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Il bisogno di recuperare


di PattyeFranco
10.02.2018    |    19.785    |    11 9.5
"Sentivo il suo pene duro strusciare sul mio monte di venere, e tutto questo mi stava effettivamente rigenerando, questa situazione e questo suo modo di..."
Questo primo mese di Gennaio è stato veramente tragico, nonostante l'inizio di fuoco nella notte del capodanno.
Dopo quel giorno, come naturale succede in questo periodo invernale, vengo colpita da una forte influenza, forte e tragica. Dopo una decina di giorni di assoluto letto, la situazione va sempre peggiorando, è passata la febbre e la tosse, ma mi sento tremendamente disabilitata, non riesco ad alzarmi dal letto, non riesco a stare in piedi, in sostanza dopo oltre 15 giorni mi trovo costretta ad andare al Pronto Soccorso, l'unica risposta è che la debilitazione è forte e serve una montagna di ricostituenti.
Con Franco sto per lasciare il pronto soccorso, quando il caso mi fa incontrare Claudio, si il fisioterapista, che subito nel vedermi mi dice: “Ma che brutta cera, cosa fai da queste parti, cosa è successo”, gli spiego il tutto, e gli spiego quanto mi aveva appena detto il dottore del Pronto Soccorso.
Dopo tutte queste mie spiegazioni, mi dice che prima di sera sarebbe passato da casa, anche perché nel vedermi camminare si era reso conto, quanto ero poco stabile sulle gambe.
Un incontro veramente fortunoso, era stato in ospedale per alcune sedute di fisioterapia e sinceramente ero sicura che avrebbe potuto aiutarmi nella ripresa, visto che dopo 15 giorni assoluti a letto e sul divano, i muscoli delle mie gambe si erano molto ammollati.
La sera stessa dopo cena, eccolo che arriva, io ero di già in pigiama, non riuscivo proprio a stare in piedi, infatti mi trova che ero già a letto.
Nel frattempo che Claudio viene in camera per vedere il mio stato, Franco gli prepara un caffè.
Lo vidi proprio preoccupato e disse a Franco che serviva proprio della buona fisioterapia, in quanto stando cosi tanto a letto, i muscoli si erano molto ammollati e per quello faticavo a camminare, di conseguenza avevano bisogno di essere tonificati.
Sembrava tutto strano, quanto un'influenza poteva ridurre una persona, mai mi era capitata una cosa del genere, ma quest'anno un ceppo influenzale era particolarmente forte e debilitante.
Quindi decidemmo di cominciare subito una piccola seduta di fisioterapia, subito da quella sera, nonostante non ne avevo tanta voglia, mi sentivo terribilmente stanca.
Da quella sera, quasi tutti i giorni passava a farmi delle sedute di fisioterapia anche se non c'era Franco, sinceramente devo dire che il suo lavoro era come manna dal cielo.
Ebbene dopo una quindicina di giorni, stavo già meglio, sia in quanto riguardava i miei muscoli ma anche riguardo il mio stato generale, quasi all'orlo della depressione.
In quei giorni Claudio fu effettivamente competente nel suo lavoro, eseguendolo in modo veramente molto professionale.
Comunque, lentamente mi ero ben ristabilita, a vista d'occhio si vedeva che stavo meglio, e cominciava anche a riaffacciarsi il mio modo di essere, sorridente, scherzosa, e diciamo anche vogliosa, anche se, a tutti gli effetti, non ci pensavo poi molto, era passato ormai un mese dalla mio ultimo rapporto, e nonostante era stato un rapporto veramente piacevole, un rapporto veramente super, ma sembrava lontanissimo nel tempo.
Ormai con Claudio si scherzava anche su questo, su quanto ero rimasta in astinenza, a quanto Franco era decisamente andato in bianco per lungo tempo. Non sentivo proprio il desiderio, nonostante carezze e baci non mi dispiacevano, Franco in quei giorni, mi ha coccolata molto e qualche volta ha anche provato a toccarmi, ma proprio non sentivo così forte la voglia di mettermi a fare sesso, comunque sempre amorevole e pronto a fare il possibile per farmi stare meglio.
