trans
La Mascherina - Parte 2
di TravSiciliaOcc
16.06.2020 |
2.556 |
8
"È grosso, forse non mi ero resa conto delle reali dimensioni..."
Non riesco a smettere di succhiarlo. Dopo avergli lavorato a dovere le palle, in modo da stimolare la mia salivazione, avevo preso in bocca la cappella dolcemente. Lo sbalzo termico deve avergli provocato uno shock, perché sento che ha un sussulto. Non mi ero ancora mossa, aspettavo che il cazzo si abituasse al nuovo habitat. Mentre lo tengo in bocca gioco solo con la punta della lingua sul frenulo, in modo da provocargli un forte piacere che lo fa gonfiare ancora di più. Comincia lui, ondeggia dolcemente col bacino invitandomi ad accoglierne di più, e così lo accontento..butto fuori l’aria e comincio ad accompagnare i suoi movimenti con la testa. È grosso, forse non mi ero resa conto delle reali dimensioni. La mia gola inizia ad essere ingorda, e quindi il movimento si fa sempre più deciso e profondo. Lui biascica, probabilmente nessuna ragazza lo aveva fatto godere così. Sento che poggia la mano destra sui miei capelli lunghi e morbidi, ma non fa forza, segno che vado bene così, vuole solo farmi sentire la sua presenza e la sua mascolinità. E io la sento bene. Mi aggrappo a quelle natiche marmoree e lo spingo sempre più in fondo alla gola, lui gode, non credo resisterà ancora a lungo, ma io non voglio che finisca così, e lo sa anche lui; ci siamo desiderati troppo per fermarci ad un po’ di orale. Io mi stacco, lui mi accompagna sul letto, mi alza le gambe e comincia a leccare quello che fra poco diventerà suo. Mi guarda dritta negli occhi, lo intravedo nella penombra, mentre mi accarezza la coscia. La sua lingua è esperta, sento che mi lecca il buchetto che non può far altro che rilassarsi come un fiore che sta per aprirsi. A questo punto mi gira, culetto all’insù e faccia sul materasso. Pensavo passasse all’azione e invece ne vuole ancora. Mi apre le natiche con entrambe le mani e affonda il viso per leccarmi a fondo e farmi sentire la sua donna. Col piedino gli accarezzo il cazzo, e sento che pulsa dalla voglia. Si alza in piedi, punta la cappella verso il mio buco e la appoggia piano. Io ansimo, un po’ temo che mi faccia male. Invece no. Comincia a entrare piano, in modo lento ma costante, finché non sento il calore del suo corpo contro il mio. Si ferma. Sento che lo fa pulsare e questa cosa mi fa impazzire. Si avvicina al mio orecchio e mi chiede “lo senti muovere?” E io rispondo che lo adoro. A quel punto si allontana leggermente per venirmi incontro con un colpo deciso. Che spinge un piccolo urlo fuori da me. Ride, il bastardo. Mette le mani sul mio bacino e comincia a spingermi verso il suo cazzo. Praticamente dondolo in balia del suo piacere, e la cosa mi eccita da impazzire. I colpi si fanno sempre più veloci e decisi, siamo praticamente in estasi. Accarezzo le sue palle grosse mentre mi scopa, non vedo l’ora che mi regalino tutto quel nettare. Mette un piede sul letto per incastrarsi meglio a me. È una macchina da monta. Io non resisto più, voglio godermi il suo corpo nudo, così lo imploro di farmi girare. E finalmente lo vedo. Le goccioline di sudore colano dalla sua pelle liscissima, lo accarezzo per godermi ogni centimetro del mio maschio. Lui vede il piacere sul mio viso e prende a sbattermi con ancora più forza. Mi provoca una sensazione strana, è come se stessi avendo un orgasmo che non riesco a fermare. La passione è alle stelle, lui non riesce a stare zitto e i suoi versi da toro eccitato mi fanno diventare ancora di più la sua troietta. Si china su di me avvicinandosi al mio viso, restiamo a distanza di pochi centimetri. Io vedo i suoi occhi e la forma del viso con una leggera barbetta spuntare dal passamontagna. Siamo a cinque centimetri e ci guardiamo godere, senza baciarci. A un certo punto la sua bocca si schiude, gli occhi si chiudono, e un sussurro esce dalla sua bocca “ti sento caldissima, mi stai facendo venire!” Io che ho le gambe in su, le avvinghio sui suoi lombari fino a sentire gli ultimi colpi ancora più forti e decisi, che segnano la fine dell’esperienza.
Stremato si accascia su di me, io dolcemente gli bacio la spalla e accarezzo la sua schiena muscolosa. Sembra un paesaggio disegnato. Lo adoro.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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