre vite, a volte si fermano un po, poi se ne vanno. Altre volte ritornano. Oggi i social, fb in testa, ci fanno riscoprire e ritrovare sul monitor del pc i nostri migliori amici delle elementari, della colonia estiva e della naja. Ma non sono come li ricordavamo. La maggior parte sono abbruttiti, ingrassati e con pochi capelli. Sono solo lo specchio di quello che siamo e stiamo diventando noi. Anche per questo riflesso impietoso odio fb! Ma gli amici veri ci sono sempre, in carne ed ossa e senza bisogno di fb. Malgrado tutto e malgrado tutti sono sempre lì. E gli vogliamo bene!
Nel mio caso, a volte anche troppo bene.
Uno fra i miei amici più cari si chiama Davide.
Vi racconterò chi è Davide, o almeno proverò a farlo.
Davide è più giovane di me di 7 anni. Qualche anno fa ci frequentavamo in maniera assidua, da bravi amiconi. Bar, birra, un'altra birra, cambio locale per bere una birra. Ripensandoci troppe birre... Poi su fb si nota che ho la pancia da bevitore di birra... Ma sto divagando...
Arriviamo da paesi limitrofi, ambienti diversi, amicizie differenti.
Uscendo di quando in quando insieme a lui e ad alcuni suoi amici, conoscemmo un gruppetto di ragazze di qualche anno più giovani, simpatiche e molto carine. È stato dunque Davide, alcuni anni fa, a presentarmi Marika.
Marika oggi è la mia ragazza, la mia compagna, e da un paio di anni conviviamo felicemente.
Su Marika avrei molto da scrivere e raccontare... Lei mi ha portato allo scoperto. Ha fatto del vecchio me ottusamente etero il nuovo me bisex e sempre pronto a sperimentare. E a lei piace sperimentare...
Davide aveva una ragazza, amica di Marika. Per i primi mesi combinavamo uscite a 4, gite, cinema, gardaland... Poi qualcosa si è incrinato e ci siamo un po persi di vista. Il caratterino della fidanzatina di Davide lo stava isolando dagli amici, e a volte non ci sentivamo per mesi.
Mi macava il mio amico, ma le scenate in pubblico della sua fidanzatina verso di lui non le reggevo. Non le reggeva nessuno, per dirla tutta.
L'amore è cieco, dice il detto, ma solo momentaneamete... E dopo tre anni di paranoie e supplizi, Davide si è deciso a darle il benservito. Poche settimane prima di lasciarla mi ha chiamato lui, chiedendomi se avevo voglia di uscire per una birra. Lo avevo sentito giù e avevo capito che gli serviva un amico con cui parlare. Va bene, accetto volentieri anche perché mi fa piacere vederlo dopo un'eternità. E mi descrive con il magone una situazione della sua vita di coppia assolutamente allucinante... Non vendo buoni consigli, ma gli chiedo solo di immaginarsi da lì a dieci anni...
Dopo quella sera, a distenza di pochi giorni, lui ha messo fine alla storia e ha ritrovato la sua libertà. Abbiamo ripreso ad uscire, qualche volta, per berci una birra, noi due da soli. Marika ne approfitta quando non sono fra i piedi a ciondolare per casa per fare qualche lavoretto.
Anche lei di quando in quando esce con le sue amiche, e io ne approfitto per spolverare.... Spolverare il controller e accendere la Play! Da quando conviviamo non gioco più come prima... Un assassin's creed all'anno... Un imperdibile gta5... Con Marika faccio altri giochi... Ci piacciono i giocattoli, ma quelli per adulti. Lei ha scoperto lo strapon e io ho scoperto le gioie del sesso anale, ma da passivo. Siamo una coppia dalla mentalità aperta, e lei ama specificare che io non ho solo aperto quella... Abbiamo conosciuto annunci69 e abbiamo incontrato qualche ragazzo... Sempre maschi... E sempre io in mezzo.
E perchè non Davide?
Già... Perchè?
Una sera usciamo per la solita birretta, ma la novità è che la mia Marika viene con noi. Era stato lui a chiedemi di portarla, perché le avrebbe fatto piacere rivederla. In birreria però Davide e io monopolizziamo la conversazione, parlando di cazzate relative al lavoro con tanto di tecnicismi incomprensibili a chiunque, forse anche a noi. Marika paziente ci sopporta, e io cerco anche maldestramente di coinvolgerla nella conversazione. Ma è evidente: si annoia. Tornando a casa, dopo aver riaccompagnato Davide alla sua macchina, le chiedo scusa per la serata noiosa, ma lei mi tranquillizza dicendomi che non era stato un problema. Per sdrammatizzare le faccio una battuta, dicendole che se fosse ricapitato, anziché in birreria l'avremmo portata in motel, così non si sarebbe certo annoiata... Lei mi spiattella un sorrisone, dicendomi che l'idea non è per niente male:
«Prova a chiederglielo... Magari ti dice di si» mi dice mentre col telecomando apro il cancello di casa. E aggiunge:
«Magari fagli una battuta e vedi come reagisce... Sempre che a te vada».
Eh già... Qua non si tratta di sconosciuti contattati su un sito, ma di un amico a cui tengo molto. Non so se mi va... La mia battuta da pirla mi si sta ritorcendo contro, anche se ho qualche dubbio che lei stia assecondando il mio gioco per dimostrarmi che le mie battutacce non la colgono sempre di sorpresa.
Ma ci penso, e la cosa inizia ad eccitarmi... Inizio a pensare a lui, al suo corpo, al suo viso... E si, mi eccita.
«Guarda che Davide è etero... Questa volta in mezzo ci devi stare tu» spiego a Marika.
«Se per te è ok, lo è anche per me» risponde lei sorridendo.
Sarebbe stata una novità per noi. Durante la mezza dozzina di incontri che avevamo avuto, lei non aveva mai avuto rapporti con nessuno dei ragazzi incontrati. Ero io ad averli da passivo. Sia con lei armata con il suo strapon che con il ragazzo di turno. Ma li cercavamo nella categoria bisex&gay, ed eravamo estremamente selettivi. Se mai Davide avesse accettato un rapporto a tre, era scontato che sarebbe stata Marika ad essere presa da entrambi.
«Bho dai, se capita gliela butto lì!» dissi... Non troppo convinto...
Il mattino dopo, mentre ero in ufficio mi vibra qualcosa in tasca. È un messaggio su whatsapp. È Davide che mi chiede se la sera prima sono riuscito ad arrivare a casa bene, a causa della nebbia. Nessun problema, replico. La nebbia qui da noi è un fenomeno che ci accompagna spesso, e tutto sommato non mi ha mai ancora dato grande fastidio. Approfitto dello scambio di messaggi su Whatsapp e scrivo a Davide:
"Ieri sera Marika si è un po annoiata. Le ho promesso ke la prox volta la portiamo in motel e la prendiamo in 2! Ahaha"
Davide risponde divertito, ma la prende come battuta e mi dice che le spiace, e che se ricapitasse non dovremmo più escluderla dalla conversazione, parlando di qualcosa che possa interessare anche lei. A quel punto rincaro la dose, scrivendogli che l'idea del motel non è da scartare e che a lei piacerebbe sicuramente... Davide la percepisce di nuovo solo come una battuta e mi risponde a tono. A quel punto esco allo scoperto e gli scrivo:
"guarda che se ti va ne possiamo parlare davvero. A noi piace sperimentare..."