Comunque qualche giorno fa, nel pomeriggio arriva Claudio per il consueto massaggio, Franco come per tutte le altre sedute era ancora al lavoro, e come le altre volte sarebbe rientrato molto tardi.
Claudio inizia come sempre con i suoi massaggi, e nel parlare torniamo sui giorni passati, su quanto mi ero ridotta, e torniamo anche al discorso sessuale.
Ero totalmente rilassata, mi era ritornato anche un po' di buonumore, Claudio con il suo lavoro aveva fatto miracoli, ma il massaggio in questa giornata era particolarmente dolce.
Sempre dolce ed intento a massaggiarmi, quando ad un certo punto mi dice: “hai fatto grandi miglioramenti dal primo giorno, ora vorrei proporti un massaggio particolare, non lo faccio mai a nessuna cliente, è un'esclusiva solo per te”, sinceramente non capivo cosa intendesse e che tipo di massaggio era intenzionato a farmi, so solo che fui presa da un brivido, mai lontanamente immaginavo cosa gli passasse per la testa.
Avendo molta fiducia in lui, la risposta fu chiaramente di assenso, quindi a seguito di questa mia approvazione, mi dice: “dovrai spogliarti completamente, dovrai essere completamente nuda, perché dovrò avere il contatto pieno della tua pelle”, questa sua richiesta mi prese veramente di sorpresa, conoscendo la sua professionalità, al che gli risposi: “Ma sei matto? Non vorrai...”, mi interruppe al volo, rispondendo: “No, stai tranquilla, non c'è secondo fine, è un massaggio a 360 gradi, tonificante per tutto il corpo, ma anche tonificante per la mente, ma devi rilassarti e non pensare a niente”. Ok!!! accettai e mi spogliai, mettendomi sdraiata sul letto, totalmente nuda di fronte a Claudio. In un primo momento mi sentii un pochino in imbarazzo, non che Claudio non mi avesse mai vista nuda, anzi di più; ma in questo momento mi sentivo proprio talmente svigorita, che mi sembrava di essere la paziente di fronte al medico.
Accende la luce dell'Abat-jour, spegne la luce centrale, luce molto soffusa, va in sala ed inserisce un CD nella radio, poi ecco che prende dalla sua borsa, una bottiglietta con del liquido, mi dice che è un nuovo unguento, me lo spalma sul corpo poi inizia il suo massaggio partendo dai piedi, dolce e sinuoso. Io ero totalmente rilassata, intanto lui saliva lentamente il mio corpo, il suo massaggio era sempre più vicino a dei punti cruciali, facendomi divaricare un po' le gambe, le sue mani arrivarono a sfiorare la passera, ma sempre tutto dolcemente. La lunga astinenza da certe situazioni stavano animando in me un certo piacere, sentivo le sue mani sfiorare la passera, fino a quando proprio Claudio mi dice: “dovrei passare anche da li, il massaggio non deve tralasciare nessuna parte, permetti?”, naturalmente la mia risposta fu chiaramente: “Si, fai pure”.
Così che le sue mani sempre con dolcezza andarono ad accarezzare la passera, dolci carezze, che naturalmente in me stimolarono qualcosa, poi lentamente lasciò quel punto per continuare a salire. Quel suo massaggio era più che tonificante, le sue mani dolci, la luce soffusa, e una musica che arrivava dalla sala, una musica rilassante, quella che lui aveva messo nella radio in sala, era meglio che essere in una SPA.
Ero sempre più rilassata, il suo tocco, il suo massaggio stavano veramente facendo dei miracoli, mi sentivo come rinascere, ma sentivo rinascere in me anche altri piaceri, altri desideri.
Oltre che tonificante, quel massaggio stava diventando anche molto eccitante. Ogni tanto tornava alla passera, con massaggi sempre più intensi, poi passando per il resto del corpo, naturalmente passava anche dal seno, dove i miei capezzoli avevano già mostrato a Claudio, una mia certa eccitazione.
