trans
EvaSissy
di EvaSissy
15.07.2022 |
558 |
3
"Mi tolsero le manette, soddisfatti..."
Vorrei raccontarvi un esperienza accaduta ad Eva, quella parte di me femminile e un po' troietta.Era un po' che questa cosa del travestimento mi intrigava, così decisi che era arrivato il momento di sfogare le mie voglie.
Una sera libera da impegni ho iniziato a prepararmi: sia fisicamente, quindi vestiti, calze, tacchi, trucco e parrucco; che analmente, ho un pplug alto 14 cm x 5 di diametro che, dopo un po' di pazienza entra ed esce senza alcuna fatica dal mio buchino..
Dopo essermi specchiata per controllare come rende la figura mi sono messa in macchina per raggiungere un posto isolato dove só che girano persone con la passione delle trav come me.
Lasciata la macchina passeggio per la via buia avanti e indietro, vedo macchine che passano fino a che una rallenta e si ferma.
Si tratta di una vecchia berlina scura, con i finestrini neri da cui non traspare nulla, il finestrino si abbassa e un uomo di colore sulla cinquantina mi fissa la gonnellina da scolaretta a quadri.
Con una voce roca mi chiede "cerchi divertimento?" io rispondo con la mia voce acuta da femminuccia "si ma sai che sono una trav?" lui sorride e con un dito mi alza la gonna davanti e nota la gabbietta con tanto di lucchetto che tiene in trappola il mio pene. Mi piace indossarla perché quando sono Eva sono una Sissy al servizio delle fantasie maschili, non voglio che si veda un erezione.
Mi fa cenno di salire, con il cuore in gola salgo e mi rendo conto della sua stazza, sarà stato un centinaio di chili, forte. Nel buio della notte ci fermiamo in un posto circondato da alberi e cespugli. Inizió a mettere la mano tra le mie coscie e mi dice "sei una bella figa" e palpandomi i glutei aggiunse "hai anche un bel culo.."
Anche io volevo testare con mano la mia preda "dicono che gli uomini di colore sono ben dotati" intanto con la mano trovo la cerniera del pantalone, e tira fuori un bastone nero di almeno 25 cm e parecchio largo. Le mie labbra sono sul suo membro duro come il marmo, mi dovevo sforzare per aprire la mascella intanto che cercavo di andare sempre più giù, trattenendo i conati di vomito.
Dopo una decina di minuti di preliminari, sorridendo mi chiese "pensi che ci sta dentro? Io annuivo. Ovviamente non poteva immaginare che avevo una certa passione per i grossi calibri.
" voglio scoparti il culo, andiamo sui sedili dietro" e io ubbidiente lo seguì, mi fece mettere a pecora con le ginocchia sul sedile e i tacchi fuori dalla portiera aperta, lui in piedi mi dette uno schiaffo sul culo " vediamo se riesci a prenderlo", fece per spostare il tanga sotto la gonnellina scozzese da scolaretta che indossavo e vide il mio plug. "questo cos'è" disse meravigliato mentre lo toglieva, il buco ormai dilatato era di dimensioni estreme.
Sentí sputare, la saliva di quel bestione mi stava colando dal buco sulle coscie e mise il suo enorme fallo nel mio buchino e iniziò a fare il suo con forza, spingendolo dentro tutto fino in fondo e poi ancora, e ancora,...
Godevo e ansimavo, lui mi stava trapanando come mai avevo provato, quando lo spingeva in fondo per un istante mi mancava il fiato. " un culo largo cosí non lo avevo mai visto" e estraendolo mi disse" senti come lo hai largo, dammi le mani" quindi faccia sul sedile misi le dita per sentire come era largo, ci poteva entrare una mano. Rumore metallico e sensazione di freddo sui polsi, mi aveva ammanettato?
Non feci in tempo a parlare, la sua voce era cambiata, piu cattiva. "tu sei la troia che stavamo cercando, adesso devi soddisfare anche il mio amico".
Non sapevo se urlare o avere paura, lui prese il telefono e parlò in africano con qualcuno. Iniziò di nuovo a scoparmi, una macchina si stava avvicinando e si era fermata li vicino.
Una seconda voce disse "vediamo qua cosa c'è". Mentre ero a pecora con le mani legate dietro la schiena e mi stavano scopando il buco ormai largo, arrivò questa seconda persona e mi mise il suo davanti alla bocca. "succhia schiava, sei in nostro potere",cosi feci tutto quello che volevano, più per la paura di contraddire due uomini che mi avevano ammanettato, ma io con le mani legate dietro la schiena cosa potevo fare?
Si dettero il cambio dopo una buona mezz'ora, il secondo amico lo aveva più corto ma tozzo, lo sentivo dietro di me sforzare le pareti del mio povero deretano ormai distrutto, slabbrato. Il culmine della dilatazione lo raggiunsi quando mi fecero scendere, uno si sdraiò sul sedile e mi fece mettere sopra a pancia in su, tenendomi le gambe da sotto le ginocchia per far sporgere il sedere , poi l'altro cerco penetrare il mio buco già pieno con il suo pezzo di carne, salivando e strusciando fino a che entrò, mi sentivo squartare, il respiro si fermava ad ogni colpo. Mi sentivo usata, ero in balia di questi due omini, vestita da scolaretta sexy e con il culo spanato, ormai non sentivo neanche più il dolore, si era trasformato in godimento. La situazione andava avanti da parecchio mi sembravano passate un paio di ore, di tanto in tanto sentivo pulsare i loro membri, con un filo di voce chiesi "perfavore non mi venite dentro". Uno mi rispose: "perché ti fa schifo? Hai paura di rimanere incinta?" ridacchiando con l'altro amico.
"no al contrario" riposi "sarete molto pieni e io odio sprecare lo sperma di due maschi come voi. Adoro ingoiare".
Si guardarono e si capirono immediatamente, "mettiti in ginocchio". Mi sputarono in bocca mentre il membro scompariva per poi riapparire dalla mia gola. Uno alla volta mi inondarono con dei fiotti caldi di latte di maschio. Avevo ingoiato tutto. Mi tolsero le manette, soddisfatti.
"Ci vediamo nello stesso posto a mezzanotte tra una settimana" disse uno dei due.
Non mi resi neanche conto: " si se portate in amico della vostra stazza".
Mi misi in macchina e andai via consapevole che la settimana dopo mi sarei presentata puntuale al mio appuntamento.
EvaSissy
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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