Aspetto la risposta.... E ci mette un po ad arrivare. Sullo schermo del mio iphone guardo la schermata della chat con Davide. Lo stato "...sta scrivendo" si alterna a "online" diverse volte. So che significa: sta cancellano e riscrivendo... Penso che l'ho messo in imbarazzo o in crisi.... Poi arriva la risposta:
"bho Miky.... Non saprei. Poi ne parliamo... Dai ora vado prima che il capo mi bekki ke cazzeggio"
Gli rispondo velocemente:
"ok davide! Nn volevo metterti in imbarazzo, ma ci conosci come siamo ;) dai, poi ne riparliamo :) Buon lavoro".
Passano i giorni, solito tran tran casa - ufficio, ma ogni tanto mi capita di ripensarci: farlo in tre con Davide. E quella che prima mi sembrava un'idea bizzarra inizia sempre più a attizzarmi. Chissà com'è nudo... Chissà quanto ce lo ha grosso... Chissà come scopa... E come potremmo prendere Marika in due... Mi facevo queste domande procurandomi qualche prurito, ed ero consapevole che nulla era deiso e tutto era avvolto dall'incertezza.
Il giovedì mattina, in ufficio, guardo fuori dalla finestra. Sole e afa. Dentro lo splitter del clima, alzato al massimo dalla tardona in menopausa in balia delle caldane dell'ufficio attiguo al mio, tiene temperatura e umidità a un livello accettabile. Ma fuori si crepa.
Prendo il cellulare e apro whatsapp. Creo il gruppo: io, Marika, Davide. Lancio lì l'idea di andare in piscina sabato o domenica. Poco dopo risponde Davide, dicendo che per lui è ok... Aspetto la risposta di Marika... Tarda un po, ma dopo una mezz'oretta ecco la vibrazione. Marika non ha buone notizie: scrive che ha guardato il meteo e sabato da nuvolo con possibilità di pioggia, domenica temporali. Vaffanculo! È la maledizione della nuvoletta di Fantozzi. Scrivo questa frase anche in chat e Marika mi risponde con una fila di emoji assortite. Poco dopo risponde anche Davide, dicendo di aver pazienza e che se le previsioni non fossero cambiate avremmo potuto andare la settimana sucessiva... Rispondo che è ok e che può andare, ma che comunque avremmo tenuro d'occhio le previsioni. Marika risponde col pollice in su. Tutto ok!
Nel primo pomeriggio, rientrato in ufficio dalla pausa pranzo, guardo le previsioni su yahoo! e su ilmeteo. Incredibilmente i due siti concordano sulle previsioni: pioggia sabato, temporale domenica. Guardo fuori e non c'è lo straccio di una nuvola, e con un certo malumore nomino invano una lista scelta di santi e martiri presi dal calendario. Ma il malumore dura poco, e mi viene un'idea. Prendo il cellulare e riapro la chat del gruppo creato qualche ora prima. Scrivo che le previsioni sono pessime, e sottolineo l'eccezionalità del fatto che entrambi gli autorevoli siti, di solito in disaccordo, sono stranamente allineati. Davide risponde per primo, e come la mattina rimanda la piscina alla settimana sucessiva. Appena leggo il suo messaggio replico:
"e se invece andiamo in motel a divertirci? Marika, ke ne dici?".
Marika non tarda a rispondere:
"😝😝👍👍 hai avuto un ottima idea amo! Se anche Davide è d'accordo per me è ok 😉"
La risposta di Davide tardò un po. La chat di gruppo non mostra chi è online e se sta scrivendo, ma sulla chat diretta con lui avevo controllato ed era online. Sono sicuro che in quel momento non sapeva cosa rispondere. Marika lo incalza:
"Davide ci sei? 😝 dai non fare il timido 😁😁😁"
Dopo qualche minuto arriva la risposta del mio amico:
"Ragazzi, non so... Cioè, siete voi due. Siamo amici. Non so se mi sentirei a mio agio. È davvero una proposta strana".
Davide è in difficoltà e lo posso capire. Ma Marika lo placca da vicino come un pitbull. Ormai la conosco e so che non molla. Ha preso in mano il pallino e adesso conduce lei.
"Davide, non ti preoccupare... Provare non ti costa nulla e devi pensare che anche noi siamo imbarazzati, ma se te lo abbiamo proposto pensiamo che sia una cosa che valga la pena fare. Andiamo in un posto che conosciamo, ci portiamo qualcosa da bere e se non ce la sentiamo non facciamo niente. Solo portati il costume, perché dove andiamo c'è l'idromassaggio 😉"
Il posto di cui parlava Marika era un motel appena fuori città. Le stanze, comode e pulite, avevano la vasca idromassaggio. Quasi tutti i nostri incontri organizzati con ragazzi conosciuti su A69 erano avvenuti lì.
Davide scrive:
"Ok Marika... Proviamo come dici tu. Ragazzi, però non vi garantisco nulla 😊"
"Ok! Facciamo sabato dopo pranzo allora? Così la sera possiamo uscire a bere qualcosa 😊" replica lei.
"Ok va bene 😊. Torno al lavoro! Buona serata ragazzi 😉" si congeda Davide.
"Ok anche per me!" -aggiungo- "ciao Dave, buon lavoro 😊"
"A sabato, allora! Non vedo l ora 😁😁😁" chiude Marika.
Ok, sembra tutto a posto. Niente piscina, ma almeno l idromassaggio. E poi chissà... Dopo mezz'ora un'altro messaggino. È Davide che manda un messaggio al gruppo:
"Ragazzi, confesso che sono un po curioso 😜"
Marika risponde con una faccina felice, e io faccio lo stesso.
Si conclude la giornata e passa veloce anche il venerdì.
Venerdì in pausa pranzo Marika è andata dall'estetista. Marika ha un corpo da schianto. È alta più di uno e settanta, snella, soda, quarta di seno, un didietro spettacolare. Di viso è bella e pulita. Si trucca poco, giusto un po di eyeliner leggero. Niente rossetto ma non può fare a meno del burrocacao. È una bellezza acqua e sapone, e mi sono sempre accorto delle occhiate che gli altri le lanciano quando siamo a passeggio. Ha i capelli castani, lisci, con il caldo li tiene raccolti a coda ma non rinuncia alla frangetta. Ha cinque tatuaggi Marika, che a me non fanno impazzire. Gli ha fatti molto prima che ci conoscessimo. Una fatina, un ideogramma, un fiore, un portafurtuna, le sue iniziali. Io non amo particolarmente i tatuaggi, ma ammetto che i suoi sono ben fatti e proporzionati e non deturpano la sua bellezza.
L'estetista le ha sistemato le sopracciglia, la ceretta alle gambe, l inguine, il culetto. Le piace essere sempre "in ordine", ma è chiaro che questo appuntamento con la sua estetista è in vista di quello che può succedere sabato. È un bel bocconcino la mia Marika, e non so come Davide potrebbe rimanerne insensibile.
