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Innamorata


di Lullabi
22.12.2024    |    225    |    1 9.3
"La sera prima dell'incontro scrivo solo un unico messaggio "anche se so che non è così domani trattami come se tu fossi innamorato di me"..."
I miei racconti sono frutto di FANTASIA. Questo lo è un po' di meno perché ha una parte vera ed una parte immaginata. Scegliete voi quale.

Da quando ho fatto, almeno on line, coming out come persona che sta per iniziare la transizione di genere mi ha scritto la qualunque. Uomini che approcciano con le solite frasi fatte e scontate. Maschi che mi scrivono che vogliono farmi sentire donna, chi mi invitano a vederci, che mi dicono che in quanto donna devo andare in giro a ciucciare cazzi altrimenti non sono realmente donna. Gente che sbaglia i pronomi definendomi UN trav o UN trans.
In quanto donna lesbica ho sempre cortesemente rifiutato, non mi piacciono gli uomini. La loro fisicità, il loro modo di fare, il loro testosterone sparato a mille che li fa essere volgari ed insistenti fino all'esaurimento. A me piace la femminilità, quella reale a prescindere dal sesso biologico che la esprime.

Ma proprio quando stavo per laurearmi campionessa mondiale nel dribbling di messaggi privati non richiesti, arriva un messaggio. Diverso dagli altri. Non era la foto di un pene, non era una richiesta sconcia, non era un classico "ti faccio sentire donna". Era un messaggio di presentazioni, certo conteneva i classici complimenti, ma era molto sul vago.

"Vabè dai, quantomeno è una mosca bianca. Cosa vuoi che sia una chiacchierata."
Era un uomo che viaggiava sulla 60ina. Cordiale, cortese e che sapeva chiacchierare amabilmente. Per la prima volta avevo trovato un uomo che non mi infastidiva. Anzi, con il passare del tempo il mio collegarmi al sito era per vedere se lui fosse on-line.
Fin quando un giorno non mi chiese il mio telegram.
Panico.
Senza nessun razionale motivo il mio cuore iniziò a battere violentemente. La mia faccia prese fuoco e io dopo non aver risposto ho chiuso la conversazione più veloce che potessi.
Perché mi sono impanicata così? Cosa poi aveva detto di male?
Non loggai per una settimana almeno. Sperando che il tutto fosse stata una mia semplice svista. Dopotutto potevo fare a meno di annunci69.
Mai pensiero fu errato. Dopo non molto tempo, come se avessi l'autopilota impostato aprii il sito e vidi delle notifiche di messaggio.
Per quanto volessi negarlo a me stessa l'unico pensiero che avevo in testa in quel momento era "fa che sia lui, fa che sia lui, fa che sia lui".
"Tieni questo è il mio telegram" scrissi velocemente il Nick, non lessi manco quello che mi aveva scritto e chiusi tutto con il cuore che batteva all'impazzata e sulle mille domande sul perché avessi dato il mio telegram ad un uomo. Io, che avevo un determinato tipo di pensieri sui maschi, avevo appena dato ad un uomo il modo di trovarmi sempre.