A questo punto non potei resistere e gli sussurrai: “Meno male che non c'era secondo fine, certe carezze in certi punti, fanno un certo effetto, specialmente dopo oltre un mese di astinenza forzata”, lui semplicemente rispose: “E' vero non c'è un secondo fine, sta a te resistere, dopotutto questo massaggio serve anche a stimolare desideri e piaceri ormai assopiti, anche se a questo punto per continuare il massaggio, dovrei spogliarmi nudo anch'io”.
Opssss!!! questa proprio non me l'aspettavo, ma sinceramente non mi dispiaceva affatto. In effetti aveva ragione lui, quel massaggio stava riassettando certi desideri assopiti da oltre un mese.
Poteva anche essere studiata la cosa, ma sinceramente a questo punto non mi interessava proprio, anzi ben venga questo risveglio.
Naturalmente c'era molta confidenza con Claudio, specialmente dopo i suoi massaggi estivi, anche per questo si era permesso di farmi una proposta di questo tipo, quindi a questo punto gli dissi: “Se questo tipo di massaggio prevede che anche tu debba essere nudo, spogliati pure, voglio proprio vedere se era veramente senza secondi fini”. Si spogliò completamente, ed in effetti il suo magnifico arnese era a riposo anche se sempre notevole.
Ricominciò quindi i suoi massaggi sempre molto piacevoli, le sue mani scorrevano sempre sul mio corpo in modo veramente sensuale, passando sempre dalla passera, sempre più stimolata, perché quelle carezze andavano a stimolare anche il clitoride. Ma che mi stava succedendo, tutto quella apatia che avevo, stava letteralmente svanendo, il desiderio si stava facendo sempre più forte. Claudio nudo che mi massaggiava, era uno stimolo ai pensieri, ai desideri, finché ad un certo punto mi fece girare a pancia in giù, era la volta dei massaggi sul dietro.
Anche in quel modo era sempre molto stimolante, sentivo le carezze come a delle coccole. Anche da dietro riusciva ad andare a massaggiare la passera, facendomi sempre tenere le gambe leggermente divaricate. Devo comunque precisare che i massaggi alla passera che passavano anche dal clitoride, erano fatti i modo veramente naturale, senza frenesia e senza malizia, senza soffermarsi e voler per forza renderlo un massaggio sessuale.
A questo punto la cosa stava prendendo una strana piega, perché quando il massaggio arrivava alle spalle, avendo il viso rivolto verso di lui, mi ritrovavo di fronte il suo pene dondante davanti agli occhi.
Ebbene dopo una e poi due volte che me lo ritrovavo davanti agli occhi, la mia mano scappò decisa a stringere quel piacevole gioiello. Claudio sorpreso da questo mio gesto, mi disse: “Ma che fai? Questo non fa parte dei massaggi” e poi sorrise. Naturale che a questa mia presa, il gioiello cominciò a diventare un vero diamante, quindi sempre più duro.
Non risposi, ma alla fine me lo portai alla bocca, volevo finalmente sentire il sapore di qualcosa di diverso da tutte le medicine prese, probabilmente anche questo stava diventando un'ottima medicina.
Claudio mentre io mi gustavo questo suo pene, continuava il suo massaggiarmi la schiena, per poi scivolare sui seni, essendomi girata su un fianco, che piacevole sensazione, lo leccavo a fondo, percorrendolo tutto, per poi affondarlo tra le mie labbra, oltre un mese di astinenza, mi sembrava un'eternità. Dopo questo deciso affondo, mi fermai, non volevo spegnere quell'atmosfera che si era andata a creare, quindi gli chiesi: “Ma adesso dopo questo massaggio fuori programma, cosa prevede il massaggio che mi avevi proposto tu?”, lui subito rispose: “Embhè!!! ora prevedeva che io mi adagiassi sopra di te, massaggiando il tuo corpo con il mio, un massaggio totale, ma con il coso dura, sarà un po' un problema”.