Sabato mattina non si lavora, e fuori piove che Dio la manda. Marika è uscita. C è il mercato nel paese vicino ed è andata a far due passi con sua sorella. Io ne approfitto per passarmi la macchinetta sulla testa. Ho ancora tutti i capelli, ma li tengo rasati. Ogni due settimane me li aggiusto. Mi do anche una rasata alle ascelle. Non sono molto villoso... Sul petto e sull'addome ho pochi peli, concentrati fra ombelico e fra i pettorali. Le mie gambe sono normalmente pelose, non eccessivamente. Ho i capelli castano rossicci, e i peli del corpo tendono decisamente al rame. Mi do anche una sistemata ai peli del pube. Li accorcio a circa un centimetro. Non mi depilo completamente perchè non mi piace, ma li aggiusto abbastanza spesso. Come Marika con l'estetista, anche io mi sto preparando pensando a quel pomeriggio. C'è una parte del mio corpo di cui si occupa Marika: è il mio sedere. Ogni tre o quattro settimane me lo depila completamente. Sulle natiche usa la crema, mentre nella zona perianale usa il rasoio. Le piace avermi col culo completamente depilato. Due o tre volte a settimana le piace peggarmi: indossa il suo strapon dopo che l'ho soddisfatta con la bocca e mi sodomizza duramente. Mi sodomizza fino a farmi sborrare. Chi lo ha provato sa cosa intendo. Non riesco a farne piú a meno, e lei si eccita all'inverosimile. Abbiamo un discreto arsenale di giochi. Anal plug, anal plug gonfiabile, anal plug xxl, felldoe stout, dildo di diverse dimensioni, manrammer da 30 cm di lunghezza e 18 cm di circonferenza. Il mio culo è ben allenato e Marika ama dirmi che sono più sfondato io di lei. Anche lei mi concede il suo culetto, ma è cosa più rara. Preferisce darmelo che prenderlo. Per questo mi vuole col culo perfettamente depilato. Il lubrificante che adopera mi fa luccicare le chiappe e lei mi scivola dentro senza rimanere invischiata in inutile peluria. Mi ha depilato la settimana prima e sento al tatto il mio culo ancora liscio. I peli iniziano a riscrescere, ma sono pressoché assenti. Ma quel pomeriggio so che il mio culo non è in gioco. Davide è etero e in gioco ci sarà solo il culo di Marika.
Breve scambio di messaggi dopo pranzo e ci accordiamo per passare a prendere Davide a casa sua alle 14:30. Marika gli scrive di non dimenticare il costume e di portarsi anche le ciabatte da piscina... Con questa pioggia! Marika la mattina è passata dal supermercato, ha preso tre confezioni di corona e le ha messe in frigo appena a casa. Ci prepariamo e lei prepara uno di quei frigo portatili da campeggio. Prepara anche in una mia borsa da palestra un po di cosette da mangiare: tramezzini, salatini, fonzie, cracker e salsine da spalmarci sopra. Io penso che le donne si portano sempre dietro troppa roba: deve essere qualcosa di ancestrale che ci portiamo nel dna, tipo cacciatore - raccoglitore... Pazienza, dico, e metto tutto nel baule della mia macchina, e fra frigo e borsa non saprei dire qual'è la più pesante.
14:30 puntuali, suono il calkson sotto casa di Davide. Lui arriva con uno zainetto e sale dietro. Ci salutiamo con un sorriso e con un "come va?". Marika si sporge per dargli il bacino di rito, ma noto che anziché darglielo sulla guancia cerca e trova le labbra di Davide. Lei sorride e lui è un po imbarazzato, anchè perché io sto guardando.
«Oh, io non ti bacio! Ahaha» esclamo io ridendo.
«No no, neanch io! Ahaha!» replica Davide.
Parto e in 15 minuti siamo in motel. Mentre lascio i miei documenti al drive trough Davide si abbassa e si nasconde sul sedile. È una precauzione perchè non abbiamo mai capito se si può entrare in tre e, se si, se il prezzo aumenta. È uno di quei motel moderni, col box auto davanti alla porta della camera. Vado al numero indicato e mi infilo nel box in retro. Marika apre la camera e io il baule. Passo a Davide la borsa degli snack e io prendo il frigo. Tutti dentro e chiudo la porta.
Marika è radiosa e sorridente:
«Riempo la vasca, voi apritemi una birra»
«Ok» rispondo, mentre armeggio col frigo.
Ne passo una a Davide, una la appoggio sul tavolino per Marika e l'atra per me. La chiamo, e lei torna dal bagno saltellando:
«Ho messo i sali...» cinguetta, riferendosi ai sali da bagno messi a disposizione dal motel.
Tocchiamo le bottiglie e beviamo tutti e tre, poi Marika appoggia la sua bottiglia sul tavolo e in un attimo si libera delle scarpe, degli short e della maglia. Sotto ha il costume da bagno. Prende le ciabatte dal borsone, le calza, ci guarda e ammicca:
«Vi aspetto di la!...»
E sgambetta via. La sentiamo entrare nell'idromassaggio che si sta ancora riempiendo di acqua, con dei gridolini che ci fanno capire che forse la temperatura non è ancora ottimale:
«Dai, mettetevi il costume, e portami la birra Miky» ci esorta dalla vasca.
Davide e io ci guardiamo divertiti. Lui si toglie la maglia e le bermuda, rimanendo in boxer. Apre lo zaino e tira fuori il costume e da una tasca le ciabatte, come si era raccomandata Marika. Si gira, per pudore, e velocemente si leva i boxer e si infila il costume.
Mi spoglio anch'io, ma poi penso al costume... Io non ci ho pensato!
«Amo, ma il mio costume?» chiedo.
«È nella tasca laterale del borsone, ci sono anche le tua ciabatte in una busta di plastica...» mi dice lei, con un tono fra l'indulgente e il rassegnato. Eh si, se non ci fosse lei...
Lo prendo e mi cambio. Ora anche noi siamo in costume. Faccio un cenno col capo a Davide e ci avviamo verso la stanza da bagno. Marika è li, che fa la sirenetta nella vasca e ci invita con le mani a raggiungerla...
Ci togliamo le ciabatte e entriamo in vasca. È strano, col costume, ma va bene. Ho riportato la birra a Marika e tutti e tre abbiamo le nostre bottigliette da cui bere
Marika, che si è sistemata al centro di questa vasca tiangolare, ha il controllo dei comandi dell'idromassaggio dietro la testa. Allunga una mano e la accende. I getti di acqua e aria partono istantaneamente e la vasca si riempe di bolle... L'acqua si increspa e massaggia i nostri corpi.
La vasca è abbastanza grande. Potrebbe ospitare tranquillamente 4 persone. È una di quelle vasce in resina, come si possono appunto trovare nei motel, ma che mai monterei a casa mia. Ma è davvero comoda e la sensazione di benessere non tarda ad arrivare.