Iniziammo a parlare li. Si parlava del più e del meno, lui sapeva ascoltare. Gli parlavo dei miei sogni, di quello che avrei voluto indossare e lui mi spronava. Mi diceva di credere in me stessa ecc ecc.
Mi piaceva parlare con lui detto in tutta onestà.
Ci volle poche che iniziammo a parlare anche di cose spinte. Lui, ovviamente guidato dal testosterone come il resto della popolazione maschile ha iniziato a farmi avances ma si è mantenuto sempre sul vago.
Fin quando un giorno non mi chiese una foto.
Oramai si era instaurata una certa fiducia e mi dissi "ma si, indosso questo capo di abbigliamento che ho comprato oggi e censuro la faccia. Cosa vuoi che sia" e così, con il cuore a mille inviai la foto con l'autodistruzione.
I restanti dieci minuti la passai a controllare il cellulare nella speranza di vedere una sua notifica... In quel momento, per quanto fosse difficile per me ammetterlo, speravo di piacergli.
"Sei bellissima" mi rispose.
Tirai un enorme sospiro di sollievo.
Mi arrivò una sua foto. Era una sua foto nudo.
Rimasi incantata. Mi eccitai da morire e l'unica cosa che sono riuscita a dire è stata "wow".
Quell'immagine mi rimase stampata in mente e non riuscivo a togliermela. Perché mi stava eccitando la foto di un uomo nudo? Non sapevo cosa mi stesse succedendo e per calmare i bollenti spiriti dovetti masturbarmi ferocemente su quell'immagine.
Cosa mi stava succedendo? Perché mi sentivo così? Perché lui mi eccitava?
Inutile dire che i giorni dopo furono un escaletion di cose porche scritte da entrambi, oramai ero in modalità autopilota e gli dicevo le peggio cose che una troia direbbe. E la cosa mi eccitava. Mi bagnavo senza necessità di toccarmi, cosa più unica che rara.
Un giorno, dopo una serie di chat erotiche, mi si spense il cervello e in automatico digitai "voglio vedere una foto del tuo viso". Non so spiegare il perché ma sapevo solo che ne sentii il bisogno.
"Ok, non sono amante dei selfie ne ho pochi però te lo mando volentieri, basta che tu ricambi".
"Si si" solo questo riuscii a scrivere.
Scambiammo le foto. Lui era bellissimo. A vedere il suo viso mi eccitai come non mai tanto da avere due o tre contrazioni che pre annunciavano io fatto che io stessi per venire.
Un uomo mi stava facendo venire senza che mi toccasse lui o mi toccassi io.
Giro la mia foto. Il cuore mi esplodeva e il fiato era corto... Volevo piacergli.
"Quanto sei femmina, quanto sei bella. Mi fai svenire. Quando ci vediamo? Rompiamo il ghiaccio con un caffè."
Bam panico. Chiuso tutto e non gli risposi più.
Realizzai che stavo iniziando a provare dei sentimenti per un uomo, non lo volevo accettare. Non mi andava.
E per questo decisi di sparire.

Si cominciò con questo tira e molla fino ad arrivare ad oggi. Dopo un po' che non ci sentivamo io avevo una voglia matta di sentirlo.
Scrivo un annuncio, lui mi riconosce e mi scrive. Bam fatto.
In questo tempo, forse uno o due anni di tira e molla, io non avevo mai smesso di pensare a lui. Nemmeno per un secondo.
Abbiamo deciso alla fine di vederci. Un giro in macchina "tranquillo" che tranquillo sicuramente non sarà.
Con il tempo ho imparato a riconoscere i miei sentimenti per lui e mi sono resa conto di essermene follemente innamorata. Non riesco a dormire o a fare qualcosa che subito arriva in mente lui. Immagino questo giro in macchina. Immagino la sua faccia, immagino le cose che mi dirà. Immagino i suoi baci e dio solo sa quanto impazzisco malissimo a pensare a lui che mi bacia romanticamente.
So che per lui sono solo una conquista come le altre, una semplice scopata. Dovrei dire di no, di non vederci per il mio bene ma non riesco. Voglio lui, voglio baciarlo, voglio succhiargli il cazzo. Insomma... Vorrei essere la sua ragazza.