Cavoli che bella prospettiva, ho sempre amato il contatto con un corpo nudo, che poi mi massaggiasse nel suo insieme era una cosa veramente intrigante, cosi che gli dissi: “Va bene continua pure quello che dovresti fare,”. Così che mettendomi di nuovo ben sdraiata, Claudio venne a disporsi sopra di me. Per la miseria, mi stava schiacciando, ma lui subito pronto mi disse: “Ecco vedi? Il peso del mio corpo sta rinforzando tutti i muscoli possibili, ma la verità e che io, da qua, non me ne andrei veramente più”, quindi cominciò a muoversi su e giù, tenendomi strette le mani a dita incrociate sopra la mia testa.
Sentivo il suo pene duro strusciare sul mio monte di venere, e tutto questo mi stava effettivamente rigenerando, questa situazione e questo suo modo di provocare in me l'annullamento di tutta l'apatia che avevo dentro, aveva fatto il suo effetto. In questo modo, con le mani strette tra le sue, andai a cercare con le mie labbra la sua bocca, si era fatto forte il desiderio di baciarlo.
Ebbene quel bacio fu subito un intrecciarsi di lingue che si rincorrevano a cercare un desiderio, un piacere represso da tempo. Durante quel bacio tanto passionale e con le mani strette tra le sue, impossibilitata ad abbracciarlo, il desiderio andò ad aumentare, sentivo che le mie forze stavano veramente prendendo vigore. Allargai le gambe e muovendomi, feci in modo che il suo passero andasse ad appoggiarsi alla passera a puntare dritto tra le labbra già umide, quasi a farlo penetrare. Quanto era forte, a questo punto, il desiderio di sentirlo veramente entrare, ma Claudio fu più razionale, smise di baciarmi e lentamente scese baciandomi sul corpo, fino ad arrivare ad effettuare un altro bacio, quello alla mia passera. Un bacio veramente penetrante, facendo affondare la sua lingua, per poi iniziare a leccare le labbra, e passare la sua lingua sul clitoride.
Per la miseria che piacere, stavo letteralmente impazzendo, ero veramente fuori di me, ansimavo al semplice tocco di quella lingua, non so perché, ma mi sentivo veramente rinascere, sentivo tanta la voglia di vivere al massimo quei momenti di gustarmeli totalmente. Claudio non poté certo evitare di vedere tutto questo mio piacere, ed iniziò ad essere sempre più concreto, oltre la lingua iniziò di nuovo il massaggio manuale alla passera, scorrendo le dita sulle labbra per poi affondarle dolcemente. Sublime, che potevo desiderare di più? Da un derelitto stava rinascendo una nuova Patty risanata. Quelle sue dite scorrevano, dentro di me, sfiorando i punti cruciali interni della mia passera, che unitamente al continuo stuzzicare il clitoride con quella fantastica lingua, mi fece esplodere in un orgasmo, iniziai a contorcermi come una pazza, a godere urlando e ansimando, e più godevo, più Claudio insisteva in quel suo massaggio erotico. Da oltre un mese non provavo simili e piacevoli sensazioni, non so se era a causa della lunga astinenza o per la grande capacità di Claudio, so solo che fu una cosa veramente estasiante, un orgasmo veramente da urlo, tanto che esaurito quell'orgasmo, tirai Claudio verso di me, per poterlo baciare con tanta intensità e passione. Durante quel bacio, girati che rigirati, ci ritrovammo con lui sdraiato ed io sopra di lui, ricambiando quel massaggio corporeo, muovendomi piacevolmente sopra di lui. Sentivo il suo pene duro e vibrante sul mio basso ventre, tanto da non riuscire a resistere, mi misi a sedere sopra di lui, presi con una mano quel fantastico pene, lo portai tra le labbra della passera e lentamente, lo feci affondare dentro di me. Mi abbassai lentamente, cercando di godermi ogni centimetro di quel massiccio pene, mentre entrava dentro di me, un lungo sospiro, un dolce ansimare. Arrivata alla completa penetrazione, mi fermai per un attimo, quasi a prendere fiato, poi mi chinai verso di lui per baciarlo di nuovo con passione, iniziando a questo punto a muovermi molto lentamente, senza farlo scorrere, muovendomi avanti e indietro, un dolce ondularmi come trasportata dalle onde. Mi sentivo come in un sogno, con quel dolce sottofondo a far da colonna sonora, quel sentire un ruscello scorrere, una cosa fino a qualche ora prima impensabile, sussurravo non so cosa, ma so che lentamente iniziai a cavalcare su quel pene, sollevandomi e abbassandomi lentamente, mentre le mani di Claudio si erano incollate al mio seno, accarezzandolo piacevolmente. Il piacere iniziava ad essere sempre maggiore e di conseguenza anche il mio saliscendi su quel membro cominciò a farsi sempre più intenso. Mi abbassai a baciare di nuovo Claudio e il piacere divenne ancora più vivo, sentivo un forte desiderio di urlare dal piacere. Dopo quel passionale bacio, mi risollevai ed iniziai a cavalcarlo come in preda a delle convulsioni, un altro intenso orgasmo mi aveva colta.
