IL LAGO DI PERGUSA E…

Come tutti i miei racconti di vita realmente vissuta, sono a raccontarvi la mia esperienza presso il lago di Pergusa, in provincia di Enna.
Assieme al mio inseparabile amico di avventure eravamo fermi nel distributore che vi è in prossimità del lago. Ovviamente, preventivamente mi ero già raccordato con il lui della coppia sul posto dell’appuntamento e sull’orario.
Puntuale come un orologio svizzero vediamo entrare nell’area di servizio una macchina con del fumo che fuoriusciva dal vano motore. Osserviamo la macchina e corrispondeva a quella delle indicazioni forniteci dal Lui di coppia. La macchina si ferma accanto a noi, scende lui e contemporaneamente scendiamo anche noi dalla nostra autovettura. Un’occhiata tra di noi uomini, giusto per capire se fossimo noi…
Ci avviciniamo e nel contempo Lui apre il cofano ed esce una nube bianca. Nel contempo si avvicina anche il benzinaio che chiede se avessimo bisogno di aiuto. Ma…proprio mentre il benzinaio inizia a vedere quale potesse essere il problema e quindi con la testa vicino il motore, notiamo la Lei che inizia ad aprire le gambe. Indossava una minigonna nera, senza calze e una camicetta bianca col decolté ben in vista. Il benzinaio nota il movimento al quanto particolare e Lei rincara la dose spalancando le cosce, lasciandoci in bella vista quel belvedere; era senza intimo!
Il benzinaio nel vedere quella fica in bella vista e completamente depilata, ha un sussulto e sbatte leggermente la testa sul cofano, ci guarda con gli occhi sgranati come per dire: “Ma avete visto anche voi ciò che ho visto?”.
Tutti sorridiamo e anche il marito col volto compiaciuto sorride. Alche avendo capito che il problema al motore fosse il manicotto dell’acqua, mi propongo di accompagnare a comprare il pezzo sostitutivo a Enna. Lui non se lo lascia dire e rivolgendosi alla moglie, gli dice: “Tu vieni con noi?”. Lei cerca di ricomporsi e scende dalla macchina in tutto il suo splendore. Una donna di 45 anni circa, molto intrigante, con una quarta abbondante di seno, tacchi da capogiro e un culo che già ci diceva: “Prendetemi e scopatemi”.
Il benzinaio, incredulo chiude il cofano della macchina e si allontana mentre tutti e quattro saliamo in auto. L’amico mio e il marito salgono davanti mentre io e la Signora ci posizioniamo sui sedili anteriori. Partiamo alla volta di Enna e quindi alla ricerca di un autoricambi quando il marito ci dice: “Gira a sinistra che il manicotto non è rotto, l’ho solo scollegato poco prima di arrivare; facciamo un giro attorno al lago”. Detto, fatto! Iniziano i convenevoli e ad un certo punto la Signora guardandomi negli occhi e spalancando le cosce mi dice: “Cosa ne pensi? L’ho depilata bene la mia fichetta?”.
Rispondo: “A vista sembra interessante, ma dovrei tastarla con la mia lingua”. Alche lei si alza ancor di più la minigonna, sposta il suo bacino quasi a distendersi, senza lasciare adito a nessuna mia interpretazione. Quindi mi tufo tra le sue gambe e inizio a baciarle l’interno coscia mentre con le mani le palpo il clitoride. Le mie dita frugano tra le grandi labbra, la Troia è già un lago ed emana un profumo incredibile. Inizio a titillarle il clitoride mentre lei ansima e rivolgendosi al marito le esce questa frase: “Guardami Amore mio…Guarda quanto sono Troia e goditi questo spettacolo!”. Continuo a leccarla, una lussuria incredibile. La mia lingua va su e giù tra le sue grandi labbra e lei cola di piacere. Cerco di prendere respiro ma…neanche il tempo di allontanarmi qualche centimetro che lei mi afferra per la testa spingendomi verso la sua fica. Continuo a leccarla in modo estenuante e lussurioso. Cerco di prendere fiato ma lei con le mani sulla mia testa, mi spingeva e tratteneva tra le sue gambe. Non respiravo più e dopo oltre 15 minuti di leccarle la fica, ansimi da parte di lei e lui che le teneva la gamba in aria dal sedile anteriore, riesco a divincolarmi. La macchina non si era fermata, l’amico mio guidava e non sapevo dove ci trovassimo. Pertanto, rivolgendomi al mio amico, dopo essermi divincolato dalla morsa di quella donna vogliosa di godere grazie alla mia lingua sul suo clitoride, chiedo dove fossimo e quando ci saremmo fermati. L’amico mio ridendo mi dice che eccitato nel vedere quella scena non aveva trovato un posto idoneo per fermarsi e aveva preferito iniziare il secondo giro del lago di Pergusa. Lei mi guarda e spalanca nuovamente le cosce facendomi capire che aveva ancora voglia di essere leccata; ma…dopo oltre 15 minuti di leccarle la fica in modo ininterrotto, avevo già la lingua quasi gonfia e solo dopo capii che si era rotto il filo che sta sotto la lingua! Alche invece di leccarla, le infilai la lingua in bocca e iniziai a baciarla. Lei guardò il marito e gli disse: “Amore porgimi il preservativo, ho voglia di farti vedere come me lo scopo!”. Lui veloce come la luce e con dovizia sconfezionò il profilattico e lo porse a Lei che mettendosi a pecorina inizio a farmi un bel pompino, adagiò il profilattico sul mio glande e solo dopo due o tre colpi di bocca mi ritrovai con il profilattico srotolato lungo tutto il mio cazzo. Lei si posizionò sopra di me e iniziò a strusciarsi la cappella tra le labbra della fica. Era pronta per impalarsi davanti gli occhi sgranati del marito e del mio amico ma…si fermò e rivolgendosi al marito gli disse: “Dai amore, afferralo con la mano e mettimelo dentro”. Ovviamente lui obbedì e…il resto nel proseguo di questa meravigliosa reale esperienza.