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Il personal trainer


di Ericasx
10.06.2024    |    448    |    25 9.6
"Due secondi la mia lingua sentiva già il suo sapore..."
La prima cosa che faccio dopo essermi trasferita in una nuova zona è quella di andare in giro alla ricerca di un centro fitness che faccia al caso mio. Ho iniziato così con una ricerca su Google. Il giorno seguente vado a vedere dal vivo come sono fatte. Inizio da quella più trandy, con i migliori macchinari e il programma di corsi più interessante. Molto bella, pulita e con decine di istruttori pronti a prendersi cura di te. Unico neo è un po' troppo lontana. Successivamente vado a far visita ad altri due centri fitness ma non mi convincono. Come ultima opzione mi resta una vecchia palestra anni 90 a poi isolati da casa. Fin da subito capisco che poteva fare al caso mio. Macchinari e bilancieri indistruttibili, non troppo affollata ed orari di apertura e chiusura molto comodi. Affare fatto, decido di iscrivermi la sera stessa. Il giorno dopo ero già sdraiata pancia in giù sulla leg Curl con il leggings che metteva in risalto i miei glutei gonfi per l'effetto degli esercizi. I veterani della sala pesi lanciavano delle occhiate al mio outfit e al mio modo di allenarmi. La mia routine prevede ogni giorno almeno un paio di esercizi dedicati interamente ai glutei. Di solito sono esercizi per donne e quindi vedere un ragazzo che li segue desta inizialmente un po' di curiosità. Ci sono abituata, anzi, vedere altri che mi osservano mi eccita molto. Dopo un paio di settimane di frequentazione una sera vado ad allenarmi sul tardi. Inizio a scaldarmi sulla bike e dopo pochi minuti si avvicina un ragazzo in tuta e maglietta nera. Era il nuovo istruttore, si presenta e mi fa le solite domande di routine su quante volte mi alleno, in che modo ecc ecc. Dopo una decina di minuti capisco le sue reali intenzioni, vuole vendermi dei personal. Io sinceramente pensavo ad altro,soprattutto quando per dimostrare il suo successo mi mostra la sua pagina Instagram. Muscoli, sudore, addominali e gambe da urlo. Le foto non lasciavano dubbi, era un vero toro ed io mi sarei fatta montare molto volentieri. Frastornata continuai a pedalare mentre lui veniva chiamato da una signora che voleva capire come eseguire un esercizio. Finito il riscaldamento iniziai ad allenarmi e dopo circa venti minuti ecco di nuovo l'istruttore alla carica.
Mi chiede cosa voglio migliorare ed io senza pensarci gli dico che voglio avere dei glutei ancora più alti. Lui non sembra restare stupito e mi chiede di girarmi. In realtà non aspettavo altro. Quel giorno ricordo che bene, indossavo leggings a 3/4 nero con tessuto traspirante ( proprio quello che fa ub effetto vedo non vedo) che lasciava ben poco spazio all'immaginazione. Infatti era facilmente visibile un perizoma nero a cuoricini grigi. Mi giro e con le mani gli indico i glutei e li accarezzo in maniera decisa. Lui in maniera molto professionale mi indica alcuni esercizi che il avrei fatto la sera stessa. La situazione era motlo interessante, lui un bel torello in piena carica ormonale, io una bella gattina in calore. Finii così per acquistare un pacchetto di dieci sedute d'allenamento con lui. Due giorni dopo alla stessa ora ero lì per il primo allenamento. Il suo modo di fare un po' burbero mi piaceva, mi sentivo ancora più donna. Verso le 21e30 anche l'ultimo frequentatore andò via,mentre noi stammo ad allenarci ancora un po'. Sul finire della lezione presi il cellulare ed iniziai a farmi un paio di selfie allo specchio ma la cosa non mi soddisfaceva molto allora presi coraggio e gli chiesi di farmi una foto. Iniziai con una posa frontale, poi una laterale e poi con un po' d'imbarazzo mi girai per una di spalle. Dopo la terza foto mi avvicinai, rapidamente presi il telefono dalle sue mani e girandomi di spalle per guardare le foto cercai il contatto tra il suo petto e la mia schiena. Sentivo il suo respiro sul mio collo e Il tono dei suoi muscoli sulla mia schiena. Andando subito all'ultima foto gli chiesi cosa ne pensasse. Mi disse che non era venuta bene e che doveva farne un'altra. Mi stavo eccitando, sentivo dei brividi scorrermi lungo tutto il corpo. Mi abbandonai ai suoi comandi. Mettiti cosi, ora piegati in avanti, non così, piega la gamba, ecco così brava!! A sentire pronunciare quella parola andai fuori di testa. Non sapevo cosa fare! Era la mia immaginazione o mi aveva appena detto BRAVA?! La cosa mi mandava fuori di testa. Mi avvicinai di nuovo e presi in mano il telefono. Stavolta nel girarmi feci in modo che il mio corpo ed il suo fossero ancora più vicini. Mentre guardavo le ultime foto gli chiesi cosa ne pensasse. La risposta fu immediata. Sentii la sua mano sul fianco che mi tirava a se. Il suo rigonfiamento premeva contro il mio culetto bagnato,la sua voce mi ripeteva parole d'apprezzamento. Mi bagnai all'istante. Mi lasciai cadere in ginocchio e quando mingirai riuscii finalmente ad ammirare da vicino tutto il suo piacere. Dalla tuta si evinceva un enorme pacco regalo tutto da scartare. Con entrambe le mani tirai giù il suo pantalone. Un boxer ilnlivra giallo nascondeva un cazzo enorme gia bagnato. Abbassai anche quelli senza pensarci. Mi rimbalzo' sul viso bagnandomi la fronte. Due secondi la mia lingua sentiva già il suo sapore. Cominciai a succhiarglielo avidamente senza usare le mani. Volevo gustarmelo con calma e lui non aveva nessuna fretta. Mi ordino' di abbassarmi i leggings così da mostrargli allo specchio il culo in perizoma. Si eccito' ancora di più ed iniziò a tenermi la nuca con entrambe le mani, sforzandomi in un deep throat. Mi scopo' la bocca con decisione per alcuni minuti. La saliva mi colava copiosamente sulla canotta, i gemiti lo facevano godere, me ne rendevo conto. Quando iniziò il turliloquio persi letteralmente i sensi. Era incredibile, stavo godendo solo con la bocca. Ad un tratto lasciò la presa sulla testa e mi ordinò di continuare a succhiarglielo senza mani mentre lui apprezzava il mio culo e la mia bravura. Quando arrivò al culmine sentii la sborra fluirmi in gola, altri fiotti invece colavano ai bordi della bocca. Sfilai il cazzo per prendere aria ed ancora due potenti getti mi ricoprirono il viso. Ora erano i suoi gemiti a sovrastare i miei. Rimasi inginocchiata a fissarlo per qualche minuto. Era bellissimo, sembrava una statua di marmo che ansimava.
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