Cavalcai ubriaca di piacere, fino all'esaurimento di quell'orgasmo, poi mi lasciai andare sopra di lui, appoggiandomi piacevolmente sul suo corpo. Quel membro, duro e massiccio, era sempre dentro di me, Claudio aveva resistito alla mia veemenza e a tutto il mio ardore. Dopo qualche attimo di rilassamento abbracciata a lui, ci lasciammo travolgere ancora da altri passionali baci.
Per tutto il tempo, sentivo veramente forte il desiderio di baci dettati dal desiderio, dal piacere, ed ogni bacio era come dare fuoco ad una miccia.
Che posso dire ancora? Ero stata travolta da sensazioni quasi dimenticate nell'ultimo mese. Nonostante io avessi già provato un immenso piacere, Claudio era ancora dentro di me, e anche lui era ancora pieno di desiderio e sicuramente voglioso di godere.
In quel momento di apparente calma, mi disse: “Patty sei travolgente, anche se non nel pieno delle tue forze, sai come travolgere un uomo”, poi con un colpo da maestro, riuscì a rivoltare la situazione, facendomi sdraiare sul letto, e senza pensare lontanamente di sfilarlo, iniziò a muoversi, facendomi risentire quanto quel membro era ancora voglioso di piacere. Mi sollevò le gambe e tenendole ben aperte, continuò con una penetrazione molto profonda, lui era in ginocchio e affondava sempre più intensamente, poi rallentava e si abbassava a baciarmi, poi si rialzava ricominciando, dando sempre più profondità a quella penetrazione, ebbene ero di nuovo ansimante. Con le mani lo stringevo, tanto era intenso il piacere che stavo nuovamente provando, arrivai addirittura a premere forte con le unghie quasi a graffiarlo, di nuovo mi stavo perdendo nel piacere, ora lo pregavo di essere sempre più profondo, di spingere, di non fermarsi assolutamente, stavo avendo un nuovo orgasmo.
Cavoli che piacere travolgente, ero pazza di tutta questa sua euforia, ero ancora tremendamente ansimante, la sua penetrazione era favolosamente intensa.
Appena si rese conto che il mio orgasmo si stava esaurendo, rallentò e si fermò un attimo. Dopo una brevissima pausa, fece in modo di cambiare posizione, si mise a sedere su una mia gamba, tenendomi ben sollevata l'altra, facendomi mettere su un fianco, poi iniziò di nuovo a muoversi, scorrendo il pene, affondandolo completamente, per poi ritrarsi lentamente fino a farlo uscire, ma subito pronto ad affondare di nuovo. Sentivo un irrefrenabile piacere quando lo sfilava per poi rientrare, credevo stesse per godere, vista la sua lentezza in questo suo movimento, invece era solo all'inizio. Era tremendamente stimolante, momenti di tensione quando lo sfilava, ma tremendamente estasiante quando rientrava, inoltre con una mano riusciva a stuzzicare anche il clitoride, così che mi portò a pregarlo di affondare con maggiore decisione, stavo per godere di nuovo, stavo avendo un nuovo orgasmo, anch'io con il bacino cercavo di assecondare i suoi colpi, per sentirlo sempre più a fondo.