Marika chiede se la temperatura va bene, e noi rispondiamo affermativamente. Lei replica che forse per lei è un po fredda, e con un piede aziona la leva del miscelatorie spostandola sull'acqua calda. Qualche decina di secondi e la richiude:
«Ora si che va bene» sorrise.
Per me è un po troppo calda, e lo specchio del bagno pensa lo stesso, visto che si è completamente appannato.
Regna il silenzio, rotto solo dal rumore dell'idro. Credo che ci sia un po di imbarazzo da parte di tutti. Davide ha appoggiato la testa al bordo, all'indietro, e tiene la bottiglia nella mano destra la cui spalla è anch'essa appoggiata al bordo. Siamo uno sul lato opposto all'altro. Le sue gambe toccano le mie e i suoi piedi sono appoggiati alla vasca, sul bordo vicino alle mie spalle. Io sono in posizione speculare rispetto a lui e Marika, al centro, ha le sue gambe sulle nostre. Anche Marika si gode il relax in silenzio, anche lei con la testa all'indietro. Io li osservo entrambi, pensando a qualcosa di intelligente da dire per rompere il silenzio. Non mi viene in mente nulla, e allora sto zitto anch'io...
Marika beve e finisce la sua birra, si allunga un po fuori dal bordo e la appoggia a terra, dove non da fastidio. I suoi movimenti ci ridestano tutti dal torpore dell'idromassaggio. Anche Davide ha tirato su la testa e ha ripreso a bere... Marika si risistema:
«Ufff... Adesso ho caldo... Forse ho messo troppa acqua calda... Hehe»
Marika non lo sa, ma il sistema dell'idro mantiene l'acqua in temperatura, per questo motivo con l'idro acceso la temperatura non sta scendendo, anzi...
«Ragazzi, vi spiace?» Marika rompe il silenzio, staccandosi con la schiena dal bordo della vasca e cercando con le mani il nodo del reggiseno senza spalline del costume. «Questo nodo mi sta spaccando la schiena... Per favore Davide, mi aiuti?».
Nel dirlo si gira con le spalle verso Davide, che si attiva ma non sa che fare. Posa frettolosamente la birra fuori dalla vasca, mentre lei si porta la coda sulla spalla sinistra, sistemandosi i capelli.
«Che devo fare?» chiede Davide.
«Scioglimi in nodo per favore... Così incastrata non ci arrivo... Ehehe» Sorride lei, e nel dirlo mi lancia un occhiata maliziosa.
Davide l'aiuta, scioglie il nodo e Marika trattiene con la mano la fascia sul suo seno e, senza scoprirlo, si riaccomoda nella vasca.
«Grazie! Mi stava davvero dando fastidio» le sorride.
Lui risponde sorridendo e torna a rilassarsi.
Dopo pochi secondi la mia Marika piega la fascia, lasciando scoperto il suo seno, e la lancia nel lavandino vicino. Il seno di Marika è pieno, sodo, grande. La sua quarta piena è lambita e massaggiata dall'acqua. I suoi capezzoli sono fantastici, le areole perfette di color carne attirano la mia attenzione, e non solo la mia.
Davide riapre gli occhi e noto subito che il suo sguardo corre sul seno di Marika. Lei gli sorride, guardandolo fisso negli occhi e senza dire nulla. Non sono sicuro, ma credo che lui sia arrossito. Ma col caldo che c'è in quella vasca siamo tutti rossi in viso.
Non è passato nemmeno un minuto, che di nuovo Marika armeggia con le mani sott'acqua... Pochi secondi e anche il pezzo di sotto vola nel lavandino. Ora lei è nuda, e sorride.
Comincia a stuzzicarci entrambi, con il suo piede sulle nostre gambe... Noto che il suo piede accarezza con più insistenza le gambe di Davide, correndo un po piú su, verso le cosce. Lui è in silenzio, occhi chiusi. A me inizia a muoversi e penso che lo stesso stia capitando a lui. Continuo a osservare la mia ragazza e il mio amico, e vedo che Marika si fa più audace... Appoggia la sua mano sul ginocchio di Davide, che è a pelo dell'acqua, e lentamente va verso il suo corpo. Intravedo la mano di Marika sotto il pelo dell'acqua che ribolle per l effetto dell'aria. La mano si avvicina sempre di più, fino ad appoggiarsi sul pacco di Davide. Davide mi guarda, cercando di vedere se nel mio sguardo c'è qualche cosa che indichi che quello che vedo mi disturba. Ma io sono divertito ed eccitato, e gli sorrido ammiccando.
«Ah ah! Allora ti piace! Qui c è qualcosa di grosso e duro, nascosto nel costume!». Il tono di Marika è scherzoso, come quello di una zia che sorprende un bimbetto colpevole di una marachella. Davide risponde sorridendo e un po imbarazzato:
«Eh si... Direi che mi hai scoperto!».
Scoppiamo a ridere, e finalmente la tensione e l'imbarazzo si disciolgono.
«Dai ragazzi! Fuori da questa vasca e asciugatevi. Ci verranno le dita palmate se rimaniamo ancora dentro». Nel dire questo, sempre con il tono divertito e divertente di una zia, Marika si alza in piedi. Lo fa con infinita sensualità, regalandoci la vista del suo corpo nudo. Entrambi la guardiamo dalla testa ai piedi: è bellissima. Sorrido a Davide, cercando il suo sguardo, ma è rapito dai seni e dal ventre di Marika, che con fare sinuoso esce dalla vasca, sfiorando vezzosamente col bacino il viso di Davide.
Marika si avvolge in un asciugamano e ci guarda:
«E se invece di rimanere lì imbambolati vi levaste il costume? Vorrete mica uscire con quello su e tenerlo ancora addosso?».
Ancora il tono da zia... Io ubbidisco e mi denudo. Il mio cazzo è già in tiro... Davide esita un attimo, e Marika gli si avvicina:
«Dai, adesso ti aiuto io a sciogliere il nodo...» gli dice, con un chiaro riferimento a quando pochi minuta fa è stato lui a sciogliere il nodo a lei.
Marika gli afferra il laccetto del costume e scioglie il nodo, e con un movimento rapido di entrambe le mani glielo abbassa. Il cazzo di Davide finalmente è messo a nudo. È un bel cazzo, abbastanza lungo e spesso. Troneggia in erezione, incurvato leggermente verso il basso, con il glande ancora coperto dal prepuzio. Con il corpo ancora bagnato, Davide mi sembra incredibilmente sexy. Si libera del costume, che affonda lentamente nella vasca. Marika gli passa il secondo asciugamano e Davide, prendendolo, esce dalla vasca e inizia ad asciugarsi. Si asciuga il viso e la testa, poi il corpo, senza avvolgersi nella spugna come ha fatto Marika poco prima. Lei lo guarda, sorridente e capricciosamente compiaciuta. Anche io lo osservo. Sono incuriosito e attratto dal cazzo duro del mio amico. Anche Davide quella mattina deve essersi dato una sistemata al pelo: i suoi peli pubici sono di un nero lucido, e come i miei sono corti. Davide è alto come me, intorno al metro e settantacinque. Ha i capelli neri, corti, sfumati sui fianchi. Ha i lineamenti del volto gentili. Occhi neri e profondi, sopracciglia sottili. Il naso leggermente pronunciato, ma che risulta armonico al suo volto. Il mento e la mascella ben definiti, su cui si intravede l'ombra dei peli della barba anche quando, come oggi, è sbarbato di fresco. Davide ha un bel sorriso, e gli piace sorridere spesso. Quando sorride, gli sorridono anche gli occhi. È una bella persona, pacato e educato.
