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trio

Al cinema


di corallium
21.09.2019    |    20.920    |    28 9.6
"Non fare così, che me le rompi…..."
Una domenica di agosto, una di quelle calde che fa un po’ fatica a passare e appare forse un po’ noiosa, afflitta, per chi rimane come noi in città, dalla mancanza di locali che ormai o hanno chiuso per ferie o si sono trasferiti nelle località marittime.
Aspettando che arrivi il momento per partire anche noi per le ferie, chiedo a Maria che cosa ha voglia di fare stasera, con quel tono che lei conosce bene e che sa interpretare meglio di chiunque altro. “A cosa ti riferisci in specifico?”, mi chiede. “No, niente di che…” le rispondo, “solo che magari potevi aver voglia di fare qualcosa di ….trasgressivo, e visto che è domenica potremmo magari vedere per qualche locale…”. “Prova a vedere, nel caso….. “ ma noto che mi risponde con aria non troppo interessata.
Prendo il computer ed inizio a cercare scoprendo ben presto che l’unico privè che frequentiamo è chiuso tutto agosto per ferie, e i locali aperti non hanno nessun tipo di iniziativa, che potrebbe smuovere una donna non troppo predisposta per attività ludiche. “…potremmo vedere se c’è qualcuno che organizza qualche festicciola…” mi connetto con il nostro sito di riferimento per l’ambito trasgressivo ed iniziamo a consultarlo, ma non vediamo niente di intrigante….ma che dico: non vediamo proprio iniziative.
I last pubblicati sono abbastanza classici “Cercasi coppia perfetta, età massima 25 anni, bellissimi, senza un pelo sul corpo, intelligenti, simpatici, ospitali…ecc”, insomma quella coppia che non ho capito mai se viene da Marte o se è stata creata in laboratorio, ma in cui certo non possiamo rifletterci.
Un discreto numero di singoli, chiaramente….. nessuna singola (merce rara), poche coppie…. Ma anche mal dislocate, per cui comunque sarebbe difficile un contatto.
“Se vuoi possiamo mettere noi un last…” provando a tastare la sua disponibilità..ma vedo che neanche quella è la strada giusta.
Inizio a guardare i singoli che hanno qualche recensione positiva….cercando di coinvolgerla nella selezione…. Alcuni di questi, devo ammetterlo, si presentano bene, come visiti il profilo, arrivano al solito i messaggi di predisposizione ad un incontro ed iniziamo ad interloquire con essi. Alcuni sono gentili, altri più decisi alcuni non saprei come definirli: se metti un annuncio last per stasera ti aspetti che sia libero…ed invece si libera solo dopo le 22.30, per lo più abita a lontano e si dice disponibile per un drink….. Marziani anche questi….come fai a cercare dì conoscere una persona in queste condizioni, dico io?
Alcuni gli chiedi una foto per vedere il viso e ti sembra che gli chiedi la luna: forse non hanno capito che chi sceglie è sempre la donna.
Gira e volta che si sono fatte le 19.30….e non abbiamo concluso un bel niente….
“Senti… lasciamo perdere, ho voglia di mangiare qualcosa fuori, senza spadellare in casa, magari anche pesce se lo troviamo..” le dico un po’ scocciato dalla situazione…
La vedo abbastanza soddisfatta, forse in fondo si è tolta un peso dalle spalle non essendo troppo desiderosa di attività trasgressive. Mi si attacca alle labbra stampandomi un bacio profondo e malizioso…di quelli che ti fanno ribollire il sangue in pochi secondi, come solo lei sa fare…subito il mio uccello la sente e inizia a gonfiarsi, la fermo la giro e appoggiando il suo seno sul freddo piano della cucina mentre le faccio sentire la mia eccitazione, con una morbida ma lenta pressione muovendomi dal basso verso l’alto: la sento che sospira….