Ebbene, a questo punto iniziò con maggiore impeto, penetrandomi con affondi sempre più decisi e profondi, un nuovo orgasmo era esploso, un piacere profondo ed smanioso, gemevo ed ansimavo, urlavo e lo pregavo di continuare, di non fermarsi, di spingerlo tutto fino in fondo, avrei voluto sentire il suo nettare schizzare dentro di me, ero tremendamente fuori di me, drogata da quel pene che avevo dentro, che mi aveva letteralmente ubriacata.
Claudio, era pure lui al culmine del piacere, durante questo mio ultimo orgasmo lo avevo spinto ad essere sempre più intenso, tanto da non riuscire più a resistere ancora per molto, appena esaurito il mio orgasmo, lo sfilò deciso, schizzando il suo caldo nettare sulla passera e poi sul ventre arrivando addirittura al seno, aiutandosi con la mano per poterlo schizzare meglio sul mio corpo, un interminabile godimento per entrambi.
Si lasciò quindi andare al mio fianco ed iniziò di nuovo a baciarmi, approfittando di accarezzarmi e spalmare quel suo nettare sul mio corpo, come fosse uno dei suoi unguenti.
Nonostante la mia rinascita a questo punto, mi sentivo letteralmente stravolta, ma piena di piacere, mi sentivo stanca, ma rinvigorita da questo fuori programma, tanto che il bacio si dilungò per molto.
Restammo sdraiati ed abbracciati su quel letto, poi Claudio mi disse: “Visto come il mio massaggio particolare ha fatto il suo dovere? Oltre che un massaggio al corpo, era un massaggio molto diretto alla tua psiche e ad un tuo blocco, ti eri lasciata prendere da quella apatia che ti portava a lasciarti andare, invece che spingerti a reagire, mi fa piacere ora rivederti cosi in piena forma....”, poi fece una risata e disse ancora: “... che dici, ricominciamo?”.
Onestamente visto il piacere provato avrei veramente continuato, ovviamente quella di Claudio era una semplice provocazione, entrambi eravamo piacevolmente esausti, ma profondamente soddisfatti.
A questo punto Claudio andò in bagno a darsi una ripulita, poi nel mentre che lui si rivestiva, io approfittai per farmi una doccia, con Claudio che mi spiava, piacevolmente soddisfatto nel vedermi così rinata.
A questo punto nasce spontanea una domanda: “E Franco? Ma cosa dirà quando saprà di tutto questo piacere provato con Claudio?”, ebbene la risposta è molto semplice, Franco rientrando molto sul tardi, non trovò più Claudio, che naturalmente se ne era andato, anche per motivi professionali, ma subito si accorse dai miei occhi c'era stata una rinascita, che qualcosa in me era cambiato, così che dopo avergli raccontato il tutto, non potemmo certo evitare di replicare altri momenti di piacere, permettendo a lui di sfogare tanto piacere forzatamente represso, ed io per rifarmi e risentirmi ancora molto amata da quello che è il mio amato marito.
Franco il giorno dopo, prese il telefono e chiamò Claudio, ringraziandolo per la sua consueta professionalità, per aver capito che il problema non era più, solo fisico, ma anche mentale, in poche parole, ero quasi sull'orlo di una depressione, e non poté esimersi di fargli anche una battuta: “Ma scusa i fisioterapisti hanno studiato anche per questi tipi di servigi?” al che Claudio ridendo gli rispose: “No questo è un servigio che ho riservato esclusivamente per Patty, è sempre un piacere scambiare certi piaceri con lei, anche se professionalmente sapevo che era l'unico modo per farla riprendere”. Poi ancora una risata ed un arrivederci, si perché Claudio ha promesso che passerà a farmi visita uno di questi giorni, ma che però vorrà anche la presenza di Franco, per potersi scambiare qualche parere sui miei miglioramenti, e in caso di deficit, raddoppiare la dose della cura.
E si avevo proprio bisogno di recuperare... in energia, ma anche in tanto desiderio, desiderio che si era molto assuefatto.
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