Ha corpo ben fatto, ben proporzionato. Non è palestrato, muscoloso o scolpito, ma è naturalmente in forma. Il suo petto e l'addome sono coperti da una leggera peluria uniforme, non particolarmente fitta. È evidente che di quando in quando si rade la parte superiore del corpo, in quanto i peli sono in fase di ricresita. Le sua gambe e i glutei sono invece ricoperti da una peluria più folta, ma che nel complesso trovo molto sensuale. È un bel ragazzo, e ora che lo vedo nudo, posso anche affermare che è bello e dotato.
Davide finisce di asciugarsi e mi passa il suo asciugamano. Inizio ad asciugarmi anch'io, e intanto vedo Marika che si libera dell'asciugamano e si avvicina a Davide. Con una mano gli accarezza la nuca, mentre con la destra gli afferra delicatamente l'arnese... Nel fare questo avvicina le sua labbra a quelle di Davide, che risponde al suo bacio. Mi asciugo, mentre guardo la mia ragazza limonare abbracciata nuda al mio migliore amico. Mi piace tutto questo.
Vedo la lingua di Marika guizzare nella bocca di Davide, e lui rendergliela. Le mani di Davide incominciano a esplorare il corpo di lei... Vedo che cerca il suo seno e i suoi glutei... Mi godo la scena, mentre li sento entrambi ansimare, presi dall'eccitazione. Lei si stacca dalla sua bocca e si libera dolcemente dal suo abbraccio. La mano di Marika è ancora stretta sul cazzo di Davide. Lei lo guarda e gli sussurra con un tono da gattina in calore che ha preso il posto della zia petulante di poco prima:
«Andiamo di la... Ti voglio adesso...».
Marika si avvia uscendo dal bagno, tirando Davide per l'uccello, come se fosse un cagnolino al guinzaglio. Davide la segue camminando buffamente e con qualche difficolta, tirato com'è per l'uccello.
Finisco di asciugarmi. Apro lo scarico della vasca e recupero il costume di Davide e il mio. Li strizzo e li metto nel lavandino, con quello di Marika. Mi avvio in camera... Entro e trovo Davide in pedi, con le spalle al letto. Il suo sguardo è rapito, le labbra dischiuse, respira con la bocca, un respiro profondo. Ai suoi piedi, inginocchio, c'è Marika. Il cazzo di Davide sparisce e riappare fra le labbra della mia ragazza. Lei lo sta succhiando. Conosco l'intensità di quel pompino. Glielo sta succhiando con movimenti lenti, muovendo la sua lingua intorno alla cappella di Davide. So che glielo sta succhiando molto intensamente, lo capisco da quanto sono tese verso l'interno le guance di Marika. Quando succhia così ti porta a un livello di eccitazione pauroso.
Marika mi chiama con un cenno della mano e quando sono abbastanza vicino mi agguanta il cazzo. Mi trascina vicino portandosi anche il mio uccello vicino alla bocca. Ora Davide e io siamo praticamenta attaccati. Sento il calore del suo corpo e il profumo del suo respiro. Io gli cingo i fianchi con un braccio, e lui fa lo stesso, appoggiandomi una guancia sulla spalla in un gesto carico di affetto. I nostri cazzi ora sono vicinissimi. Marika li prende entrambi in mano. Ora che è uscito dalla bocca della mia donna, vedo che il prepuzio di Davide è ritratto, e vedo la sua cappella. È grossa e violacea, per effetto del pompino. Ora che lo vedo così da vicino posso apprezzare meglio il suo cazzo. È un po più lungo del mio, che comunque mi difendo bene con i miei 17 centimetri, ma è un po più sottile. La sua cappella mi sembra più grossa della mia, quindi nel complesso il suo cazzo mi sembra lungo e non molto spesso, con una cappella prorompente.
Marika accosta i nostri cazzi, costringendoci in un abbraccio. I nostri volti ora sono vicinissimi e le nostre guance si sfiorano. Marika inizia a succhiare le nostre cappelle contemporaneamente, leccandole e sforzandosi di prenderle in bocca entrambe. Le lavora con le labbra e con la lingua, e il rumore del suo risucchio è incredibilemnte erotico. Marika ci tiene entrambi per il cazzo, le sue mani saldamente strette alla base di entrambi. Davide e io siamo sciolti in un abbraccio e ci godiamo la bocca di Marika, che ora si alterna rapidamente in bocca prima un cazzo e poi l'altro, con poche e profonde pompate ad ognuno.
Marika si alza, unendosi al nostro abbraccio. La sua bocca cerca quella di Davide. Lei vuole la lingua e lui gliela da. Un istante e poi cerca la mia. Le mani di Marika si appoggiano sulle nostre nuche, e ci porta ad un bacio a tre, dove le nostre lingue si fondono in un unico bacio appassionato. Lei si scosta un attimo, lasciando che la lingua di Davide mi entri in bocca. Io l'accolgo e la avvogo con la mia. Il suo bacio è carico di passione. Mi emoziona.
Marika ci interrompe con una risatina:
«Ma voi due non siete quelli che in maccchina dicevano di non volersi baciare? Ahaha!»
Già! Lo avevamo detto entrambi. Entrambi rispondiamo ridendo alla battuta, senza riprendere a baciarci ma sempre stretti nell'abbraccio.
Marika ci guarda. Ora è seria... Conosco quello sguardo, e so quanto è eccitata.
«Mi scopate?» dice lei, rompendo il silenzio.
Le chiedo come.
«Uno nel culo e uno nella figa». Risponde lei, ormai priva di ogni inibizione.
Davide e io abbiamo smesso di abbracciarci. A quella frase, Davide emette un suono di sorpresa ed eccitazione.
«Ok» - replico io con un sorriso - «allora mettiti giu che ti preparo dietro».
Marika si mette a gattoni sul letto, chiamando Davide e chiedendogli di mettersi disteso con la testa sul cuscino. Marika gli è sopra, con la testa sul suo pube, e riprende a succhiarglielo. Io mi piazzo dietro di lei. La mia ragazza è a gattoni, con le gambe ben allargate. Mi offre una vista spettacolare del suo culo e del suo sesso. Inizio a leccargli il solco. So che la eccita se me la prendo con calma... Con le mani sulle sue natiche, le massaggio dolcemente e inizio a leccarle il buco del culo. La fa impazzire. Il mio massaggio è lento e profondo, alternato a risucchi del suo ano. Lo penetro leggermente con la punta della lingua, poi riprendo a leccarlo. Non risparmio la saliva. A lei piace questo massaggio di lingua bagnato. A me piace donarglielo e godermi il gusto del suo culo.