Tenendola piegata mi abbasso e le porto gli slip alle ginocchia infilano il mio naso tra le sue morbide natiche, mentre la lingua inizia a solcare la sua umida fessura….bastano pochi colpi di lingua che la sento mugugnare pronta per il primo orgasmo che esplode in un urlo animalesco. Mi alzo e abbassandomi i vestiti le faccio sentire la mia eccitazione sul quel dolce solco tra le cosce. Punto la cappella gonfia all’ingresso della sua fica grondante e la penetro ma solo con la punta, non concedendole niente di più e inizio a giocare per qualche minuto in questo modo, facendola impazzire in quella giostra di piacere negato che la porta a diventare ancora più animale…
Poi d’improvviso smetto….mi ricompongo e le dico “Il resto te lo darò più tardi se farai la brava…”, anche se in realtà lei non sa quanta fatica mi sia costato rinunciare a quel piacere. Mi consola solo la convinzione che il piacere, dopo, sarà moltiplicato all’ennesima potenza
Le sfighe di agosto sembrano non finire, e quindi, quella che sembrava una semplice scelta diventa una mezzo calvario: non riusciamo a trovare un ristorante di pesce aperto. Anche alcuni che venivano dati per aperti, dopo una telefonata, ci comunicavano che erano chiusi per ferie.
Finalmente ne troviamo uno aperto (trattoria, pizzeria…) le cui foto indicano che cucinano pesce e anche in modo interessante. Tra le altre cose neanche troppo lontano da casa…. “Dai che non ci va così male”, le dico….ma una volta arrivati lì scopriamo che la trattoria la fanno solo a pranzo, mentre la sera è dedicata alla pizzeria.
Cercando di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, scopriamo che fanno una pizza sorprendentemente buona, accompagnata da una birra artigianale molto interessante.
Sarà, infatti, per la buona birra o per l’eccitazione che le è rimasta in corpo, che Maria si sente un po’ stordita…. e parlando arriviamo sul discorso che è un po’ di tempo che non andavamo al cinema. Visto che era presto e che abbiamo un multisala a 3 chilometri da lì abbiamo guardato in rete, che film potevano esserci da vedere.
La nostra scelta cade su un film di buon spessore e decidiamo di andare a vederlo.
Arrivati alla cassa scopriamo che il sito non era aggiornato rispetto ai cambi improvvisi di programmazione e ci vediamo, nostro malgrado, a ripiegare su Spiderman, perché le alternative erano, cartoni animati o film horror.
Mancava quasi un’ora all’inizio del film e tiro fuori il cellulare. Mi connetto con il sito di trasgressioni e scopro che alcuni single ci hanno cercato.
“…ma…cucciolotta,…..che ne diresti se invitiamo qualcuno a vedere il film con noi…così tanto per conoscerlo…”
La vedo titubante, ma non avversa….. e allora calco la mano… “…tesoro…stiamo parlando di vedere spiderman…mica Moana Pozzi….”
Non dice niente, “…vedi, ci sarebbe questo ragazzo, che è anche carino…..oltre che dotato…”, lei allunga l’occhio sulle foto del profilo, e ne sembra colpita positivamente. “ma chi vuoi che venga con così poco preavviso..” mi contesta….
“…vabbè allora non c’è niente di male se gli mando un messaggio, giusto?”, a questa mia proposta si vede abbastanza spiazzata e quindi non dice di no….
Mando subito il messaggio e spiego che avevamo voglia di vedere un film. Lui risponde al messaggio “BELLA IDEA”, allora capisco che è il momento di gettare l’esca, e gli scrivo “VUOI UNIRTI A NOI?”.
Giocando su questo doppio senso sapevo di aver lanciato un colpo basso, ed infatti, la risposta quasi immediata è stata “PERCHE’ NO?”
Gli mando i riferimenti del cinema e della sala dove sarebbe stato proiettato il film e lui mi scrive che prima di 40 minuti non sarebbe potuto arrivare, e che quindi sarebbe potuto arrivare a film iniziato.
Con tutte le fregature che ci siamo presi negli ultimi anni, ho anche pensato che non sarebbe mai venuto.