La sera prima dell'incontro scrivo solo un unico messaggio "anche se so che non è così domani trattami come se tu fossi innamorato di me".
Mi preparo. Mi sistemo. Metto dell'intimo carino, dei collant neri, degli shorts in similpelle neri, un maglione. Coprii tutto con una tuta e mi avviai. Il contrasto delle doc Martens con i collant creavano un contrasto che mi piaceva un sacco.
Arriva in macchina. Mi tolgo la tuta e rapidamente mi infilo in macchina sua per evitare che qualcuno mi veda.
"Ciao" dissi con la voce più femminile che potessi. Già perché per lui ho fatto anche training vocale per femminilizzare la mia voce.
"Finalmente siamo riusciti a vederci, dovevo fare richiesta al comune?" Disse cercando di essere simpatico.
Abbozzai un sorriso. Avevo il cuore in gola e il fiato corto.
Parlammo del più e del meno.
Io parlavo poco più che altro.
"Voglio fare una cosa per rompere il ghiaccio" mi disse mentre continuava a guidare.
"C-cosa?" Dissi io quasi con un filo di preoccupazione.
Rompiamo il ghiaccio con una cosa semplice, prendimi per mano.
"Dai, cosa vuoi che sia, devi prendergli la mano" pensai.
"Ok" risposi. Mi prese per mano. Volevo impazzire. Non pensavo che un semplice gesto irrisorio come quello fosse così potente per me. Lui aveva delle belle mani possenti, le mie erano piccoline. E mi sentii la sua ragazza. Mi bagnai copiosamente.
Si ferma in un posto appartato.
"Andiamo dietro, stiamo più comodi disse".
Ci sedemmo. Lui mi tirò vicino a sé e inizio ad accarezzarmi le cosce che, stando a quanto diceva, lo facevano impazzire.
Appoggiai istintivamente la testa sulla sua spalla.
L'eccitazione da parte di entrambi era palpabile.
Lui mi baciava teneramente sulla testa.
Girai la testa per guardarlo, ci guardammo, parti un bacio.
Stavo baciando un uomo, stavo baciando lui che volevo fosse il mio uomo e diamine se mi stava piacendo.
Mi piacque talmente tanto che non ricordo di aver provato mai una sensazione del genere, nemmeno con persone che credevo di amare.
Continuammo così. Passionali.
Ad una certa io estrassi il cellulare dal telefono e dissi:
"Ti dispiace se faccio un video mentre ci baciamo?" Lui sorrise ed annui.
Io feci partire il video.
Sorridemmo in camera poi lui mi poggiò due dita sul mento mi girò la testa e ci baciammo.
Iniziavo a non averne più solo di baciarlo, il mio corpo lo desiderava, tutto. Mi feci coraggio e gli misi una mano sulla patta. Eccomi li, finalmente sentivo la sensazione reale di quel cazzo duro per me dopo tempo che avevo passato a masturbarmi immaginandolo tra le mie mani.
Gli sbottonai i pantaloni, gli tirai giù gli slip e di fronte avevo quello che oramai desideravo da un anno o più.
Lo presi in mano, lui si contrasse dal piacere.
Tutto questo accadeva mentre le nostre bocche erano vicine ma non si toccavano. Respiravamo ognuno l'eccitazione dell'altro ed era bellissimo.
Presi a masturbarlo.
Era tutto bellissimo. Lui mi baciava e ansimava, io stavo segando il cazzo dell'uomo che amavo.
Mi fermai. Lo ribacia in modo più passionale possibile e scesi verso il suo pube. Prima di arrivare al suo cazzo, duro per me, iniziai a baciarlo ovunque. Cosce, pancia... Lo presi in mano, guardia il mio lui ed esclamai:
"Dio quanto desideravo il tuo cazzo".
Sorrise e disse "ora è tutto tuo, succhialo mentre mi guardi negli occhi con quello sguardo da puttana".
Mi eccitai ancora di più.
Parti dalle palle, passando per l'asta... Inumidificandolo bene per poi prenderlo in bocca.
Che sensazione bellissima. La sua cappella tra le labbra e poi tutto il cazzo in bocca. Basto quello per farmi venire.
Venni mentre stavo facendo un pompino a lui, a quello che volevo fosse il mio uomo.
Lo spompinai così. Voluttuosamente. Lo volevo. Lo bramavo. Lo desideravo.
Lo guardavo negli occhi mentre gli succhiavo il cazzo.
"Sei una pompinara nata" disse.
"Lo sono perché ti amo" pensai, ma non dissi nulla feci solo un mugugno di piacere.
"Brava troia, e tutto tuo succhialo per bene" continuò.
"Più mi insulti e più mi ecciti e più mi ecciti e più ti amo" pensai.
Altre due slinguate e venne. Mi venne in faccia. Copiosamente.
Mi risalì di nuovo l'eccitazione.
Il mio uomo mi aveva marchiata con il suo seme. Ero sua. La sua donna.
Mi alzo il mento e mi bacio, di nuovo romanticamente.
"Sei proprio femmina, come fai a dire che ti piacciono le donne non lo so".
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