Ma il mio obbiettivo ora è penetrarla... Mi succhio l'indice della mano destra, lasciandolo bagnato di saliva. Lo avvicino ala suo ano e inizio a massaggiarlo... La punta... La prima falange... Tutto il dito... Lo sditalino qualche secondo, facendo calora saliva dalla mia bocca asattamente lì dove il dito sparisce nel suo ano. Mentre lo masturbo le bacio le labbra qualche centimetro sotto. La sua fica è già bollete... Infilo la lingua fra le labbra, come per cercare qualcosa. E lo trovo! Sono i suoi umori... Torno al suo culetto, togliendo il dito e leccandolo di nuovo avidamente. Ora mi bagno anche il medio, e lentamente le infilo due dita. Lei le accetta senza lamentarsene e continuando a succhiare il cazzo di Davide. La masturbo un po, poi tolgo le dita e me le succhio.
Mi piazzo dietro di lei. Il mio cazzo è durissimo ed è pronto. Mi porto la mano alla bocca, da cui faccio uscire un po di saliva. Mi bagno l'uccello. Metto la cappella sull'ano di Marika e inizio a spingere. Il mio cazzo entra... Lo spingo lentamente, poi lo ritraggo un poco, e ricomincio a spingere finché non le sono tutto dentro. Lei mi da conferma:
«Ci sei!» sussurra. È il segnale che posso iniziare a scoparla. E lo faccio... Inizio a darle qualche colpo profondo e di media intensità. Sento che il suo culo c'è, è aperto e può essere scopato.
La afferro per la pancia, la tengo saldamente, e senza uscirle dal culo mi sdraio sul letto accanto a Davide mentre lei mi rimane distesa sopra. Ci capita di scopare così: io la inculo, poi lei, distesa su di me, la sua schiena sul mio petto, si muove e si masturba fino a venire. Io la tengo abbracciata per l'addome mentre lei raccoglie le sue gambe verso il petto, aiutandosi con le mani. Ora la sua passera è esposta. Davide si sposta su di lei, afferra il cazzo e la infila facilmente. Lei emette un leggero grido di dolore, misto a godimento:
«Piano! Fai piano adesso... Piano...».
Il volto di Marika è imperlato di sudore... Sta sperimentando per la prima volta la doppia penetrazione, e si sente completamete riempita. Percepisco il suo malessere, è tesa ed eccitata allo stesso tempo.
Davide inizia a scoparle la fica. Io sento il suo cazzo muoversi attraverso i sottili tessuti del corpo di Marika. Il mio cazzo le è saldamente conficcato nel buco del culo, e io sto fermo tenendo Marika abbracciata per l'addome per non permetterle di liberarsi dal mio impalamento. Davide sta sopra di lei, le sue mani sono appoggiate alle cavità poplitee delle gambe di lei per tenerle saldamente ferme e favorire la penetrazione vaginale. I piedi di Marika sono appoggiati al petto di Davide. Il viso di Marika è alla destra del mio, appoggiato alla mia spalla, cerco la sua guancia per baciarla e mi accorgo che l'espressione del suo viso è di dolore: forse Marika non ce la fa.
Invece sento che inizia a muovere il bacino, seguendo il ritmo di Davide. Con questo leggero movimento sento che anche il mio cazzo le si muove nel buco del culo. Marika porta le mani sui suoi seni, i capezzoli turgidi, inizia a palparseli energicamente.
«Davide... Più forte... Dai... Non mollare... Che cazzo che hai! Fantastico... Scopami...» sussurra Marika. La sua voce è rotta dal respiro, sempre più affannoso.
Davide accelera il ritmo delle pompate. Ci guardiamo negli occhi, e lui mi sorride con uno sguardo carico di libidine. Ora Marika si è aggrappata al lenzuolo con una mano, mentre l'altra l'ha portata sul suo pube e ha iniziato a masturbarsi il clitoride. Pochi secondi e inarca la schiena, schiacciando il mio bacino al letto e permettendo al mio cazzo di entrargli nel culo fino in fondo. Davide aumenta la violenza dei suoi colpi, e Marika inizia a emettere un lungo grido di piacere. La sento fremere. Sento i suoi sfinteri stringersi con forza alla base del mio uccello. La sua mano accelera oscenamente sul suo clitoride. Arriva l'orgasmo di Marika: violento, magnifico! Un getto lungo e potente di umori le schizza dall'orifizio uretrale e finisce sull'addome e sul pube di Davide.
Marika ha goduto, come raramente l'ho vista godere. Lei spinge lontano Davide, facendolo uscire dalla sua fica sazia, poi si stura il culo dal mio cazzo e si abbandona al mio fianco sul letto. È sorridente e soddisfatta:
«Che scopata! Grazie ragazzi! Oh, scusa Davide, ti ho bagnato un po... Ehehe» dice ridacchiando.
«Tranquilla Marika... È stato grande! Grazie a voi ragazzi. Davvero...».
Davide è radioso, e lo sono anchio. Ma i nostri cazzi sono ancora dritti e agguerriti. Siamo riusciti entrambi a resistere e a non sborrare.
«E ora?» dico a Marika, guardandola con malizia.
«Uhmmm.... Fammi pensare...» mi risponde, portandosi l'indice al labbro e facendo un po la smorfiosetta. Marika gurdava il cazzo di Davide, che era in ginocchio sul letto fra le gambe di Marika e le mie.
«Vediamo... Ci devo pensare un attimo.... Si! Voglio la cappella di Davide nel culo, e tu Miky mi lecchi la patatina!»
Ok, rispondiamo entrambi con una risatina. Ci attiviamo tutti e tre. Io mi alzo dal letto e aspetto il mio momento. Marika abbraccia Davide, le regala un bacio sulla bocca affettuoso e sensuale, poi lo fa stendere sul letto. Gli prende il cazzo e lo succhia per qualche secondo... Davide se la gode, ed è in estasi. Lei le si accovaccia sul bacino, dandogli le spalle. Prende in suo cazzo e lo tiene dritto, mentre si muove col sedere verso i lombi di Davide. La grossa cappella di Davide è ora contro gli sfinteri di Marika... Lei si muove e il cazzo entra senza difficoltà.
Marika si sistema in una posizione più comoda e inizia a muovere i suoi lombi sul bacino di Davide. Il cazzo entra e esce sempre più velocemente dal culo di Marika. Le sta piacendo, è evidente. Mi chiama con un cenno, e io mi sistemo fra le gambe di Davide, e mi porto con il viso sul pube della mia ragazza. Cerco di leccargli la passera, ma mi risulta difficile seguire i movimenti del suo bacino. Da questa posizione vedo perfettamente il cazzo di Davide scorrerle nel culo, mentre i suoi sfinteri violacei lo stringono e ne seguono il movimento. Percepisco l'odore della fica della mia donna, ma anche l'odore di Davide e quello del culo di lei.