Vedevo Maria un po’ imbarazzata da questa situazione, e non sapevo cosa le poteva girare per la testa.
In sala ci saranno state una trentina di persone, tutte con i cestoni di pop corn, quasi che fossimo negli states.
I posti assegnati erano nelle file centrali, dove sicuramente la visione è ottimale.
“…mettiamoci un po’ dietro” le dico, così, se mai dovesse arrivare, non avrebbe difficoltà a trovarci”.
Lei mi risponde con un cenno del capo, molto poco convinta sull’arrivo di chicchessia.
Ci accomodiamo quindi nell’ultima fila a tre posti dalle scale, io mi piazzo nella parte interna, lasciando a Maria la parte verso le scale.
Tramite messaggio comunico a Luca (era questo il nome del singolo) i nostri posti.
Passano 20 minuti e si capisce subito che il film è uno di quelli che “prende”, gli effetti speciali non mancano e tra mostri d’acqua che compaiono a Venezia e droni assassini che arrivano da satelliti la gente è ben catalizzata da questo film.
Mi arriva un messaggio “SONO ARRIVATO, PARCHEGGIO ED ENTRO”.
Mi sono stupito…faccio leggere il messaggio a Maria, che timorosa mi si stringe al braccio.
“…guarda che non ti mangia…siamo in una sala di un cinema a vedere spiderman” le dico per rassicurarla….
Passano circa 10 minuti e vediamo entrare Luca che si viene a sedere accanto a Maria.
Si presenta stringendoci le mani, e, notiamo subito, che è molto cordiale nei modi.
Inizia subito complimentandosi per la bellezza e la sensualità di Maria, che pur non pensando a nessun tipo di risvolto trasgressivo, aveva indossato un vestitino attillato turchese con una scollatura da brivido.
Cerchiamo di non parlare troppo per non dare nell’occhio, e mentre si avvicendano scene di azione, noto che il ragazzo è un po’ timido tenendosi a debita distanza da Maria. Allora entro in azione io e, girandomi verso la cucciola, le infilo una mano nella scollatura sfilando un pochino quel seno per renderlo visibile a Luca.
“cosa ne pensi Luca di questa scollatura?” lui, rivolto verso quel seno, con voce un po’ rauca, dice: “…è bellissima……posso….?” Senza aspettare un consenso da Maria….”…ma certo….mica vorrai offendere tanta bellezza..?”…allora, timidamente lo vedo che porta la mano nella scollatura a cercare quei capezzoli ormai turgidi….
Maria si stringe a me…ma non respinge le avance dello sconosciuto….piano, piano la sento che si scioglie. Osservo le sue gambe che si serrano, segno di un’eccitazione improvvisa e potente.
Mentre Luca la accarezza al seno mi abbasso un pochino per poterglielo baciare, imitato a breve da Luca che mi utilizza come guida in questa intricata avventura.
Ogni tanto getto uno sguardo sulle persone presenti e le vedo ben concentrate sul film, incuranti di quella zona poco illuminata, dove strategicamente mi ero piazzato.
Luca, visibilmente eccitato, inizia ad appoggiare la sua mano sul ginocchio di Maria, che mi si stringe addosso. Accavalla le gambe per cercare di evitare ulteriori contatti, ma se può fare resistenza a Luca, a me non può, per cui le abbasso la gamba accavallata e inizio a risalire lungo la coscia….arrivando alle mutandine ormai abbastanza bagnate.
“..perchè non te le levi?” le domando.
..ma …sei matto, mica posso farlo qui, con tutti che ci vedono?”
“….a parte il fatto che nessuno ci sta guardando….mica è la prima volta che resti senza mutande, quando siamo nei club privè, è più o meno la regola..” e così dicendo aggancio l’elastico sul fianco e cerco di sfilargliele…
“….non fare così, che me le rompi…..” mi dice un po’ indispettita.
“… e allora dammi una mano che le risparmiamo…” …la vedo che si solleva un po’ dal sedile per facilitarmi il compito, ed io ne approfitto subito per sfilargliele in un battibaleno.