Marika si accorge che sono in difficoltà, quindi si ferma e chiede a Davide di muoversi lui, fottendole il culo. Davide inizia a muovere i lombi su e giù, chiavandola, e il bacino di Marika rimane più composto. Riesco a accostare la mia bocca alla sua fica, e inizio a leccarla. È carica di umori, che inizio ad assaporare e a bere. Mi spingo più in giù, leccandole per bene l'orifizio. In questo momento le palle di Davide mi sfiorano il mento... Torno in su e mi concentro sul clitoride... Succhio e lecco, ci metto tutto me stesso, e dopo un paio di minuti ecco di nuovo il gridolino di Marika. Freme, si irrigidisce, e mi squirta in bocca. Questo mi piace da impazzire e bevo ogni goccia del succo che mi ha donato.
Marika si rilassa sul corpo di Davide. I movimenti di lui si sono fermati, ma il suo cazzo è ancora dentro al culo di Lei. Marika si risolleva in posizione eretta col busto. È sudata, sorridente e alquanto provata dalle due scopate consecutive. Io sono rimasto lì, e guardo la donna che amo e sono soddisfatto di vederla così radiosa. Lei mi accarezza la testa, mentre con una mano prende la base del cazzo di Davide. Solleva lentamente i suoi lombi, e il cazzo di Davide le esce dal culo. La grossa cappella violacea e lucida è un po sporca di umori. Sotto il cornicione si è depositato un po di muco proveniente dalle profondità del retto della mia ragazza. Lei si sposta indietro, portando il suo bacino sul petto di Davide. La mano di Marika sulla mia testa mi preme contro il pube del mio migliore amico. Marika vuole farmelo prendere in bocca. Io dischiudo le labbra e inizio a succhiargli la cappella, ripulendola, e poi inizio a spompinarlo:
«Hey! Ma che caz?!?» Davide vorrebbe protestare e si tira su, appoggiandosi su un gomito per capire che sta succedendo, ma Marika non gli fa finire la frase e lo interrompe:
«Tranquillo! Eheh! Al tuo amichetto, qui, gli piace succhiare il cazzo! Fattelo succhiare e goditelo! Mi sa che è anche più bravo di me! Ahaha!».
Non so se Marika ha ragione sul fatto che lo succhio meglio di lei, ma non si sbaglia dicendo che mi piace succhiarlo... E infatti continuo a spompinare il mio amico come un assatanato. E Davide accetta il consiglio, e se lo gode. Marika si sposta col bacino sul suo volto, e offre la fica alla sua bocca. Inizia a leccarla, e anche lei se la gode...
Passano i minuti, io continuo a lavorarmi il cazzo del mio amico. La sua cappella è davvero grossa, ma mi piace incredibilmente succhiarla... Mi impegno per prenderglielo in gola, vincendo facilmente il riflesso faringeo. Mentre lo tengo in gola, allungo il più possibile la lingua fuori dalle mie labbra e con una mano avvicino le sue palle: lo spompino e gli lecco i testicoli nello stesso momento. Pochi secondi, poi riprendo a pomparlo normalmente. Qualche goccia di liquido esce dal suo uccello e mi riempe di sapore la bocca. È il suo liquido pre eiaculatorio... Mi fa venire l'acquolina.
Marika sta godendo, di nuovo, sulla bocca di Davide. Gli ha squirtato in faccia e vedo ke lui si lecca le labbra, mentre con una mano si pulisce il viso e gli occhi. Marika lo ha liberato dalla stretta delle sue cosce ed è scesa dal letto. Sta armeggiando nella mia borsa da palestra, dove ha messo gli spuntini. Ma non sta cercando del cibo... In pochi istanti lancia su letto un flacone di lubrificante AnalLube e il grosso manrammer nero. Ora capisco il motivo per il quale quella borsa era così pesante. Perché Marika l'aveva riempita di giochi!
Sento Davide trasalire:
«Wo! Cos'è sta roba?» il suo tono è sorpreso e preoccupato. Marika, di nuovo, lo rassicura:
«hehe... Come sei ansioso Davide! Tranquillo, non è per te. È per lui. Al tuo amichetto non piace solo succhiarlo... Gli piace anche prenderlo!» - e poi, rivolgendosi a me - «Mettiti a pecora e continua a succhiarglielo...».
Faccio come mi dice... Ora sono in ginocchio sul letto, fra le gambe del mio migliore amico disteso davanti a me. Gli sto succhiando il cazzo da diversi minuti, mentre la mia ragazza che mi sta alle spalle mi sta versando una buona dose di lubrificante nel solco fra i glutei. Mi unge per bene il buco e ci infila subito due dita dentro. Non ci va molto per il sottile, e mentre mi masturba il culo versa altro lubri. Toglie le dita, lubrifica il grosso cazzo nero e me lo infila, senza grossi complimenti. È abile la mia ragazza! Mi sottopone a questo trattamento diversi giorni ogni settimana. Sono abituato...
Marika inizia a scoparmi il culo con il manrammer, lo fa in modo abbastanza aggressivo. I suoi colpi sono rapidi e profondi... Ogni tanto fa cadere sul dildo una dose di lubrificante. Sa che se si asciuga inizierà a bruciarmi...
Davide la osserva incuriosito, ed è così distratto che è quasi come se non gli stessi facendo un pompino. Invece continuo. Mi piace da impazzire essere preso così, in mezzo. Infilzato nel culo e con la bocca piena...
Poco dopo Marika mi stura, mi riinfila, mi ristura. Lo fa cinque o sei volte. Poi appoggia il manrammer sul letto e torna a frugare nella borsa.
Anche io smetto di succhiare... Osservo che fa la mia ragazza. Tira fuori dalla borsa un grosso dildo color carne e un sacchetto di raso. So cosa contiene. È la mutandina che pe permette di calzare il dildo. È il suo dildo preferito. È ultra realistico. 22 centimetri di lunghezza alla base e 18 di circonferenza media.
Si infila lo stapon e stringe il velcro pre farlo aderire al corpo...
Davide è sempre più attonito. Sussurra solo:
«Oh Dio! Non ci credo!» ma lo dice sorridendo, felicemente sorpreso.
Marika lubrifica il suo gingillo, torna dietro di me, ma mi dice di girarmi a pancia in su... Lo faccio, e lei mi tira verso di se... Porto le gambe verso il petto e lei mi infila senza problemi. Inizia a chiavarmi e in pochi secondi prende il ritmo poi, rivolta a Davide che era rimasto seduto sul letto a guardare la scena, dice:
«Che fai lì? Accucciati sulla sua faccia... Fatti leccare il culo!».
Davide rimane un attimo perplesso... Forse sta cercando ancora di capire che cosa vuole Marika.
«Come? Cosa?» Davide è confuso.
«Siediti sulla faccia di Miky, come prima io ero seduta sulla tua. Fatti leccare il buco del culo!»
Marika è oscena mentre si esprime in quel modo, ma Davide capisce e segue le sue istruzioni.
Ora mi trovo il mio amico accucciato sulla faccia. Cerco con la bocca il suo culo. È molto peloso, imperlato di sudore, ma la posizione che ha assunto mi offre un facile accesso al suo ano. Inizio a leccarglielo. Non trascuro nulla... Gli lecco il buco del culo, i peli, il solco e le palle... Poi, come faccio anche con Marika, uso le labbra come una ventosa è inizio a succhiargli il buco del culo, mentre lo massaggio con la lingua... Lo sento ansimare:
«Wow! È la prima volta che me lo leccano! È bello!». Ha il tono felice di un bimbo con un nuovo gusto di gelato... Il gusto però è tutto mio, che mi godo il sapore del culo di Davide e l'enorme cazzo di Marika nel culo. Marika ride divertita:
«Davide, guarda com'è duro il cazzo del tuo amico! Dici che gli piace? Ahahah»
«Eh! Mi sa che gli piace proprio tanto...»
Eh si! Hanno ragione. Mi piace da impazzire!
Marika si sporge in avanti e mentre continua a chiavarmi il culo prende in mano il cazzo di Davide e inizia a succhiarlo. È un triangolo perfetto, almeno secondo il mio giudizio...
Passa qualche minuto e Marika smette di chiavarmi. Prende una scatola di salviette dal borsone e con un paio ripulisce il suo dildo.
«Vieni Davide... Vieni a vedere...» dice lei al mio amico.
Lui si alza dal mio viso e scende dal letto. Lei lo ha chiamato accanto a se e mi stanno guardando il culo:
«Ehehe... Lo avresti mai detto che il tuo amico ha un culo così aperto?».
«Sinceramente no! Non me lo aspettavo. Wow! È anche completamente depilato! Eheheh... Ragazzi, voi siete spettacolari!» risponde lui sorridendo.
«Davide, vuoi farti un giro? Tanto ti assicuro che Miky non sta aspettando altro! Ahaha».
Marika ha di nuovo ragione. Sta offrendo il mio culo al mio migliore amico, e io spero solo che lui accetti.
Ancora con il cazzo in tiro, Davide non si fa pregare.
«Mettiti un po di lubrificante... Tieni.» gli disse Marika porgendogli il flacone. Lui si unge per bene il cazzo, e un istante dopo mi è gia dentro... Inizia a scoparmi da subito con violenza. Sento la sua cappella che ad ogni colpo quasi mi esce dal culo. Ma lo reggo bene. Nella posizione in cui siamo, con l'incurvatura del suo cazzo e con quella grossa cappella mi sta facendo un massaggio prostatico eccezionale! Il mio cazzo è duro come la pietra.
Davide continua a scoparmi... I nostri visi sono vicini e per qualche istante ci guardiamo negli occhi. Io gli sorrido, mentre continuo ad ansimare. Risponde al mio sorriso e poi avvicina la sua bocca alla mia... Ci baciamo... Con gli occhi chiusi... La sua lingua si fa strada fa le mie labbra e mi entra in bocca, sciogliendosi con la mia. Sono in estasi.
Una risata di Marika ci ridesta entrambi:
«No no, continuate pure» - dice sorridendo - «Siete così teneri! Vi farei una foto».
Rispondiamo entrambi con un sorriso, ma a Marika l'idea sembra buona. Si avvicina ai miei vestiti e tira fuori da una tasca il mio iphone. Apre la fotocamera e inizia a farci qualche foto... Da ogni posizione. È divertita!
«Amo, come si fanno i filmati?» mi chiede. Ma non faccio in tempo a rispondere... «Ah ecco! Ho trovato».
Sentiamo il suono che emette l'iphone quando inizia una ripresa, e Marika comincia a filmarci mentre Davide mi scopa. Lui ridacchia:
«Dai! Anche il filmino... Ma nooo!» e continua a scoparmi.
Marika si mette alle sue spalle e inizia a filmare vicinissima al sedere di Davide. Nel filmato vedremo in primo piano il culo, le palle e il cazzo di Davide in azione, mentre pompa sempre più furiosamente il mio buco del culo da troia.
I suoi colpi aumentano di intensità e quasi smette di respirare... Sento ke sta per venire...
«Rallenta!» gli intima Marika. «Non venire, non ancora. Aspetta.»
Lui rallenta, riuscendo a rimandare l'orgasmo. Lei si avvicina continuando a filmare:
«Guarda questo» dice a Davide.
Lui la osserva. Lei si siede accanto a noi. Il cellulare in una mano per filmare, appoggia la destra sulla mia pancia. Il mio cazzo è duro ed è disteso sul mio addome. Arriva quasi all'ombelico. Lei, con la punta del dito indice, mi da alcuni leggeri colpetti sul frenulo. Ne bastano quattro, e io esplodo in una eiaculazione violenta e abbondante, che mi schizza su tutto il petto e oltre.
Davide è stupito... Lei gli sorride:
«Visto? Questo sei tu che te lo inculi! Ehehe» e aggiunge «Finisci di scoparlo, ma non venirgli dentro... Vienigli in bocca! »
«Wow! Ok... Miky, se anche a te va bene... Ehehe»
«Si ok... Mi va bene» gli rispondo sorridendo compiaciuto.
Davide riprende a scoparmi. Marika non ha ancora smesso di filmare e continua a guardare la scena attraverso lo schermo dell'iphone, sorridendo.
Il ritmo di Davide si fa più incalzante... Le sua cosce sbattono sempre più forte contro i miei glutei... Ora trattiene il fiato ed è sempre più rapido...
Mi stura il culo, in un lampo, e mi salta praticamente addosso. Me lo trovo sopra, apro la bocca e lo lascio entrare... Il suo cazzo ha il sapore di culo. Del mio culo questa volta... Inizia a pulsare e nella mia bocca esplode la sua sborrata. Ora il sapore che pervade i miei sensi è quello dello sperma del mio migliore amico. Lui emette un suono di godimento, mentre mi scarica tutto in bocca. La sua sborra è bollente, agrodolce, spessa e saporita... Me la gusto qualche secondo prima di ingoiarla... Davide si afferra la base del cazzo con due dita, e portandole verso la punta si spreme le ultime gocce di liquido seminale che mi cadono sul viso. Poi Davide si lascia ricadere accanto a me sul letto. È sorridente e guarda il soffitto mentre cerca di riprendere fiato.
Il suono dell'iphone ci annuncia che Marika ha finito le riprese. Anche lei è sorridente:
«Wow! Allora siamo venuti tutti?» chiede raggiante... La domanda è retorica, e nessuno si sente di rispondere. Solo sorridiamo, felici ed estasiati. Marika ci raggiunge e si sdraia fra noi due, ma lei a pancia sotto. Ci bacia entrambi sulla guancia e poi ci accarezza...
«I miei ometti...» - dice sorridendo - «un po frocetti ma tanto maialosi! Ahahaha».
Ridiamo anche noi... D'altronde ha ragione!
«Allora Davide... Non è stato poi così male...» chiede Marika.
«No... Davvero ragazzi. Siete fantastici. Che esperienza...». Risponde Davide ormai col sorriso stampato indelebilmente sulla faccia.
«Allora è da rifare...» dice lei.
«Direi proprio di si...» diciamo praticamente insieme il mio amico ed io, scatenando una allegra risata.
Rimaniamo lì, distesi tutti e tre insieme, nudi e profumati di sesso, a coccolarci e ridere in tranquillità. Aspetteremo ancora un po prima di farci una doccia e uscire dal nostro nido perché fuori piove, e le piscine saranno rimaste chiuse...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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