Vedo Luca che si tira il colletto della camicia deglutendo come se fosse stato raggiunto da un’improvvisa vampata di calore.
Ora voglio proprio godermi la scena….non voglio intervenire, ne guidare, voglio solo essere vouyer.
Luca continua ad accarezzarle i seni, e Maria si stringe le labbra tra i denti…..
La mano ora scende sul ginocchio e cerca si salire su quelle gambe serrate. Vedo che Luca cerca di separarle e a poco a poco ci riesce. Vedo Maria capitolare sotto la spinta dell’eccitazione e aprire le sue cosce a quello sconosciuto che, in breve, raggiunge il suo fiore che profuma di odori pungenti.
A quel giovane ragazzo, che potrebbe esserle figlio, non sembra vero di essere coinvolto in una tale situazione. Mentre la sta accarezzando dolcemente, sento che inizia a vibrare come una corda di violino: si stringe al mio braccio appoggiandovi la bocca per impedire che possa uscire l’urlo del suo godimento. Inizia a godere come solo lei sa fare….un orgasmo dietro l’altro, tremando e urlando soffocatamente. Ormai le sue cosce sono spalancate in una posa oscena e la sua mano arriva sul mio cazzo turgido.
Guardo l’altra mano di Maria cercare il cazzo di Luca ormai paonazzo, anche se non lo può notare nel buio della sala.
Per dare il buon esempio, dopo essermi guardato attentamente in giro, sfilo fuori il mio uccello prigioniero dentro i vestiti e dopo poco noto che Luca mi ha imitato nella mossa.
Maria si trova ora nella situazione che le è più congeniale: entrambe le mani occupate da due gran cazzi.
Luca è ben dotato e Maria vedo che lo apprezza scorrendo lentamente la sua mano su quel turgido bastone di carne.
Intanto mi dedico un po’ anche io ad accarezzarla in modo che Luca si gusti il massaggio. Guardando quel ragazzo che alza gli occhi chiusi al cielo, capisco in che stato di estasi si possa trovare.
Preso dalla forte eccitazione Luca appoggia la mano sulla testa di Maria, che docilmente, si lascia guidare le labbra verso quella cappella in fiamme.
Cerco di guardare meglio cosa sta facendo Maria a Luca. Sento il rumore del risucchio delle labbra che scorrono su e giù sull’asta. Ho smesso di accarezzarla altrimenti dovranno chiamare i pompieri per evitare l’allagamento della sala.
Vedo Luca ansimare sotto quei colpi esperti di una bocca vorace e osservando capisco che non potrà resistere a lungo. Maria, che lo sente bene, rallenta quel suo affondare in modo da farlo impazzire piano piano. Luca solleva il bacino quando Maria rallenta, sento che non ce la fa più. Mette una mano sulla testa di Maria per farle capire che sta esplodendo, e lei, per tutta risposta, inizia ad accelerare quel suo succhiare. Luca solleva gli occhi gemendo ed esplode con potenti schizzi dentro la bocca di Maria. I primi forti schizzi la colgono di sorpresa, finendo direttamente in gola gli altri li trattiene in quella bocca famelica.
Mentre Luca è scosso dalle contrazioni visibili lei è li ferma per tenere dentro la sua bocca tutto quel giovane seme che continua a fuoriuscire.
Quando si solleva si aggiusta i capelli e si gira verso di me. Avvicina le sue labbra alle mie e infilandoci la lingua condivide con me lo sperma caldo del giovane ragazzo. Il bacio tra noi dura a lungo ed il sapore dello sperma di Luca è dolce. Alla fine mi dice “mi dovevo vendicare in qualche modo, sia per avermi lasciata a bocca asciutta a casa e sia per questa tua idea di farmi fare da uno sconosciuto in un cinema….”.
“Magari la prossima volta te ne faccio trovare due di sconosciuti al cinema…” e scoppiò in una fragorosa ma silenziata risata.
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